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Sarà presentato in Comune “Non sono solo come sono” di Teresa D’Amico

CAVA DE’ TIRRENI (SA). Sarà uno stimolante ed emozionante “battesimo adulto”, quello di Teresa D’Amico, che domenica 14 gennaio, alle ore 18,15, nella bellissima Sala di Rappresentanza del Palazzo d Città di Cava de’ Tirreni, presenterà la sua prima raccolta poetica, Non sono solo come sono (il quaderno edizioni).

La presentazione consisterà in un mix di conversazione e di letture, guidato dalla stessa autrice e dal conduttore Franco Bruno Vitolo, che ha anche curato l’editing e la prefazione del volume. La serata sarà introdotta dai saluti del Sindaco Vincenzo Servalli e del presidente dell’Associazione Giornalisti Cava de’ Tirreni e Costa d’Amalfi “Lucio Barone”, Emiliano Amato. Interverranno anche Stefania Spisto, pimpante e intraprendente editrice, (recentemente ha al suo attivo anche un Premio per l’impegno editoriale contro la camorra, oltre la produzione di un film, Felicissime condoglianze, tratto da un romanzo di Tonino Scala, anch’esso edito da “Il Quaderno”), Autilia Avagliano, avvocato, operatrice sociale e culturale, ex assessore del Comune di Cava, e Chiara Savarese, che ha illustrato la bella copertina, in un azzurrino intriso di gocce d’acqua sfuggenti, evanescenti, eppure gravide di vita e collegate tra loro da fili forti e sottili.

L’accompagnamento musicale sarà curato dal Taidé Trio, formato da Ivana Pisacreta (violoncello), Marco Saraceno (flauto), Miriam D’Amico (pianoforte). 

Ottanta poesie, quattro sezioni… e un titolo, generale e anche della prima sezione, Non sono solo come sono, che è già tutto un programma: emblematico di una donna che vuole aprire qualche finestra in più su quella se stessa che finora è stata illuminata molto dal ruolo sociale e dall’immagine pubblica (Teresa è titolare col marito Antonio Senatore del negozio di abbigliamento Anter, oltre che attivista del Movimento Culturale e Artistico MARIC) e molto meno da interessi e zone d’ombra non tutti prevedibili o scontati.

I titoli delle altre sezioni sono altrettante finestre sullo sguardo aperto e sul cuore della poetessa.

Siamo è uno sguardo fuori dall’ombelico, ora polemico, ora ironico, ora allegro, ora critico, ora disincantato, sempre appassionato sulla prismatica società di oggi.

L’eco che (non) risponde al suono… è il canto degli affetti familiari: una cascata di sentimenti, che forma un fiume sempre gorgogliante di acqua fresca, ma non privo di frenanti pietruzze, a volte in debordante smarrimento rispetto allo scorrere sicuro nel suo letto naturale, ma decisamente avviato verso l’Oceano mare dell’affetto, dell’amore… e del gusto pieno della vita.

Sulle onde del MARIC… fissa in versi fluidi ed espressivi le sue esperienze all’interno di questo giovane movimento, fondato dal maestro salernitano Vincenzo Vavuso ed impegnato a fondo nella promozione e nella “protezione” della Cultura e dell’Arte. Tra queste, spicca l’impegno, a lungo termine, per la realizzazione di una Casa della Cultura nella terremotata Accumoli. Dall’esterno sociale e dall’interno del cuore la D’Amico racconta la navigazione, sempre a vele spiegate, su quella che lei stessa ha definito una “nave sognante”: un viaggio emozionato ed emozionante nell’arte e nella sua missione ora creativa ora solidale. Una di quelle esperienze che abbassano i ponti levatoi verso una vita nuova e dinamica, o almeno diversa.

Come del resto è nuova l’esperienza poetica della D’Amico, che ora si distende in un affresco aperto al mondo, dopo che nel suo primo scritto, Fili (sempre con Il Quaderno editore), si era cimentata in un autoritratto in prosa, incentrato sulle sue “crisi” di donna e di nonna e dedicato al nipote Filippo, detto Fili, affetto da disabilità.

Si trattava di uno scritto in prosa, ma già era già una finestra aperta sulla rombante energia lirica che bolle dentro di lei e che ora finalmente si è tradotta in una raccolta di poesie a tutti gli effetti.

La Befana si cala da Palazzo di Città

befana-piazza-amendola-cai-salerno-gennaio-2018-vivimediaSALERNO. La Befana con le scarpe tutte rotte, un gran nasone, casco in testa, per questa volta non arriverà di notte ma nel mezzo della mattinata del 6 gennaio alle ore 11.30, scenderà con la sua scopa calandosi da Palazzo di Città del Comune di Salerno ed arriverà nel mezzo di Piazza Amendola.La sezione di Salerno del CLUB ALPINO ITALIANO (C.A.I.), grazie al suo GRUPPO SPELEOLOGICO, regalerà un momento di gioia a grandi e piccini che assisteranno all’insolito spettacolo.
Nell’occasione i ragazzi del GRUPPO SPELEOLOGICO allestiranno una teleferica a doppia corda portante, con utilizzo di tecniche e attrezzatura speleo. Il suo punto di partenza sarà situato sull’ultimo piano del Palazzo Municipale, lato prospiciente Piazza Amendola, con arrivo e termine nell’area di parcheggio sottostante. Sulla teleferica verrà calata una socia del gruppo travestita da befana. La discesa avverrà nella maniera più lenta possibile in modo da poter impegnare l’attenzione e la curiosità dei bambini che assisteranno alla scena. Una volta giunta a terra “la Befana” distribuirà calze e dolciumi ai bambini presenti donati dalla sezione del CLUB ALPINO ITALIANO.
La manifestazione si propone di far conoscere e diffondere le attività svolte dal CLUB ALPINO
ITALIANO, associazione da sempre impegnata nel sociale e nella tutela dell’ambiente attraverso la pratica; la conoscenza e la cultura della montagna e dell’ambiente ipogeo. La sezione di Salerno, fondata nei primi anni Ottanta, in tutti questi anni ha dato un forte contributo alle attività di prevenzione e di soccorso in montagna e in grotta grazie ai suoi numerosi soci presenti come tecnici e volontari nel CORPO NAZIONALE SOCCORSO ALPINO E SPELEOLOGICO (C.N.S.A.S.).
“L’amministrazione comunale – sottolineano gli organizzatori – ha appoggiato l’iniziativa, mettendo a disposizione mezzi e personale. Un grazie doveroso all’amministrazione per la sensibilità dimostrata e in particolar modo al Consigliere, l’avvocato Antonio D’Alessio, che ha contribuito alla sua promozione”.

Notte Bianca XIII edizione, iniziato il countdown

notte-bianca-5-gennaio-2016-cava-de'-tirreni-vivimediaCAVA DE’ TIRRENI (SA). Notte Bianca 2018, 5/6 gennaio, di musica, divertimento, shopping con l’avvio dei saldi, in piena sicurezza. Per i più piccoli dalle 18.00 si parte con animazione sotto l’albero, lungo il corso porticato e a Largo Bonifacio, alle 20.00 sul palco di corso Garibaldi il concerto per tutti i “pirati della fantasia” di Giorgio Vanni, (ospite anche del Cavacon Winter Edition 2018 alla Mediateca Marte).

Befane giganti, clown e la Street Band, dalle ore 20.00, accoglieranno e divertiranno grandi e piccini lungo il corso porticato del Borgo Grande; alle 21.00, sul palco centrale di piazza Vittorio Emanuele III (piazza Duomo) aprirà la lunga notte di musica, il cantante targato “Amici”, Alex Mininni, che accompagnerà gli spettatori fino alle 22.00 quando sul palco salirà Roberto Vecchioni.

“La scelta di Vecchioni – ha affermato il Sindaco Vincenzo Servalli nell’incontro di stamattina con i giornalisti – si inserisce nel progetto di Cava de Tirreni Città della Cultura. Il 2018 ci vedrà impegnati maggiormente in questa direzione e anche la notte bianca deve inserirsi in questo percorso. Occasione certo di divertimento, shopping, ma anche di incontro tra generazioni e non una banale manifestazione fine a se stessa. La città che noi vogliamo costruire è questa, dando fiducia ai giovani ma proponendo un modello fatto di eleganza, civiltà, senso civico, appartenenza, cultura, che peraltro sono stati sempre i tratti distintivi di Cava de’ Tirreni”.

Il professor Vecchioni, alle ore 17.00, terrà un incontro, condotto dal giornalista Antonio Di Giovanni, con i giovani, nella Sala del Consiglio. Una occasione per scoprire anche l’uomo, l’artista, il saggista, lo scrittore, il docente universitario e commentatore per importanti testate giornalistiche nazionali.

Ad animare con la musica anche i Caffeina Band, alle 21.30 in piazzetta Di Mauro al Borgo Scacciaventi e dalle ore 24.00 poi, sul palco centrale, la Notte Bianca proseguirà con Paola Forleo & Four For One Band, l’animazione caraibica di Peppe Granato. A condurre la serata saranno Alfonso Senatore, Manuela Pannullo e Dino Della Porta.

Stamattina si è anche tenuto un nuovo incontro per definire gli ultimi dettagli sulla sicurezza che vedrà in campo circa 100 agenti tra Polizia Locale e Forze dell’Ordine.

Roberto Vecchioni incontra i giovani

notte-bianca-2018-roberto-vecchioni-cava-de-tirreni-gennaio-2018-vivimediaCAVA DE’ TIRRENI (SA). Il Cantautore milanese-napoletano (il padre Aldo di San Giorgio a Cremano e la madre Eva Picardi del Vomero) è la guest star della Notte Bianca 2018. Alle ore 17.00, a Palazzo di Città incontrerà i giovani che avranno la possibilità di confrontarsi e rivolgere domande al professore. Vecchioni, infatti non è solo uno dei grandi della musica italiana, ma anche autore di libri e saggi e collabora con articoli di fondo e commenti per i massimi giornali italiani, oltre che titolare della cattedra di “Forme di Poesia in musica” presso l’Università di Pavia dal 2006. Ha insegnato latino e greco per oltre trent’anni nei licei e continua la sua attività d’insegnante presso svariate università italiane e straniere.

Ha tenuto il corso: “Forme di Poesia in musica” presso la facoltà di Scienze della comunicazione dell’Università di Torino dal 2001 al 2003, presso l’Università di Teramo nel 2004-2005.
Ha tenuto anche il corso di lezioni “Laboratorio di Scrittura e Cultura della Comunicazione” presso l’Università “La sapienza” di Roma dal 2004 al 2007.

Rinasce ad Asolo l’Academia dei Rinnovati fondata nel lontano 1750

pablo-neruda-asolo-dicembre-2017-vivimediaAd Asolo, uno dei borghi più belli d’Italia, rinasce dopo quasi 270 anni l’antica Academia (scrupolosamente con una c) dei Rinnovati fondata, infatti, nel 1750. Voluta fortemente dal poeta Giancarlo Zizola (presidente) e dai soci promotori, Franco Berton, Manlio Brusatin, Duilio Tassinari e Vittorio Zaglia, si prefigge un ricco calendario che svarierà dalla letteratura, alle arti figurative, alla musica. L’inizio delle attività culturali ha avuto luogo presso la splendida sala del Comune di Asolo, domenica 17 dicembre con una serata in onore di Pablo Neruda. Ospite il poeta Antonio Donadio che si è soffermato sulla poetica del grande poeta cileno e in special modo su alcune poesie giovanili tra cui una, tra le meno note, dedicata alla madre, morta solo dopo pochi giorni dalla sua nascita. Donadio ha anche brevemente commentato la recentissima notizia che stando a quanto dichiarato dall’équipe di sedici esperti internazionali incaricati dalla giustizia cilena di studiare le cause della morte del poeta, Neruda non morì per un cancro alla prostata come si è sempre creduto, ma fu avvelenato dalla polizia segreta di Pinochet. Lettori di eccezione, l’insegnante di dizione Donatella Cipollato e il filosofo Ivano Zordan. La lettura delle liriche nerudiane sono state intervallate da brani musicali eseguiti dalla giovanissima e valente flautista Giulia Lozza. Un pubblico molto numeroso, piena la pur ampia sala, fa sperare che la scelta coraggiosa e certo non priva di difficoltà, di Zizola e soci di dar nuova vita alla storica Academia, possa essere vincente. Un buffet a base dell’incomparabile Prosecco e panettone in segno d’augurio per le imminenti festività natalizie, ha concluso la serata sotto lo sguardo vigile della grande Eleonora Duse che amò molto Asolo definendolo paesetto di merletti e di poesia” e che da una parete della sala sembrava far da compiacente madrina a questo rinnovato varo dell’Academia dei Rinnovati.