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CAVA DE’ TIRRENI (SA). Torna il presepe vivente a Santa Maria del Rovo
Anche questo il Santo Natale, per il 4° anno consecutivo, nella vasta Frazione di Santa Maria del Rovo di Cava de’ Tirreni, vedrà la realizzazione dell’eccezionale presepe vivente, organizzato dalla Parrocchia di Santa Maria del Rovo, guidata dal dinamico Parroco, Don Francesco Della Monica. Grazie al lavoro sinergico degli operatori pastorali e delle persone di buona volontà dell’amena frazione, la Parrocchia di Santa Maria del Rovo ripropone, completamente trasformato e migliorato, il presepe vivente animato da numrosi figuranti, in fantastiche scenografie. Un lavoro straordinario pieno di particolarità; tutte da scoprire e da vivere. Il visitatore assumerà la veste di “viandante” e nel percorrere il vasto itinerario verrà completamente coinvolto nella scenografia, anzi diventerà lui stesso parte attiva dello scenario, dei suoni, degli effetti scenici, interagendo con i duecento figuranti (i pastori) in abitii del tempo, ma non mancheranno scene ordinarie di una vita semplice e complessa allo stesso tempo, permettono un salto in dietro nel tempo, favorendo la possibilità di muoversi all’interno di un tragitto che ripropone una piccola Betlemme, tutta da scoprire e vivere. Questi gli ingredienti principali del Presepe vivente della Parrocchia di Santa Maria del Rovo di Cava de’ Tirreni, che si terra al Calare delle tenebre nei giorni di sabato e domenica 28 e 29 dicembre 2013 e mercoledì, sabato, lunedì, sabato e domenica 1, 4, 6, 11 e 12 gennaio 2014. Un lungo percorso che si sviluppa su una vasta area all’aperto, senza barriere architettoniche, piacevole nel visitare I laboratory dei tanti mestieri persi nel tempo, luci soffuse di candele, profumi suggestivi, degustazioni di prodotti tipici locali e tant’altro ancora, per cui non bastano le parole per proporlo, occorre viverlo di persona per comprenderlo nella sua totale espressione. Alla fine del percorso il grande incontro con il protagonista di questa straordinaria esperienza: la grotta di Betlemme con la sacra famiglia e il bambino Gesù, tutti rigorosamente viventi. Promotore dell’evento il giovane Parroco don Francesco Della Monica, con la direzione artistica di Alfonso Bisogno e la realizzazione dello scenario, completamente creato dal nulla (non avendo luoghi fisici già impostati) dal grande lavoro di tanti abitanti della popolosa frazione di Santa Maria del Rovo. Ingresso e ampio parcheggio gratuiti. Accesso fruibile e parcheggio per pullman, gradita la prenotazione per gruppi, unicamente per offrire una degna accoglienza. Per i gruppi accompagnati da Sacerdoti vi è la possibilità di celebrare la Santa Messa presso il Santuario Mariano, concordando, per tempo, gli orari ed il giorno. Possibilità di partecipare al concorso fotografico e di votare l’angolo più significativo ricevendo un piccolo omaggio. Durante il percorso vari gadget da portare a casa.
CAVA DE’ TIRRENI (SA). Corso Mazzini: il rifacimento di una mini cabina elettrica
Il 27 novembre scorso, l’Enel Energia, prudenzialmente, fece affiggere mini locandine lungo il tratto dal civico 87 al 111 di corso Giuseppe Mazzini, informando le utenze che mercoledì 4 dicembre, per l’esecuzione di urgenti lavori di manutenzione, non sarebbe stata erogata energia; cosa regolarmente avvenuta.
Alle nove del mattino, infatti, due operai, con regolare tuta arancione, rimossa la mini cabina posta fra la porta secondaria della storica chiesa di San Vito e Foto Italia, provvedevano, entro le ore 16 dopo aver provveduto a collocare il novello vano, atto a custodire i contatti elettrici, ripristinavano l’erogazione dell’energia.
Per consentire il consolidamento della malta cementizia, gli operai si sono avvalsi della “temporanea” posa di cinque mattoni refrattari ed una “mezzanella” di un metro, che, dopo 10 giorni, come si evince dall’immagine, sono ancora lì, ma a chi spetta rimuoverle non è dato sapere.
L’appello, anche questa volta, lo rivolgiamo alla Polizia Locale del Dirigente-Comandante Antonino Attanasio affinché, in un verbale di constatazione redatto dai metropoliti cavesi, avvalorato da altre utili informazioni, qualora acquisibili, possano richiedere all’Ufficio Tecnico del Dirigente Luigi Collazzo, la rimozione dell’esplicitato materiale e la conseguente emissione della fattura, I.V.A. compresa, per il tempo impiegato dai dipendenti comunali, nei confronti della ditta esecutrice dei lavori.
Solo toccando il portafoglio si ottiene un’attenta esecuzione dei lavori.
CAVA DE’ TIRRENI (SA). Laboriosa operosità della Polstato, Carabinieri, G. di F. e Polizia Locale cavese
Furti, omessa custodia di armi, arresto per esecuzione pena, consumo di sostanze stupefacenti, diuturni controlli ai soggetti che la Magistratura fa posto agli arresti domiciliari, danneggiamenti, liti di vicinato, circolazione di autoveicoli privi dell’assicurazione obbligatoria per la R.C., occupazione abusiva di suolo pubblico, con sedie e tavolini, da parte di locali del “borgo”, inquinamento sonoro, nelle ore serali e notturne nella “piazzetta del Purgatorio” e strade vicinali, installazione abusiva e diffida per la rimozione di impianti pubblicitari, conferimento di rifiuti non nel dovuto orario, elusione fiscale, numerose violazioni al vigente Codice della Strada, rilascio di passaporti e porto d’armi: questo ed altro accertato dalle quattro Forze di Polizia cavesi dal 3 al 10 dicembre 2013.
I poliziotti del Commissariato di Pubblica Sicurezza di corso Giovanni Palatucci, 4 (089.340511), diretti dal Vice Questore Aggiunto dr.ssa Marzia Morricone, hanno ,indagato, in stato di libertà, due soggetti; uno per furto ed uno per omessa custodia di armi. Durante l’esecuzione dei 12 posti di controllo, monitorando il transito da e per Cava de’Tirreni, hanno potuto verificare la regolare circolazione di 68 autovetture con a bordo 131 persone, di cui 26 risultate avere precedenti penali. I diuturni controlli ai soggetti agli arresti domiciliari sono stati 67, mentre gli interventi a richiesta della collettività per patiti furti, liti familiari e di vicinato, danneggiamenti e rilevazione di incidenti stradali (nelle ore notturne) sono stati 39. Il numero delle sanzioni amministrative per uso del cellulare durante la guida, senza tenere allacciate le cinture di sicurezza, mancanza temporanea di documenti di circolazione sono state 6. I passaporti rilasciati sono stati 30, mentre 27 sono stati i porto d’armi rilasciati.
I militari della Tenenza dell’Arma dei Carabinieri di via Pasquale Atenolfi, 72 (089.441010), agli ordini del Tenente Vincenzo Tatarella, dai 48 posti di controllo eseguiti, hanno monitorato il transito da e per la Città dei portici di 94 autovetture con a bordo 103 persone, di cui 41 risultate pregiudicate. I controlli agli assoggettati agli arresti domiciliari sono stati 57, mentre gli interventi a richiesta della collettività per patiti furti, liti di vicinato e familiari, danneggiamenti e rilevamento incidenti stradali (nelle ore notturne) sono stati 16. L’Arma cavese ha anche denunziato, in stato di libertà all’A.G. nocerina, 13 soggetti per vari reati, fra cui 4 per consumo di sostanze stupefacenti, ma ha anche rilevato 18 violazioni al Codice della Strada, per mancata revisione periodica, omessa esibizione (momentanea) dei documenti di circolazione, mancata revisione periodica e omesso allaccio delle cinture di sicurezza.
I finanzieri del Nucleo Mobile della Tenenza della Guardia di Finanza (089.463797) di via Generale Luigi Parisi, 104/a, al comando del Luogotenente Donato Affinito, ha elevato 9 verbali di constatazione di cui 5 per omesso rilascio delle ricevute/scontrini fiscali e 4 per guida di autoveicolo senza tenere allacciate le cinture di sicurezza e mancata copertura assicurativa per la R.C.; sequestrando l’autoveicolo.
Il Corpo di Polizia Locale di via Ido Longo (800.279.221 gratis da cellulare e da telefono fisso e 089.341692), del Dirigente/Comandante Ing. Antonino Attanasio, stabilmente supportato dal Vice Comandante, Ten. Col. Dr. Giuseppe Ferrara, con la cooperazione del Tenente Michele Lamberti, Istruttore di Vigilanza – Funzionario Responsabile Incaricato in Posizione Organizzativa, che si avvale degli Istruttori di Vigilanza, i: Tenenti Gerardo Avagliano, Giuseppe Senatore, Angelo D’Acunto e Francesco Ferrara della Sezione Viabilità – Motorizzata e Annonaria – Tributaria, ha rilevato 115 violazioni al Codice della Strada, di cui: 5 per omesso allaccio delle cinture di sicurezza, 10 per l’uso del telefonino durante la guida e 100 per l’annosa sosta sui passaggi pedonali, agli incroci, nei box di carico/scarico merci, negli stalli riservati ai diversamente abili e nelle aree ove é consentita la sosta gratuita per 30 e 60 minuti in via Vittorio Veneto, viale Degli Aceri, viale Guglielmo Marconi, corso Giuseppe Mazzini, via Pietro De Ciccio, via Clemente Tafuri e traverse contigue. Dagli 8 posti di controllo, i Caschi Bianchi metelliani hanno controllato 85 veicoli. Il Corpo ha rilevato anche 2 violazioni, in via Felice Parisi, all’ordinanza “antirumore” durante la movida e 2 per incidenti stradali in località Petrellosa e piazza Enrico De Marinis.
La ridotta aliquota della Polizia Annonaria ha eseguito 12 controlli ad esercizi commerciali e pubblici esercizi in corso Umberto I, via Vittorio Veneto, via Pasquale Atenolfi, corso Giuseppe Mazzini, viale Guglielmo Marconi, piazza Vittorio Emanuele III, via Alfonso Balzico, via XXV Luglio e via Michele Benincasa, rilevando 3 violazioni per occupazione di suolo pubblico, di cui 1 recidivo, in via XXV Luglio, via Michele Benincasa viale Guglielmo Marconi, per complessivi €. 232.70.
L’esigua Unità Operativa Complessa Servizio Tutela Ambientale, al comando dell’Istruttore di Vigilanza, nonché Funzionario Responsabile Incaricato in Posizione Organizzativa, Tenente Dr. Vincenzo Della Rocca, ha elevato 1 verbale di €. 419,00 per installazione abusiva di impianto pubblicitario, 4 verbali per conferimento rifiuti fuori calendario o per omessa differenziazione, di cui 1 riconducibile ad un privato cittadino e 3 ad utenza non domestica, per complessivi 1.000 €. di sanzione.
L’aliquota “protezione civile” è intervenuta per emergenza idrica (con autobotte) in località Sant’Anna, per la ricerca di un concittadino dispersosi su Monte Finestra e per il taglio di arbusti in via Arte e Mestieri.
Alcuna notizia ci è pervenuta dalle UU.OO.CC. – Servizio Edilizia e Polizia Giudiziaria, del Tenente Annamaria Adinolfi, e Servizio Contenzioso – Contravvenzioni – Controllo ZTL del Tenente dr. Claudio Zito.
CAVA DE’ TIRRENI (SA). Mai chiusa la mensa di San Francesco
La verità deve sempre e comunque primeggiare!
La quotidiana frequenza presso il Santuario di San Francesco e Sant’Antonio ci ha fatto rilevare che, contrariamente a quanto divulgato in Città e non solo, per un articolo apparso sulla stampa locale, la mensa destinata ai poveri non mai è stata chiusa.
Il Rettore del Santuario di San Francesco e Sant’Antonio, nonché Priore del Convento dei Frati Minori di Cava de’Tirreni, per il comportamento di qualche commensale, verificatosi durante la distribuzione di giovedì, si è visto costretto a sospendere il servizio solamente nei giorni di venerdì e sabato scorsi. Posso testimoniare, ha dichiaro la signora Amalia, la “chef” del Convento, che la distribuzione dei pasti caldi (primo, secondo, contorno, frutta e pane e se disponiamo di un dolce, anche il dolce) viene amorevolmente resa a quanti, sena discriminazione alcuna, si avvicinano allo sportello della mensa. I frequentatori, mi riferisco a quelli assidui, ha aggiunto la signora Amalia, sono oltre trenta, ma nel corso dell’estate appena passata siamo arrivati a distribuire anche cinquanta/sessanta pasti a pranzo, oltre e consegnare cibo caldo a quanti l’hanno chiesto per la sera, ovviamente immesso nei contenitori termici. Il giovedì, ha aggiunto l’addetto alla distribuzione, il signor Antonio, sono presenti in mensa, oltre gli assidui trenta, anche numerose badanti e commensali che giungono da Salerno, Vietri sul Mare, Nocera Inferiore e Superiore e Mercato San Severino.
Vorremmo solamente, hanno dichiarato gli addetti alla “mensa dei poveri di San Francesco”, che vi fosse solamente un po’ d’educazione e rispetto verso noi che lavoriamo, volontariamente, da mane a sera, visto che, talvolta, senza alcun motivo, taluni “ospiti” inscenano di tutto, tanto che siamo costretti a far intervenire il Priore; sarebbe auspicabile che nel corso della distribuzione dei pasti fossero presenti le forze dell’ordine.
Il gioco illegale: costante danno per la società civile
Il gioco è un mercato in espansione che, ogni anno, fattura circa venti milioni di euro e nonostante la grave congiuntura vedere aumentare i guadagni, da parte degli esercizi commerciali abilitati.
È sotto gli occhi di tutti l’insorgere, con troppa frequenza, di sale giochi e punti scommesse, oltre il frenetico acquisto di gratta e vinci d’ogni specie e valore. Tentare la fortuna nelle sue varie forme, con la speranza di cambiare vita, soprattutto di questi tempi, con la crisi economica che ha toccato un po’ tutti, è divenuta una diffusa abitudine anche per noi italiani. Al vasto mercato dei giochi leciti, “gestito” dall’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli di Stato, si è affiancato, alla velocità di un fulmine, quello illegale, che, per quanto ci è dato sapere, è gestito dalla criminalità organizzata, quale fonte per finanziare altre forme d’illegalità, oltre che implementare l’evasione fiscale. A garantire un adeguato livello di protezione dei cittadini e dei giocatori abituali o non, scende quotidianamente in campo, su tutto il territorio nazionale, la Guardia di Finanza, la quale, sin dal 1774, anno della sua istituzione, è la custode del “patrio tesoro”, pubblico e privato.
Non mancano i sequestri dei gratta e vinci falsi, di slot machine truccate, che concedevano vincite in denaro oltre i limiti consentiti, siti internet non autorizzati ecc.. Nel corso del solo anno 2012, le Fiamme Gialle, fra le quali anche la Tenenza del Corpo di Cava de’ Tirreni, al fine di contrastare il gioco illegale, hanno eseguito oltre 9.000 controlli, riscontrando più di 3.000 violazioni, verbalizzando più o meno 10.000 soggetti i quali, benché detenevano, in funzione, apparecchi d’intrattenimento non collegati alla rete telematica dei Monopoli di Stato, impedivano, con tale artifizio, la lettura degli incassi e la desumente applicazione del prelievo fiscale. È l’occasione per ricordare che per contrastare il gioco minorile, nessuna forma d’intrattenimento, in funzione della quale si possono conseguire vincite in denaro, è consentita in prossimità di istituti scolastici primari e secondari, strutture sanitarie ed ospedaliere e luoghi di culto. Alla fine del 2012, la Guardia di Finanza, per contrastare la “febbre del gioco” o il “gioco compulsivo” (ludopatia), malattia che ha contagiato quasi un milione di persone, ha riscontrato, su tutto il territorio nazionale: 353 violazioni di natura penale ed amministrativa che hanno consentito il sequestrando di 161 apparecchi illegali, la denuncia di 118 soggetti all’Autorità Giudiziaria e la scoperta di 58 casi di gioco minorile. Per l’anno in corso la situazione è nettamente peggiorata, se si pensa che al 31 agosto 2013, dai 5.097 interventi eseguiti, le Fiamme Gialle hanno riscontrato 2.021 violazioni, con la contestazione di 5.509 violazioni di natura penale e non, oltre al sequestro di 1.239 apparecchi d’intrattenimento, 1.287 punti clandestini di raccolta scommesse, 370 immobili ed il sequestro di 535.429 euro.
L’esponenziale crescita del mercato del gioco, attuato in ogni sua forma, ha determinato la diffusione della patologia prima indicata, ma ha anche innescato veri e propri disagi familiari; facendo dimenticare che la giocata è bella solo quando la si effettua con alto senso di responsabilità e senza distogliere risorse finanziarie alla famiglia o, peggio, all’impresa di cui si è titolari.