eventi & appuntamenti

 

Inaugurata a Vilnius “Agrobalt 2018”

VILNIUS (Lithuania). Inaugurata, stamattina, al Lithuanian Exhibition and Congress Centre LITEXPO, di Vilnius, in Lituania, “Agrobalt 2018” (24 – 26 maggio), una delle fiere agroalimentari più importanti dei paesi baltici.
L’evento, biennale, arrivato alla XXII edizione, è organizzato dal Ministero dell’Agricoltura della Repubblica di Lituania con il patrocinio della UE.
Partecipano diversi paesi del mondo: Belgio, India, Cina, Romania, Macedonia, Spagna, Polonia, Lettonia, Italia, oltre alle produzioni del paese organizzatore, la Lituania.
Al taglio del nastro il Primo Ministro lituano, Saulius Skvernelis, il Ministro dell’Agricoltura, Giedrius Surplys ed anche Ambasciatore d’Italia Francesco Fransoni.
Nello stand Italia, organizzato dalla Camera di Commercio italo lituana, sono presenti due città salernitane, Giungano e Capaccio-Paestum che, con il supporto dell’Associazione “Cilentum Pizza”, per la prima volta, presenteranno l’eccellenze del territorio, oltre a sfornare la pizza cilentana, offerta ai visitatori.
La pizza cilentana negli ultimi anni si sta sempre più affermando tra i turisti nazionali ed internazionale che visitano il Cilento, come uno dei piatti più apprezzati.
Far conoscere un territorio attraverso la ricchezza della sua cucina, è uno dei biglietti da visita più importanti per sviluppare un’area che negli ultimi anni, sempre più punta sul turismo enogastronomico e sull’agroalimentare di qualità.
Di grande interesse il forum della Commissione Europea dedicato agli sprechi alimentari ed uno spazio dedicato al tema sempre più centrale della sostenibilità alimentare.

Scoppiettante fine settimana a Palazzo di Città

Giovedì 17 un quadro inedito di Matteo Apicella, sabato 19 il nuovo libro di Gaetano Panza: “Cava 2000: il Palazzo e la Città”.


CAVA DE’ TIRRENI (SA). La sorprendente scoperta del quadro finora sconosciuto di un pittore molto amato, lo scenario di una storica Villa in collina, una suggestiva finestra di vita quotidiana intrecciata con i cruciali tempi dello sbarco degli alleati, poi sparsi nella Valle e presenti anche a Villa Galise. Tanti incontri di persone diverse, tante vite… la Vita.

Ecco l’anima di Le vite di Villa Galise, la manifestazione che si terrà giovedì 17 maggio p.v. presso la bellissima Sala di Rappresentanza di Palazzo di Città di Cava de’ Tirreni, in Piazza Abbro. Sarà presentato il ritratto di una giovane donna, realizzato a Villa Galise da Matteo Apicella, il pittore che per decenni ha attraversato la nostra vallata cogliendone i colori e la poesia ed i cui quadri adornano angoli significativi del Palazzo Comunale. La giovane donna è Ersilia Manzo, figlia del fattore di Casa Galise, oggi ospite di Casa Serena a Pregiato, che sarà presente in sala, insieme con la sua pronipote Anna Ferrara, proprietaria del dipinto, e Elvira Santacroce, figlia della pittrice Pia Galise, padrona della Villa, e amica della signora Ersilia.

Saranno presenti anche Stefano Esposito, catalogatore di opere d’arte, scopritore del dipinto, il figlio di Matteo Apicella, prof. Giuseppe, che rievocherà la figura paterna e il suo poetico vivere di arte, e Emanuela Pedrosi, Presidentessa di Irno Trek, che illustrerà un percorso di trekking urbano tra Rotolo e Maddalena intorno a Villa Galise. I saluti istituzionali saranno portati dal Sindaco di Cava, Vincenzo Servalli, che ha patrocinato la manifestazione, e da Francesco Romanelli, Vice presidente dell’Associazione Giornalisti di Cava e Costa d’Amalfi “L.Barone”, che ha dato il suo sostegno concreto. Per la vicinanza e la disponibilità saranno ringraziati Valeria Zoppo, Direttrice di “Casa Serena”, Annamaria Sica, Direttrice dell’UNITALSI, Luigi Bisogno di Donation Italia e Stefano Pignataro, Presidente dell’Associazione “Futura” per l’UNISA.

Le conclusioni saranno affidate ad Eugenio Canora, Consigliere Comunale, che ha ideato e coordinato tutte le fasi di organizzazione. Al piano, l’accompagnamento del Maestro Paolo Morese. Le letture toccheranno all’attore Peppe Basta. La conduzione sarà affidata allo scrivente Franco Bruno Vitolo.

***

Sabato 19 maggio 2018, alle 9,30, nella Sala del Consiglio Comunale del Palazzo di Città di Cava de’ Tirreni, sarà presentato il nuovo libro di Gaetano Panza, “Cava 2000 – Il Palazzo e la Città” (Area Blu edizioni). Interverranno il Sindaco Vincenzo Servalli, il Vicepresidente dell’Associazione Giornalisti “L. Barone” Franco Romanelli, l’Amministratore Delegato delle Edizioni Area Blu, Gerardo Di Agostino, il prof. Giuseppe Foscari, prefatore del libro, il prof. Franco Bruno Vitolo, che ha collaborato alla realizzazione del libro e farà anche da conduttore della manifestazione. Le conclusioni saranno affidate all’autore, l’Avvocato Gaetano Panza, che, oltre ad essere un protagonista di oltre mezzo secolo di vita forense, è stato anche uno dei personaggi più in vista nella storia di Cava de’ Tirreni del secondo dopoguerra.

Se nel precedente “Palazzo di Città” (Avagliano, 2005) l’Avvocato si fermava alla storia amministrativa, ora invece, oltre ad inquadrare i processi economici e sociali che stanno rivoltando l’identità metelliana, mette in scena anche e soprattutto le persone. Sono oltre cinquecento i cittadini citati: industriali e commercianti, avvocati e magistrati, commercialisti e poeti, donne in carriera e pittori, medici e scrittori, architetti e ingegneri, i cavesi nel mondo e il mondo dei cavesi… E tanti ancora.

Insomma, un libro che non c’era … e che ci sarà. Anche domani e dopodomani …

Intitolato il largo alla Piccola Lourdes

Richiesta da don Rosario Sessa, rettore della Piccola Lourdes, anche l’avvio di una causa di beatificazione.


CAVA DE’ TIRRENI (SA). “Un giusto riconoscimento, nel giorno della nascita di don Salvatore, per chi ha dato tanto in carità”. Così, Daniele Fasano, in occasione dell’intitolazione del “Largo don Salvatore e don Francesco Maria Polverino” alla Piccola Lourdes di Cava de’ Tirreni voluto da un Comitato d’onore composto dal suo ideatore, il Grand’Ufficiale Salvatore Fasano, dal dottor Daniele Fasano, dal Colonnello Carlo De Martino, da Monsignor Osvaldo Masullo, da don Rosario Sessa, da Beatrice Sparano, da Francobruno Vitolo, dalla Curia Arcivescovile e dalle massime autorità ecclesiastiche e civili del territorio. In tanti hanno partecipato alla cerimonia. In particolare erano presenti Monsignor Orazio Soricelli, Arcivescovo dell’Arcidiocesi di Amalfi/Cava, don Raffaele Castiglione superiore generale emerito, don Claudio De Caro provinciale per l’Italia, il sindaco metelliano Vincenzo Servalli, il comandante della Tenenza dei Carabinieri di Cava de’ Tirreni, la Marina Militare, la polizia Locale, l’Unitalsi ed i pronipoti di don Salvatore. “Nella stesura del libro sulla Toponomastica –aggiunge Daniele Fasano- ho chiesto a papà di don Salvatore e, in quel momento, nei suoi occhi ho visto una profonda devozione perché don Salvatore Polverino aveva lasciato un segno in lui.” “Oggi ho coronato un sogno – chiarisce Salvatore Fasano – Ora però vorrei riportare in Italia i resti di due caduti che riposano nel Sacrario Militare Italiano di El Alamein in Egitto. Uno dei due è uno zio del Colonnello Giuseppe Ferrara”. “Oggi facciamo memoria di don Salvatore e don Francesco Maria Polverino – sottolinea don Rosario Sessa, rettore della Piccola Lourdes- Chiedo, ufficialmente, a Monsignor Soricelli, se possibile, di aprire un capitolo per portare i due fratelli all’attenzione della chiesa per una causa di beatificazione. Ci sono già tanti testimoni storici che ne hanno ottenuto benefici. Sono due sante persone.” Quindi, la benedizione delle “pietre viventi”, quanti si sono adoperati per la Piccola Lourdes. “I fratelli Polverino – annota Monsignor Soricelli- hanno vissuto per anni all’Annunziata ed hanno lasciato un alone indelebile di spiritualità. Ci auguriamo che questo luogo sia sempre un’oasi di pace mariana dove i pellegrini possano avere la protezione della Madonna”. Commozione tra i presenti. “Ho conosciuto personalmente sia don Salvatore che don Ciccio – rivela don Raffaele Castiglione- Dopo il beato fondatore don Giustino Fortunato, don Salvatore Polverino è stato il primo prete vocazionista. Lui stesso mi predisse che sarei diventato padre generale”. “Salvatore Fasano – evidenzia il sindaco Vincenzo Servalli –è il nostro maestro che ha voluto quest’iniziativa nel solco della memoria e del ricordo di due persone che hanno seminato amore e pace. E’ un riconoscimento doveroso, sentito e sincero”. “La mia vocazione sacerdotale è nata qui – conclude don Rosario- Insieme ad un gruppo di giovani salernitani ne ho raccolto l’eredità spirituale. Ci sarà sempre bisogno della carità del cuore. I due fratelli sono stati anche ispiratori della Comunità Casa Nazareth. Le spoglie mortali di don Ciccio e don Salvatore riposano in una cappellina di una Casa d’accoglienza”. Infine, a due passi dalla grotta, lo scoprimento delle targhe e la distribuzione, ai presenti, dei fazzoletti realizzati dai ragazzi di villa Alba in collaborazione con l’Unitalsi. (Lara Adinolfi)

Alla Piccola Lourdes due targhe per i suoi fondatori

statua-madonna-piccola-lourdes-cava-de-tirreni-maggio-2018-vivimedia

CAVA DE’ TIRRENI (SA). Grande attesa per l’intitolazione del “Largo don Salvatore e don Francesco Maria Polverino” alla Piccola Lourdes di Cava de’ Tirreni. L’iniziativa, organizzata dal Grand’Ufficiale Salvatore Fasano e da un Comitato d’onore, composto dalla Curia Arcivescovile e dalle massime autorità ecclesiastiche e civili del territorio, si terrà sabato 12 maggio alle 11. La Cerimonia di intitolazione del sagrato del pio luogo di culto, sito in via Nicola Pastore nella frazione Annunziata di Cava de’ Tirreni in memoria dei fratelli Salvatore e Francesco Polverino, suoi fondatori, sarà presieduta da S.E. Mons. Orazio Soricelli, Arcivescovo dell’Arcidiocesi di Amalfi/Cava. Ideatore e promotore della cerimonia, il vulcanico Salvatore Fasano che, in tanti anni di studi e ricerche ha lavorato, con impegno, dedicandosi alla toponomastica cittadina. Allo scoprimento delle targhe prenderanno parte numerose autorità tra cui il primo cittadino Vincenzo Servalli e Mons. Orazio Soricelli, Arcivescovo dell’Arcidiocesi di Amalfi/Cava. Si inaugurerà così, il “Largo don Salvatore e don Francesco Maria Polverino” (don Ciccio), per ricordare l’opera nata all’indomani di un pellegrinaggio di don Salvatore che udì una voce interiore che gli suggeriva di ricreare, nella città metelliana, un luogo di raccoglimento e di preghiera come Lourdes. Don Salvatore e don Ciccio furono fratelli sia nel sangue che nella vocazione. Don Ciccio infatti trovò in loco una fonte che venne poi organizzata in dieci fontane. Oggi la Piccola Lourdes è un punto di riferimento per il culto mariano. (Lara Adinolfi)

comitato-donore-piccola-lourdes-sindaco-servalli-cava-de-tirreni-maggio-2018-vivimedia

Sarà Alessandro Preziosi il padrino del Concorso “La libellula”

lola-e-preziosi-cava-de-tirreni-maggio-2018-vivimediaCAVA DE’ TIRRENI (SA). Una bellissima notizia per Lolita d’Arienzo e il Comitato Organizzatore del Concorso La libellula, indetto dall’Associazione “Amici di Lola” di Cava de’ Tirreni e patrocinato dal Comune di Cava de’ Tirreni e incentrato sul tema obbligatorio Resilienza: la risalita, dopo la caduta

Per la premiazione, che avverrà il 28 giugno, a Cava, probabilmente nei bellissimi ambienti appena recuperati del Chiostro di San Giovanni, ha infatti dichiarato la sua disponibilità ad esserne il padrino Alessandro Preziosi, magnifico e ben noto attore di teatro e televisione.

È una ciliegina sulla torta che può rendere ancora più gustoso il battesimo di un Concorso originale, su un tema importante. Un concorso che non c’era. 

Il Premio, dall’evocativo titolo di “Libellula”, come già accennato riguarderà infatti poesie, racconti brevi, produzioni di arti visive anche estemporanee sul tema obbligato “La resilienza”, cioè la capacità di recupero, personale o collettiva, dopo una situazione tragica o semplicemente critica, sul piano fisico, psicologico, sociale.

L’idea di partenza è venuta dall’Associazione che fa capo a Lolita D’Arienzo, la nota ex ballerina cavese da vent’anni immobilizzata dalla SLA eppure capace di reagire, organizzare momenti pubblici e perfino di scrivere ben quattro libri. Una campionessa di resilienza, quindi.

Per coloro che intendessero partecipare (c’è ancora quasi un mese di tempo), ricordiamo qui gli elementi essenziali del bando, la cui versione integrale è recuperabile sul sito del Comune di Cava de’ Tirreni. 

Il Concorso si articola nelle seguenti sezioni: Sezione APoesia edita e/o inedita in lingua italiana o in vernacolo; Sezione B 1 Racconto breve in lingua italiana; Sezione C Arti visive (Pittura, Scultura, Fotografia, Disegno)

Possono partecipare tutte le persone, di qualsiasi sesso e nazionalità, che abbiano raggiunto l’età di quattordici anni.

Ognuna delle tre sezioni è divisa in due sottosezioni: 1) Giovani fino a diciotto anni; 2) Adulti di età superiore a diciotto anni. (N.B. Vale l’età al momento della consegna)

Per la sezione A ogni autore può inviare max due poesie edite e/o inedite in lingua italiana e/o vernacolo (con obbligo di traslitterazione in calce in lingua italiana). Le poesie, di lunghezza non superiore a 35 versi, dovranno essere dattiloscritte e inviate in cinque copie, delle quali quattro anonime e una firmata in busta chiusa (recante chiara indicazione di nome, cognome, indirizzo, e-mail, telefono e/o fax dell’autore).

Per la sezione B, ogni autore può inviare al massimo due opere, di lunghezza non superiore a 6000 (seimila) caratteri, spazi esclusi.. Di questi dovranno essere inviate cinque copie dattiloscritte, delle quali solo una firmata (con indicazione di nome, cognome, indirizzo, e-mail, telefono e/o fax dell’autore).

Per la Sezione C, ogni autore può mandare al massimo un’opera, allegando in busta aperta la descrizione specifica e le informazioni sull’autore. Può anche inviare una riproduzione fotografica, con l’impegno a rendere disponibile l’opera per l’eventuale premiazione.

La partecipazione al Concorso è gratuita per i giovani fino a diciotto anni, per gli adulti si richiede un contributo per le spese di segreteria di Euro 10.(per le modalità di pagamento vedi copia integrale del bando).

Gli elaborati devono essere inviati per mezzo posta, entro e non oltre il 31 maggio 2018 (farà fede il timbro postale), all’indirizzo Associazione “Amici di Lola”- Via Onofrio Di Giordano n. 11 – 84013 Cava de’ Tirreni (Salerno), con la dicitura: Concorso di Poesia, Prosa e Arti visive “La libellula”. In alternativa, possono essere inviati via posta elettronica, all’indirizzo loladarienzo@hotmail.it, oppure consegnati a mano, concordando la consegna, allo stesso indirizzo (Citofono D’Arienzo De Marinis – n. 1003), sempre entro la data del 31 maggio 2018.

I vincitori e i segnalati delle 3 sezioni saranno premiati il 28 giugno 2018. I premi consisteranno: a) nella pubblicazione delle opere premiate su un libretto che sarà in distribuzione la sera stessa della premiazione; b) relativamente solo all’autore primo classificato di ogni sezione, in vitto ed alloggio per due persone, per max una notte e due giorni; c) in coppe e diplomi per i primi tre classificati di ogni sezione; d) in diplomi per eventuali segnalati.

Per ogni altra ulteriore ed eventuale informazione inviare una e-mail a loladarienzo@hotmail.it oppure telefonaread uno seguenti numeri telefonici: 089443960 – 3358374944 – 3287546314.