cronaca
E’ sfratto per Gennaro Sirgolea, nessun rinvio (video intervista)
CAVA DE’ TIRRENI (SA). Sperava in un rinvio almeno per avere il tempo di cercare un monolocale o un appoggio temporaneo, invece, puntuale, ieri mattina, le forze dell’ordine hanno raggiunto la sua abitazione in via Pietro Formosa, ai Pianesi e hanno dato seguito allo sfratto per morosità per Gennaro Sirgolea, disoccupato di 55 anni. La sua denuncia è contro le istituzioni che non offrono aiuti concreti per questi casi estremi. “Ho cercato un mesetto di tempo, afferma Gennaro Sirgolea per trovare una soluzione. I tempi non sono stati rispettati e sono arrivati poliziotti, avvocati e proprietario dell’abitazione. Mi hanno fatto firmare e sono dovuto andare via. Io la roba dove la porto, non ho lavoro, non so dove andare e ho dovuto prendere solo poche cose personali e son dovuto scendere. Mi trovo in mezzo ad una strada. Pensavo che il comune potesse darmi una mano, invece, niente. Non sanno come e quando aiutare la gente:mi sono trovato in difficoltà con il comune di Cava de Tirreni già da due settimane. Ieri mattina la conferma sono stato sia a servizi sociali sia la comune ma nessuno mi ha potuto ricevere”. Già mercoledì, Gennaro Sirgolea è stato ricevuto dall’assessore alle Politiche Sociali, Vincenzo Lamberti, il quale ha manifestato la volontà di aiutare l’uomo con il contributo eccezionale di 1000 euro per i fitti a patto che l’uomo si trovasse una sistemazione”. Ma l’amarezza per Gennaro Sirgolea è riconducibile al fatto che il comune non prevede aiuti importanti per persone come lui che si trovano in gravi difficoltà sia economiche sia abitative. Nessuna risposta dai voucher lavoro né dal bando per i cittadini morosi raggiunti da ordine di sfratto. Gennaro Sirgolea, dopo essere stato al comune e ai servizi sociali, si è recato al convento di San Francesco e Sant’Antonio, per cercare accoglienza. Al convento Gennaro, potrà andare per un piatto caldo ma per lui rimane il problema dell’assenza di un tetto sotto il quale vivere. “Il comune, sostiene Gennaro, non da aiuti concreti a noi cittadini in difficoltà. Io non so se il comune e i servizi sociali non danno una mano a chi come me la dovrebbe avere, a questo punto non si sa a chi rivolgersi e come andrà a finire per persone con le mie stesse problematiche”. (a.f.)
Da Scampia a Salerno per rubare autovetture, arrestati tre esperti ladri dalla Polizia Stradale
SALERNO. Nelle prime ore della mattina, personale della Squadra di Polizia Giudiziaria della Sezione Polizia Stradale di Salerno, coadiuvato dagli agenti del Compartimento Polizia Stradale di Napoli, ha eseguito un’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal G.I.P. presso il Tribunale di Salerno, arrestando tre persone ritenute responsabili di tre furti di autovetture in altrettante concessionarie del salernitano.
I tre arrestati, napoletani e già noti alle forze dell’ordine per diversi precedenti, sono: Armando Climeni, di anni 50; Gennaro Capasso, di anni 41; Salvatore Smimmo, di anni 41.
In particolare, i tre uomini avevano rubato il 4 settembre 2014 un’autovettura Fiat Panda presso una concessionaria di Fisciano e un’Audi A3 in una concessionaria di Pontecagnano, in data 15 ottobre 2014 un’Audi A5 in una concessionaria nella zona industriale di Salerno.
Nel corso delle indagini sui furti, coordinate dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Salerno, conseguenti alla denuncia presentata dal titolare della concessionarie di autovetture di Pontecagnano, i poliziotti hanno accertato che il modus operandi era simile: due persone, in genere il Climeni e il Capasso, entravano nella concessionaria e chiedevano di visionare un’autovettura memorizzando il posto dove erano conservate le chiavi dei veicoli esposti al pubblico; nel corso della trattativa per l’acquisto, uno dei due distraeva il venditore mentre l’altro complice prelevava le chiavi di un altro veicolo in esposizione, saliva a bordo e lo metteva in moto allontanandosi rapidamente, seguito successivamente dai due complici che si allontanavano a bordo dell’autovettura di proprietà di uno di loro.
I poliziotti della Sezione Polizia Stradale di Salerno sono riusciti ad identificare i responsabili dei furti grazie a un’attenta visione dei filmati registrati sugli impianti di videosorveglianza delle concessionarie e di quelle dislocate lungo la rete autostradale, che portavano a individuare nella zona del quartiere Scampia di Napoli il luogo di destinazione dei veicoli rubati. La collaborazione dei poliziotti del Commissariato di Pubblica Sicurezza competente territorialmente, ai quali i tre uomini erano be noti a causa dei loro precedenti, ha consentito la certa identificazione degli autori dei furti.
I tre arrestati, infatti, sono da considerarsi degli esperti ladri di auto, registrando a loro carico diversi furti all’interno di concessionarie in varie località del territorio nazionale. In particolare, Capasso e Climeni, che risultano sottoposti all’obbligo di presentazione alla Polizia Giudiziaria presso la Stazione dei Carabinieri territorialmente competente, si recavano nel salernitano per rubare le autovetture, subito dopo essersi presentati per la firma presso i carabinieri. Anche per tale motivo, le indagini proseguono al fine di accertare la loro responsabilità in altri furti di autovetture commessi col medesimo modus operandi.
Questa operazione della Polizia di Stato salernitana ha posto fine a una serie di furti all’interno di concessionarie di autovetture che, negli ultimi tempi, avevano provocato apprensione tra i commercianti del settore, anche perché, in molti casi, i veicoli esposti per la vendita non sono coperti da polizza assicurativa contro il furto. (Roberto Trucillo)
Dramma abitazione in città, disoccupato moroso rischia di finire per strada
CAVA DE’ TIRRENI (SA). “A 55 anni la società non può buttarci per strada. Sono disposto a fare una vibrante protesta ”. Domani (venerdì)sarà raggiunto dalle forze dell’ordine per lasciare la sua abitazione ai Pianesi. L’uomo distrutto non sa dove andare e fa appello al comune e a qualche persona di buon cuore affinchè lo faccia appoggiare in una piccola casetta, anche in un monolocale. Si tratta del 55enne Gennaro Sirgolea che è stato raggiunto da ordinanza di esecuzione coatta di sfratto per morosità. L’uomo non discute sull’ordinanza ricevuta, in quanto sa di essere in difetto da oltre un anno. Fin quando ha lavorato l’uomo è riuscito a tenere fede all’impegno economico assunto col proprietario del piano mansarda di via Pietro Formosa ma ora che si arrangia come può, non è riuscito più a sostenere il fitto. Ieri mattina (stamane), Gennaro Sirgolea è stato anche al comune, ricevuto dall’assessore alle Politiche Sociali, Vincenzo Lamberti che gli ha comunicato che oltre ad un contributo in casi di emergenza come questo, di 1000 euro destinati al pagamento dei primi fitti, il comune non può dare case. Ma l’amarezza per Gennaro Sirgolea è riconducibile al fatto che il comune non prevede aiuti importanti per persone come lui che si trovano in gravi difficoltà sia economiche sia abitative. “Ho partecipato due volte ai voucher lavoro, afferma Gennaro, e mai sono stato chiamato a lavorare. Il comune emanò un bando proprio per i cittadini morosi. Ho portato i documenti, tutto quello che mi è stato chiesto ma non ho avuto mai alcuna risposta. Io non capisco ma a noi cittadini italiani in difficoltà, chi ci deve aiutare se non lo Stato Italiano e il comune di residenza?. Ora, dopo essere stato ricevuto dall’assessore Lamberti, il 55enne Gennaro Sirgolea, confida in un rinvio dello sgombero per poter almeno avere il tempo di cercare una locale dove potersi sistemare. “Oltre alla possibilità che il comune mi ha prospettato dell’aiuto di mille euro, ho bisogno di trovare in fretta una piccola casa”. Sa che non è facile trovare in tempo utile un locale per una sua futura sistemazione ma confida nel buon senso di alcune persone per poterlo fare. Intanto, ora oltre a trovare una soluzione, Gennaro Sirgolea, deve lottare per un rinvio del provvedimento “Esecuzione forzata di sfratto per morosità visto l’ordinanza del 10 aprile 2014”, disposto dal Tribunale di Nocera Inferiore in data 21 maggio 2015. (a.f.)
Muore maresciallo della Polizia stradale decorato al merito
CASTEL SAN GIORGIO (SA). E’ deceduto,dopo breve malattia, Romeo Soglia maresciallo in pensione della polizia stradale di Castel San Giorgio.
E’ morto nel sonno, anche se era malato da due mesi,ma tutto lasciava presagire che le cose potessero migliorare. Il maresciallo Soglia era una persona molto stimata e professionalmente aveva ricevuto numerosi encomi, tra i quali la medaglia d’oro al merito di servizio nel 2008 dal ministro dell’interno
Una carriera costellata di successi, ma soprattutto di umanità, integrità e serietà professionale che avevano distinto Soglia nella polizia stradale
Un vuoto incolmabile nei colleghi e nella comunità di Castel S.Giorgio, che si è stretta forte intorno alla famiglia, non facendole mancare il sostegno e l’affetto da parte di quelli che lo hanno stimato e voluto bene
Saccheggiata casa ai Pianesi
CAVA DE’ TIRRENI (SA). L’abitazione, sita al primo piano, in uno stabile fatiscente, e che fino a cinque mesi fa era abitata da una signora 80enne, che poi era stata ospitata nella casa di riposo Casa Serena a Pregiato, è stata messa a soqquadro dai ladri sabato notte.
Oltre al materiale buttato alla rinfusa e che era visibile dall’esterno, è stata trovata sguarnita la finestrella laterale che affaccia nel vicolo. Evidentemente i ladri, accortisi che la casa era rimasta disabitata ma ancora con il mobilio all’interno, hanno pensato che l’anziana donna avesse lasciato i suoi averi ancora nella casa dove ha vissuto per tanti anni e che ora ha dovuto lasciare anche contro il suo volere, attenzionata dai servizi sociali e trasferita a casa Serena, perché non in gradi di vivere più da sola.
La donna, molte volte è stata trovata a dormire nella sua macchina, nonostante le intemperie. Allo stato non si conosce la stima del materiale trafugato.
Non si sa se la donna abbia potuto dimenticare soldi e preziosi da qualche parte a causa di piccole dimenticanze dovute all’età. Intanto, è difficile effettuare una stima del materiale e quant’altro mancante, poiché in quella viveva solo la donna, alla quale ora sarebbe deleterio per il suo stato psicofisico, annunciarle che la sua storica abitazione è stata visitata dai ladri.
I ladri, sarebbero entrati dal portone principale in ferro con la serratura rotta. Una volta al primo piano, è stato facile per i malviventi forzare la porta d’ingresso dell’abitazione, in vetro e ferro. Molto probabilmente, i ladri per non essere scoperti al momento di lasciare l’abitazione hanno preferito la via di fuga dalla finestra laterale che è stata trovata sguarnita. (a.f.)