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Salerno. “Ecologia e Pace: un futuro secondo il disegno di Dio”

L’incontro con il Patriarca Ecumenico di Costantinopoli, Sua Santità Bartolomeo I. Boom di presenze presso il Salone degli Stemmi del Palazzo Arcivescovile di Salerno.


Si è tenuto, venerdì 5 maggio 2023, alle 17.00, presso il Salone degli Stemmi del Palazzo Arcivescovile di Salerno, il meeting, aperto a tutti, intitolato “Ecologia e Pace: un futuro secondo il disegno di Dio”. L’evento rientra nell’ambito della visita del Patriarca Ecumenico di Costantinopoli Bartolomeo I, guida della Chiesa Ortodossa, in occasione della Traslazione in città delle spoglie mortali del Patrono San Matteo, avvenuta nel lontano 6 maggio 954. Dopo aver incontrato alle 10 di questa mattina, il Clero e i Seminaristi, presso il Seminario Metropolitano Giovanni Paolo II di Pontecagnano Faiano, Sua Santità Bartolomeo I, oggi pomeriggio ha presieduto il convegno con l’Arcivescovo di Salerno-Campagna-Acerno, S.E. Monsignor Andrea Bellandi: “La presenza del Patriarca Ecumenico di Costantinopoli Bartolomeo ci onora: egli è una delle figure più rappresentative dell’universo religioso, fungendo da punto di riferimento non solo per i fedeli greco-ortodossi, ma per tutto il mondo cristiano e religioso”, ha esordito S.E. Monsignor Andrea Bellandi, richiamando le parole di condivisione ed elogio per il Patriarca Ecumenico espresse da Papa Francesco.

Dopo i saluti del Vescovo ausiliare di Napoli, Sua eccellenza Monsignor Gaetano Castello, dunque, ha preso la parola il Patriarca Bartolomeo I: “In tutti i continenti, le persone si trovano ad affrontare nuove e per certi versi più gravi sfide, soprattutto conflitti militari e problemi ecologici. L’invasione in corso dell’Ucraina da parte della Russia e la recente guerra civile in Sudan, insieme ad altri conflitti violenti in altre parti del mondo e ai cambiamenti climatici globali e ai gravi disastri naturali, offrono chiare indicazioni che stiamo trascurando i diritti umani fondamentali e distruggendo il pianeta in modi inaspettati e senza precedenti. Queste condizioni non sono un incidente. Gli esseri umani hanno dimenticato che gli uomini e le donne sono creati a immagine di Dio e che anche il mondo naturale è un dono di Dio. Questi abusi sono un segno che l’umanità è sulla strada sbagliata, che abbiamo ignorato i comandamenti fondamentali di amare il prossimo come noi stessi (Lev. 19.18) e allo stesso tempo di servire e preservare la terra (Gen. 2.15). L’armonia e la sacralità del mondo si mantengono solo quando amiamo e rispettiamo ogni sua parte, fino al più piccolo dei nostri fratelli e sorelle e fino all’ultimo granello di polvere. Questo vale per tutta la creazione: per i suoi cittadini e le sue città, per le sue comunità e i suoi oceani, per i suoi popoli e le sue foreste”.

“Mentre riflettiamo sullo stato del mondo e sui crescenti episodi di aggressione militare e di disastro climatico, sarebbe opportuno riconoscere che la nostra orgogliosa tendenza umana a cercare una padronanza umana avulsa da Dio sulle persone e sulla creazione è un modo di pensare sbagliato. Così come ogni vita umana è un dono di Dio, lo è anche tutto il Creato, ed è per questo che il Patriarcato Ecumenico è stato una voce di spicco per la salvaguardia dell’ambiente naturale”, ha aggiunto Sua Santità.

La riflessione di Bartolomeo I sulle Beatitudini nel Vangelo di Matteo:

“Quando pensiamo alla cura della creazione e alla protezione dell’ambiente, la nostra mente richiama il Libro della Genesi. Allo stesso modo, quando pensiamo alla pace e alla giustizia, la nostra mente si rivolge alle Beatitudini di nostro Signore nel Vangelo di Matteo. Ci è sembrato quindi opportuno riflettere sulle parole di San Matteo alla luce delle celebrazioni liturgiche dell’Apostolo Matteo, alle quali stiamo partecipando su gentile invito di Sua Eccellenza Andrea Bellandi, Arcivescovo Metropolita di Salerno, Campagna e Acerno. Nel primo libro della Bibbia, la convivenza pacifica e l’armonia cosmica sono implicitamente centrali. Dio ha fatto il mondo molto bello (Gen. 1.31), molto equilibrato, molto armonioso. Allo stesso tempo, nel primo Vangelo del Nuovo Testamento, Matteo apre il suo primo versetto descrivendo il messaggio che vuole trasmettere come “βίβλος γενέσεως” (liber generationis). In questo modo, Matteo è fedele alla Genesi come archetipo o modello del messaggio e dello scopo di Dio per il mondo. Nel suo racconto evangelico, quindi, Matteo non offre una biografia o una storia di Gesù, ma un modo di vivere per la comunità cristiana come nuova Israele. Ci sta quindi dicendo che la pace e la conservazione, per le quali Dio ha creato e destinato il mondo, devono diventare parte del nostro stile di vita e della nostra visione del mondo”.

Come sottolineato da Sua Santità Bartolomeo I, dunque, “Cristo è il Figlio di Dio perché è in piena comunione con la natura di Dio, pienamente impegnato nella volontà di Dio. E piena comunione significa condividere le risorse di Dio, riflettendo la pace e la giustizia di Dio, nonostante il prezzo altissimo della croce e l’inevitabile persecuzione da parte degli altri. Diventare figli di Dio – incalza il Patriarca – implica la costruzione della pace e la cura della creazione. Comporta la costruzione di comunità e il riconoscimento della dignità di ogni persona umana e della bellezza di ogni essere vivente. Naturalmente, la pacificazione è un lavoro duro. Tuttavia, è la nostra unica speranza di restaurare un mondo distrutto. Lavorando per la pace e lavorando per guarire l’ambiente: in altre parole, rimuovendo gli ostacoli alla pace ed evitando ciò che danneggia il mondo naturale, anche noi saremo chiamati figli di Dio”.

Le conclusioni di Bartolomeo I:

“Una delle credenze e degli insegnamenti centrali del Cristianesimo attraverso i secoli è la certezza che la luce di Cristo brilla più di qualsiasi oscurità nei nostri cuori e nel nostro mondo. Noi cristiani affermiamo e dichiariamo che la gioia della Risurrezione irradia e prevale sulla sofferenza della croce. Questo è ciò che sosteniamo, questo è ciò che predichiamo e questo è ciò che proclamiamo al mondo intero. Infatti, se Cristo non è risuscitato, allora è vana la nostra predicazione ed è vana la nostra fede (1 Cor 15,14). Nel IV secolo, sant’Efrem il Siro esprimeva la stessa verità in poesia, scrivendo: Alla nostra risurrezione, Dio rinnoverà il cielo e la terra, liberando così tutte le creature e concedendo loro, insieme a noi, la gioia della risurrezione.. La stessa convinzione è espressa nella Domenica di Pasqua, quando proclamiamo: Ora tutto è pieno di luce: il cielo e la terra, e tutte le cose sotto la terra. Al centro della relazione tra l’uomo e l’ambiente c’è la relazione tra gli esseri umani stessi. Come individui, viviamo non solo in relazioni verticali con Dio e orizzontali tra di noi, ma anche in una complessa rete di relazioni che si estendono alle nostre vite, alle nostre culture e a tutto il mondo materiale. Gli esseri umani e l’ambiente formano un abito senza cuciture dell’esistenza, un tessuto complesso creato da Dio. Come esseri umani, siamo chiamati a riconoscere questa interdipendenza tra il nostro ambiente e noi stessi. Non possiamo sfuggire alla nostra responsabilità nei confronti dell’ambiente. Il nostro peccato – la radice spirituale di tutte le guerre e dell’inquinamento – consiste proprio nel rifiuto di considerare la vita umana e il mondo naturale come un sacramento di ringraziamento e un dono di comunione con Dio. Solo allora potremo pregustare e cercare un cielo nuovo e una terra nuova (Ap 21,1)”.

Tra le numerose personalità ed istituzioni presenti all’incontro, Don Francesco Coralluzzo, Prefetto degli studi dell’Istituto teologico salernitano, Don Emilio Salvatore, Preside della Pontificia Facoltà Teologica dell’Italia Meridionale e la Vicesindaca di Salerno, dott.ssa Paky Memoli.

I prossimi appuntamenti

Sabato 6 maggio, alle ore 10, presso il Salone degli Stemmi del Palazzo Arcivescovile, è in programma l’incontro con le Istituzioni. Quindi, alle ore 11 della stessa giornata, in Cattedrale, la Solenne Celebrazione presieduta dall’Arcivescovo di Salerno-Campagna-Acerno, S.E. Monsignor Andrea Bellandi, e condivisa con Sua Santità Bartolomeo I, a cui verrà donata una Reliquia di San Matteo.

La celebrazione del 6 maggio in Cattedrale, vedrà la partecipazione di circa 200 coristi del Coro della Diocesi di Salerno e rappresentanti delle Parrocchie dell’Arcidiocesi, accompagnati dall’Orchestra della Diocesi di Salerno, diretti da Monsignor Frisina. Il canto d’ingresso sarà “Matteo, Apostolo di Cristo” (testi: don Emanuele Andaloro – Musica: Monsignor Marco Frisina) che verrà eseguito per la prima volta il 20 settembre 2023 in occasione dei festeggiamenti Patronali.

Cava de’ Tirreni (SA). Sabato 29 aprile il IX Trofeo “Roberto Manzo”

Si terrà sabato 29 aprile 2023, in Piazza E. Abbro la nona edizione del IX Trofeo “Roberto Manzo”, la gara di bandiera organizzata dall’Ente Sbandieratori Cavensi-Città di Cava de’ Tirreni e nata nel 2007 in ricordo del giovane sbandieratore del gruppo.

La manifestazione è un torneo riconosciuto dalla Federazione Italiana Sbandieratori la cui giuria valuterà gli esercizi in gara.

Al IX Trofeo “Roberto Manzo” parteciperanno sette gruppi:

  • Sbandieratori Borgo San Nicolò da Cava de’ Tirreni (SA);

  • A.S.D. Sbandieratori e Musici Città di Oria da Oria (BR);

  • Sbandieratori e Musici “Città Regia” da Cava de’ Tirreni (SA);

  • Associazione Giovani Maestri da Motta Sant’Anastasia (CT);

  • Battitori N’Zegna da Carovigno (BR);

  • Gruppo Sbandieratori e Musici Rione Lama da Oria (BR);

  • Ente Sbandieratori Cavensi da Cava de’ Tirreni (SA).

Saranno in gara tredici singoli, sei coppie, tre piccole squadre e quattro gare musici, oltre che tre singoli Under 15, una squadra giovanile ed una squadra Under 15.

Il IX Trofeo “Roberto Manzo” sarà aggiudicato al gruppo che si classificherà al primo posto nella Combinata, la classifica che tiene conto dei piazzamenti in tutte le specialità.

Domenico Burza, Presidente dell’Ente Sbandieratori Cavensi: “Il Trofeo ‘Roberto Manzo’ rappresenta una delle manifestazioni più importanti e maggiormente ricche di significato organizzate annualmente dal nostro Ente. Il ricordo di Roberto e di tutti gli associati che ci hanno lasciato nel corso degli anni è sempre vivo in tutti in noi e questi momenti contribuiscono a rafforzarne la memoria. Siamo felici della grande partecipazione riscontrata e della presenza a Cava de’ Tirreni dei più importanti e titolati gruppi sbandieratori del Sud Italia. La loro presenza, unitamente a quella dei gruppi sbandieratori cittadini, contribuisce ad elevare il tasso tecnico di questo torneo che quest’anno si è arricchito con l’inserimento della specialità dei musici e delle gare giovanili”.

Cava de’ Tirreni (SA). “Carta, Forbici, Disegno – Tanto colore per la carta” tra i protagonisti della Paper Week di Comieco

Metellia Servizi partecipa alla grande settimana di informazione e formazione sul riciclo di carta e cartone promossa dal Consorzio Nazionale per il Recupero e Riciclo degli imballaggi cellulosici con l’iniziativa “Carta, Forbici, Disegno – Tanto Colore per la Carta” in programma dal 17 aprile al 31 maggio.


Ritorna per la terza edizione la Paper Week, la grande campagna dedicata all’informazione e alla formazione su raccolta differenziata e riciclo di carta e cartone, organizzata da Comieco, in collaborazione con Federazione Carta e Grafica, Assocarta, Assografici, Unirima e con il patrocinio di ANCI, Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica e Rai Per la Sostenibilità.

Dal 15 al 21 aprile 2023 i cittadini di tutta Italia potranno approfondire il grande tema della raccolta differenziata di carta e cartone e scoprire l’enorme valore della filiera del riciclo attraverso visite guidate, mostre, convegni, laboratori creativi, spettacoli ed eventi su tutto il territorio nazionale. In gran parte saranno organizzati da realtà che hanno deciso di abbracciare l’invito di Comieco e diventare protagonisti della Paper Week mettendo in gioco tutto quello che hanno da raccontare sulla carta con punti di vista inediti e originali.

Tra queste anche la Metellia Servizi parteciperà con l’iniziativa “Carta, Forbici, Disegno – Tanto Colore per la Carta” in programma dal 17 aprile al 31 maggio, presso le Scuole primarie del Comune di Cava de’Tirreni.

Gli studenti degli Istituti aderenti saranno chiamati a presentare, entro il 20 maggio, una proposta grafica, costituita da una parte visual e da una parte testuale, che diventerà la nuova veste per il contenitore salvacarta. La proposta vincitrice, infatti, verrà utilizzata per mappare il prototipo del contenitore salvacarta che sarà distribuito all’interno delle scuole primarie partecipanti in percentuale a scalare secondo il posizionamento in graduatoria. Al primo classificato andrà anche un buono per l’acquisto di materiale didattico per la scuola del valore di euro 300 e una targa. Il secondo e il terzo classificato saranno premiati rispettivamente con un buono per l’acquisto di materiale didattico del valore di euro 200 ed euro 100, oltre che con una targa. Il lancio dell’iniziativa, fissato per oggi 17 aprile, è stato preceduto da una specifica campagna informativa all’interno delle classi partecipanti.

Cava de’ Tirreni incontra Veria (GRECIA)

Due giorni di iniziative per promuovere il legame di amicizia tra Cava de’ Tirreni e la città greca di Veria, in memoria degli antichi rapporti che videro il Governo greco in esilio proprio nella valle metelliana nei mesi di settembre e ottobre 1944, prima del rientro ad Atene alla fine del secondo conflitto mondiale.

Martedì 18 aprile, alle ore 19,00, presso l’Aula consiliare del Palazzo di Città di Cava de’ Tirreni, si terrà un concerto di musica italiana e greca, nel quale si alterneranno i Cori delle due città: la Corale Polifonica Metelliana e il Coro dell’Associazione culturale di Verghina – Aigai.

Mercoledì 19 aprile, giorno che le Autorità elleniche hanno dedicato al Filellenismo militante (si ricorda la morte di Lord Byron, avvenuta nel 1824 a Messolonghi, in Grecia), dopo l’incontro ufficiale fra il Sindaco di Cava de’ Tirreni Vincenzo Servalli ed il Sindaco di Veria Konstantinos Vorgiazidis, si svolgerà alle ore 17,30 saranno ricordati davanti al monumento ai Caduti di tutte le guerre, in piazza Abbro, i Filelleni italiani caduti per la libertà della Grecia ed i Soldati greci e ciprioti che, alla fine del secondo conflitto mondiale, si sacrificarono in Italia, per liberarla dal nazifascismo.

Oltre ai due primi cittadini, interverranno: Paul Kyprianou, Console di Cipro a Napoli; Kostas Michos, Presidente della Comunità Ellenica di Napoli e Campania; Evdoxia Manolopoulou, Presidentessa dell’Associazione culturale di Verghina – Aigai; Nicola Pisapia, Presidente del Comitato per la promozione dei Gemellaggi di Cava de’ Tirreni; Marco Galdi, Presidente della Società Filellenica Italiana; che si sono resi promotori del processo di gemellaggio in corso fra le Città di Cava de’ Tirreni e di Veria.

Salerno. Da Canossa a Salerno: Gregorio VII nell’Europa del Medioevo

Le celebrazioni per il 950° anniversario dell’ascesa al soglio pontificio di Gregorio VII (22 aprile 1073-2023).


Si terrà presso il Palazzo Arcivescovile di Salerno, il 20 aprile 2023, alle ore 9.30, il Convegno nazionale dal titolo “Gregorio VII nell’Europa del Medioevo”, a 950 anni dall’ascesa di Gregorio VII al soglio pontificio. A promuovere ed organizzare l’evento, il CAI (Club Alpino Italiano), in collaborazione con i Dipartimenti di Scienze del Patrimonio Culturale (DiSPaC) e di Scienze Umane, Filosofiche e della Formazione (DiSUFF) dell’Università degli Studi di Salerno e con l’Ufficio Cultura e Arte dell’Arcidiocesi Salerno-Campagna-Acerno.

“Il Convegno nazionale su Gregorio VII si rivela un’occasione importante per valorizzare il patrimonio storico-ecclesiale della città di Salerno che conserva le spoglie mortali del grande Papa del Medioevo. – ha osservato l’Arcivescovo di Salerno-Campagna-Acerno, S.E. Monsignor Andrea Bellandi – Attraverso l’Ufficio Cultura e Arte, la nostra Arcidiocesi promuove e ospita questo evento aperto al pubblico che comprende anche una mostra dedicata al Papato di Gregorio, allestita negli spazi del Tempio di Pomona. Docenti e ricercatori universitari approfondiranno i vari aspetti del ministero petrino che Ildebrando da Soana fu chiamato a esercitare, in un contesto sociale difficile e violento che lo portò, infine, a vivere qui a Salerno, con il principe Roberto il Guiscardo e il Vescovo Alfano I”.

 Il programma del convegno

Gli indirizzi di saluto sono affidati all’Arcivescovo di Salerno-Campagna-Acerno, S.E. Monsignor Andrea Bellandi, nonché al presidente del Club Alpino Italiano, Antonio Montani, al sindaco di Salerno, Vincenzo Napoli, al Magnifico Rettore dell’Università degli Studi di Salerno, Vincenzo Loia, al presidente del Centro Universitario Europeo per i Beni Culturali di Ravello, Alfonso Andria e al Governatore del Distretto Lions 108Ya, Franco Scarpino.

Ad intervenire al Convegno, moderato da Claudio Azzara dell’Università degli Studi di Salerno, dunque, saranno Giuliana Cervi del CAI, Glauco Maria Cantarella dell’Università degli Studi di Bologna, Gianluca Bottazzi dell’Università degli Studi di Parma, Umberto Longo dell’Università degli Studi di Roma “La Sapienza”, Amalia Galdi dell’Università degli Studi di Salerno, Raffaele Savigni dell’Università degli Studi di Bologna e Lorella Parente dell’Istituto Superiore di Scienze Religiose “San Matteo” di Salerno.

La mostra

Per l’occasione, presso il Tempio di Pomona, sarà allestita la mostra “Ego Gregorius Papa”, a cura del maestro arch. Renaldo Fasanaro e con il contributo dei Lions International. L’esposizione sarà inaugurata il giorno 19 aprile, alle ore 18:30 e sarà aperta al pubblico fino al 30 aprile, dalle ore 9.30 alle 12.30 e dalle ore 16 alle 18, con la possibilità di visite guidate (vedi dettagli locandina ndr). Per informazioni: 3391528247.