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X-TEAM D2D, il progetto europeo che rivoluzionerà il trasporto pubblico urbano e interurbano dal 2025
Due le realtà campane in prima linea nella ricerca.
Entra nel vivo – dopo un primo importante step valutativo svoltosi nei giorni scorsi con la Commissione Europea – il Progetto di ricerca X-TEAM D2D, destinato a definire le linee guida e gli indirizzi di una vera e propria rivoluzione del sistema di trasporto pubblico in tutta Europa con nuovi sistemi di integrazione e logistica ed una importante apertura a nuove modalità di trasporto.
X-TEAM D2D mira infatti a definire, sviluppare e convalidare un manuale delle operazioni (ConOps) comune a livello europeo, per una perfetta integrazione dell’ATM (Air traffic management) con tutti gli altri mezzi di trasporto disponibili (aria, superficie, acqua) per una mobilità “porta a porta” senza interruzioni, in ambiente urbano e suburbano (fino ad una scala dimensionale regionale) per i prossimi decenni, con timeline di operatività fissate al 2025, al 2035 e finale 2050.
L’obiettivo è aumentare l’efficienza complessiva della rete di trasporto europea per far fronte alla domanda sempre più articolata, varia ed esigente da parte dei passeggeri e l’ottimizzazione del viaggio “Door to Door”, grazie una maggiore (e migliore) interoperatività/integrazione/sinergia delle diverse modalità di trasporto già disponibili e ad un incremento della sostenibilità ambientale, rendendo più efficienti le infrastrutture esistenti e quelle future.
Integrandosi con altri progetti di ricerca in corso (ASSURED UAM, TINDAiR), X-TEAM D2D si pone tra gli obiettivi primari quello di ottimizzare e ridurre i tempi di viaggio.
Il progetto X-TEAM D2D.
Il progetto X-TEAM D2D fa parte della Programmazione Pluriennale SESAR 2020 per il periodo 2019-2021. Punta ad approfondire ed analizzare in modo particolare la domanda, attraverso una segmentazione dei potenziali passeggeri, in base alla natura dei possibili viaggi (di piacere, d’affari, etc.), ai casi d’uso e ai requisiti specifici dei diversi spostamenti.
Il progetto è stato pensato per costruire un sistema a misura di passeggero, per soddisfare tutte le sue esigenze, grazie ad un sistema di rimodulazione capace di risolvere le eventuali problematiche in tempo reale.
Le attività di ricerca culmineranno con la definizione di un “manuale operativo” quasi del tutto automatizzato, in grado di modificare in tempo reale le coordinate anche per problemi o interferenze legate a fattori contingenti (maltempo, guasti, caratteristiche personali ed esigenze del passeggero, etc.). Un sistema che grazie ad un elevato grado di monitoraggio tecnologico degli impianti (e quindi dei sistemi di preallerta), ridurrà disservizi e fronteggerà ogni evenienza, riducendo le iniziative autonome.
Il nuovo sistema accompagnerà il passeggero nella individuazione della soluzione più adatta alle proprie specificità, dando indicazioni di ottimizzazione del viaggio o di revisione del tragitto e dei mezzi per arrivare a destinazione, anche con cambiamenti/adattamenti in corso d’opera.
L’obiettivo di fondo dell’UE, attraverso X-TEAM D2D ed ulteriori progetti innovativi (tra i quali anche TINDAiR e ASSURED UAM) che impegnano svariati istituti di ricerca anche italiani, inciderà profondamente sulle nostre abitudini e sui nostri stili di vita: punta, infatti, ad impiegare non più di quattro ore per spostarsi “door to door” da un punto all’altro dell’Unione Europea. Qualunque esso sia, ovunque si trovi (quindi non solo capitali, città o centri strategici).
È evidente che questo presuppone una intermodalità e una interconnessione assolutamente rivoluzionaria tra una pluralità di mezzi e sistemi di trasporto in cui l’utilizzo dei droni è uno dei più alternativi ed innovativi.
Il progetto prevede anche una integrazione con servizi ibridi e di mobilità condivisa, come bike sharing, car sharing, etc. con l’obiettivo di ottimizzare tutta la rete attraverso una efficiente integrazione anche con queste infrastrutture di micromobilità, per tutto o parte del tragitto.
X-TEAM D2D mira anche ad un percorso informatizzato di adattamento automatico dei biglietti in caso di modifiche impreviste.
Un ulteriore obiettivo comune di questi progetti è armonizzare le disposizioni europee in materia di trasporti, nell’ottica proprio di questa integrazione e intermodalità.
Il progetto X-TEAM D2D chiuderà i battenti il prossimo anno e metterà nero su bianco le prime direttrici e i primi punti delle linee guida della futura regolamentazione comunitaria. Simulazioni pratiche si stanno già effettuando in varie parti d’Europa.
La centralità del passeggero
Aspetto caratterizzante di questo progetto di ricerca attiene la centralità del passeggero, dai problemi pratici (biglietto unico, accesso alla bigliettazione, sistemi di pagamento, rimborsi, informazioni su orari e mezzi alternativi, etc.) alle esigenze “estreme” (e quindi con particolarissima attenzione non solo per i diversamente abili e per tutte le disabilità fisiche anche temporanee o contingenti).
Questo nuovo sistema di mobilità garantirà piena e uguale dignità a tutti i viaggiatori, assicurando la possibilità di muoversi senza l’imprescindibile necessità di una ulteriore persona a supporto o in accompagnamento.
Il progetto non a caso ruota soprattutto intorno a quelli che vengono definiti utenti estremi: perché accontentando gli utenti estremi, si riescono ad accontentare tutti i viaggiatori.
Le simulazioni
Nei prossimi mesi il progetto attiverà viaggi simulati tra città europee, con diversi profili di passeggero e diverse preferenze/esigenze, in condizioni ottimali di svolgimento del viaggio e con svariate problematiche, priorità e inconvenienti, prevedendo anche interruzioni del servizio per eventi naturali, imprevisti, contrattempi, guasti, per capire quanto questo sistema di automazione sia in grado di rispondere e applicare bene i principi ipotizzati e rispettare gli obiettivi predefiniti.
Il Consorzio di X-TEAM D2D: due realtà campane in prima linea
Il progetto X-TEAM D2D è coordinato dal CIRA, il Centro Italiano Ricerche Aerospaziali, che ha sede a Capua.
Impegna altri cinque centri di ricerca tra i più importanti in Europa:
– ISSNOVA, Istituto per la società sostenibile e l’innovazione, con sede a Napoli. Un istituto di ricerca indipendente, cui partecipano il Centro Interdipartimentale di Ricerca “R. d’Ambrosio” LUPT dell’Università degli Studi di Napoli Federico II, il Dipartimento di Scienze e Tecnologie di Laboratorio dell’Università degli Studi di Napoli Parthenope e l’AMSEDE LAB – Laboratorio di Modellazione avanzata per l’evoluzione delle dinamiche socioeconomiche dell’Università degli Studi del Sannio)
– D-FLIGHT Spa, Italia: società del Gruppo ENAV, la società italiana responsabile della gestione e del controllo del traffico aereo civile in Italia;
– DEUTSCHES ZENTRUM FUR LUFT – UND RAUMFAHRT EV, Germania
– SIEC BADAWCZA LUKASIEWICZ-INSTYTUTLOTNICTWA, Polonia
– STICHTING HOGESCHOOL VAN AMSTERDAM, Paesi Bassi
Le dichiarazioni
«Lo scopo del progetto – spiega Vittorio Di Vito, responsabile del Dipartimento per l’efficienza del traffico aereo del CIRA, coordinatore del progetto – è definire il concetto operativo per implementare il trasporto multimodale sia in ambito urbano che in ambito regionale, mettendo al centro il segmento aereo dal punto di vista tecnologico ma con una grandissima attenzione al passeggero, che è il focus del nostro concetto di mobilità come servizio. Il nostro orizzonte temporale è quello di lungo termine, in cui prevediamo, tra l’altro, il completo sviluppo del servizio di trasporto passeggeri multimodale con la possibilità di voli urbani ed extra urbani anche attraverso velivoli autonomi, secondo il concetto target di Urban Air Mobility. Abbiamo appena completato il primo anno di attività. Ci siamo concentrati inizialmente sull’individuazione delle tendenze in atto e prospettici, sia in termini economici e sociali che tecnologici. Al momento stiamo finalizzando la prima versione dei concetti operativi verso un sistema multimodale che faciliti il passeggero nel trasporto cosiddetto door-to-door attraverso la combinazione ottimale di più mezzi diversi, ove necessario, ma senza soluzione di continuità del servizio. In questo modo la mobilità door-to-door diventerà per il passeggero un servizio di mobilità unico ed ottimizzato come tale e non più un insieme di trasporti diversi indipendenti tra loro. Questa base di conoscenza alimenterà la fase di validazione, che fornirà indicazioni su come migliorare i concetti operativi ed arrivare alla loro finalizzazione entro un anno».
«Il progetto X-TEAM D2D – dichiara Gabriella Duca, CEO di Issnova – non solo contribuirà a rendere i servizi di mobilità più efficienti e sostenibili ma ha anche l’ambizione di definire degli standard per i veicoli e per tutte le infrastrutture fisiche e digitali che utilizziamo per organizzare e compiere il viaggio in un’ottica di totale inclusione e accessibilità. L’insieme delle conoscenze tecniche rilasciate dal progetto potrà costituire un riferimento a disposizione degli esperti di trasporto per realizzare servizi di mobilità in grado di soddisfare realmente le esigenze degli utenti. Infatti, in X-TEAM D2D abbiamo analizzato la variabilità delle caratteristiche e dei bisogni dei passeggeri nei tre orizzonti temporali del progetto, per comprendere come permettere a tutti, indipendente dalle abilità fisiche o sensoriali, dalle differenze culturali o condizioni contestuali specifiche (come possono essere, ad esempio, il viaggio con bambini piccoli o con bagagli voluminosi), di godere dei servizi di trasporto in autonomia e con soddisfazione, dando piena attuazione agli obiettivi di equità e inclusione che restano oggi ancora troppe volte disattesi quando parliamo di trasporto pubblico».
Napoli, 22 luglio 2021
Cava de’ Tirreni – Pianeta Terra. Giornata Mondiale della Terra: sono sempre attuali le grandi parole del capo indiano
In occasione della Giornata Mondiale della Terra, il 22 aprile, la nostra lettrice, prof. Rosanna Rotolo, invitandoci a non dimenticare il monito ci invia questa nota, che volentieri pubblichiamo, per ricordare al mondo il monito del capo indiano Seattle contenuto in una lettera inviata nel 1855 al Presidente degli Stati Uniti Franklin Pierce in risposta alla sua proposta di acquistare una parte del territorio indiano e istituirvi una riserva per i nativi.
Questa lettera (di cui si riporta un ampio estratto) è un patrimonio dell’Umanità, forse la dichiarazione più incisiva e profonda mai dedicata al rapporto dell’uomo con l’ambiente. Almeno fino all’enciclica “Laudato sì” di papa Francesco… e senza mai dimenticare il padre dell’amore per il creato, cioè Francesco d’Assisi con il suo meraviglioso “Cantico delle creature”. (Franco Bruno Vitolo)
“Il vero crimine contro l’umanità è di perseverare sul cammino che porta alla distruzione del mondo”.(Bernardino Del Boca)
Esistono tre leggi dell’essere: la prima è quella dell’amore, la seconda del bene e la terza della libertà,
perché la vita lungo tutta la nostra recita sul palcoscenico del mondo non è che la successione di libere scelte.
E l’uomo, scientemente, sta andando verso il baratro, quel punto di non ritorno che costituisce la fine della vita su questo bel Pianeta Azzurro.
Da troppo tempo, ormai, stiamo contaminando l’aria, l’acqua, il terreno, uniche fonti di vita che, sole, possono darci la Speranza di un Futuro.
Da troppe parti, purtroppo, giunge l’eco di disastrosi anniche si profilano all’orizzonte dell’uomo…
E i bambini?
È possibile ancora tamponare le numerose ferite inferte alla nostra amata madre? È possibile ancora riservare un Futuro degno di tal nome?
“Ogni giorno che passa la mia sensibilità aumenta e anche la mia sofferenza. Vedo un mondo che va verso la catastrofe e non ho voce per indicare la via della salvezza, che sta, da sempre, nel cuore di ogni essere umano (BdB).
Nella “via della vita” Krishnamurti scrive: “Voglio comprendere me stesso, mettere fine alle mie stupide lotte e compiere uno sforzo definitivo per vivere in pienezza e verità”…
Bisogna chiedersi cosa si desidera nella vita, abbandonare l’avere e cercare l’essere, solo così potremo insieme aprire il cuore per incamminarci lungo la strada che porta alla vita vera.
Potremo salvare quel Paradiso terrestre tanto boicottato, frantumato ed orrendamente danneggiato, per ricostruirlo a guisa di puzzle e riportarlo all’antica luce e gloria.
Possiamo, in quanto dotati di libero arbitrio, incamminarci lungo il sentiero del cuore per accogliere la compassione e la comprensione, beneficiando l’intero ecosistema e con esso tutta l’umanità.
A tal riguardo ripenso alle parole che Seattle, capo degli amerindiani
Duwamish, aveva scritto in una lettera inviata al Presidente degli USA nel 1885:
“Come puoi tu comperare il cielo, il calore della Terra? Questa idea è strana per noi. Se noi non possediamo la freschezza dell’aria e lo scintillio dell’acqua, come puoi tu comperarle? Ogni parte di questa terra è sacra al mio popolo. Ogni brillante ago di pino, ogni riva sabbiosa, ogni nebbia degli umidi boschi, ogni canto o suono degli animali è sacro alla memoria e dall’esperienza del mio popolo.
La linfa che scorre negli alberi porta la memoria del mio popolo.
I morti dell’uomo bianco dimenticano la terra in cui sono nati quando ritornano al cielo.
I nostri morti non dimenticano mai questa bella terra, perché essa fa parte di noi.
I fiori profumati sono le nostre sorelle; il cervo, il cavallo, la grande aquila sono nostri fratelli.
Le cime rocciose delle montagne, le ricche praterie, il sudore dei cavalli e l’uomo fanno parte di uno stesso ordine di cose, della nostra stessa famiglia…
I fiumi sono nostri fratelli… se noi vi vendiamo la nostra terra, voi dovete ricordare di insegnare ai vostri figli che i fumi sono nostri fratelli, ma anche vostri.
Sappiamo che l’uomo bianco non capisce il nostro modo di vivere.
Per lui un pezzo di terra è uguale ad un altro, poiché lui è uno straniero e viene di notte e prende dalla Terra tutto ciò che vuole…
Il suo stolto appetito divorerà la Terra e lascerà dietro di sé un deserto…
Non so… per l’uomo rosso l’aria è preziosa perché tutti gli esseri viventi condividono la stessa aria, le stesso destino: gli animali, gli alberi, l’uomo… l’Aria è un aspetto dello Spirito che ci fa vivere…
E se noi vi vendiamo la nostra Terra, voi dovete tenerla per sacra, considerarla un luogo dove l’uomo può gustare il vento, tra i fiori, gli arbusti, il bosco…
Io porrò una condizione: che l’uomo bianco dovrà rispettare gli animali come fratelli…
Cos’è l’uomo senza gli animali?
Se tutti gli animali sparissero, l’uomo morirebbe in una grande solitudine dello spirito, poiché ciò che accade agli animali, prima o poi accade all’uomo.
Tutte le cose sono legate tra loro…
Qualsiasi cosa viene fatta alla Terra, la stessa cosa succede ai figli della Terra.
Se l’uomo sputa sulla Terra, egli sputa soprase stesso…
Sappiamo che la Terra non appartiene all’uomo, l’uomo appartiene alla Terra…
Non è l’uomo che ha tessuto la tela della vita, ne è soltanto un filo…
Prima di tutto, forse, noi siamo fratelli…
Il nostro Dio è lo stesso Dio. Voi pensate ora che voi possedete Dio come desiderate di possedere la nostra Terra, ma voi non potete. Egli è il Dio dell’uomo e la sua compassione è uguale per l’uomo rosso come per il bianco.
La terra è preziosa a lui e nuocerle è pura ignoranza…
Contaminate il vostro letto e verrà una notte che rimarrete soffocati dalla vostra sporcizia.
Ma se voi perite, lo sarà soltanto per il volere di Dio, che vi ha portato su questa terra per qualche scopo.
Questo destino è un mistero per noi…
Dov’è la boscaglia? Non c’è più?
Dov’è l’acqua? Non c’è più!
Fine della vita.
Inizio della sopravvivenza.“
di Rosanna Rotolo, a cura di Franco Bruno Vitolo