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Cava de’ Tirreni (SA). La notte dei destini stravolti all’alba del lockdown: fanno rumore i silenzi dell’ultimo romanzo di Vicente Barra

Dopo il successo della prima presentazione a Salerno, è sbarcato anche a Cava de’ Tirreni l’ultimo romanzo di Vicente Barra, prestigioso chirurgo ortopedico con la passione della scrittura, che sia poesia, saggistica o soprattutto narrativa.

L’amore o altro?” (Edizioni Europa), presentato il 5 maggio scorso nella Sala d’Onore del Palazzo di Città di Cava de’ Tirreni, nell’ambito della Rassegna “Un libro (quasi) al giorno”, promossa dall’Assessore alla Cultura Armando (Lamberti) e curata dal sottoscritto scrivente Franco Bruno Vitolo, il romanzo ha goduto della relazione come sempre splendida, coinvolgente ed illuminante del Prof. Alberto Granese, docente universitario e critico letterario, una delle perle assolute degli ultimi decenni in questo settore.

Convinti gli apprezzamenti del folto e qualificato pubblico presente, e intriganti gli stimoli della serata. Merito del libro e della sua anima viva e vibrante, che ora andiamo a scoprire.

Una bella casa a pochi passi dal mare, una donna nuda, di splendente bellezza, ancora dormiente sul letto dopo una notte di accesa passione, un uomo che la contempla in progressivo incanto e con riflessioni e domande su se stesso e sulla possibile vita futura, lo sciabordio del mare che rende musicale l’atmosfera ma giunge quasi come un rombo alle orecchie del protagonista perché si diffonde in un inusitato silenzio dell’ambiente.

L’incipit del romanzo contiene in sé già le anime principali del romanzo, o almeno quasi tutte.

Da una parte, come già indicato nel titolo, l’Amore, quello profondo fatto di sensualità, passione, emozione e che sarà presente e trionfante in tante scene ricche di pathos e di eros. Ricco però anche di problematiche, dubbi e distacchi, come accenna quella parolina Altro, anch’essa presente nel titolo seguita da un emblematico punto interrogativo.

Il rumore del mare e il silenzio diffuso tutto intorno rappresentano la sospensione del tempo, fatto di attimi eterni ma anche di svolte che cambiano radicalmente il corso di un’esistenza. Scopriremo presto che quel silenzio appartiene alla prima alba del Lockdown, che nel marzo del 2020 precipitò noi tutti in un nuovo pianeta esistenziale.

Scopriremo anche che quell’alba nel romanzo è la cornice della vita nuova dei cinque (anzi sei, anzi sette) protagonisti del romanzo, dopo una notte in cui il mondo si è rivoltato anche nei loro cuori. Citando un famoso film, avviene tutto in una notte, e il tutto viene raccontato cinematograficamente con un montaggio alternato sulle singole storie intrecciate tra loro e con un incrocio continuo tra il prima e il poi, pur se sempre in quell’ambito, che rappresenta forse in toto un’aristotelica unità di tempo. Un’unità di tempo che però, pur nella sua brevità, l’autore riesce a rendere lunghissima perché giustamente e abilmente penetra nel cuore di ogni personaggio scandagliandone i pensieri, i dubbi e i sentimenti che vengono da lontano e che stanno per maturare rispetto alle loro scelte di quella fatidica notte.

Così il rischio della staticità viene evitato sia attraverso l’azione del passato e le reazioni del presente sia attraverso il dinamismo del montaggio alternato delle scene e dei tempi. Possiamo anche aggiungere l’éscamotage di agganciare stimolanti riferimenti cinematografici ai dialoghi ed alle situazioni. Ad esempio, l’evocazione di Robertino del troisiano Ricomincio da tre serve a scuotere chi è troppo ingabbiato e auto imbranato, S’ha dda cagnà di Pino Daniele celebra il momento di uno stravolgente smascheramento di sentimenti, la musica dei Led Zeppelin accompagna l’assordante turbolenza che sta sconvolgendo in peggio una vita…

La storia, anzi le storie, sono ambientate nel mondo dell’alta borghesia, in una villa ricca ed elegante dove si festeggia il cinquantesimo compleanno di Luca, nella cittadina di Riolosolo, perla del turismo e del benessere. Non esiste in realtà una città con questo nome (evoca solo da lontano la bella Riolo), ma il nome fittizio è voluto perché aiuta a dare corpo alla metaforicità della vicenda.

Carlo è un brillante giornalista, un play boy abituato alle conquiste con il suo charme totale e con quel quid di colui che quasi non deve chiedere. È un uomo abituato ad amare la persona con cui sta e poi, dopo l’incontro, a mettere in ripostiglio tutto quell’amore. Non conosce ancora il piacere di stare con la persona che ama veramente. Eppure è lui l’uomo incantato che contempla la donna nell’alba dell’incipit… Sarà lei l’Itaca di questo Ulisse dell’amore?

Lei è Silvia, una donna che ha tutto con sé: bellezza, intelligenza, sensibilità, ed anche ricchezza, essendo la figlia del Presidente dell’Azienda, che le ha praticamente ingabbiato il futuro imponendole, oltre la sua volontà, di succedergli nella Presidenza. Questo manca a Silvia: la libertà dell’autonomia di scelta, perché lei vorrebbe fare ed essere altro. Eppure si è lasciata trascinare ed anche indurre ad un fidanzamento che vive supinamente, almeno fino al momento in cui sta per trasformarsi in matrimonio, il che la induce a dire il suo primo, decisivo no. Ma poi…

Il fidanzato di Silvia è Massimo, avvocato, ambizioso fino all’eccesso, che vede in lei lo strumento per la scalata sociale e che nelle sue ambizioni finisce col superare limiti e pudori. La sua filosofia è che il sesso è sempre un piacere che non causa danni, mentre l’Amore può farne e come, soprattutto diventare rivale dell’ambizione, valore primario. Il sesso per lui è una strada agevole, visto che di suo è un bell’uomo e della donna ha la visione veteromaschilista del “sono tutte puttane, tranne mia moglie, mia madre e le mie figlie”.

Pur essendo fidanzato di Silvia, Massimo è molto attratto da Sabrina, pittrice geniale, di successo, donna forte e indipendente, che ha avuto la fortuna di trovare in Luca, il padrone di casa, un mecenate convinto e di gran livello. Di suo, è forte e indipendente, e lo dimostra già in un dettaglio iniziale: ad esempio, quando, nel vedere Massimo che per parlarle di arte le mette pubblicamente una mano sulla gamba, senza cadere nell’eccesso della scenata lo incenerisce con calma chiedendogli semplicemente cosa c’entri l’Arte con la mano sulla coscia…

Non solo per gratitudine, ma per sincera ammirazione ed intima attrazione, Sabrina è innamorata non dichiarata di Luca, il festeggiato, uomo di grande successo e ricchezza (ha un orologio che da solo vale lo stipendio annuo di un suo dipendente). Eppure non è felice, perché è tormentato dal fallimento dei suoi matrimoni precedenti e si sente affettivamente un uomo irrisolto, che ha avuto spesso la forza di amare ma non il piacere di essere amato. Eppure la notte dei miracoli incide profondamente anche su di lui, facendogli apparire chiaro che è giunto il tempo di osare, di mettersi in discussione, di scendere in campo anche nell’amore per Sabrina, senza la mutilazione di mascherarsi dietro il semplice affetto.

In precedenza abbiamo fatto riferimento non a cinque, ma a sei, anzi sette protagonisti. In effetti, come non si può considerare protagonista una prostituta, Fina, che in quel lungo silenzio notturno, in fondo all’acqua gelida della sua situazione sociale ed esistenziale di solitudine affettiva e di emarginazione sociale, si fa riscaldare da un sia pur fuggente raggio di sole d’amore e di passione con un “cliente-amante per una notte”, che in fondo all’acqua gelida dell’improvvisa solitudine in cui si è reso conto di trovarsi ha bisogno proprio di un raggio di sole, sia pur illusorio, per non scoppiare di rabbia e di violenza?

Sono tra le scene più belle del libro queste, inserite più delle altre nel silenzio assordante della notte del destino, la notte del lockdown. Eccolo, il settimo e più incisivo protagonista, il lockdown, appunto: quelle notti, quei giorni senza rumore, a specchio con noi stessi, dove ogni gioco relazionale doveva fare i conti con quel deus ex machina che, sceso chissà da dove, in qualche modo imponeva ad ognuno per conto suo di fare i conti con la vita di prima e aprire un conto aperto con la vita del durante e soprattutto del dopo.

Quando si fanno questi conti non si parla più di ruoli o di economia, ma di sentimenti, percezioni, emozioni, coscienza, del livello di Amore e di Affetti conquistati o perduti.

Ma… attenzione! Così sembra voler concludere Vicente Barra: quei conti non valgono in eterno, ma devono valere seriamente per vivere, valorizzare,e non sciupare il susseguirsi di attimi vissuti senza alcuna unità temporale che li inquadri, che li regoli, ma liberi di esprimersi nella più totale autonomia. E queste non sono questioni politiche o sociali, sono cose personali, scelte di ognuno di noi, Nelle varie dimensioni del quotidiano, nell’Amore, che sia amore o Altro, nella Vita stessa. Che non è Altro, ma è l’unica, vera cosa tutta nostra …

Cava de’ Tirreni (SA). Presentazione del libro “Anima post” di Pasquale Di Domenico

Significativo ed importante evento culturale, sociale e “identitario” a Santa Lucia di Cava de’ Tirreni.

Domenica 15 maggio 2022, alle ore 17, presso il Salone del Museo della Civiltà contadina sarà presentato il libro “Anima post – Famiglie luciane si raccontanodi Pasquale Di Domenico (Edizioni Noitré). Interverranno il Sindaco di Cava Vincenzo Servalli, l’Assessore alla Cultura Armando Lamberti, il Presidente dell’Associazione Giornalisti “Lucio Barone” Francesco Romanelli, il parroco di Santa Lucia don Beniamino D’Arco, il Parroco di Sant’Anna Padre Mimmo Spaduzzi, l’insegnante Tania Pezza, l’editrice Gabriella Palladino e naturalmente l’autore del libro Pasquale Di Domenico, che con i suoi scritti si è oramai consacrato come il Cantore della storia e dell’identità della frazione.

Le letture saranno affidate all’attrice Pia Lanciotti, che recentemente è stata protagonista di una puntata della serie di Montalbano ed ha recitato, tra gli altri, anche con il grande regista Ferzan Ozpetek. Gli intermezzi musicali saranno affidati ad soprano Margherita Amato e alla pianista Sara Germanotta. Introdurrà e condurrà Franco Bruno Vitolo.

L’iniziativa sarà ripetuta martedì 31 maggio al Palazzo di Città di Cava de’ Tirreni, in Piazza Abbro, con inizio alle ore 18.

Il titolo Anima post (cioè l’anima dopo), indica la chiave di ispirazione dell’opera, che idealmente proviene dalle generazioni passate ed è diretta alle generazioni future per conoscenza e formazione.

Il libro consiste in un viaggio emozionante ed emozionato tra le famiglie luciane e le loro storie: interviste dirette ai componenti di oggi, le vicende della famiglia dalle origini, eventuali tradizioni, leggende a loro riferite, le origini degli “scagnanomi”, l’ordine generazionale dei singoli componenti. Storie di famiglie diverse ma unite dai grandi valori identitari, indicati espressamente da Di Domenico: orgoglio forte, istinto passionale, fedeltà autentica, spirito di sacrificio e abnegazione estenuanti, attaccamento al dovere, al lavoro e alla famiglia.

Tante storie che insieme formano un tassello molto sostanzioso della storia di un’intera frazione.

Cava de’ Tirreni (SA). Mercoledì 11 maggio a Cava de’ Tirreni “Aspettando la San Lorenzo … con le Scuole 2022”

Archivio 2021

Mercoledì 11 maggio 2022 lo stadio “Simonetta Lamberti” di Cava de’ Tirreni (SA) ospiterà la manifestazione “Aspettando la San Lorenzo… con le Scuole 2022”. Alle ore 9.00 appuntamento con la 18ª edizione di “Aspettando la San Lorenzo”, con la presenza degli studenti delle Scuole Secondarie di primo grado e degli atleti dell’A.S.D. “La Rondine”. Alle ore 16.00 spazio al 33° “Concorso Scolastico – Memorial Antonio Ragone”, con la partecipazione delle Scuole dell’Infanzia e Primarie. Circa 800 i bambini e ragazzi coinvolti nei due eventi, che costituiscono l’anteprima primaverile della 60ª “Podistica Internazionale San Lorenzo”

Ritorna la festa giovanile della “Podistica Internazionale San Lorenzo”. Dopo due anni di stop forzato a causa del Covid, mercoledì 11 maggio 2022 saranno circa 800 i bambini e ragazzi che con il loro entusiasmo animeranno a Cava de’ Tirreni (SA) la manifestazione “Aspettando la San Lorenzo… con le Scuole 2022”, un progetto fortemente voluto dall’Amministrazione comunale metelliana ed organizzato dal Gruppo Sportivo “Mario Canonico S. Lorenzo”,  in collaborazione con il Centro Sportivo Italiano di Cava de’ Tirreni.

Sarà lo stadio “Simonetta Lamberti” ad ospitare in un’unica giornata – grande novità rispetto al passato – i due eventi “Aspettando la San Lorenzo” e “Concorso Scolastico – Memorial Antonio Ragone”, che rappresentano l’anteprima primaverile della “Podistica Internazionale San Lorenzo”, la cui attesissima 60ª edizione è in calendario domenica 25 settembre 2022.

Il primo appuntamento è in programma alle ore 9.00, quando andrà in scena la prova unica della 18ª edizione del progetto “Aspettando la San Lorenzo”, al quale parteciperanno gli studenti delle Scuole Secondarie di primo grado degli Istituti Comprensivi cavesi e dell’Istituto Comprensivo “Fresa-Pascoli” di Nocera Superiore (SA).

In totale saranno circa 200 gli alunni che scenderanno in pista per cimentarsi sulle seguenti distanze: Prima Media: mt 400 maschili e femminili; Seconda Media: mt 600 maschili e femminili; Terza Media: mt 600 maschili e femminili. Un intenso momento di confronto agonistico, che fungerà da “antipasto” alla partecipazione degli studenti alla 60ª “Podistica Internazionale San Lorenzo” in una gara loro riservata, naturale conclusione del percorso sportivo intrapreso.

Anche quest’anno, come già avvenuto nelle sei precedenti edizioni, il progetto “Aspettando la San Lorenzo” sarà impreziosito dalla partecipazione degli atleti dell’A.S.D. “La Rondine” di Cava de’ Tirreni, che gareggeranno in “attività integrata sportivamente insieme”, non mancando di dare preziosi suggerimenti agli studenti anche attraverso “dimostrazioni pratiche”.

La festa continuerà nel pomeriggio, dalle ore 16.00 alle ore 19.00, sempre allo stadio “Simonetta Lamberti”: spazio al “Concorso Scolastico – Memorial Antonio Ragone” abbinato alla “Podistica Internazionale San Lorenzo”, che quest’anno taglierà il traguardo della 33ª edizione. Intitolata alla memoria dell’indimenticabile Presidentissimo Antonio Ragone, l’iniziativa è riservata agli alunni delle Scuole dell’Infanzia e Primarie di Cava de’ Tirreni, che proporranno uno spettacolo all’insegna di balli, canti ed animazione.

“Corriamo insieme… il pianeta lo salviamo noi” il tema dell’edizione 2022, che sarà animata dalla presenza di circa 600 alunni e che, come di consueto, rappresenterà per i più piccoli una speciale occasione di avvicinarsi al mondo della competizione agonistica.

La premiazione finale degli Istituti e degli alunni partecipanti al Concorso Scolastico, come sempre egregiamente preparati dagli insegnanti di riferimento, è prevista domenica 25 settembre 2022 in occasione della 60ª edizione della “Podistica Internazionale San Lorenzo” – Trofeo Armando Di Mauro.

Per la realizzazione delle due importanti kermesse Antonio Del Pomo, Presidente del Gruppo Sportivo “Mario Canonico S. Lorenzo”, ringrazia sentitamente l’Amministrazione comunale, il Comitato CSI di Cava de’ Tirreni, presieduto da Giovanni Scarlino, gli atleti dell’A.S.D. “La Rondine” ed i Dirigenti scolastici Michele Cirino dell’Istituto Comprensivo “Fresa-Pascoli”, Filomena Adinolfi dell’Istituto Comprensivo “Carducci-Trezza”, Mariarosaria Napoliello dell’Istituto Comprensivo “Giovanni XXIII”, Ermelinda Rocciolo dell’Istituto Comprensivo “Balzico”, Ester Senatore dell’Istituto Comprensivo “Don Bosco”, Raffaelina Trapanese dell’Istituto Comprensivo “San Nicola” e Gabriella Liberti dell’Istituto Comprensivo “Santa Lucia”, oltre ovviamente tutti gli studenti ed i docenti delegati alla loro preparazione.

Cava de’ Tirreni (SA). Presentazione del libro “La speranza progettuale”

Nuovo appuntamento per la Rassegna “Un libro (quasi) al giorno)”, promossa dall’Assessore alla Cultura Armando Lamberti. Mercoledì 11 maggio, alle ore 18, a Palazzo di Città di Cava de’ Tirreni, sarà presentato il saggio La speranza progettuale, di Tomàs Maldonado, nella riedizione curata da Raimonda Riccini (Ed. Feltrinelli).

Interverranno Vincenzo Servalli, Sindaco di Cava deì’ Tirreni, Armando Lamberti, Assessore alla Cultura, Raimonda Riccini, curatrice della pubblicazione

La conduzione sarà affidata ad Alberto Barone, architetto, che dialogherà con l’autrice.

L’iniziativa è organizzata in collaborazione con il Club dei Lettori.

La speranza progettuale è un libro che ha portato in Italia nel 1970 un discorso sull’ambiente che anticipa di decenni l’attuale dibattito, indicando fin da allora i grandi problemi che si affacciavano all’orizzonte: il degrado ambientale a causa dello sviluppo ipertrofico delle “popolazioni” di oggetti, merci, rifiuti, scorie. Per questo il saggio ha oltrepassato i confini del tempo ed è diventato un classico contemporaneo, anche perché accanto alla denuncia ha proposto un atteggiamento “progettante” e non rinunciatario, consapevole che è possibile “ricostruire su nuove basi la nostra fiducia nella funzione rivoluzionaria della razionalità applicata”.

Acqua, aria e suolo. Sono i tre elementi fondamentali del nostro ambiente fisico, sempre più degradato e maltrattato. La posta in gioco della nostra epoca è ritrovare un rapporto sostenibile con questi elementi senza deprimere la qualità della vita degli esseri umani che abitano il pianeta. Come farlo? È questa la sfida che deciderà il nostro futuro. In questo saggio visionario e proiettato in avanti nel tempo, il problema della catastrofe ecologica è messo in relazione alle violenze della razionalità tecnocratica, alle utopie e al conformismo della progettazione ambientale, alla scarsa autonomia degli intellettuali nella società del tardo capitalismo, al nichilismo giovanile e al rapporto cruciale tra progettazione e rivoluzione. Non si parla di natura, ma di ambiente umano: qui sta l’attualità politica della speranza progettuale. 

Raimonda Riccini è professore ordinario all’Università Iuav di Venezia. Ha coordinato il dottorato in Scienze del design (2012-21) ed è stata vicedirettrice della Scuola di dottorato, per la quale ha ideato e curato Frid. Fare ricerca in design, il forum nazionale dei dottorati di Design; il Laboratorio di scrittura e l’Officina Editoriale Bembo OE, di cui è l’attuale direttore editoriale. Ha fondato e diretto la rivista scientifica “AIS Design. Storia e ricerche” (2013-21). Dal 2021 è Presidente di SID Società Italiana di Design.

Allieva e collaboratrice di Tomás Maldonado, ha curato la nuova edizione de La speranza progettuale. Ambiente e società (con M. Chiapponi, Feltrinelli 2022) e la raccolta di scritti Bauhaus (Feltrinelli 2019). Altre pubblicazioni recenti: I linguaggi dell’interazione: Olivetti e la Scuola di Ulm, in D. Fornari, D. Turrini (a cura), Identità Olivetti: spazi e linguaggi 1933-1983 (2021); Design e innovazione, in B. Pasa (a cura), Design e innovazione digitale (2021); Gli oggetti della letteratura: il design tra racconto e immagine (2017).

Cava de’ Tirreni (SA). Maggio ricco per la rassegna “Un libro (quasi) al giorno)”: dal 5 al 16 previsti quattro incontri

Dopo la sosta pasquale riprendono di gran carriera a Cava de’ Tirreni le presentazioni dei libri della rassegna Un libro (quasi) al giorno, promossa dall’Assessore alla Cultura Armando Lamberti e curata dal sottoscritto scrivente, Franco Bruno Vitolo.

Stimolanti e varie le proposte, che come sempre non riguardano solo scrittori del territorio. Ecco quelle previste dal 5 al 15 maggio.

5 maggio, ore 18Palazzo di CittàL’amore o altro?, di Vicente Barra (Europa Edizioni).

L’autore, prestigioso chirurgo ortopedico da poco pensionato con l’hobby della scrittura, racconta con empatica passione la storia di una notte molto particolare, l’ultima prima del lungo lockdown iniziato nel marzo del 2020. Attraverso una serie di circostanze e prese di coscienza personale gravitanti intorno alla festa di compleanno di un importante imprenditore, ricevono una svolta travolgente le storie di cinque persone e nascono stordenti momenti d’amore (o altro? Ai posteri….) destinati a lasciare un segno profondissimo nei protagonisti.

10 maggio, ore 18 – Palazzo di CittàLa bimba col grembiulino bianco, di Antonella Alari Esposito (Ed. Il Quaderno). Organizzata in collaborazione con l’Associazione Giornalisti “Lucio Barone” e con l’Associazione “Frida”.

È la storia di Nina, documentarista affermata a livello internazionale, una donna intelligente, creativa, volitiva, ma dentro di sé tormentata e irrisolta a causa del grembiulino bianco che è ancora dentro di lei: un’infanzia tarpata da una madre nevrotica e anaffettiva. L’incontro, quasi casuale, con un grande amore di venti anni prima, a suo tempo tarpato da lei stessa e dalle sue nevrosi, sarà l’occasione sia di una fuga nel passato e dal passato sia di un viaggio verso sé stessa… E tante vite e tanti amori, con risvolti a volte sorprendenti e imprevedibili, ruoteranno intorno al suo cambiamento.

11 maggio, ore 18Palazzo di CittàLa speranza progettuale, di Tomas Maldonando, riedizione a cura di Raimonda Riccini (Feltrinelli edizioni). Organizzata in collaborazione con Il club dei lettori.

Recupero editoriale di un classico della saggistica relativa all’ambiente umano ed alla salvaguardia del pianeta. Quando uscì, nel 1970, si colse e subito e fece molto discutere la sua dimensione visionaria e nello stesso tempo profetica, perché individuava la chiave del futuro nel rapporto tra l’uomo e l’acqua, l’aria e il suolo, i tre elementi essenziali dell’ambiente naturale, il cui degrado è favorito, secondo Maldonado, dalla razionalità tecnocratica e dal conformismo nelle progettazioni ambientali. L’autore riponeva le speranze di un possibile riscatto in una progettualità a lungo termine e fortemente alternativa alle tendenze vigenti. Ma intanto sono passati cinquant’anni e…

15 maggio, ore 17 – Museo Arti e Mestieri di Santa LuciaAnima postFamiglie luciane si raccontano, di Pasquale Di Domenico (Noitrè  Edizioni)

Nella sua meritoria opera di recupero delle radici storiche e personali gravitanti tra Sant’Anna e Santa Lucia di Cava de’ Tirreni, Pasquale Di Domenico con uno scavo appassionato e coinvolgente recupera fatti e “fattarielli”, testimonianze, personaggi, immagini, genealogie di alcune tra le più significative famiglie di Santa Lucia, arricchendo preziosamente la tessitura dell’identità di una frazione speciale che, dal suo canto, ha fatto e fa la storia della Città di Cava.

Previa conferma ufficiale, del libro è prevista anche una seconda presentazione il 31 gennaio, a Palazzo di Città, alle ore 18.