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Gemellaggio con Marciana Marina
VIETRI SUL MARE (SA). L’Amministrazione comunale di Vietri sul Mare parteciperà al convegno nazionale “L’Elba e i suoi beni culturali: anatomia di un patrimonio da proteggere, conservare e valorizzare” e sancirà un gemellaggio con il comune di Marciana Marina. L’assessore al turismo e alla cultura Giovanni De Simone e il presidente del consiglio comunale Marcello Civale – in rappresentanza dell’amministrazione comunale guidata dal sindaco Francesco Benincasa, infatti, prenderanno parte al meeting patrocinato dal Comune di Marciana Marina, che si terrà venerdì (16 ottobre) e sabato, dalle 9.30 alle 18.30.
Oltre al convegno, che sarà incentrato su storia, archeologia, arte e paesaggio del territorio dell’Isola d’Elba, l’incontro sarà occasione per portare avanti l’iniziativa di un gemellaggio tra Marciana Marina e Vietri sul Mare, anticamente Marcina. È nata l’idea di un gemellaggio culturale per lo sviluppo di un progetto storico scientifico sul tema “Dal gentilizio etrusco Marxna/ Marcena al toponimo Marciena/ Marciana che conduce all’antica Marcina / Vietri sul Mare”. Il progetto si fonda essenzialmente sull’idea di poter attivare una ricerca legata agli antichi rapporti sulla via etrusca del ferro tra Marciana Marina e l’urbs vetus Marcina, con testimonianze storiche e documenti che avvalorano l’ipotesi di un aperto commercio, soprattutto in rame e in ferro, dall’Isola d’Elba verso Vietri sul Mare. “Il Progetto Marcina” vedrà la luce nella giornata di venerdì. È in programma, infatti, nel pomeriggio di venerdì, la sottoscrizione del protocollo d’intesa tra il Comune di Marciana Marina e il Comune di Vietri sul Mare, relativo proprio al gemellaggio culturale per lo sviluppo del progetto di ricerca storico scientifica “Dal gentilizio etrusco Marxna/ Marcena al toponimo Marciena/ Marciana che conduce all’antica Marcina/ Vietri sul mare.
COMMONS CAMP: 120 ricercatori e innovatori provenienti da tutto il mondo. 12 giorni, 3 laboratori per discutere di Rural Social Innovation e Smart Rurality
CALVANICO (SA). Ben 120 social innovator, hacker, manager di PA ed esperti di sharing economy provenienti da tutto il mondo si riuniscono sui Monti Picentini, a Calvanico, per il primo Collaborative Territories Lab organizzato da RuralHub e dalla rete internazionale OUISHARE. Dodici giorni di intensa progettazione per un futuro resiliente, dal 29 giugno al 10 luglio, con 3 laboratori per sviluppare le connessioni tra makers eparmacultori, kackers e biohackers, artisti e ricercatori, amministratori locali e innovatori sociali.
Discutere ed agire sulle trasformazioni del presente, per favorire la transizione verso le economie collaborative e per costruire una società davvero resiliente, il tutto immersi nello scenario naturale ed incontaminato della splendida Residenza Rurale L’Incartata di Calvanico, sede del collettivo di ricerca RuralHub.
L’intento è porre le basi per un ampio e condiviso standard aperto per lo sviluppo collaborativo dei territori. Nel corso del primo laboratorio, Collaborative Territories Lab, che si svolgerà dal 29 giugno al 4 luglio, organizzazioni e persone si riuniranno nel corso di una 7 giorni di progettazione per mettere le proprie competenze per la costruzione di uno standard comune di conoscenze utili per affrontare alcune delle maggiori sfide della nostra società.
Al termine del laboratorio i partecipanti saranno dotati di un kit di strumenti di open governance per fornire soluzioni e favorire un approccio collaborativo nelle diverse realtà amministrative, locali e centrali, al fine di rendere le pratiche collaborative gli elementi chiave dello sviluppo strategico territoriale.
In particolare, il toolkit mira ad attivare processi di progettazione partecipata tra cittadinanza, pubblica amministrazione, imprese, residenti, e tutti gli attori locali proattivi. Il Collaborative Territories Toolkit aiuterà i territori ad auto-determinare la propria strategia in linea con uno sviluppo intelligente, sostenibile e inclusivo, identificando le sfide percepite a livello locale.
Si approfondiranno tematiche oggi molto in voga, spesso pericolosamente importate in maniera acritica da modelli non coerenti con le nostre identità culturali: sharing economy, fab lab, coworking space, CSA, nel tentativo di comprendere cosa significano per le aree meridionali e mediterranee. È possibile accanto ad un’idea di Smart City pensare anche alla possibilità di SmartRurality? Su questo e molti altri focus si lavorerà duro, 24 ore su 24 ore, gomito a gomito.
Per ospitare i 120 innovatori internazionali è stata predisposta un’accoglienza che coinvolge attivamente i cittadini, per favorire l’incontro e lo sviluppo di relazioni umane. Il borgo di Calvanico si trasformerà in un albergo, con l’apertura delle belle case nobiliari che di solito rimangono vuote per tutta l’anno. La rinomata pasticceria “Leone” e la piazzetta di Capo Calvanico diventeranno una sala colazione all’area aperta dove poter gustare il pane del boscaiolo e tutti i dolci preparati con nocciole, castagne ed ingredienti locali.
Ideatore del Camp è Alex Giordano, già fondatore di Ninjamarketing e tra i creatori dell’Etnografia Digitale, considerato guru dell’innovazione in Italia.
“È arrivato il tempo di capire come ridistribuire nei nostri territori tutte le conoscenze e le competenze maturate in questi anni di ricerca sul campo – sottolinea Alex Giordano – Ho pensato che fosse il momento di declinare l’uso di strumentazioni ed approcci legati all’innovazione per lo sviluppo non solo delle metropoli, ma anche delle aree interne, rurali o comunque dei territori di provincia di cui è piena l’Italia. Agricoltura di qualità, turismo sostenibile, rapporto tra metropoli e province sono temi particolarmente strategici di cui pare nessuno si occupi in maniera costruttiva. RuralHub è un centro di competenze internazionali che sostiene questi modelli di sviluppo.” (Barbara Landi)
XXVI Torneo Internazionale di Calcio Giovanile “Città di Cava de’ Tirreni”, Massimo Coda il testimonial
CAVA DE’ TIRRENI (SA). Massimo Coda, attaccante del Parma, sarà il testimonial d’eccezione della 26ª edizione del Torneo Internazionale di Calcio Giovanile “Città di Cava de’ Tirreni”, in programma dal 7 al 14 giugno. In gara ben 100 formazioni, tra cui gli statunitensi del Davie United Soccer. La fase eliminatoria al via domenica 7 giugno. Martedì 9 giugno, allo stadio “Simonetta Lamberti” di Cava de’ Tirreni (Sa), la partita inaugurale Napoli-Pescara e la Cerimonia di Apertura. Domenica 14 giugno le finali delle 7 categorie. “LFScouting” il partner tecnologico della kermesse
100 formazioni partecipanti, tra le quali una proveniente dagli Stati Uniti. 8 intensi giorni di gare. Una “maestosa” Cerimonia di Apertura. Massimo Coda il testimonial d’eccezione. La presenza di un nuovo partner tecnologico. Si prospetta più scoppiettante che mai la 26ª edizione del Torneo Internazionale di Calcio Giovanile “Città di Cava de’ Tirreni”, che si svolgerà dal 7 al 14 giugno 2015 sui campi di Cava de’ Tirreni (Sa), Nocera Superiore (Sa) e Vietri sul Mare (Sa).
Si rinnova, dunque, la grande festa del “calcio giovane e pulito”, come recita lo slogan di questa nuova avventura “partorita” dal Comitato Promotore presieduto dal vulcanico Giovanni Bisogno. Ancora una volta per oltre una settimana la Città di Cava de’ Tirreni sarà la capitale del calcio giovanile, accogliendo centinaia e centinaia di atleti, tecnici e dirigenti in arrivo da tutta Italia, e non solo, che daranno vita così ad un entusiasmante “villaggio globale” incentrato sull’amicizia, sulle relazioni umane e sui valori più autentici dello sport.
La kermesse è stata presentata questa mattina, martedì 2 giugno, al Palazzo di Città di Cava de’ Tirreni nel corso di una conferenza stampa alla quale sono intervenuti: Marco Galdi, Sindaco di Cava de’ Tirreni; Vincenzo Pastore, Presidente del Comitato Regionale Campania della FIGC-Lega Nazionale Dilettanti; Pietro Contente, Presidente della Sezione AIA di Salerno; Enrico Maria Amore, Ideatore del software LFScouting; Giovanni Bisogno, Presidente del Comitato Promotore del Torneo Internazionale di Calcio Giovanile “Città di Cava de’ Tirreni”.
«Un’iniziativa storica, patrimonio della nostra città, che ormai ha raggiunto la sua piena maturità e che ogni anno rappresenta un importante strumento di promozione e conoscenza di Cava de’ Tirreni in Italia e nel mondo», ha dichiarato il Sindaco Marco Galdi.
Dopo il traguardo del venticinquennale, celebrato lo scorso anno, anche questa in programma da domenica 7 a domenica 14 giugno si preannuncia un’edizione da record. Ai nastri di partenza ben 100 formazioni, in rappresentanza di Italia e Stati Uniti (Davie United Soccer – Florida), con addirittura 50 partite al giorno previste nella fase eliminatoria.
7 le categorie in gara: Allievi, Giovanissimi, Mini Giovanissimi, Esordienti, Pulcini, Primi Calci e Piccoli Amici. Prestigiose come di consueto le formazioni che scenderanno in campo. Basti pensare che per il Torneo riservato agli Allievi Nazionali (cui si partecipa solo per invito) si contenderanno la vittoria finale le seguenti squadre: Davie United Soccer, Napoli, Rappresentativa FIGC, Bologna, Pescara, Avellino, Juve Stabia e Cavese.
La gara inaugurale del Torneo, Napoli-Pescara per la categoria Allievi, è in programma martedì 9 giugno, alle ore 19.00, allo stadio “Simonetta Lamberti” di Cava de’ Tirreni. A seguire (ore 20.30) si svolgerà la Cerimonia di Apertura del XXVI “Città di Cava de’ Tirreni”, che rappresenterà come sempre un’occasione di grande festa ed aggregazione. La tradizionale passerella delle squadre partecipanti e la benedizione degli atleti in gara saranno accompagnate da imperdibili “spaccati” di spettacolo, musica, danza e folklore.
Il tutto in attesa del momento clou, la lettura del Giuramento, che sarà affidata all’ennesimo testimonial d’eccezione: Massimo Coda (classe 1988), attaccante del Parma, cavese doc, che quest’anno ha esordito in Serie A nelle fila dei ducali, totalizzando 18 presenze e segnando anche 2 reti. Per lui è stata la definitiva consacrazione dopo la splendida esperienza vissuta la scorsa stagione nel Gorica (33 presenze, 18 reti, eletto miglior giocatore del campionato sloveno). La sua presenza, sulla scia di altri campioni intervenuti in passato, nobilita ulteriormente la manifestazione, sui cui campi sono “fioriti” nel corso degli anni grandi protagonisti del calcio nazionale ed internazionale (tra gli altri Aquilani, De Rossi, Cassano, Scuffet, Giovinco, Montolivo, Corvia, Palladino ed Insigne).
L’intera serata inaugurale (con la gara Napoli-Pescara e la Cerimonia di Apertura) sarà trasmessa in diretta da R.T.C. Quarta Rete, visibile sul canale 654 del digitale terrestre. Radio Cava New Generation (FM 93,200) sarà invece la Radio Ufficiale dell’evento.
Ma l’edizione 2015 del “Città di Cava de’ Tirreni” si segnala anche per un’importante novità: l’avvento di Love Football Scouting “LFScouting”, software di scouting professionale per osservatori di calcio, che sarà il partner tecnologico della manifestazione. In virtù di tale accordo sarà possibile rivivere attimo per attimo tutte le emozioni delle gare della categoria Allievi, scoprendo formazioni, sostituzioni, dati statistici, schieramenti tattici e giudizi sui calciatori in campo. Basterà al termine di ogni partita collegarsi al sito web www.torneointernazionaledicava.it – nella sezione “Calendario-Gare” dedicata agli Allievi – e scaricare il relativo pdf. Un’autentica “chicca” per gli addetti ai lavori, ma anche per i semplici curiosi ed in particolare per i familiari e gli amici degli atleti partecipanti, che potranno così essere informati praticamente in tempo reale sulle prestazioni dei loro “cari”. Sul sito web dell’evento, realizzato e curato dall’agenzia di comunicazione MTN Company, sarà possibile anche essere aggiornati su tutti i risultati e le news, oltre che visionare le foto più belle e consultare il regolamento, il calendario delle gare e tutte le altre info sul Torneo.
11 i campi di gioco che ospiteranno le gare della XXVI edizione, che come sempre sarà disputata nel segno e nel ricordo del giornalista Gino Avella: Stadio “Simonetta Lamberti” – Cava de’ Tirreni; Campo Sportivo “Antonio Desiderio” – Pregiato; Campo Sportivo Pareti-Pucciano – Nocera Superiore; Mini Calcio Alba Cavese; Mini Calcio Citola; Mini Calcio S. Martino; Mini Calcio “Amici di Passiano”; Mini Calcio Cesinola “Piccolo Stadio”; Mini Calcio Sant’Anna “Dream Soccer”; Mini Calcio Sant’Arcangelo; Mini Calcio “Molina Stadium” – Vietri sul Mare.
Molto ambiti come di consueto i Trofei in palio: tra i tanti si segnalano il Trofeo “D’Amico” per gli Allievi, il Trofeo “Gino Avella” per i Giovanissimi, il Trofeo “Damarila” per i Mini Giovanissimi, il Trofeo “Pasqualino Lodato” per gli Esordienti, il Trofeo “Marco Luciano” per i Pulcini, il Trofeo “Catello Mari” per i Primi Calci, il Trofeo “Power Tech” per i Piccoli Amici, il Trofeo “Vincenzo Pellegrino” al calciatore più “comunicativo”, messo in palio dal giornalista Antonio Di Giovanni in memoria della giovane promessa del calcio cavese, la “Coppa Tremil”, riservata al miglior giocatore dell’intero Torneo, ed il Trofeo “Scommettiamo che… – Premio Adriana D’Incecco”, assegnato dal Comitato Organizzatore alla “giovane promessa” particolarmente distintasi nel corso della kermesse.
Vetrina tecnica di indubbio spessore ed importante occasione di aggregazione, il “Città di Cava de’ Tirreni” anche quest’anno non trascurerà la “formazione culturale”, come testimonia la visita che una delegazione delle squadre farà il 10 giugno alla millenaria Abbazia Benedettina della SS. Trinità di Cava de’ Tirreni, con in programma anche l’incontro con l’Abate Dom Michele Petruzzelli.
Il XXVI Torneo Internazionale di Calcio Giovanile “Città di Cava de’ Tirreni”, regolarmente autorizzato dalla FIGC e dalla FIFA, gode del Patrocinio della Regione Campania, della Provincia di Salerno, della Città di Cava de’ Tirreni, della Camera di Commercio, Industria, Artigianato e Agricoltura di Salerno, dell’Azienda Autonoma di Soggiorno e Turismo di Cava de’ Tirreni, del Comitato Regionale Campania – CONI Salerno e della Rappresentanza della Commissione Europea in Italia. La manifestazione, inoltre, si avvale anche quest’anno della concessione della Medaglia d’argento del Presidente della Repubblica, della Medaglia di bronzo del Presidente del Senato e della Medaglia d’argento del Presidente della Camera dei Deputati.
Domenica 24 maggio tornano “I Saltinpalco” con la prima dello spettacolo “La cage aux folles”, alias “Il vizietto”. L’attesa nel racconto di una delle protagoniste
CAVA DE’ TIRRENI (SA). Anche quest’anno quindi, dopo il soddisfacente successo di ‘Stardust’, la compagnia ‘Saltinpalco’, di cui faccio orgogliosamente parte, si misura con un’opera impegnativa, particolare ed unica.
Una commedia brillante, equivoca, a tratti spregiudicata e in fondo coerentemente onesta. Esilarante ma profonda, trasgressiva e bon ton, valori tradizionali e chiavi di lettura progressiste. Nel teatro non deve mancare nulla.
Queste le caratteristiche di ‘Piume di struzzo’, al secolo ‘La cage aux folles’ , opera francese di Jean Poiret. La pièce si presenta ambigua, a cominciare dal titolo originario datole dall’attore e sceneggiatore francese, infatti ‘La cage aux folles’ è un gioco di parole che potremmo tradurre in italiano con ‘gabbia di matti’ e ‘gabbia di checche’, poiché il femminile di folle (‘fou’ in francese) significa ‘omosessuale effeminato’.
Racconta infatti della convivenza in coppia di fatto di due uomini, Renato e Albin, che gestiscono un locale border line, pieno di “folles”. Tra i due, Albin è quello che ricopre, anche visivamente, il ruolo della moglie, mentre Renato ha atteggiamenti più da marito e da maschio, al punto da avere, molto tempo prima, compiuto una “trasgressione”: è stato con una donna, con la quale ha avuto anche un figlio, il che, nell’evoluzione della commedia, gli procurerà una serie di intriganti pasticci. Ed è questo “il vizietto” che Albin gli rinfaccia: un peccatuccio sui generis, dato che nel linguaggio comune una volta “il vizietto” era proprio la pratica omosessuale.
È un’ opera transmediale che luccica a teatro e si è fatta notare al cinema: nel 1983 fu portata in scena a Broadway da Arthur Laurents, che si occupò anche della produzione londinese. In Francia fu protagonista per 5 stagioni consecutive al Palais-Royal di Parigi (con Michel Serrault nel ruolo di Albin) e in Italia ad inizio anni ’90 fu realizzata una versione de ‘La compagnia della Rancia’ con la regia di Saverio Marconi e Carlo Reali e Gianfranco Mari nei ruoli dei protagonisti. Negli ultimi anni è stata poi rispolverata e sono state portate in scena nei teatri italiani sia una versione con Marco Columbro e Enzo Iacchetti, sia una, anche di più alto livello, di Massimo Romeo Piparo con Massimo Ghini e Cesare Bocci e le coreografie di Bill Goodson (curatore, tra gli altri, delle coreografie di Michael Jackson).
Anche al cinema, come precedentemente anticipato, questa storia ha precedenti illustri e interessanti. Il film del 1978, intitolato “Il vizietto”, con la regia di Edouard Molinaro, è un vero e proprio cult, dove al fianco di Michel Serrault si fece notare Ugo Tognazzi nel ruolo di Renato. Un film apprezzato e premiato all’estero (3 nomination agli Oscar – regia, costumi e sceneggiatura non originale – e vari premi tra Golden Globe, César e David di Donatello) al punto da avere un proprio remake americano nel 1996 dal titolo ‘The birdcage’ (‘Piume di struzzo’) con Nathan Lane e l’indimenticabile Robin Williams nel ruolo di Albin.
Non sarà una semplice elaborazione degli elementi preesistenti, ma un vero e proprio rimpasto, quello adoperato da Guglielmo Lipari – regista e attore della compagnia- con l’introduzione di ingredienti inediti per rendere una commedia già compiuta ancora più esilarante di quello che effettivamente già è. Niente imitazioni di Tognazzi e Serrault, al limite qualche riferimento e qualche umile omaggio.
Uno spettacolo che in questo momento storico ancora assume i connotati di una commedia totale, il cui il valore portante è sì la libertà, ma anche l’amore che da essa trae benefici. Libertà in ogni sua sfaccettatura: libertà in campo morale, libertà in campo religioso, libertà in campo culturale, libertà in campo sessuale, qualsiasi cosa, purché di libertà si tratti. Libertà di scelta e opinione, con la convinzione che tutto ciò che riguardi la sfera privata dell’individuo debba essere soggettivo e scevro da qualsiasi genere di giudizio.
Sentimenti che si mescolano e risate che hanno il sapore della riflessione.
Noi, per quanto mi riguarda, ci divertiamo sempre, ci mettiamo in gioco, ci confrontiamo e proviamo a maturare dal punto di vista artistico ed umano.
Anche questa volta voglio ringraziare innanzitutto Guglielmo per avermi permesso ancora una volta di ballare per loro e soprattutto CON loro, voglio ringraziare tutti i brillantissimi attori che saranno in scena con noi: Gerardo Lupi Milite, Alessandro Tipaldi, Liana Pagliara, Giorgia Russo, Chiara Lambiase, Imma Pastore, Beatrice Granato, Alessandro Pisapia e Anna Rapoli. E aggiungo i preziosissimi ballerini Francesco Memoli e Marco Abate e un grazie speciale a Carla Leone. Gli arrangiamenti musicali sono del maestro Michelangelo Maio.
Noi ci saremo, se non mancate ne saremo felici e onorati. La prima è prevista Domenica 24 Maggio, con un doppio spettacolo alle ore 18.00 e alle ore 21.00 all’Auditorium De Filippis, presso l’Istituto “Della Corte – Vanvitelli” di Cava de’ Tirreni (prolungamento Marconi).
Vi aspettiamo ! (Caterina Giangrasso)
MACCARONI FOLK PROJECT DUO in concerto a Vinile Live – “Un ritorno all’origine, alla madre culturale”
SALERNO. Mandolino, chitarra e violino. Un concerto tutto in acustico per la rassegna live del Vinile-Cibo Vino Musica. On stage giovedì 7 maggio alle ore 21.30 con ingresso gratuito, il Maccaroni Folk Project Duo, con Alberto Maria Langella al mandolino, banjo, burzuki, chitarra e voce, e Marco Cammarata, chitarra,violino, voce. Un’idea che nasce dall’esperienza di fare musica in strada, proponendo musica tradizionale di diverse aree europee ed extraeuropee.
“Un ritorno all’origine, alla madre culturale – raccontano i due componenti del gruppo – Il Folk Project nasce da una nostra grande passione per le sonorità etniche. Nel tempo ci siamo un po’ stancati della musica elettrificata, avevamo l’urgenza di riscoprire le radici che hanno influenzato lo scenario contemporaneo, anche del rock progressive. È un esercizio di stile costante, con un genere complesso e ricco di sfumature”.
Un repertorio variegato, che esplora i suoni della tradizione country, spaziando dal nord America all’Irlanda, al gipsy jazz che vede il suo massimo esponente in un gitano francese. Non mancano brani popolari campani e siciliani, molti dei quali ballabili, trasformando così il giovedì del Vinile in una vera e propria festa etnica. Alle melodie molto ritmiche, si accompagnano spesso anche quelle di natura più intimista, in veste di canzoni. Il Folk Project nasce nell’estate 2014. I due musicisti provano a fondere all’interno di questo progetto le loro diverse esperienze, trovando in quest’ultimo una grande ricchezza di suoni ed un campo di studi artisticamente stimolante.
A fare da scenografia, come sempre, le installazioni di PARèTE – Artisti al Muro, il cartellone delle mostre promosso in sinergia con la Fornace Falcone. Ancora per pochi giorni la grande parete bianca che sovrasta sguardo nel “cantiere architettonico” del Vinile ospiterà “Cromìe del suono”, l’arazzo di tre metri e mezzo del pittore Marco Vecchio, in attesa del vernissage di Livio Ceccarelli, in programma perdomenica 10 maggio alle ore 18. Un artista eclettico, che fonda la sua esperienza intorno al fil rouge della “metaformosi”, indagando percorsi artistici multiformi ed eclettici, sperimentando dalla ceramica alla grafica, all’illustrazione, tra immaginari e stratificazioni complesse. (Barbara Landi)
INGRESSO GRATUITO www.facebook.com/vinile.salerno