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NAPOLI. ASCI Cinema: una vera e propria officina cinematografica per giovani aspiranti cineasti

ASCI Cinema da otto anni contribuisce alla formazione di figure professionali nel settore dell’arte cinematografica e alla realizzazione di importanti opere cinematografiche grazie ad un laboratorio ricco di attrezzature, le stesse utilizzate dalle più importanti produzioni cinematografiche necessarie per i corsi formativi teorico-pratici  e realizzate nella stessa scuola, in collaborazione con la GMC.

Vale la pena ricordare che Napoli sta diventando sempre più palcoscenico di produzioni cinematografiche italiane ed estere. Questo risultato ha incrementato la forza lavoro, dando a molti giovani, la possibilità di trovare un impiego nel mondo della settima arte.

«Con un nuovo corso per FilmMaker – dichiara il Presidente di ASCI Cinema, Luca Cestari- in partenza dal gennaio 2020, in cui si tratteranno le principali materie della settima arte, con grande attenzione sia agli aspetti teorici, in particolar modo a quelli pratici, la scuola ASCI vuole fornire i mezzi necessari per potenziare la forza lavoro,  nel settore cinematografico, in città».

«Negli ultimi 5 anni – continua Cestari – la città di Napoli ha ospitato circa 2mila produzioni audiovisive, diventando sempre di più un vero e proprio attrattivo polo cinematografico. Enti territoriali e culturali come la Regione Campania, il MIBACT, il Nuovo IMAIE, la SIAE, l’Unione Europea ed altri, altrettanto importanti, continuano a stanziare fondi per molti milioni di euro, per lo sviluppo della cultura, attraverso l’arte  cinematografica e delle professionalità connesse».

È in crescita esponenziale, quindi, la ricerca di figure professionali pronte a reggere l’impatto con il set, da parte delle numerose case di produzione che in questa meravigliosa città continuano ad investire e produrre, generando lavoro ed opportunità per i soggetti professionalmente preparati, incentivando o privilegiando anche l’opera prima, puntando soprattutto sulle nuove generazioni.

La collaborazione tra ASCI Cinema e  “GMC-ManufactureForCinemaEquipment” (brand leader in Italia nella progettazione e realizzazione di attrezzature cinematografiche), contribuisce a rendere unico e di elevata potenzialità teorico-pratica il nuovo corso per FilmMaker.

Dalla durata di quattro mesi, il corso metterà a disposizione degli allievi tutte le attrezzature più attuali utilizzate nel mondo del cinema (Macchine da presa RED Dragon, Lenti Angenieux, Zeiss, Lomo e Cooke, Carrelli, Crane, testate remotate stabilizzate, vari sistemi di Car Mount, Slider, SteadiCam e numerosi accessori. Luci Arri, KinoFlo, Desisti, DMG Lumiere ed altri marchi ed accessori) senza le quali non sarebbe possibile la messa in pratica delle conoscenze apprese in fase teorica.

L’obbiettivo di ASCI Cinema sarà quello di fornire una formazione ottimale ed equilibrata agli aspiranti FilmMaker, attraverso un progetto che comprende il corso di regia, quello di fotografia cinematografica, il corso di montaggio, di sceneggiatura e il corso di fonico presa diretta e missaggio audio, ed un corso sui mestieri del cinema in generale.

ROMA. Premio nazionale “Giovani innovatori”, tre siciliani tra i protagonisti assoluti

Si tratta della cantante Ludovica Caniglia, del neurochirurgo Federico Nicolosi e dell’esperto di comunicazione Giordano Sottosanti.


Ludovica Caniglia, Giordano Sottosanti e Federico Nicolosi

Si è tenuta martedì 17 dicembre 2019 la seconda edizione del Premio Nazionale ANGI – Associazione Nazionale Giovani Innovatori, nell’incantevole e prestigiosa cornice dell’Aula dei Gruppi Parlamentari della Camera dei Deputati, a Roma, alla presenza di alcune tra le maggiori istituzioni italiane ed europee. Nel corso della cerimonia sono state premiate 26 aziende e sono stati consegnati alcuni riconoscimenti speciali a personalità di spicco che hanno contribuito alla diffusione della cultura dell’innovazione e ad ispirare le nuove generazioni. Tra queste grandi eccellenze italiane, spiccano tre giovani talenti siciliani, originari della provincia di Catania e precisamente di Ramacca.
 
Federico Nicolosi, classe 1985, laureato in Medicina e Chirurgia presso l’Università di Catania e specializzato in Neurochirurgia presso l’Università di Milano. Si forma tra il Policlinico Mangiagalli, il Niguarda di Milano e la neurochirurgia di Brescia. È attualmente Consultant presso l’ospedale Humanitas di Milano e responsabile della sezione Education della Young Neurosurgeons Committee della Federazione Mondiale di Neurochirurgia (WFNS). Il progetto che è valso a Nicolosi il prestigioso riconoscimento dell’ANGI si chiama UpSurgeOn. Si tratta di una piattaforma tecnologica che mira a rivoluzionare la formazione chirurgica attraverso strumenti ad alto valore tecnologico, basso costo e accesso universale e che ha già realizzato dei primi simulatori in grado di fondere realtà fisica e realtà aumentata, inaugurando una nuova era nel training chirurgico. La mission è duplice: formare più chirurghi nei Paesi in via di sviluppo e accelerare la formazione tradizionale nei paesi già sviluppati. Tutto questo a vantaggio di milioni di malati nel mondo. Si calcola, infatti, che ogni anno circa 5 milioni di persone affette da patologie neurochirurgiche non ricevano alcun trattamento per mancanza di specialisti, una carenza stimata in circa 23.000 neurochirurghi ogni anno. 

Dal mondo della salute e della ricerca a quello dello spettacolo. Perché anche la musica può essere una delle più alte forme di innovazione e di ispirazione per i giovani.
Ludovica Caniglia nasce a Catania il 19 dicembre 1998 e cresce proprio a Ramacca. È una ragazza allegra, solare e sorridente. Canta da sempre, ma ha iniziato a studiare canto all’età di 11 anni. Grazie alla sua voce viene notata da un noto compositore di colonne sonore, per il quale scrive 6 brani per la fiction televisiva “Non dirlo al mio capo” in onda su Rai1. Ludovica, infatti, è un talento anche nello scrivere canzoni. Tra quei brani c’è anche Life will start again, con il quale si presenta ed accede ad Amici di Maria De Filippi. Ed è proprio con la partecipazione al talent show che aumenta la sua popolarità, facendo esplodere tutto il suo talento. Tanto da diventare subito una delle “alunne” più amate dal pubblico e apprezzate dagli insegnanti. Impossibile non notarla con la sua chioma blu, il viso angelico e una voce pazzesca. Attualmente sta lavorando a diverse nuove canzoni che sentiremo molto presto concretizzarsi in un album.
 
Ma l’evento dell’ANGI ha portato con sé anche un altro importante riconoscimento, sancendo di fatto la nomina di Giordano Sottosanti a componente del Consiglio di Presidenza della stessa Associazione. Anche Giordano è originario di Ramacca e come Nicolosi è un classe 1985, seppur lavora a Roma da diversi anni. È un esperto di comunicazione, appassionato di storia e arte, tanto che è sbarcato nel capoluogo laziale nel 2012 per realizzare, per conto del Dipartimento Cultura del Comune di Roma Capitale, un progetto finalizzato alla digitalizzazione e alla messa in rete del patrimonio documentario pubblico custodito presso l’Archivio Storico Capitolino. Attualmente collabora con diverse figure politiche e istituzionali, curando anche i rapporti tra queste e l’ANGI.
 
Federico, Ludovica e Giordano: tre eccellenze siciliane riconosciute a livello nazionale, appartenenti a tre settori diversi tra loro, ma che portano orgogliosamente alto il nome della loro terra d’origine.

CAVA DE’ TIRRENI (SA). Farfariello ritorna in scena

E’ stato presentato, questa mattina, lo spettacolo “Farfariello al Varietà” con Maurizio Merolla, che sarà messo in scena il 23 dicembre, alle ore 18.30, nell’Aula consiliare di Palazzo di Città.

Alla conferenza stampa hanno partecipato il Sindaco Vincenzo Servalli, il vice Sindaco, Assessore alla Cultura, Armando Lamberti, l’artista Maurizio Merolla, il direttore artistico Tony Palma, il tenore Angelo De Biase e il giornalista Gregorio Di Micco.

Alle ore 17.30 si terrà un prologo allo spettacolo con un incontro conversazione in cui il giornalista Gregorio Di Micco ed il nipote dell’artista Richard Migliaccio, ricorderanno la figura di Eduardo Migliaccio, in arte Farfariello, nato a Cava de’ Tirreni 1880, emigrato negli Stati Uniti d’America, all’età di 10 anni, dove divenne il più grande interprete del varietà e della “macchietta”, noto come il “Totò d’America”.

“Eduardo Migliaccio – ricorda Gregorio Di Micco – era un’artista completo, recitava, cantava, era imitatore, compose anche una canzone per il tenore Caruso, si costruiva da solo le maschere che indossava, e aveva grandi doti interpretative che ebbe modo di mostrare al pubblico americano che impazzì letteralmente per lui. Negli Stati Uniti fu acclamato e apprezzato, ottenne i giusti riconoscimenti e quando a tarda età venne in visita ai luoghi d’origine, fu insignito del titolo di Cavaliere dal Presidente della Repubblica.

“Sarà un recital da salotto – afferma Maurizio Merolla – elegante, ricco di costumi e di elementi scenografici d’effetto, e impeccabilmente fedele nell’esecuzione musicale diretta dal M° Nunzio Riccio. Canovacci comici, esilaranti e maliziosi, macchiette e musiche intramontabili, faranno rivivere agli spettatori la magica atmosfera del Varietà. Un amarcord per riscoprire l’arte del grande Eduardo Migliaccio, in arte Farfariello in cui sarà messo in rilievo l’importanza dei suoi testi comici teatrali (macchiette) sotto tre aspetti: l’aspetto dell’immigrazione italiana nel Nord America nei primi tre decenni del secolo scorso; l’aspetto linguistico della lingua napoletana-italiana-angloamericana; e l’aspetto letterario di una comicità esilarante”.

“Abbiamo voluto ricordare il mitico Farfariello – afferma il Sindaco Servalli – come figlio di questa terra, acclamato come uno dei più grandi artisti italiani negli Usa, e per tributagli il giusto riconoscimento facendolo conoscere ai cavesi e non solo, ai quali, fino alla riscoperta ad opera di Gregorio Di Micco, era sconosciuto”.

SALERNO. Digital Viviani: presentazione della digitalizzazione dell’opera Teatro di Raffaele Viviani

Lunedì 16 dicembre, alle ore 10,00, al Teatro di Ateneo (Campus di Fisciano – Edificio A2, si terrà la presentazione della digitalizzazione dell’opera Teatro di Raffaele Viviani, realizzata presso i laboratori A.L.P.H.A.N.V.S. e Filosofia e linguaggi dell’immagine dell’Università degli Studi di Salerno, nell’ambito del progetto Cantieri Viviani, finanziato dalla Regione Campania e organizzato dalla Fondazione Campania dei Festival.

Prima dell’inizio dei lavori verrà proiettato il breve filmato “Digitalizzazione. Riflessioni dal mondo accademico internazionale”.

La professoressa Antonia Lezza (Progetto cantieri Viviani / Unisa) introdurrà e coordinerà i saluti istituzionali di Vincenzo Loia (Rettore dell’Università degli Studi di Salerno), Alessandro Barbano (Presidente della Fondazione Campania dei Festival), Giulio Baffi (Progetto Cantieri Viviani), Gaetano Cimmino (Sindaco di Castellammare di Stabia), Luca Cerchiai (Direttore del Dipartimento di Scienze del patrimonio culturale – DISPAC), Vincenzo De Luca (Governatore della Regione Campania) e gli interventi di Maria Rosaria Califano (Coordinatore Centro Bibliotecario di Ateneo / Unisa); Maria Giuseppina De Luca (Responsabile scientifico del Laboratorio Filosofia e linguaggi dell’immagine); Giovanni Di Domenico (Università degli Studi di Salerno); Pasquale Scialò (Progetto Cantieri Viviani / Unisob); Maria Senatore e Maria Senatore Polisetti (Università degli Studi di Salerno).

La collezione digitale delle opere (dall’edizione in sei volumi Raffaele Viviani, Teatro, a cura di Guido Davico Bonino, Antonia Lezza, Pasquale Scialò, Napoli, Guida Editori, 1987-1991, 5 voll.; vol. VI a cura di Antonia Lezza e Pasquale Scialò, Introduzione di Goffredo Fofi, Napoli, Guida Editori, 1994, è pubblicata ad accesso aperto e gestita da EleA, l’archivio open access dell’Università degli Studi di Salerno.

SALERNO. Al via “Le roundtables” del modulo Jean Monnet Eucume – UNISA

Al via le Roundtables del Modulo Jean Monnet “European Culture and Memories: EU’s Strategies and Policy Developments” (EuCuMe) del Centro Studi Europei del DISPS dell’Università di Salerno, realizzate in partenariato con il Marte Live di Cava de’ Tirreni, che quest’anno propone la Mostra “io sono Anne Frank”.

Le Roundtables, interamente rivolte ai docenti e agli studenti delle Scuole superiori del territorio e dedicate al tema “Europa, memorie e valori condivisi”, rappresentano uno degli strumenti attraverso i quali il Modulo persegue l’obiettivo di incoraggiare e promuovere la conoscenza della dimensione culturale sottesa a una costituenda società europea, da una prospettiva sociologica. In particolare, EuCuMe si concentra su due processi di particolare interesse: la costruzione di una sfera pubblica culturale attraverso le politiche promosse dall’Unione Europea (EU Cultural Policies) e la costruzione di una memoria pubblica europea (EU Politics of Remembrance).

Gli incontri inizieranno il giorno 12 dicembre con la partecipazione del Liceo Scientifico Da Procida di Salerno, per proseguire il 13 dicembre con il Liceo Statale Alfano I di Salerno e il 20 dicembre con gli studenti dell’Istituto d’Istruzione Superiore Della Corte – Vanvitelli di Cava de’ Tirreni. Gli incontri saranno tenuti da Massimo Pendenza, Direttore del Centro Studi Europei dell’Università di Salerno, Dario Verderame, Responsabile del Modulo Jean Monnet EuCuMe, e Beatrice Benocci, docente del Modulo Jean Monnet EuCuMe.

Il prossimo 28 gennaio, sempre presso i locali del Marte Live, i docenti e gli studenti parteciperanno all’incontro intitolato “Arte e Memoria” che vedrà la partecipazione di Francesco Lucrezi, Unisa e Associazione Italia – Israele Sezione Napoli, Camilla Baldi, IULM e socia di “Bezalel”, Dario Verderame, UniSa e Responsabile del Modulo Jean Monnet EuCuMe.

Per richiedere informazioni o iscriversi:

European Culture and Memories (EuCuMe)