cultura & sociale
redazione | 29 Maggio, 2023
Cava de’ Tirreni (SA). Carlo V, lo imperatore de la Cava.
Mercoledì 31 maggio 2023, alle ore 11, a Palazzo di Città si terrà la presentazione del grandioso Corteo Storico e dello spettacolo teatrale che si terranno il 3 giugno prossimo, organizzati dall’Associazione Pistonieri Santa Maria del Rovo, con il patrocinio dell’Amministrazione Servalli, che rievocano la venuta, nel 1535, dell’Imperatore Carlo V d’Asburgo nella Città de La Cava, con la quale confermò lo status di città demaniale e tutti i privilegi già concessi dai precedenti sovrani.
L’evento, giunto alla VI edizione, farà rivivere l’atmosfera cinquecentesca, i personaggi e gli episodi storici, attraverso forme di spettacolo come il teatro, il folklore, la musica e l’arte in genere e coinvolge i soggetti aderenti alla Rete di Cooperazione degli Itinerari Europei dell’Imperatore Carlo V e i gruppi storici-folkloristici regionali e nazionali.
Saranno presenti, il Sindaco Vincenzo Servalli, il presidente dell’Associazione Pistonieri Santa Maria del Rovo Sabato Bisogno, il direttore artistico dell’evento Giuseppe Apicella, la regista dello spettacolo teatrale “lo Imperatore a La Cava” Geltrude Barba, il ricercatore Aniello Ragone per il ritrovamento del documento originale, relativo ai privilegi concessi da Carlo V alla città di Cava, trafugato agli inizi del 1970 dagli archivi storici comunali.
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redazione | 5 Maggio, 2023
Salerno. “Ecologia e Pace: un futuro secondo il disegno di Dio”
L’incontro con il Patriarca Ecumenico di Costantinopoli, Sua Santità Bartolomeo I. Boom di presenze presso il Salone degli Stemmi del Palazzo Arcivescovile di Salerno.
Si è tenuto, venerdì 5 maggio 2023, alle 17.00, presso il Salone degli Stemmi del Palazzo Arcivescovile di Salerno, il meeting, aperto a tutti, intitolato “Ecologia e Pace: un futuro secondo il disegno di Dio”. L’evento rientra nell’ambito della visita del Patriarca Ecumenico di Costantinopoli Bartolomeo I, guida della Chiesa Ortodossa, in occasione della Traslazione in città delle spoglie mortali del Patrono San Matteo, avvenuta nel lontano 6 maggio 954. Dopo aver incontrato alle 10 di questa mattina, il Clero e i Seminaristi, presso il Seminario Metropolitano Giovanni Paolo II di Pontecagnano Faiano, Sua Santità Bartolomeo I, oggi pomeriggio ha presieduto il convegno con l’Arcivescovo di Salerno-Campagna-Acerno, S.E. Monsignor Andrea Bellandi: “La presenza del Patriarca Ecumenico di Costantinopoli Bartolomeo ci onora: egli è una delle figure più rappresentative dell’universo religioso, fungendo da punto di riferimento non solo per i fedeli greco-ortodossi, ma per tutto il mondo cristiano e religioso”, ha esordito S.E. Monsignor Andrea Bellandi, richiamando le parole di condivisione ed elogio per il Patriarca Ecumenico espresse da Papa Francesco.
Dopo i saluti del Vescovo ausiliare di Napoli, Sua eccellenza Monsignor Gaetano Castello, dunque, ha preso la parola il Patriarca Bartolomeo I: “In tutti i continenti, le persone si trovano ad affrontare nuove e per certi versi più gravi sfide, soprattutto conflitti militari e problemi ecologici. L’invasione in corso dell’Ucraina da parte della Russia e la recente guerra civile in Sudan, insieme ad altri conflitti violenti in altre parti del mondo e ai cambiamenti climatici globali e ai gravi disastri naturali, offrono chiare indicazioni che stiamo trascurando i diritti umani fondamentali e distruggendo il pianeta in modi inaspettati e senza precedenti. Queste condizioni non sono un incidente. Gli esseri umani hanno dimenticato che gli uomini e le donne sono creati a immagine di Dio e che anche il mondo naturale è un dono di Dio. Questi abusi sono un segno che l’umanità è sulla strada sbagliata, che abbiamo ignorato i comandamenti fondamentali di amare il prossimo come noi stessi (Lev. 19.18) e allo stesso tempo di servire e preservare la terra (Gen. 2.15). L’armonia e la sacralità del mondo si mantengono solo quando amiamo e rispettiamo ogni sua parte, fino al più piccolo dei nostri fratelli e sorelle e fino all’ultimo granello di polvere. Questo vale per tutta la creazione: per i suoi cittadini e le sue città, per le sue comunità e i suoi oceani, per i suoi popoli e le sue foreste”.
“Mentre riflettiamo sullo stato del mondo e sui crescenti episodi di aggressione militare e di disastro climatico, sarebbe opportuno riconoscere che la nostra orgogliosa tendenza umana a cercare una padronanza umana avulsa da Dio sulle persone e sulla creazione è un modo di pensare sbagliato. Così come ogni vita umana è un dono di Dio, lo è anche tutto il Creato, ed è per questo che il Patriarcato Ecumenico è stato una voce di spicco per la salvaguardia dell’ambiente naturale”, ha aggiunto Sua Santità.
La riflessione di Bartolomeo I sulle Beatitudini nel Vangelo di Matteo:
“Quando pensiamo alla cura della creazione e alla protezione dell’ambiente, la nostra mente richiama il Libro della Genesi. Allo stesso modo, quando pensiamo alla pace e alla giustizia, la nostra mente si rivolge alle Beatitudini di nostro Signore nel Vangelo di Matteo. Ci è sembrato quindi opportuno riflettere sulle parole di San Matteo alla luce delle celebrazioni liturgiche dell’Apostolo Matteo, alle quali stiamo partecipando su gentile invito di Sua Eccellenza Andrea Bellandi, Arcivescovo Metropolita di Salerno, Campagna e Acerno. Nel primo libro della Bibbia, la convivenza pacifica e l’armonia cosmica sono implicitamente centrali. Dio ha fatto il mondo molto bello (Gen. 1.31), molto equilibrato, molto armonioso. Allo stesso tempo, nel primo Vangelo del Nuovo Testamento, Matteo apre il suo primo versetto descrivendo il messaggio che vuole trasmettere come “βίβλος γενέσεως” (liber generationis). In questo modo, Matteo è fedele alla Genesi come archetipo o modello del messaggio e dello scopo di Dio per il mondo. Nel suo racconto evangelico, quindi, Matteo non offre una biografia o una storia di Gesù, ma un modo di vivere per la comunità cristiana come nuova Israele. Ci sta quindi dicendo che la pace e la conservazione, per le quali Dio ha creato e destinato il mondo, devono diventare parte del nostro stile di vita e della nostra visione del mondo”.
Come sottolineato da Sua Santità Bartolomeo I, dunque, “Cristo è il Figlio di Dio perché è in piena comunione con la natura di Dio, pienamente impegnato nella volontà di Dio. E piena comunione significa condividere le risorse di Dio, riflettendo la pace e la giustizia di Dio, nonostante il prezzo altissimo della croce e l’inevitabile persecuzione da parte degli altri. Diventare figli di Dio – incalza il Patriarca – implica la costruzione della pace e la cura della creazione. Comporta la costruzione di comunità e il riconoscimento della dignità di ogni persona umana e della bellezza di ogni essere vivente. Naturalmente, la pacificazione è un lavoro duro. Tuttavia, è la nostra unica speranza di restaurare un mondo distrutto. Lavorando per la pace e lavorando per guarire l’ambiente: in altre parole, rimuovendo gli ostacoli alla pace ed evitando ciò che danneggia il mondo naturale, anche noi saremo chiamati figli di Dio”.
Le conclusioni di Bartolomeo I:
“Una delle credenze e degli insegnamenti centrali del Cristianesimo attraverso i secoli è la certezza che la luce di Cristo brilla più di qualsiasi oscurità nei nostri cuori e nel nostro mondo. Noi cristiani affermiamo e dichiariamo che la gioia della Risurrezione irradia e prevale sulla sofferenza della croce. Questo è ciò che sosteniamo, questo è ciò che predichiamo e questo è ciò che proclamiamo al mondo intero. Infatti, se Cristo non è risuscitato, allora è vana la nostra predicazione ed è vana la nostra fede (1 Cor 15,14). Nel IV secolo, sant’Efrem il Siro esprimeva la stessa verità in poesia, scrivendo: Alla nostra risurrezione, Dio rinnoverà il cielo e la terra, liberando così tutte le creature e concedendo loro, insieme a noi, la gioia della risurrezione.. La stessa convinzione è espressa nella Domenica di Pasqua, quando proclamiamo: Ora tutto è pieno di luce: il cielo e la terra, e tutte le cose sotto la terra. Al centro della relazione tra l’uomo e l’ambiente c’è la relazione tra gli esseri umani stessi. Come individui, viviamo non solo in relazioni verticali con Dio e orizzontali tra di noi, ma anche in una complessa rete di relazioni che si estendono alle nostre vite, alle nostre culture e a tutto il mondo materiale. Gli esseri umani e l’ambiente formano un abito senza cuciture dell’esistenza, un tessuto complesso creato da Dio. Come esseri umani, siamo chiamati a riconoscere questa interdipendenza tra il nostro ambiente e noi stessi. Non possiamo sfuggire alla nostra responsabilità nei confronti dell’ambiente. Il nostro peccato – la radice spirituale di tutte le guerre e dell’inquinamento – consiste proprio nel rifiuto di considerare la vita umana e il mondo naturale come un sacramento di ringraziamento e un dono di comunione con Dio. Solo allora potremo pregustare e cercare un cielo nuovo e una terra nuova (Ap 21,1)”.
Tra le numerose personalità ed istituzioni presenti all’incontro, Don Francesco Coralluzzo, Prefetto degli studi dell’Istituto teologico salernitano, Don Emilio Salvatore, Preside della Pontificia Facoltà Teologica dell’Italia Meridionale e la Vicesindaca di Salerno, dott.ssa Paky Memoli.
I prossimi appuntamenti
Sabato 6 maggio, alle ore 10, presso il Salone degli Stemmi del Palazzo Arcivescovile, è in programma l’incontro con le Istituzioni. Quindi, alle ore 11 della stessa giornata, in Cattedrale, la Solenne Celebrazione presieduta dall’Arcivescovo di Salerno-Campagna-Acerno, S.E. Monsignor Andrea Bellandi, e condivisa con Sua Santità Bartolomeo I, a cui verrà donata una Reliquia di San Matteo.
La celebrazione del 6 maggio in Cattedrale, vedrà la partecipazione di circa 200 coristi del Coro della Diocesi di Salerno e rappresentanti delle Parrocchie dell’Arcidiocesi, accompagnati dall’Orchestra della Diocesi di Salerno, diretti da Monsignor Frisina. Il canto d’ingresso sarà “Matteo, Apostolo di Cristo” (testi: don Emanuele Andaloro – Musica: Monsignor Marco Frisina) che verrà eseguito per la prima volta il 20 settembre 2023 in occasione dei festeggiamenti Patronali.
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redazione | 26 Aprile, 2023
Cava de’ Tirreni (SA). Grande attesa per la premiazione della seconda edizione de “L’apprendista lettore”
350 studenti partecipanti e oltre 5000 “like” su Fb.
Si svolgerà giovedì’ 27 aprile, alle 10, nell’aula del Consiglio comunale di Cava de’Tirreni, la premiazione della seconda edizione de “L’apprendista lettore” diretto agli studenti del primo ciclo.
Il Concorso è organizzato dall’Associazione L’Iride con il patrocinio del Comune di Cava de’ Tirreni, Assessorato all’Istruzione, e il sostegno di Mondadori bookstore di Cava de’ Tirreni, di Grafica Metelliana e di Saremo Alberi edizioni.
“L’apprendista lettore -afferma la presidente de L’Iride Maria Gabriella Alfano– continua a esprimere la mission dell’attore Peppe Basta, focalizzata sulla crescita culturale e umana dei ragazzi e delle ragazze che, partendo dalla lettura del testo, ne elaborano i contenuti e, utilizzando altri linguaggi espressivi, creano un nuovo prodotto multimediale”.
In questa seconda edizione gli studenti, guidati dai loro insegnanti, hanno letto il libro “La Traccia”, scritto da Federica Ortolan, illustrato da Manuela Simoncelli ed edito da “Saremo alberi”, vincitore del Premio Simonetta Lamberti nella XXXIX edizione del Premio Città di Cava de’ Tirreni e hanno realizzato brevi video ad esso ispirati, video coloratissimi, fatti di disegni, di foto, di animazioni, di gestualità, di parole, di musica.
I video sono stati pubblicati sulla pagina Fb de L’Iride, guardati e votati da migliaia di visitatori che continuano a guardarli e a votarli nonostante il Concorso si sia concluso.
Una Giuria tecnica, presieduta dall’Assessore alla cultura del comune di Cava de’Tirreni , avvocato Lorena Iuliano, e composta da Lara Adinolfi, giornalista, da Emy Giordano, architetto e docente di disegno e storia dell’arte, Agata Lamberti, avvocato e partner de L’Iride per il Premio Simonetta Lamberti , Federica Ortolan e Manuela Simoncelli, autrici del libro La Traccia, ha individuato i vincitori. Primo premio 100 euro in “Buoni libro”, offerti dalla Mondadori store di Cava de’ Tirreni. Altri premi saranno libri per ragazzi offerti da L’Iride, distintivi di Apprendista lettore e Attestati di Merito.
Siamo molto felici -prosegue Alfano- per la partecipazione di tutte le scuole di Cava de’ Tirreni e ci fa molto piacere che il messaggio del libro “La Traccia” , ispirato a far comprendere l’essenza dei valori della vita, sia stato così ben interpretato dai giovanissimi studenti che lo hanno a loro volta diffuso nella collettività. Stimolare a riflettere su temi importanti, unendo ragazzi e adulti all’interno della sana competizione che vi è stata, ci sembra un risultato importante”.
Alla manifestazione di giovedì 27 aprile saranno presenti delegazioni degli studenti delle scuole partecipanti, accompagnati dai docenti e dalle dirigenti Mena Adinolfi, Gabriella Liberti, Maria Rosaria Napoliello, Ermelinda Rocciolo, Ester Senatore e Raffaelina Trapanese. La manifestazione si concluderà con la premiazione dei vincitori che riceveranno i libri e i distintivi di “Apprendista lettore”, realizzati da Grafica Metelliana.
“È stato un onore avere partecipato anche quest’anno come giurata al Concorso L’apprendista lettore, giunto alla seconda edizione – afferma l’Assessore Lorena Iuliano-
un concorso nato con l’intento di dare la possibilità agli studenti di esprimere la loro capacità creativa, mettendo in pratica ciò che ci ha insegnato Peppe Basta: emozionarsi attraverso la lettura.Un ringraziamento va a tutti i ragazzi che come sempre si sono impegnati nella creazione di suggestivi ed originali audiovisivi. Infine un plauso va all’impeccabile organizzazione dell’associazione L’Iride che continua a trasmettere alle future generazioni la passione per i libri”.
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redazione | 20 Aprile, 2023
Cava de’ Tirreni (SA). Insieme costruiamo ponti.
La legalità cresce sui banchi di scuola.
Terzo incontro organizzato dall’I.C. Giovanni XXIII con il patrocinio dell’Amministrazione Servalli, presso la sala conferenza del Comando di Polizia Municipale, per parlare di cultura della legalità.
La scuola in prima fila nel promuovere ed educare al rispetto della legge, delle regole, degli altri e come baluardo alla deriva sociale della criminalità.
I giovani studenti hanno incontrato don Luigi Merola, dell’Associazione “A voce d’ è creature”, che ha testimoniato la sua quotidiana lotta alla illegalità ed alla camorra educando prima di tutto le giovani generazioni dei quartieri più degradati ad una vita possibile senza criminalità.
A parlare di legalità anche l’Assessore regionale alla scuola e alle politiche sociali e giovanili Lucia Fortini, l’Assessore all’istruzione Lorena Iuliano, la Dirigente dell’I.C. Giovanni XXIII Mariarosaria Napoliello, l’Assessore alla Polizia municipale Germano Baldi, il Consigliere comunale con delega alla Cultura Armando Lamberti ed il Comandante della Polizia locale Stefano Cicalese.
La manifestazione è stata condotta dal giornalista Franco Bruno Vitolo.
“Le scuole sono e devono essere il presidio di legalità, sono lo Stato sul territorio – afferma l’Assessore Lorena Iuliano – Ho invitato i ragazzi, protagonisti di questa giornata, ad ascoltare, riflettere, leggere, studiare, a farsi una loro opinione e ad andare avanti con le loro gambe perché questa è la strada da seguire nella direzione della piena legalità e per una società lontana dalla criminalità. L’avvenire è nelle mani delle future generazioni affinché un domani siano uomini e donne attenti e consapevoli”.
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redazione | 13 Aprile, 2023
Cava de’ Tirreni incontra Veria (GRECIA)
Due giorni di iniziative per promuovere il legame di amicizia tra Cava de’ Tirreni e la città greca di Veria, in memoria degli antichi rapporti che videro il Governo greco in esilio proprio nella valle metelliana nei mesi di settembre e ottobre 1944, prima del rientro ad Atene alla fine del secondo conflitto mondiale.
Martedì 18 aprile, alle ore 19,00, presso l’Aula consiliare del Palazzo di Città di Cava de’ Tirreni, si terrà un concerto di musica italiana e greca, nel quale si alterneranno i Cori delle due città: la Corale Polifonica Metelliana e il Coro dell’Associazione culturale di Verghina – Aigai.
Mercoledì 19 aprile, giorno che le Autorità elleniche hanno dedicato al Filellenismo militante (si ricorda la morte di Lord Byron, avvenuta nel 1824 a Messolonghi, in Grecia), dopo l’incontro ufficiale fra il Sindaco di Cava de’ Tirreni Vincenzo Servalli ed il Sindaco di Veria Konstantinos Vorgiazidis, si svolgerà alle ore 17,30 saranno ricordati davanti al monumento ai Caduti di tutte le guerre, in piazza Abbro, i Filelleni italiani caduti per la libertà della Grecia ed i Soldati greci e ciprioti che, alla fine del secondo conflitto mondiale, si sacrificarono in Italia, per liberarla dal nazifascismo.
Oltre ai due primi cittadini, interverranno: Paul Kyprianou, Console di Cipro a Napoli; Kostas Michos, Presidente della Comunità Ellenica di Napoli e Campania; Evdoxia Manolopoulou, Presidentessa dell’Associazione culturale di Verghina – Aigai; Nicola Pisapia, Presidente del Comitato per la promozione dei Gemellaggi di Cava de’ Tirreni; Marco Galdi, Presidente della Società Filellenica Italiana; che si sono resi promotori del processo di gemellaggio in corso fra le Città di Cava de’ Tirreni e di Veria.
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