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La Cavese torna alla vittoria. Il match testacoda del girone si tinge di bianco e di blu
E’ stata più snervante del previsto la sfida di scena al Lamberti tra la prima della classe e il fanalino di coda, Puteolana, dei giovani cavesi di nascita Lamberti e Trezza che sono riusciti a resistere trequarti di gara alla corazzata aquilotta, che ha messo in risalto un significativo miglioramento generale nella gestione della palla e negli schemi di centrocampo ma che ha ancora difficoltà nel concretizzare la sua superiorità.
La cronaca del primo tempo della sfida tra la capolista e la cenerentola del girone racconta di queste difficoltà. Al 5’pt è Banegas che protesta per un fallo subito nel cuore dell’area ospite non ritenuto da rigore dall’arbitro. Aliperta detta i tempi a centrocampo e al 9’pt pesca Foggia nel cuore dell’area della Puteolana ma la conclusione va alta sulla traversa con Lamberti che controlla. Il portierino si oppone al 14’pt a una conclusione potente dalla sinistra di Bacio Terracino su assist di Munoz.
La Puteolana soffre ma stringe i denti ed erge un muro davanti alla propria porta. La Cavese prova ad aggirarlo al 24’pt sempre con Munoz che cambia gioco sul solito Bacio Terracino. Questa volta la conclusione finisce fuori dopo aver attraversato tutto lo specchio della porta. Unica sortita dei flegrei ad opera dell’altro cavese tra le file ospiti. Trezza viene chiuso in extremis da Magri in angolo. Ultima palla significativa del primo tempo per gli aquilotti al 36‘pt. Dal limite dell’area è Banegas che con una ciabattata da dimenticare mette sul fondo.
L’ultimo quarto d’ora non regala altre emozioni e si va negli spogliatoi con qualche mugugno registrato sugli spalti tra i tifosi di fede bleu foncé.
Nella ripresa il leit motiv non cambia. Pallino sempre tra i piedi metelliani e occasioni che si susseguono. Inizia Foggia a sprecare al 3’st un contropiede che poteva essere sfruttato meglio. Ancora lui al 5’st su assist di Munoz a mandare alto sulla trasversale.
Il tiro a bersaglio continua. Debole al 9’st la conclusione di Bacio Terracino da posizione favorevole. Solo al quarto d’ora la Puteolana riesce a rompere per un po’ l’assedio dei metelliani con D’Ancora, prima, e Habuken, dopo, ma le conclusioni non impensieriscono Colombo.
La Cavese vuole vincere la partita a tutti i costi ma è tosta. Solo un’invenzione personale può sbloccare l’empasse. È il 33’st quando l’occasione arriva. Ad inventarsi il gollazzo della domenica ci pensa il solito Aliperta. Il calcio di punizione dai 25 metri è battuto con tutta la sua maestria. La rasoiata a filo d’erba scavalca Lamberti, proteso invano sulla sua destra, e si insacca tra il grido liberatorio della tifoseria.
L’ultimo quarto d’ora continua a vedere la Cavese padrona del campo alla ricerca del gol della sicurezza che però non arriva. Poco importa, dopo due pareggi consecutivi che avevano inaugurato il 2023 è arrivata finalmente la vittoria che tiene a distanza le avversarie che vogliono contendere il posto per la promozione in lega Pro.
CAVESE (4-3-3): Colombo; Basile, Altobello (1’st Lomasto), D’Amore;Munoz (21’st Tumminelli), Aliperta, Cuomo (17’st Bezzon), Banegas (17’st Palma), Foggia,Bacio Terracino (17’st Gagliardi). A disp. Angeletti, Rossi, Fissore, Maffei. All. Troise.
PUTEOLANA (3-5-2): Lamberti; D’Ascia, Avella, Amelio; Magnavita (39’st Romeo), D’Ancora (36’st Cappa), Catinali, Grieco (42’st Caliendo) , Raucci (32’st Varchetta); Trezza, Guarracino (9’st Haberkon). disp. Pirone, Escobar, Cacciuttolo,Rimoli. All. Marra.
ARBITRO: Rodigari di Bergamo.
RETI: 33’st Aliperta .
NOTE: Giornata fredda ma con cielo sereno, spettatori circa 1300 di cui un centinaio da Pozzuoli. Ammoniti: Foggia, Tumminelli, D’Ascia. Angoli: 5 a 4 per la Cavese. Recuperi: 2’pt, 5‘st.
Cava de’ Tirreni (SA). La Cavese non vince né convince ma resta capolista.
La formazione allenata da mister Troise non riesce a far un sol boccone dell’avversaria di turno, l’Afragolese dell’ex Bitetto, e vede riavvicinarsi pericolosamente le dirette contendenti alla vittoria finale del campionato.
Al Simonetta Lamberti, nel giorno del ricordo da parte della curva sud “Catello Mari” del tifosissimo Salvatore Mazzotta- Cheghevone, non è andata oltre il pari contro i vesuviani. Contestazione chiassosa a fine gara nei confronti della società perché conferma sulla panchina il mister nonostante scelte tecniche e tattiche opinabili confezionate a iosa nelle ultime sfide di campionato.
E ora la sfida di domenica prossima sarà una vera e propria disfida per gli aquilotti a Barletta. E probabilmente il futuro di Troise è proprio legato al risultato di questa prossima trasferta. Ma veniamo alla cronaca della gara domenicale.
Parte meglio della Cavese l’Afragolese che al 12’pt a sorpresa trova il vantaggio su un tiro dal limite improvviso di Picascia che sorprende Colombo, apparso in giornata no, anche per un successivo svarione. La doccia fredda viene accusata dalla Cavese che rischia di capitolare di nuovo due minuti più tardi. Una conclusione dalla sinistra viene ribattuta ma nel cuore dell’area aquilotta c’è Esposito che a botta sicura spara in porta. Miracolo di Colombo che para.
Reagisce la formazione di Troise anche perché punta nell’orgoglio dai mugugni dei propri tifosi.Ciro Foggia al quarto d’ora non inquadra lo specchio della porta per qualche centimetro. Poco fuori anche la fucilata di Maffei un minuto dopo.
I metelliani sembrano aver preso il pallino del gioco tra i propri piedi e macinano gioco. Che porta al pareggio al 27’pt. Dal corner batte Aliperta una traiettoria sul secondo palo sul quale si avventa Foggia che rimette sulla linea di porta per l’accorrente Munoz che ribadisce in rete per l’1-1.
Potrebbe trovare subito il raddoppio la formazione di casa un minuto più tardi ma il siluro di Rossi viene deviato in angolo da Provitolo. Errore al 33’pt della retroguardia ospite ma Bubas partito in contropiede viene steso al limite e l’occasiome sfuma. La prima parte del match si chiude senza altri sussulti.
Nella ripresa subito dentro Banegas al posto di Bubas per dare più ordine al centrocampo aquilotto, sempre più in difficoltà per l’eccessivo sbilanciamento in avanti della squadra e per le non ideali condizioni di Aliperta. Al 7’st è Gagliardi che potrebbe far male ma lo anticipano in extremis in angolo.
Azione pericolosa al 21’st di Banegas ma la conclusione finisce a fil di palo out. Poco prima della mezzora è Maffei che se ne va sulla fascia, assist per l’accorrente Gagliardi che converge al centro e spara in porta senza però centrare lo specchio.
Ultimo sussulto della sfida opera dell’ex di turno Martiniello che vede fuori dai pali Colombo e prova a beffarlo con un tiro a pallonetto ma senza fortuna. Il triplice fischio finale accolto da una bordata di fischi nei confronti della panchina bleu foncé sempre più sotto accusa e contestata.
Domenica la prova del nove per Troise e compagni. Solo un risultato positivo salverà il tecnico, questo è il pensiero della tifoseria. Ma sarà lo stesso del patron Lamberti?
CAVESE (4-3-3): Colombo; Rossi, Altobello (34’st Tumminelli), Magri, Maffei; Munoz (17’st Bacio Terracino), Aliperta (26’st Bezzon), Cuomo(39’st Salandria); Foggia, Bubas (1’st Banegas), Gagliardi. A disp. Angeletti,Basile, D’Amore, Fissore. All. Troise.
AFRAGOLESE (5-3-2): Provitolo; Da Dalt (25’st De Marco), Allegra, Murolo, Picascia, Cordato (40’st Arrivoli); Camara (25’st Percuoco), Virgilio (36’st Carbone), Esposito; Tripicchio (17’st Padulano), Martiniello. A disp. Iurino,Esposito, Potenza, Mancino. All. Bitetto.
ARBITRO: Viapiana di Catanzaro.
RETI: 12’pt Picascia, 27’pt Munoz.
NOTE: Giornata uggiosa, terreno in buone condizioni, spettatori circa 1300 di cui una cinquantina da Afragola. Ammoniti: Bubas, Tumminelli,Bacio Terracino, Murolo, Picascia, Allegra. Angoli:6-3 per la Cavese. Recuperi: 0’pt, 5’st.
Cava de’ Tirreni (SA). Cavese sempre più regina del girone H. Onore delle armi, al Lamberti, per il Brindisi.
Era una giornata delicata e sicuramente insidiosa per la Cavese quella da vivere contro la formazione brindisina. C’era da rintuzzare un possibile attacco alla leadership da parte degli uomini di Danucci, in caso di vittoria corsara, e soprattutto dimostrare che con le altre big del girone gli aquilotti non hanno nessun timore riverenziale.
Alla fine hanno dimostrato i bleu foncé che sono una squadra vera. Capace di fare quadrato nei momenti topici di una sfida e di essere a volte cinici e spietati. Sì, spietati. In tutta la gara per esempio con il Brindisi hanno avuto tre palloni giocabili in attacco e sono stati capaci di concretizzarli in due reti all’attivo.
Il Brindisi, invece, ha da recriminare per il penalty parato da Colombo, la sua terza prodezza stagionale, a Dammacco, e due legni colpiti. Ma vince chi segna, pali e rigori mancati non fanno risultato. Così manda in archivio la sfida col Brindisi la Cavese e si prepara al derby di mercoledì a Nocera Inferiore che sarà senza il pubblico metelliano per le restrizioni imposte per motivi di ordine pubblico.
Ci sarà anche lì, al San Francesco, da stringere i denti e da difendere gli ora sette punti di vantaggio sulle inseguitrici. La fuga è cominciata ma la meta è ancora lontana. La cronaca della partita è ricca di emozioni.
Parte bene la Cavese che si fa pericolosa al 9’pt con una conclusione poco alta sulla traversa di Banegas su assist di Bacio Terracino. Due minuti più tardi è Aliperta su punizione che impegna il portiere ospite. Ma proprio quando sembrava che gli aquilotti potessero passare in vantaggio arriva il pericolo più grande vissuto nella sfida domenicale con i pugliesi. Su un pallone indirizzato nel cuore dell’area piccola metelliana si avventa D’Anna. Colombo allunga la mano e tocca la gamba dell’avversario con la sfera che si allontana. Per l’arbitro, tra le proteste dei locali, è calcio di rigore.
Dal dischetto va il centravanti Dammacco che si fa ipnotizzare da Colombo che neutralizza il suo terzo penalty stagionale tra il tripudio dei tifosi e dei compagni. Il Brindisi non ci sta e dimostra di non voler perdere. Il forcing produce una costante pressione nella metacampo aquilotta. E al 40’pt ci vuole un pizzico di fortuna e un super Colombo per non capitolare. Prima Felleca impegna il portiere bleu foncé che sventa con l’aiuto della traversa poi è Bacio Terracino che si oppone con il corpo alla conclusione potente di Valenti.
La Cavese riesce ad andare, così, all’intervallo, col vantaggio e tra gli applausi dei tifosi che dimostrano di aver gradito la prestazione dei locali. Nella ripresa stesso copione della prima parte del match. Brindisini a fare la partita e aquilotti a ripartire per approfittare di ogni piccolo errore ospite in contropiede.
Per 36 minuti non accade nulla di significativo. Ma quasi all’improvviso arriva il pareggio ospite. Dalla sinistra parte l’azione del Brindisi; al limite dell’area Santoro, subentrato a Ceesay, fa partire un insidiosissimo tiro che in allungo Colombo sfiora spingendolo sul palo, il rimbalzo è favorevole a Opoola che riesce a un paio di metri dalla porta metelliana a spingere oltre la linea per il gol che fa esplodere la gioia dei circa cento tifosi al seguito. Gioia che però dura pochissimo.
La Cavese non accusa affatto il colpo. Anzi riparte a testa bassa per ritrovare vantaggio e vittoria e così è stato. Ci mette tre minuti perché la coppia Tumminelli-Bubas subentrata a Banegas e Foggia confezioni il gioiello della domenica. L’azione parte dai piedi di Aliperta che innesca il contropiede di Bubas. L’attaccante allarga per Tumminelli che se ne va sulla fascia e fa partire un cross al bacio per lo stesso Bubas che ruba il tempo al suo francobollatore e incorna alle spalle di Vismara. Tutto bello. E la torcida biancoblù va in delirio.
Il Brindisi nonostante qualche timido tentativo di riprovare a trovare il pareggio deve ammainare bandiera e sancire la superiorità della Cavese in questa fase della stagione troppo forte e troppo motivata per non fallire la vittoria casalinga. É il momento di Troise e compagni. La speranza è che continui così fino alla fine, per tagliare il traguardo ambito e conquistare il premio agognato: la serie C.
CAVESE (4-3-3): Colombo; Rossi, Fissore, Munoz (4’st Magri), Maffei; Palma (21’st Salandria), Aliperta, D’Amore; Banegas (28’st Tumminelli), Foggia (34’st Bubas), Bacio Terracino (46’st Gagliardi). A disp. Angeletti, Ludovici, Cinque, Anzano. All. Troise.
BRINDISI (4-3-3): Vismara; Valenti, Baldan, Sirri, Di Modugno (46’st Stauciuc); Ceesay (28’st Santoro), Cancelli; D’Anna,Opoola, Felleca; Dammacco (15’st Mancarella). A disp. Oliveto, Santochirico, Gorzelewski, Triarico, De Rosa, Palumbo. All. Danucci.
ARBITRO: Ursini di Pescara. RETI: 27’Banegas, 36’st Opoola, 39’st Bubas. NOTE: Giornata soleggiata, spettatori circa 2000 di cui un centinaio da Brindisi. Ammoniti: Colombo, Banegas, Maffei, Palma, Valenti, D’Anna. Angoli:1–5. Recuperi: 1’pt,5‘st. Al 16’pt Dammacco si fa parare un rigore da Colombo.al 16’st ammonito per proteste l’allenatore ospite Danucci.
Cava de’ Tirreni (SA). La Cavese è ancora prima. Battuto il Casarano, difesa la leadership del girone.
La Cavese continua la sua corsa solitaria in testa alla classifica del girone H della serie D battendo tra le mura amiche il Casarano. Partita ostica per le caratteristiche tecniche degli ospiti per la formazione di mister Troise ma che due gol del ritrovato Foggia avevano messo sui binari giusti.
A complicare i giochi però nella fase finale della sfida un ammanco di tensione tra gli aquilotti e un altrettanto pericoloso calo tecnico dei subentrati in corso d’opera Bacio Terracino, Salandria e Palma al posto dei vari Aliperta, Puglisi e Gagliardi. Comunque è stata alla fine vittoria.
Tre punti che tengono a distanza il Barletta che si conferma l’avversario più insidioso per la promozione. Ma veniamo alla cronaca della partita. Soprattutto nella prima mezzora parca di emozioni. Al 9’pt protesta Gagliardi per un fallo subito ad opera del portiere ospite Carotenuto ma dirige all’inglese Galiffi che fa proseguire senza decretare il penalty. Bella triangolazione al 20’pt Foggia, Rossi, Aliperta ma la conclusione del centrocampista aquilotto è fuori dallo specchio della porta.
Il Casarano va vicinissimo al gol al 29’pt con una conclusione volante di Strambelli che si infrange però sull’incrocio dei pali finendo la sua corsa sul corpo di Colombo che per fortuna riesce ad accartocciarsi su di essa senza altri problemi. Il pericolo corso scuote i metelliani che due minuti più tardi sbloccano il risultato a loro favore. Da un calcio d’angolo di Gagliardi nasce l’occasione più ghiotta, poi sfruttata, della Cavese. Piambianchi per evitare lo stacco aereo dell’accorrente Fissore lo trattiene irregolarmente abbattendolo. Per l’arbitro nessun dubbio. Dal dischetto lo specialista Foggia insacca spiazzando Carotenuto.
Gli ospiti subiscono il colpo e si innervosiscono non riuscendo a creare insidie dalle parti di Colombo. E così al 41’pt viene espulso dalla panchina l’allenatore in seconda Morra per proteste. Si va negli spogliatoi senza altri sussulti. La ripresa inizia nel migliore dei modi per gli aquilotti. Al 2’st, infatti, trovano il due a zero. Bezzon con un’azione da manuale su una ripartenza si fa tutto il campo e serve un assist d’oro sul filo del fuorigioco a Foggia che non spreca mettendo a sedere Carotenuto e insaccando a porta vuota.
La sfida si fa sempre più in discesa per la squadra di casa. Al 15’st Rossi se ne va sulla fascia destra ma entrato il area da posizione defilata spara alto sulla traversa. La formazione di casa è padrona del campo. Si sviluppa sulla fascia destra un’altra azione pericolosa aquilotta al 31’st. Munoz si invola e mette in area per l’accorrente Foggia che devia sul primo palo. Questa volta fa buona guardia Carotenuto che para. I cambi apportati da Troise, forzati quelli di Puglisi e Aliperta per noie fisiche, rimettono in discussione la leadership a centrocampo tra le due formazioni. E così ne approfitta il Casarano per guadagnare terreno e farsi pericoloso dalle parti di Colombo.
E’ il 38’st quando suona la sirena d’allarme in casa aquilotta. Burzio fa partire un traversone perfetto nel cuore dell’area metelliana sul quale si fa trovare pronto il neo entrato Barbetta che di testa impegna severamente in angolo il portiere metelliano. Insiste il Casarano e un minuto più tardi raccoglie i frutti di questa pressione. Marsili sulla trequarti scodella in area un pallone per i suoi attaccanti. Traiettoria beffarda della palla sulla quale nessuno tra Strambelli e co. interviene ingannando Colombo quel tanto che lo costringe ad ammainare bandiera e a piegarsi in fondo al sacco per la raccogliere la palla dell’1 a 2.
Gli ultimi cinque minuti di partita e i cinque di recupero passano come un’eternità ma senza altri pericoli reali dalle parti della difesa bleu foncé. Il triplice fischio accolto come una liberazione dai tifosi in uno stadio modificato dalle decisioni della vigilia delle autorità, con la curva sud preclusa agli ultras, sfollati nei distinti per l’occasione.
Mercoledì la squadra sarà impegnata ad Altamura in coppa Italia. Domenica invece trasferta ancora pugliese a Martina Franca per continuare il tentativo di allungo sulle altre.
CAVESE CASARANO 2-1
CAVESE (4-3-3): Colombo; Rossi, Altobello, Fissore, D’Amore; Munoz, Aliperta (33’st Salandria), Bezzon; Puglisi (23’st Palma), Foggia, Gagliardi (18’st Bacio Terracino). A disp. Angeletti, Banegas, Cappa, Gaeta, Ludovici, Cuomo. All. Troise.
CASARANO (4-3-3): Carotenuto; Parisi, Rizzo (31’st Dellino), Pambianchi, Bocchetti (18’st Barbetta); Vitofrancesco (18’st Sepe), Marsili (45’st Gatto), Cannavaro (18’st Ortisi); Strambelli, Saraniti, Burzio. A disp. Baietti,Antonacci, Cecere, Navas. All. Costantino.
ARBITRO: Galiffi di Alghero. RETI: 3’pt Foggia(rig.), 2’st Foggia, 39’st Strambelli . NOTE: Giornata soleggiata, spettatori circa 1400 di cui una trentina da Casarano. La curva sud Catello Mari chiusa per provvedimento restrittivo prefettizio. Espulso al 41’pt l’allenatore in seconda del Casarano Morra per proteste. Ammoniti: Bezzon, Colombo, Pambianchi, Saraniti, Marsili. Angoli:5-3 per il Casarano. Recuperi: 3’pt, 5‘st.
Cava de’ Tirreni (SA). Lamberti amaro. Un’apatica Cavese non riesce a battere il Gravina. Sempre più a rischio la panchina di Troise.
Brutta copia di una brutta copia. La Cavese non riesce a cancellare la sconfitta col Lavello e delude con un pareggio casalingo contro una delle cenerentole del girone, il Gravina, apparso il Real Madrid grazie proprio alla pochezza offerta dai padroni, si fa per dire, di casa.
Tanta amarezza in chi ha potuto assistere alla sfida a porte chiuse grazie a una diretta a pagamento che è partita tra l’altro una mezzora dopo il fischio iniziale. Nonostante il doppio passo falso, sconfitta esterna e pari interno, la formazione di Troise limita i danni rimandendo comunque al comando del girone affiancata dal Barletta, che a questo punto è la vera papabile al salto di categoria se non si interverrà da parte della società del patron Lamberti sulla squadra.
A partire dal timoniere, apparso ancora una volta indeciso sulle scelte da intraprendere sul piano tattico. Ma veniamo alla cronaca della gara. Il primo tempo è abbastanza noioso e scarno di note. Solo un paio di lampi, uno per parte, ad illuminare. La prima occasione alla mezzora è per la Cavese. Salandria dai venti metri a giro prova a fare l’Insigne di turno, ad opporsi però allungandosi alla sua sinistra è Mascolo che mette in angolo. Al 44’pt la risposta dei giovani, baldanzosi, ospiti, mai succubi della capolista.
Tommasone indirizza nello specchio della porta un tiro forte e preciso ma Colombo risponde presente e sventa in angolo. Nella ripresa subito l’occasionissima per gli ospiti. Tommasone dribla in area Palma che lo falcia. L’arbitro Bocchini indica il dischetto del calcio di rigore. L’attaccante murgiano si prende la responsabilità del tiro ma battezza l’angolo giusto Colombo che fa il miracolo neutralizzando in angolo il penalty.
Il pericolo passato dovrebbe scuotere l’undici metelliano. Invece si riprende a giochicchiare senza idee. Anzi a complicare la vita agli aquilotti ci si mette al 12’st il terzino Maffei che commette un fallo di nervosismo su Parisi sotto gli occhi del direttore di gara che lo espelle.
In dieci contro undici pare giocar meglio la Cavese ma è solo fuoco di paglia perché di occasioni nemmeno l’ombra. E la musica non cambia neanche con il ritorno alla parirà numerica sul campo che arriva al 27’st per il doppio giallo rimediato da Ligorio.
Ultimissima chance per strappare l’immeritata vittoria la squadra di casa l’ha in pieno recupero sui piedi di Foggia, subentrato a Banegas. Ma l’attaccante manda fuori un rigore in movimento, tra la disperazione dei compagni e del gruppetto di dirigenti e accompagnatori che hanno potuto assistere alla gara suegli spalti del Lamberti.
CAVESE GRAVINA 0-0
CAVESE (4-3-3): Colombo; Tufano (16’st D’Amore), Munoz, Fissore, Maffei; Bezzon (44’st Gaeta), Palma (20’st Puglisi), Salandria; Banegas (20’st Foggia), Bubas, Gagliardi (16’st Cappa). A disp. Angeletti, Rossi, Altobello, Anzano. GRAVINA(4-1-3-2): Mascolo; Sanzone, Ligorio, Romano; Parisi, Chacon, Kharmou Parisi, Kharmoud, Galardi, Ligorio, Bruno; Tommasone, Actis Goretta. A disp. Vicino, Dragutinovic, Magnavita, Lasalandro, Rosini, Gambicchia, Perretti, Garnica, Giglio. All. Summa.
ARBITRO: Bocchini di Roma 1.
RETI: NOTE: gara a porte chiuse per la squalifica di un turno del Simonetta Lamberti. Terreno pesante per le forti piogge della vigilia, cielo coperto. Espulso al 19’st Maffei per fallo su Parisi, al 27’st Ligorio per somma d’ammonizioni. Ammoniti: Ligorio, Bubas, Gagliardi, Romano. Angoli: 5-5. Recuperi: 1’pt, 6‘st. Al 6’st Tommasone sbaglia un calcio di rigore parato in angolo da Colombo.