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Cava de’ Tirreni (SA). Cronaca di una sconfitta inaspettata. Cade al Lamberti la Cavese. E suona l’allarme
La Cavese cade malamente davanti al proprio pubblico e apre la crisi. Aria pesante si respira in città ed acuisce il clima di polemiche acceso dalle precedenti prestazioni aquilotte in quest’apertura di campionato, dove pur arrivando i risultati il gioco è mancato.
Con alle spalle le due vittorie conquistate si auspicava una domenica esaltante e soprattutto vincente. Invece, contro un buon Barletta che ha fatto il suo compitino semplice semplice ma efficace l’undici di Troise non ha saputo e potuto fare di meglio che lasciare la posta in palio al team ospite.
A mancare soprattutto il reparto centrale. Sulla mediana, a parte il giovane Bezzon, tutti hanno toppato, riuscendo a perdere sin dall’inizio della partita il pallino del gioco. E alla fine la Cavese ha dovuto con amarezza e tra i fischi dei suoi tifosi delusi e spazientiti ammainare bandiera. Ma veniamo alla cronaca della sfida.
La Cavese parte male. Non riesce a diventare padrona del centrocampo e permette a un buon Barletta di gestire al meglio l’avvio di gara. Gli ospiti trovano, così con il loro uomo migliore, all’11’pt il gol del vantaggio. Palla gestita male in fase di costruzione da parte del centrocampo aquilotto. Sull’errore si avventa Lattanzio che dal limite dell’area di rigore fa partire un fendente che si infila alla sinistra di Colombo, battuto con non poche responsabilità.
La doccia fredda gela i metelliani che però a testa bassa provano subito a reagire e a riequilibrare il risultato del match. Al 15’pt miracolo di Piersanti su Gaeta. Al 20’pt è Banegas che spreca da posizione favorevole. Bissa al 24’pt l’attaccante di casa che manda fuori un’altra buona palla-gol. Sfortunata al 33’pt la Cavese che ha la più ghiotta delle occasioni sui piedi di Gaeta, nel cuore dell’area ospite, ma il suo piatto si stampa sul palo lontano. Il primo tempo si chiude al 43’pt con una punizione di Loiodice che coi pugni allontana Colombo.
Nella ripresa Troise, tecnico degli aquilotti, prova a cambiare registro lasciando negli spogliatoi un evanescente Foggia per Bubas ma la musica non cambia perché le difficoltà sono tutte sulla mediana. Aliperta è l’ombra del campione che è, pe rché sempre in affanno e in ritardo. E nessuno dei compagni lo sostiene. Di contro sempre più organizzato il Barletta di Farina che limita all’osso i pericoli dalle parti di Piersanti e in contropiede rischia di passare di nuovo. Al 31’st è Cafagna che calcia debolmente bruciando l’occasione creata dall’ottimo Russo.
Un minuto più tardi è Lattanzio a non centrare lo specchio della porta aquilotta con un diagonale velenoso. La Cavese si fa viva solo al 35’st con Bacio Terracino ma il tiro che conclude un’azione tutta di prima è debole e si spegne tra le braccia di Piersanti. Poi più nulla, se non i fischi finali che travolgono il gruppo di Troise, ora sul banco degli imputati insieme al diesse Fusco per l’assenza di gioco e per le scelte fatte durante la campagna a questo punto di depotenziamento della rosa.
Cavese (4-3-3): Colombo; Anzano, Lomasto (14’st Bacio Terracino), Fissore, Maffei; Gaeta (34′ st Munoz), Aliperta (18′ st Palma), Bezzon; Gagliardi, Foggia (1′ st Bubas), Banegas (18′ st Salandria) A disp. Angeletti, Puglisi, D’Amore, Ludovici. All. Troise
Barletta (4-2-4) Piersanti; Milella, Pollidori, Visani, Marangi; Cafagna (39′ st Mininno) Vicedomini; Padalino (1′ st Maccioni), Russo (42′ st Petta), Lattanzio (51′ st Lavopa), Loiodice (48′ st Zaldua). A disp. Campisi, Mercorella, Cassatella, Nannola. All. Farina
RETI: 11′ Lattanzio (B)
Arbitro: Picardi di Viareggio.
NOTE: Spettatori circa 2000, di cui duecento da Barletta. Terreno in ottime condizioni, cielo sereno. Ammoniti: Lomasto, Fissore e Bezzon (C), Piersanti (B). Angoli: 5-7. Recuperi: 3’ pt, 7’ st.
Cava de’ Tirreni (SA). La Cavese vince la prima, ma non convince
La prima di campionato riaccende i riflettori sul gruppo allenato da Emanuele Troise e sotto la lente di ingrandimento vanno le scelte tecniche fatte dal diesse Fusco. Naturalmente è troppo presto parlare di processi. Sarebbe assurdo e illogico. Ma intanto i segnali arrivati dalla sfida del Lamberti con l’Altamura devono almeno far riflettere. In 96 minuti giocati la Cavese ha costruito palla al piede appena un paio di azioni gol, tra l’altro sprecate da Foggia e Bezzon in malo modo mentre il gol partita è arrivato sugli sviluppi di un calcio d’angolo.
Dall’altra parte, invece, l’Altamura ha create occasioni a ripetizione mettendo in mostra una condizione fisica che la Cavese si sogna. La prestazione inaugurale del campionato aquilotto è stata condizionata in negativo anche per gli aspetti fisici della squadra. Apparsa in affanno e sulle gambe soprattutto nel secondo tempo della sfida contro i murgiani.
Ma veniamo alla cronaca della gara. Illudono tutti i tifosi Gagliari al 2’pt, con un tiro che finisce fuori dallo specchio della porta, e Foggia all’11’pt che non sfrutta al meglio un assit di Aliperta sparando alle stelle da favorevolissima posizione. L’Altamura è però in agguato e appena riesce affonda i colpi dalle parti di Colombo. Al 22’pt è Casiello che impegna il portiere aquilotto dalla distanza.
Quattro minuti più tardi ecco arrivare l’occasione che potrebbe cambiare il destino della gara. Sosa riesce a chiudere una triangolazione stretta nel cuore dell’area aquilotta e per evitare il peggio gli chiude in uscita lo specchio della porta Colombo ma, perché leggermente in ritardo, falciandolo platealmente. L’arbitro non ha dubbi e indica il dischetto del rigore. Alla battuta del tiro dagli undici metri va Croce che angola anche bene ma deve fare i conti con la voglia di riscattare il suo precedente svarione Colombo che battezza l’angolo giusto e con un balzo felino neutralizza la conclusione.
Il pericolo scampato però non dà lo scossone alla Cavese che continua ad annaspare. La ripresa si apre ancora con gli ospiti pericolosi. E lo fanno con il solito Sosa che al 2’st dalla destra confeziona un perfetto assit in area per l’accorrente Bolognese che però arriva un decimo di secondo in ritardo nonostante la spaccata.
Si deve attendere il 18’st per rivedere la Cavese dalle parti di Spina. E ancora una volta per una conclusione da dimenticare. Bezzon, giovane promessa aquilotta ancora nel limbo, pescato tutto solo nel cuore dell’area pugliese tira debolmente tra le braccia del portiere avversario. Che la domenica non sia delle migliori dal punto di vista della qualità della prestazione offerta ma molto fortunata per i colori bleu foncé lo testimonia l’occasione creata al 23’st dall’Altamura. Casiello dalla sinistra serve in area Croce che di piatto batte Colombo. L’arbitro va verso il centrocampo e tutto sembra perduto. Invece il suo collaboratore resta sul posto e gli segnala l’off-side di Croce.
Tirano un sospiro di sollievo la Cavese e i suoi supporters. Dopo tanto penare ecco al 42’st il flash aquilotto decisivo. Da calcio d’angolo Aliperta pennella per il difensore Lomasto che arriva dalle retrovie e inzucca per l’uno a zero, tra il tripudio dei tifosi e la disperazione ospite.
Ultimo brivido regalato dalla sfida è la base del palo alla destra di Colombo colpito da Schiavino sotto porta. Al triplice fischio esultanza moderata della tifoseria conscia che non è una Cavese al top quella vista all’opera in questa prima di campionato. E che ad Afragola domenica prossima contro la formazione del neoallenatore, ex di turno, Bitetto, ci vorrà una prestazione molto più convincente di quella offerta contro l’Altamura per uscire indenni.
CAVESE – TEAM ALTAMURA 1-0 (TABELLINO)–
CAVESE (4-3-3): Colombo; Rossi, Altobello, Lomasto, Maffei (37’ st D’Amore); Salandria (11’ st Gaeta), Aliperta, Bezzon; Banegas (19’ st Bubas), Foggia (26’ st Munoz), Gagliardi (11′ st Bacio Terracino).
A disp.: Angeletti, Puglisi, Ludovici, Fissore. – All. Troise.
TEAM ALTAMURA (3-5-2): Spina; Lacassia, Schiavino, Bertolo; Murtas (22′ st Letizia), Dipinto (28’st Serra) , Bolognese, Ganci (43’ st Caputo), Casiello (38′ st Farinola); Croce, Sosa (32’ st Molinaro).
A disp.: Guido, Mattera, Errico, Kanoute. All. Ginestra.
ARBITRO: Maccorin di Pordenone.
RETI: 42’ st Lomasto.
NOTE: Terreno in ottime condizioni. Spoettatori circa 1300 di cui un centinaio ospiti. Ammoniti: Dipinto, Sosa. Angoli: 5 a 5. Recupero: 0′ pt, 6′ st.
Cava de’ Tirreni (SA). La Cavese passa il turno di Coppa Italia. Battuto in casa il Nola.
La prima gara ufficiale della nuova stagione si chiude bene per i colori bleu foncé. La Cavese supera il primo turno di Coppa Italia di serie D battendo tra le mura amiche un ottimo Nola, ben organizzato e apparso in buone condizioni fisiche.
La formazione allenata da Troise ha avuto, però, il merito di crederci sin dal primo minuto e seppur a ritmi non forsennati ha gestito al meglio la sfida e ha, anche se con la parentesi aperta dall’ex Oggiano sul momentaneo pareggio ospite, mai avuto dubbi sul superamento del turno. Prestazione, dunque, tutto sommato oltre la sufficienza un po’ per tutti e per ciascun reparto.
Da rivedere solo alcuni meccanismi difensivi dove all’inviolabilità quasi totale garantita dal duo Lomasto Fissore fa da contraltare qualche svarione di troppo di Rossi (suo l’errore dal quale si è innescato il contropiede micidiale di Chianese che ha portato l’ex Oggiano a segnare il momentaneo pareggio nolano) e la poca propensione mostrata per il momento di Maffei dall’altra parte a darsi da fare sulla fascia di pertinenza. Ma per quest’ultimo è solo questione di rodaggio. Insomma, la Cavese è in pieno work in progress.
Dalla sua parte la mancanza di test di livello in queste fasi di avvio stagionale. Bisogna giocare partite su partite per oliare I meccanismi, correggere pecche ed errori palesati e per far crescere lo spirito di squadra, necessario per centrare qualsiasi obiettivo. Sul piano individuale discreta la prestazione sulla mediana del duo nuovo di zecca Bezzon-Salandria.
Da carburare meglio le potenzialità di Banegas e Gagliardi. Come anche da migliorare i movimenti di Foggia, punta di diamante dell’attacco metelliano. Nella ripresa poi gli innesti di Aliperta, Palma, Gaeta, Bubas e Puglisi hanno dimostrato che la panchina lunga aquilotta c’è e che Troise può fare affidamento nel campionato che bussa alle porte (la prima sfida si disputerà domenica prossima al Lamberti con l’Altamura) su diverse soluzioni tattiche per irretire gli avversari e per cambiare le carte in tavola durante il match.
Ma veniamo alla gara col Nola dell’ex Antonio Rogazzo. Inizia col piglio giusto la Cavese che al 2’pt impegna con un tiro improvviso di Gagliardi Tricarico. La risposta ospite è affidata al 10’ a Maggio che impegna dalla distanza Colombo. Sul finale di tempo il risultato della sfida si sblocca. A favore degli aquilotti. Bacio Terracino su cross di Maffei gira a volo in porta, la palla è vistosamente deviata nella sua traiettoria da Dommarco che spiazza il suo portiere. Arriva così con l’autogol del difensore nolano il vantaggio metelliano.
Al ritorno in campo dopo l’intervallo il Nola spinge per trovare il pareggio che gli permetterebbe di rimettere in discussione il passaggio al turno successivo della Coppa. E al 10’st, complice una cattiva chiusura difensiva metelliana, gli riesce. Chianese se ne va sulla sinistra lasciando di sasso Rossi e scodella al centro per l’accorrente Oggiano. Il mancino velenoso non perdona e insacca la palla dell’1-1.
La reazione metelliana è però veemente. Non ci sta l’undici di Troise a doversi giocare la carta dei rigori per passare il turno e a testa bassa si riversa nella metacampo dei bruniani. E al 32’st arriva il gol vittoria. Ciro Foggia ha voglia di lasciare il sigillo nella partita d’esordio stagionale e raccoglie i frutti del suo lavoro grazie a una bella prodezza personale, una girata al volo nel cuore dell’area di rigore del Nola, con leggera deviazione di testa di Bontempo, che si insacca alle spalle di Tricarico.
Poi più nulla fino al triplice fischio. E ora testa alla prima di campionato. Al Lamberti domenica prossima arriva l’Altamura. Imperativo è iniziare col piede giusto la nuova stagione. Per fare morale e per gridare a tutti gli altri la voglia di lasciare al più presto l’inferno della D.
CAVESE – NOLA 2-0 (TABELLINO)
CAVESE (4-2-3-1): Colombo; Rossi, Lomasto, Fissore, Maffei; Salandria (23’st Aliperta), Bezzon (45+1st Puglisi); Banegas (43’st Bubas), Bacio Terracino, Gagliardi (23’st Palma); Foggia (40’st Gaeta) . A disp. Somma, D’Amore, Scognamiglio, Cuomo. All. Troise.
NOLA (4-2-3-1): Tricarico; De Lucia (12’st Lucarelli), D’Orsi, Bontempo, Dommarco; Faiello (37’st Ruggiero), Langella; Oggiano, Gonzales Perez (37’st Kean), Chianese (29’st Caliendo); Maggio. A disp. Diglio, Cassandro, Cirillo, Staiano, Iadelisi. All. Rogazzo.
ARBITRO: Morello di Tivoli.
RETI: 42’pt Dommarco (aut.), 10’st Oggiano, 32’st Foggia.
NOTE: giornata agostana, con breve acquazzone stagionale, terreno in ottime condizioni. Ammoniti: Foggia, Fissore, Lomasto, Palma, D’Orsi, Chianese, Kean. Angoli: 5 a 3 per il Nola. Recupero: 1’pt, 4’st.
Cava de’ Tirreni (SA) Festa totale per il Tennis Tavolo Cava: il Torneo Avella, le nozze d’oro col ping pong … e la SerieA!
Palestra Gino e Mauro Avella, a Pregiato di Cava de’ Tirreni. Sabato 21 maggio: finali del Torneo Gino e Mauro Avella, con la partecipazione anche di ospiti internazionali. Domenica 22 maggio, la Grande Festa dei nuovi traguardi per il gruppo in volo del Tennis Tavolo di Cava de’ Tirreni, sotto lo sguardo gongolante sia del Sindaco di Cava Vincenzo Servalli con i suoi assessori Senatore e Baldi sia del Presidente Regionale del Centro Sportivo italiano, Enrico Pellino.
Che serate, ragazzi!
Tanti piccioni con una fava! La ripresa di un torneo che è nell’anima stessa della Società… Il ritorno ad una festa collettiva, con le famiglie, gli atleti e i dirigenti…. la cclebrazione del mezzo secolo di vita dell’Associazione, sia pure quasi al cinquantatreesimo compleanno e non al cinquantesimo, ma l’importante era arrivarci… e soprattutto la meta raggiunta dopo un lungo, faticoso, divertente, palpitante, oscillante, formativo, frizzante cammino tra le serie dei vari campionati: la Serie A! E serie A è un marchio di qualità, il segno che non solo gli atleti sono stati e sono a livello, ma anche che alle spalle hanno goduto dell’appoggio e del lavoro serio e appassionato di dirigenti e compagni di viaggio che hanno dato l’anima e hanno avuto il coraggio di pensare in grande.
Perciò sprizzavano faville dalle pupille del gruppo: c’era la passione che veniva da lontano, l’orgoglio del presente, lo sguardo del futuro, la soddisfazione di esserci stati, il piacere di esserci, la voglia di esserci ancora. E allora diciamoli ad alta voce i nomi dei nocchieri presenti di cotanta traversata: il Presidente del CSI Pasquale Scarlino, il Presidente della Squadra Raffaele Della Monica, i Dirigenti di sempre Pietro Guarino, Eliseo Pisapia, Roberto Pisapia. Con loro, i magnifici quattro della squadra titolare: il capitano Alessandro Gammone, Alexandru Petrescu, Pietro Della Brenda, Claudio Grillo, le grandi chiocce di una movimento giovane sempre più ampio ed entusiasta. E poi, tutti gli altri di questi cinquant’anni, presenti fisicamente o anche assenti-presenti “in altri modi”…
Ora però, dopo il doveroso, gioioso e sentito urrah, abbassiamo la voce e penetriamo più sommessamente nei meandri del cuore, della memoria e della riflessione.
Brividi sottili penetranti e striscianti si sono diffusi nell’evocazione di coloro che ci hanno lasciati: dal Grande Padre fondatore Gerardo Canora ai carissimi Gino e Mauro Avella (nomi e impronte della palestra), dall’anima attiva della società Pino Senatore a Gaetano Lupi fino a Ugo Flauto… Già, Ugo, stroncato dal Covid troppo presto, che agli inizi dell’attività della squadra, prima di darsi poi al calcio, era una delle perline più splendenti, tanto è vero che, comportandosi da brillantissimo protagonista, fece parte del tris che, in quella che allora si chiamava ancora serie C, ottenne ad Ischia la prima storica vittoria in campionato. In quella squadra, si conceda il richiamo personale, anche il sottoscritto scrivente Franco Bruno Vitolo e Eliseo Pisapia, sempreverde e sempre presente, in questa storia…
Durante la serata, come piccole scosse elettriche, anche tanti brividi positivi di soddisfazione, a pensare a quale fermento e quanti frutti di socializzazione,sano spirito competitivo, esperienze, formazione umana sono stati generati dalla lungimiranza di quel lontano giorno del 1969 in cui l’indimenticato e indimenticabile Presidente Gerardo Canora, nell’ambito di tutta la linfa che egli offriva al movimento sportivo giovanile, diede vita alla squadra CSI del Tennis Tavolo Cava, pur in una sede umida e improbabile come i semidegradati locali dell’ex Carcere. Ma egli capì bene la qualità e la quantità del fermento che gli stava di fronte … Poca favilla gran fiamma seconda, direbbe padre Dante…. E fiamma è stata ed è ancora accesa.
Bisogna però tenerla bene accesa, questa fiamma.
Ora più che mai, ora che splende sulle vette più alte.
Il fuoco sono le risorse economiche ed e umane, innanzitutto. E su quelle non ci piove. È compito delle società tenerle vive e fruttuose. Ma fuoco primario sono anche le strutture: e su quelle le istituzioni pubbliche, in tante realtà come nella nostra di Cava, svolgono un ruolo fondamentale, per la loro esistenza, per il loro mantenimento, per le spese di gestione da imporre.
La sopportabilità e la sopportabilità sono vitali e per questo bene hanno fatto durante la cerimonia di festa il Presidente Scarlino e gli altri dirigenti a sollecitare il Sindaco perché l’Amministrazione sia colonna solida e non friabile appoggio della futura attività. Per il Tennis Tavolo e per gli altri sport di base che non sono calcio prof o semiprof, è lì che si gioca la qualità valoriale di un tessuto sociale.
Il Sindaco non si è tirato indietro. E questo ha alimentato ulteriormente lo spirito della Festa, che si è chiusa con una di quelle belle foto di gruppo sugli spalti con decine e decine di pongisti vestiti della maglietta invitante a volare alto.
Foto di memoria, ma di quella memoria che vuole accendere nuovi fuochi, non solo rimestare ceneri calde.. E fuochi siano, nel bel volo che attende ancora il Tennis Tavolo di Cava …
Cava de Tirreni (SA). Ritorna il Torneo Internazionale di Calcio Giovanile “Città di Cava de’ Tirreni”, Cicerelli e Schwerte le “star” della 31ª edizione
72 formazioni di tre Paesi, suddivise in nove categorie, in gara dal 7 all’11 giugno nella 31ª edizione del Torneo Internazionale di Calcio Giovanile “Città di Cava de’ Tirreni”. Presenti anche le Rappresentative Nazionali di Lega Pro e LND ed una squadra di Schwerte, cittadina tedesca gemellata con Cava de’ Tirreni (SA). Testimonial il centrocampista del Frosinone, Emanuele Cicerelli, che leggerà il Giuramento durante la Cerimonia di Apertura, in programma martedì 7 giugno allo stadio “Simonetta Lamberti”. Rappresentativa Nazionale Lega Pro-Salernitana la gara inaugurale nella categoria Allievi. Nuovi partner e consolidate collaborazioni per un’edizione di grande prestigio.
72 formazioni in gara, tra cui le Rappresentative Nazionali di Lega Pro e LND. In campo i migliori talenti del calcio italiano di Terza e Quarta Serie. Il centrocampista del Frosinone, Emanuele Cicerelli, il testimonial d’eccezione. Una serie di iniziative di promozione culturale e territoriale, con “ospite d’onore” la cittadina tedesca di Schwerte.
Dopo due anni di stop forzato a causa della pandemia, ritorna alla grande il Torneo Internazionale di Calcio Giovanile “Città di Cava de’ Tirreni”, la cui 31ª edizione si svolgerà dal 7 all’11giugno 2022 sui campi di Cava de’ Tirreni (SA), Nocera Inferiore (SA), Nocera Superiore (SA) e Mercato San Severino (SA).
La manifestazione è stata presentata martedì 31 maggio 2022, presso l’Hotel Victoria Maiorino di Cava de’ Tirreni, nel corso di una conferenza stampa alla quale sono intervenuti: Luca Narbone, Consigliere comunale di Cava de’ Tirreni; Roberto Ronga, Presidente della Sezione AIA di Salerno; Giovanni D’Andria, Consigliere della Sezione AIA di Nocera Inferiore; Massimiliano Santoriello, Presidente della Cavese; Nicola Pisapia, Presidente del Comitato per la Promozione dei Gemellaggi di Cava de’ Tirreni; Ester Senatore, Dirigente scolastico dell’Istituto Comprensivo “Don Bosco” di Cava de’ Tirreni; Giovanni Bisogno, Presidente del Comitato Promotore del Torneo Internazionale di Calcio Giovanile “Città di Cava de’ Tirreni”.
Nell’intensa “5 giorni” di gare, durante la quale si disputeranno 135 partite, scenderanno in campo 72 formazioni, suddivise in 9 categorie (Allievi, Giovanissimi, Mini Giovanissimi, Esordienti 2009, Esordienti 2010, Pulcini 2011, Pulcini 2012, Primi Calci e Piccoli Amici) ed in rappresentanza di Italia, Slovenia (N.D. Gorica – Allievi) e Germania (Eintracht Ergste – Mini Giovanissimi).
Molto elevato, come di consueto, il livello qualitativo delle squadre partecipanti agli Allievi Nazionali: saranno, infatti, la Rappresentativa Nazionale Lega Pro, gli sloveni del Gorica, la Salernitana, il Frosinone, la Juve Stabia, la Turris, la Cavese e la Rappresentativa FIGC Campania a contendersi l’ambito Trofeo D’Amico. Da sottolineare la quarta partecipazione consecutiva delle Rappresentative Nazionali di Lega Pro (Allievi e Giovanissimi) e LND (Giovanissimi), la cui presenza testimonia ulteriormente la valenza ed il prestigio della kermesse metelliana, alla quale prenderanno parte i “profili” più seguiti dai talent scout e dai club italiani, che nei prossimi anni saranno di sicuro tra i protagonisti del nostro calcio.
La gara inaugurale del Torneo, Rappresentativa Nazionale Lega Pro-Salernitana per la categoria Allievi, è in programma martedì 7 giugno, alle ore 18.30, allo stadio “Simonetta Lamberti” di Cava de’ Tirreni. A seguire (ore 20.30) si svolgerà la Cerimonia di Apertura del XXXI “Città di Cava de’ Tirreni”, che sarà l’occasione di una grande festa collettiva, con la passerella delle squadre partecipanti, la benedizione degli atleti ed imperdibili “spaccati” di spettacolo e folklore.
Il tutto in attesa del momento clou, che si vivrà con la lettura del Giuramento, affidata anche quest’anno ad un testimonial d’eccezione: Emanuele Cicerelli (classe 1994), centrocampista del Frosinone. Ala sinistra, all’occorrenza anche attaccante mancino nel tridente e mezzala, molto rapido, in possesso di buona tecnica, abile nei calci da fermo e nei dribbling, Cicerelli ha contribuito con 29 presenze, 2 reti e 2 assist alla promozione della Salernitana in Serie A. Tanto da attirare l’attenzione della Lazio, che nel gennaio 2020 lo ha acquistato a titolo definitivo, lasciandolo in prestito al club granata. Nella stagione appena terminata Cicerelli ha militato nelle fila del Frosinone in Serie B, collezionando 31 presenze e 3 reti.
Ancora una presenza eccellente, dunque, per il Torneo metelliano, già nobilitato in passato dall’intervento di altri campioni e sui cui campi sono “fioriti” nel corso degli anni rinomati protagonisti del calcio nazionale ed internazionale (tra gli altri Bernardeschi, Aquilani, De Rossi, Cassano, Scuffet, Giovinco, Montolivo, Corvia, Palladino ed Insigne).
L’intera serata inaugurale (con la gara Rappresentativa Nazionale Lega Pro-Salernitana e la Cerimonia di Apertura) sarà trasmessa in diretta da RTC Quarta Rete, visibile sul canale 654 del digitale terrestre. Radio Cava New Generation (FM 93,200) sarà la Radio Ufficiale dell’evento.
Ma l’aspetto tecnico-agonistico, per quanto sempre importante ed elevato, non sarà l’unico motivo di interesse della manifestazione, la cui 31ª edizione rappresenterà l’occasione di promozione della cultura e della storia della città metelliana, oltre che delle bellezze artistiche e paesaggistiche regionali.
Dopo aver accolto in occasione del decennale del gemellaggio (2018) la delegazione lituana di Kaunas, quest’anno il Comitato Promotore, presieduto da Giovanni Bisogno, ospiterà un’ampia delegazione proveniente da Schwerte, cittadina tedesca gemellata con Cava de’ Tirreni dal lontano 1984. Alla categoria Mini Giovanissimi, infatti, parteciperà l’Eintracht Ergste, formazione giovanile di Schwerte, che nel corso della settimana di permanenza a Cava de’ Tirreni visiterà i principali siti regionali di interesse culturale e paesaggistico (Napoli, Caserta, Pompei, Costa d’Amalfi). Il tutto in stretta collaborazione con il Comitato per la Promozione dei Gemellaggi di Cava de’ Tirreni, presieduto da Nicola Pisapia, che da anni persegue l’obiettivo di sviluppare la reciproca conoscenza e comprensione fra i popoli per superare frontiere e pregiudizi e per promuovere situazioni di progresso civile, culturale, economico e sociale.
Da sottolineare in quest’edizione 2022 anche la neonata collaborazione con i “Centri Verrengia” di Salerno, caratterizzati da quattro aree di attività diagnostico-sanitare (Radiologia, Medicina nucleare, Analisi cliniche e Fisioterapia), che offriranno gratuitamente la propria consulenza e le proprie attrezzature nel caso malaugurato di infortuni nel corso del Torneo.
Dentro e fuori dal campo, dunque, si preannuncia un’edizione entusiasmante, che sarà possibile seguire anche on line sul sito www.torneointernazionaledicava.it. Una “vetrina” molto usabile, con tutte le informazioni sulla rassegna ad immediata portata di click per essere sempre aggiornati su risultati e news, visionare le foto più belle, consultare il regolamento ed il calendario, scoprire i campi di gioco ed i tanti premi in palio. Un sito sul quale anche quest’anno sarà possibile rivivere attimo per attimo tutte le emozioni delle gare della categoria Allievi, scoprendo formazioni, sostituzioni, dati statistici, schieramenti tattici e giudizi sui calciatori in campo. Basterà al termine di ogni partita collegarsi alla sezione “Calendario gare” dedicata agli Allievi e scaricare il relativo pdf. Il tutto grazie alla confermata collaborazione con Love Football Scouting “LFScouting”, software di scouting professionale per osservatori di calcio, che sarà pure in quest’edizione 2022 il partner tecnologico della manifestazione.
Le gare della XXXI edizione saranno ospitate da 10 campi di gioco nelle città di Cava de’ Tirreni (7), Nocera Inferiore (1), Nocera Superiore (1) e Mercato San Severino (1). Ecco nel dettaglio i campi coinvolti: Stadio “Simonetta Lamberti”; Campo sportivo “Antonio Desiderio”; Mini Calcio “Futsal Arena”; Mini Calcio San Martino; Mini Calcio Passiano; Mini Calcio “Piccolo Stadio”; Mini Calcio “New Eden Verde”; Mini Calcio “Olimpia Sport Village” (Nocera Inferiore); Campo sportivo Pareti-Pucciano (Nocera Superiore); Campo sportivo “Superga” (Mercato San Severino).
Molto ambiti come di consueto i Trofei in palio: tra i tanti si segnalano il Trofeo “D’Amico” per gli Allievi, il Trofeo “Gino Avella” per i Giovanissimi, il Trofeo “Damarila” per i Mini Giovanissimi, il Trofeo “Pasqualino Lodato” per gli Esordienti 2009, il Trofeo “TE.RI.” per gli Esordienti 2010, il Trofeo “Marco Luciano” per i Pulcini 2011, il Trofeo “IMA” per i Pulcini 2012, il Trofeo “Catello Mari” per i Primi Calci, il Trofeo “Power Tech” per i Piccoli Amici e la “Coppa Tremil”, riservata al miglior calciatore dell’intero Torneo.
Il XXXI “Città di Cava de’ Tirreni”, regolarmente autorizzato dalla FIGC, gode del patrocinio della Regione Campania, della Provincia di Salerno, della Città di Cava de’ Tirreni, del Comitato Regionale Campania – CONI Salerno e della Rappresentanza della Commissione Europea in Italia.