cultura & sociale

 

Salerno. I Vincitori della IIª edizione di “Siamo pari”: I° Circolo Didattico Mercato San Severino (Plesso Guadagno) Istituto “A. Pepoli” di Piaggine.

Questo pomeriggio, 7 giugno 2023, nella sede di Confindustria Salerno, ha avuto luogo la premiazione della seconda edizione del concorso di idee “Siamo Pari”, il bando promosso da Giovani Imprenditori e Comitato Femminile Plurale di Confindustria Salerno in collaborazione con la Fondazione Comunità Salernitana, con il sostegno della Camera di Commercio di Salerno ed il patrocinio del Comune e della Provincia di Salerno.

Il Contest – rivolto agli studenti delle scuole primarie e secondarie di primo grado di Salerno e provincia – ha l’obiettivo di favorire la diffusione della cultura della parità di genere con l’intento di avviare tra i più piccoli una presa di coscienza delle proprie possibilità e il superamento degli stereotipi sul tema del genere e delle pari opportunità, con particolare riferimento al mondo del lavoro.

Hanno partecipato circa 20 scuole primarie e secondarie di primo grado della provincia di Salerno che hanno trattato la parità di genere attraverso video, filastrocche, disegni, libri digitali, canzoni e rappresentazioni teatrali.

Durante l’incontro, sono stati proclamati i vincitori e i menzionati che sono stati premiati con prodotti didattici innovativi per l’apprendimento e l’insegnamento delle discipline STEM:

VINCITORE CATEGORIA SCUOLE PRIMARIE

  • Progetto RAPPARI 2023 realizzato dalle CLASSI 3° A e B del I° Circolo Didattico Mercato San Severino (Plesso Guadagno). Gli alunni hanno realizzato un video in cui, attraverso il testo di un canto rap da loro interpretato, hanno voluto affrontare il tema della parità di genere come costruzione collettiva della comunità in cui si vive. Il progetto è stato premiato per aver soddisfatto i criteri indicati in bando e soprattutto per aver coinvolto, oltre agli studenti, anche la cittadinanza. Il video, inoltre, è reso fruibile a tutti grazie alla collaborazione con ENS- Ente Nazionale Sordi di Salerno.

VINCITORE CATEGORIA SCUOLE SECONDARIE PRIMO GRADO

  • Progetto “NON SIAMO GENERI, SIAMO PERSONE” realizzato dagli studenti delle classi 1, 2 e 3 A dell’Istituto “A. Pepoli” di Piaggine attraverso un video che racconta tre storie di ragazzi adolescenti che provengono da paesi diversi in cui si trattano i temi della differenza di genere e non solo. Il progetto è stato premiato per l‘efficacia comunicativa, in quanto il video trasmette in modo chiaro il messaggio oggetto del bando.

MENZIONI CATEGORIA SCUOLE PRIMARIE

  • Progetto LIBERTÀ realizzato delle classi 3 A e B del I° Circolo Didattico Mercato San Severino (Plesso Coppola) che hanno sottolineato la condizione della donna nel tempo attraverso un elaborato scritto.
  • Progetto NOTE DI….PARITÀ (uniti è tutta un’altra musica!) presentato dagli studenti dell’Istituto Comprensivo “G. Speranza” di Centola, classe 3° del plesso di Palinuro e classi 3, 4 e 5 di Pisciotta che, attraverso un’attività di scrittura creativa, hanno elaborato un testo canoro sul confronto uomini/donne, su una nota base karaoke.

MENZIONE CATEGORIA SCUOLE SECONDARIE PRIMO GRADO

  • Progetto CORTOMETRAGGIO “TEMPI MODERNI” realizzato dagli studenti della 3° D dell’Istituto “S. Alfonso M. de’ Liguori” di Pagani che hanno presentato un breve filmato sul tema delle prime scelte degli adolescenti in merito al loro futuro, scelte che spesso sono in contrasto con la volontà dei genitori che rimane, purtroppo, ancora legata agli stereotipi sulla parità di genere.

“I giovani imprenditori credono fortemente nel ruolo della famiglia e della scuola che educano le nuove leve alla parità di genere e a prevenire ogni forma di diseguaglianza. – ha affermato Marco Gambardella. Quest’anno il contest ha visto la partecipazione di diverse scuole con progetti provenienti da tutta la provincia. Questo significa che il seme che abbiamo piantato sta germogliando e siamo fortemente convinti che, oltre a contribuire allo sviluppo economico di un territorio, le nostre imprese possano e debbano avere una funzione sociale.”

“Le nostre storie d’impresa ci insegnano che non bisogna mai rinunciare ai propri sogni e che si può sognare in grande. Questo è ciò che vorremmo trasferire alle ragazze e ai ragazzi – ha sottolineato Alessandra Puglisi. Nessuno di loro deve farsi precludere nella realizzazione dei loro desideri e, soprattutto, il loro percorso non deve essere condizionato da diseguaglianze di genere o di altro tipo. E’ importante, dunque, che questo messaggio arrivi da più parti, anche da chi, come noi imprenditrici, può testimoniare che la parità è un valore che difendiamo quotidianamente.”

I lavori sono stati introdotti da Marco Gambardella, Presidente dei Giovani Imprenditori di Confindustria Salerno, Alessandra Puglisi Presidente del Comitato Femminile Plurale di Confindustria Salerno, Antonia Autuori, Presidente Fondazione Comunità Salernitana; hanno portato il saluto delle Istituzioni: Annarita Colasante e Susy Gambardella Componenti Giunta CCIAA Salerno e Consiglia Serena Alfano Ufficio X Ambito Territoriale di Salerno U.S.R. per la Campania. Sono intervenuti: Paolo Schetter, psicologo, esperto in comunicazione efficace team building e pensiero laterale e Anella Mastalia, Founder Trotula. Ha moderato: Gabriella Caputo, Gruppo Giovani Imprenditori di Confindustria Salerno.

Cava de’ Tirreni (SA). Inaugurazione del Museo di Mamma Lucia.

Mercoledì 7 giugno 2023, si terrà la cerimonia di inaugurazione del Museo Mamma Lucia con un incontro pubblico a Palazzo di Città che avrà inizio alle ore 11.45 con ospite d’onore S.E. Viktor Elbling Ambasciatore della Repubblica Federale di Germania in Italia e la partecipazione del Sindaco Vincenzo Servalli, del vice Ministro degli Affari Esteri Edmondo Cirielli, del Prefetto di Salerno Francesco Russo, S.E. Mons Orazio Soricelli Arcivescovo di Amalfi Cava de’Tirreni, dom Michele Petruzzelli Abate Abbazia benedettina SS. Trinità, del Presidente della Provincia Franco Alfieri, del Presidente del Comitato “Figli di Mamma Lucia” Felice Scermino, del Consigliere delegato alla Cultura Armando Lamberti che condurrà l’incontro. Nell’occasione sarà conferita anche la civica benemerenza al prof. Klinkhammer.
Alle ore 13.15 l’evento si sposterà al Borgo Grande nel centro storico, per il taglio del nastro al Museo Mamma Lucia che raccoglie cimeli, reperti, documenti, onorificenze conferite a Lucia Apicella “Mamma Lucia”, che mossa da animo compassionevole percorse i sentieri della battaglia di Cava seguita allo sbarco angloamericano nel golfo di Salerno per raccogliere i resti umani di circa 800 soldati e facendo in modo da restituirli alle loro famiglie.
Tante le onorificenze ricevute, da Papa Pio XII e poi da Papa Giovanni XXIII, la medaglia d’oro del Presidente della Repubblica, la Gran Croce dell’Ordine al merito di Germania.
Ultimo atto dell’evento è previsto alle ore 15.15 con la deposizione di una corona di fiori presso la postazione coperta fortificata del caposaldo “San Liberatore” sulla strada provinciale in località Molina di Vietri sul Mare.

Cava de’ Tirreni (SA). Conferite le civiche benemerenze 2023

Nel pomeriggio di lunedì 5 giugno 2023, nell’Aula consiliare “Sabato Martelli Castaldi” del Palazzo di Città di Cava de’ Tirreni, si è volta la cerimonia di conferimento delle Civiche Benemerenze assegnate per l’anno 2023 dal Comitato composto dal Sindaco Vincenzo Servalli, dal Presidente del Consiglio comunale, Adolfo Salsano, dall’ex assessore Armando Lamberti, dai Consiglieri comunali Luca Narbone e Marcello Murolo, dalla Segreteria Comunale Monica Siani, dal Dirigente Saverio Valio e dai Cittadini Benemeriti Lucia Avigliano, Gaetano Panza, Clara Santacroce, Maria Olmina D’Arienzo.

Una cerimonia densa di emozioni e di commozione da parte dei nuovi cittadini benemeriti, soprattutto al momento dei ringraziamenti dell’avv. Alfredo Messina letti dalle figlie che hanno ritirato l’attestato.
Il prestigioso riconoscimento è sono assegnato: per la classe I, benemeriti per le scienze, lettere ed arti,
al prof. Lutz Klinkhammer (la consegna avverrà mercoledì prossimo in occasione della inaugurazione del museo Mamma Lucia) – storico di livello e prestigio internazionali, venuto a contatto con la realtà metelliana per una ricerca sullo Sbarco degli Alleati nel settembre del 1943, ha offerto un sostanziale contributo a uno studio profondo e innovativo che non solo ha illuminato la conoscenza del decisivo evento ed ha dato alla Città un ruolo più consono alla realtà dei fatti ma ha anche aggiunto nuova luce, con ulteriori, preziose informazioni, sull’operato straordinario di Mamma Lucia, “Madre dei Caduti”; per la classe II, benemeriti nel mondo del lavoro e delle professioni, all’avv. Annamaria Armenante – oltre a raggiungere nella vita professionale una vetta molto alta come l’Avvocatura dello Stato, ha partecipato attivamente alla vita associativa, culturale e politica della Città, e non solo.

Non ha mancato di assumersi responsabilità di guida o di comando.

E si è anche distinta per idee o proposte che hanno illuminato la collettività, come ad esempio il Premio Letterario “Badia” o di Poesia “La Giara”, dimostrando profondo senso civico e ricchezza di vedute, lanciando semi che possono ancora germogliare negli anni futuri.

All’avv. Vittorio Del Vecchio – Ha esercitato, ed esercita, la professione di avvocato con una qualità e una passione da fargli meritare prestigio e riconoscimenti anche oltre i limiti della settorialità e, nel contempo, ha partecipato alla vita associativa e politica assumendo delicati incarichi e responsabilità oltre il livello territoriale, diventando un punto di riferimento costante e affidabile anche per le nuove generazioni, a cui non ha mancato di aprire o indicare le strade giuste del futuro.

All’avv. Alfredo Messina – oltre ad esercitare per una vita intera la professione legale, per lunghi anni anche al servizio dell’Amministrazione comunale, con una passione, una serietà e una qualità che gli hanno procurato ampio prestigio, ha mostrato, nel periodo in cui è stato chiamato, quale sindaco, alla guida della Città, e, poi, partecipando all’attività consiliare con cura e lealtà esemplari, una profonda coscienza amministrativa e un costruttivo senso dello Stato, che gli sono valsi la stima e l’affetto dei suoi concittadini.

Al Sig. Aldo Trezza Presidente Confesercenti Cava e componente del Consiglio della Camera di Commercio di Salerno – per la qualità, la passione, l’incisività con cui ha esercitato per oltre mezzo secolo la professione commerciale, stabilendo non solo un rapporto duraturo e fiduciario con le singole persone ma anche e soprattutto facendosi interprete e riferimento di tutta la categoria, tessendo un filo costante e rispettoso con tutta la città e favorendone, dal suo ambito, la crescita civile e morale.

Cava de’ Tirreni (SA). Carlo V, lo imperatore de la Cava.

Mercoledì 31 maggio 2023, alle ore 11, a Palazzo di Città si terrà la presentazione del grandioso Corteo Storico e dello spettacolo teatrale che si terranno il 3 giugno prossimo, organizzati dall’Associazione Pistonieri Santa Maria del Rovo, con il patrocinio dell’Amministrazione Servalli, che rievocano la venuta, nel 1535, dell’Imperatore Carlo V d’Asburgo nella Città de La Cava, con la quale confermò lo status di città demaniale e tutti i privilegi già concessi dai precedenti sovrani.

L’evento, giunto alla VI edizione, farà rivivere l’atmosfera cinquecentesca, i personaggi e gli episodi storici, attraverso forme di spettacolo come il teatro, il folklore, la musica e l’arte in genere e coinvolge i soggetti aderenti alla Rete di Cooperazione degli Itinerari Europei dell’Imperatore Carlo V e i gruppi storici-folkloristici regionali e nazionali.

Saranno presenti, il Sindaco Vincenzo Servalli, il presidente dell’Associazione Pistonieri Santa Maria del Rovo Sabato Bisogno, il direttore artistico dell’evento Giuseppe Apicella, la regista dello spettacolo teatrale “lo Imperatore a La Cava” Geltrude Barba, il ricercatore Aniello Ragone per il ritrovamento del documento originale, relativo ai privilegi concessi da Carlo V alla città di Cava, trafugato agli inizi del 1970 dagli archivi storici comunali.

Salerno. “Ecologia e Pace: un futuro secondo il disegno di Dio”

L’incontro con il Patriarca Ecumenico di Costantinopoli, Sua Santità Bartolomeo I. Boom di presenze presso il Salone degli Stemmi del Palazzo Arcivescovile di Salerno.


Si è tenuto, venerdì 5 maggio 2023, alle 17.00, presso il Salone degli Stemmi del Palazzo Arcivescovile di Salerno, il meeting, aperto a tutti, intitolato “Ecologia e Pace: un futuro secondo il disegno di Dio”. L’evento rientra nell’ambito della visita del Patriarca Ecumenico di Costantinopoli Bartolomeo I, guida della Chiesa Ortodossa, in occasione della Traslazione in città delle spoglie mortali del Patrono San Matteo, avvenuta nel lontano 6 maggio 954. Dopo aver incontrato alle 10 di questa mattina, il Clero e i Seminaristi, presso il Seminario Metropolitano Giovanni Paolo II di Pontecagnano Faiano, Sua Santità Bartolomeo I, oggi pomeriggio ha presieduto il convegno con l’Arcivescovo di Salerno-Campagna-Acerno, S.E. Monsignor Andrea Bellandi: “La presenza del Patriarca Ecumenico di Costantinopoli Bartolomeo ci onora: egli è una delle figure più rappresentative dell’universo religioso, fungendo da punto di riferimento non solo per i fedeli greco-ortodossi, ma per tutto il mondo cristiano e religioso”, ha esordito S.E. Monsignor Andrea Bellandi, richiamando le parole di condivisione ed elogio per il Patriarca Ecumenico espresse da Papa Francesco.

Dopo i saluti del Vescovo ausiliare di Napoli, Sua eccellenza Monsignor Gaetano Castello, dunque, ha preso la parola il Patriarca Bartolomeo I: “In tutti i continenti, le persone si trovano ad affrontare nuove e per certi versi più gravi sfide, soprattutto conflitti militari e problemi ecologici. L’invasione in corso dell’Ucraina da parte della Russia e la recente guerra civile in Sudan, insieme ad altri conflitti violenti in altre parti del mondo e ai cambiamenti climatici globali e ai gravi disastri naturali, offrono chiare indicazioni che stiamo trascurando i diritti umani fondamentali e distruggendo il pianeta in modi inaspettati e senza precedenti. Queste condizioni non sono un incidente. Gli esseri umani hanno dimenticato che gli uomini e le donne sono creati a immagine di Dio e che anche il mondo naturale è un dono di Dio. Questi abusi sono un segno che l’umanità è sulla strada sbagliata, che abbiamo ignorato i comandamenti fondamentali di amare il prossimo come noi stessi (Lev. 19.18) e allo stesso tempo di servire e preservare la terra (Gen. 2.15). L’armonia e la sacralità del mondo si mantengono solo quando amiamo e rispettiamo ogni sua parte, fino al più piccolo dei nostri fratelli e sorelle e fino all’ultimo granello di polvere. Questo vale per tutta la creazione: per i suoi cittadini e le sue città, per le sue comunità e i suoi oceani, per i suoi popoli e le sue foreste”.

“Mentre riflettiamo sullo stato del mondo e sui crescenti episodi di aggressione militare e di disastro climatico, sarebbe opportuno riconoscere che la nostra orgogliosa tendenza umana a cercare una padronanza umana avulsa da Dio sulle persone e sulla creazione è un modo di pensare sbagliato. Così come ogni vita umana è un dono di Dio, lo è anche tutto il Creato, ed è per questo che il Patriarcato Ecumenico è stato una voce di spicco per la salvaguardia dell’ambiente naturale”, ha aggiunto Sua Santità.

La riflessione di Bartolomeo I sulle Beatitudini nel Vangelo di Matteo:

“Quando pensiamo alla cura della creazione e alla protezione dell’ambiente, la nostra mente richiama il Libro della Genesi. Allo stesso modo, quando pensiamo alla pace e alla giustizia, la nostra mente si rivolge alle Beatitudini di nostro Signore nel Vangelo di Matteo. Ci è sembrato quindi opportuno riflettere sulle parole di San Matteo alla luce delle celebrazioni liturgiche dell’Apostolo Matteo, alle quali stiamo partecipando su gentile invito di Sua Eccellenza Andrea Bellandi, Arcivescovo Metropolita di Salerno, Campagna e Acerno. Nel primo libro della Bibbia, la convivenza pacifica e l’armonia cosmica sono implicitamente centrali. Dio ha fatto il mondo molto bello (Gen. 1.31), molto equilibrato, molto armonioso. Allo stesso tempo, nel primo Vangelo del Nuovo Testamento, Matteo apre il suo primo versetto descrivendo il messaggio che vuole trasmettere come “βίβλος γενέσεως” (liber generationis). In questo modo, Matteo è fedele alla Genesi come archetipo o modello del messaggio e dello scopo di Dio per il mondo. Nel suo racconto evangelico, quindi, Matteo non offre una biografia o una storia di Gesù, ma un modo di vivere per la comunità cristiana come nuova Israele. Ci sta quindi dicendo che la pace e la conservazione, per le quali Dio ha creato e destinato il mondo, devono diventare parte del nostro stile di vita e della nostra visione del mondo”.

Come sottolineato da Sua Santità Bartolomeo I, dunque, “Cristo è il Figlio di Dio perché è in piena comunione con la natura di Dio, pienamente impegnato nella volontà di Dio. E piena comunione significa condividere le risorse di Dio, riflettendo la pace e la giustizia di Dio, nonostante il prezzo altissimo della croce e l’inevitabile persecuzione da parte degli altri. Diventare figli di Dio – incalza il Patriarca – implica la costruzione della pace e la cura della creazione. Comporta la costruzione di comunità e il riconoscimento della dignità di ogni persona umana e della bellezza di ogni essere vivente. Naturalmente, la pacificazione è un lavoro duro. Tuttavia, è la nostra unica speranza di restaurare un mondo distrutto. Lavorando per la pace e lavorando per guarire l’ambiente: in altre parole, rimuovendo gli ostacoli alla pace ed evitando ciò che danneggia il mondo naturale, anche noi saremo chiamati figli di Dio”.

Le conclusioni di Bartolomeo I:

“Una delle credenze e degli insegnamenti centrali del Cristianesimo attraverso i secoli è la certezza che la luce di Cristo brilla più di qualsiasi oscurità nei nostri cuori e nel nostro mondo. Noi cristiani affermiamo e dichiariamo che la gioia della Risurrezione irradia e prevale sulla sofferenza della croce. Questo è ciò che sosteniamo, questo è ciò che predichiamo e questo è ciò che proclamiamo al mondo intero. Infatti, se Cristo non è risuscitato, allora è vana la nostra predicazione ed è vana la nostra fede (1 Cor 15,14). Nel IV secolo, sant’Efrem il Siro esprimeva la stessa verità in poesia, scrivendo: Alla nostra risurrezione, Dio rinnoverà il cielo e la terra, liberando così tutte le creature e concedendo loro, insieme a noi, la gioia della risurrezione.. La stessa convinzione è espressa nella Domenica di Pasqua, quando proclamiamo: Ora tutto è pieno di luce: il cielo e la terra, e tutte le cose sotto la terra. Al centro della relazione tra l’uomo e l’ambiente c’è la relazione tra gli esseri umani stessi. Come individui, viviamo non solo in relazioni verticali con Dio e orizzontali tra di noi, ma anche in una complessa rete di relazioni che si estendono alle nostre vite, alle nostre culture e a tutto il mondo materiale. Gli esseri umani e l’ambiente formano un abito senza cuciture dell’esistenza, un tessuto complesso creato da Dio. Come esseri umani, siamo chiamati a riconoscere questa interdipendenza tra il nostro ambiente e noi stessi. Non possiamo sfuggire alla nostra responsabilità nei confronti dell’ambiente. Il nostro peccato – la radice spirituale di tutte le guerre e dell’inquinamento – consiste proprio nel rifiuto di considerare la vita umana e il mondo naturale come un sacramento di ringraziamento e un dono di comunione con Dio. Solo allora potremo pregustare e cercare un cielo nuovo e una terra nuova (Ap 21,1)”.

Tra le numerose personalità ed istituzioni presenti all’incontro, Don Francesco Coralluzzo, Prefetto degli studi dell’Istituto teologico salernitano, Don Emilio Salvatore, Preside della Pontificia Facoltà Teologica dell’Italia Meridionale e la Vicesindaca di Salerno, dott.ssa Paky Memoli.

I prossimi appuntamenti

Sabato 6 maggio, alle ore 10, presso il Salone degli Stemmi del Palazzo Arcivescovile, è in programma l’incontro con le Istituzioni. Quindi, alle ore 11 della stessa giornata, in Cattedrale, la Solenne Celebrazione presieduta dall’Arcivescovo di Salerno-Campagna-Acerno, S.E. Monsignor Andrea Bellandi, e condivisa con Sua Santità Bartolomeo I, a cui verrà donata una Reliquia di San Matteo.

La celebrazione del 6 maggio in Cattedrale, vedrà la partecipazione di circa 200 coristi del Coro della Diocesi di Salerno e rappresentanti delle Parrocchie dell’Arcidiocesi, accompagnati dall’Orchestra della Diocesi di Salerno, diretti da Monsignor Frisina. Il canto d’ingresso sarà “Matteo, Apostolo di Cristo” (testi: don Emanuele Andaloro – Musica: Monsignor Marco Frisina) che verrà eseguito per la prima volta il 20 settembre 2023 in occasione dei festeggiamenti Patronali.