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Cava de’ Tirreni (SA). La Cavese travolge la Sancataldese e mantiene il passo della Gelbison
Il campionato è nel suo clou. La corsa verso la promozione resta emozionante e la questione è sempre più una cosa a due. La Cavese, tornata tra le mura amiche dopo quasi due mesi, tra feste, turni esterni e rinvii per covid, doveva e voleva chiudere la pratica Sancataldese senza troppi indugi. Ed è riuscita a farlo alla grande. Nonostante la buona presenza sul campo dell’undici siciliano sul rettangolo del Simonetta Lamberti a dettar legge è stata sempre un’unica squadra, quella bleu foncé. E, soprattutto, quella dei nuovi arrivati che hanno fatto la differenza e spinto anche tutti gli altri a trovare, finalmente, il passo giusto. Ritorno al Lamberti baciato da una goleata aquilotta che fa bene al morale. Inizia alla grande l’undici allenato da Troise. Al 5’pt è Romizi che impegna Valenti. Si fa vedere anche la formazione siciliana con Liga un minuto più tardi ma la conclusione è fuori dallo specchio della porta. La Cavese prende le misure e trova al 9’pt il gol che le spianerà la strada verso la roboante vittoria finale. A realizzarlo è Palma che approfitta concretizzandola al meglio di una distrazione della difesa ospite. Dominio aquilotto che getta nella mischia le migliori giocate di un ispirato Banegas e di un Allegretti a caccia del gol personale, che arriva al 16’pt. Il terminale d’attacco dei metelliani ruba palla a Ferotti e portandosela avanti di testa se l’aggiusta per un siluro che si insacca alle spalle dell’immobile Valenti. Il monologo aquilotto continua. Al 19’pt Banegas impreca contro la malasorte per un palo pieno che gli nega il gol personale. Al 26’pt è di Allegretti la conclusione neutralizzata in extremis da Valenti. Che non può nulla due minuti più tardi quando dopo un altro legno colpito dall’attaccante metelliano la sfera arriva tra i piedi di Bacio Terracino che cala il tris. La formazione ospite capisce che se non si allontana dalla propria metacampo sarà un’ecatombe e al 35’pt ci prova con Rotulo ad accorciare le distanza ma è vigile Anatrella che chiude al meglio. Il primo tempo si chiude qui. Nella ripresa arriva subito il poker dei locali e la doppietta personale di Allegretti. È il 2’st, il centravanti si aggiusta la palla dell’assist di Romizi, forse con la mano, e nel cuore dell’area siciliana spara in rete senza lasciar scampo al povero Valenti. Poi ordinaria amministrazione. Proprio allo scadere occasione per il gol della bandiera per gli ospiti dopo una uscita azzardata di Anatrella ma Balestreri spara alle stelle. Il campionato non dà sosta e mercoledì di nuovo in Sicilia, a Giarre. Troise e co. chiamati all’ennesima impresa se si vuole far sentire fino alla fine il fiato sul collo alla Gelbison e, magari, approfittare di qualche suo passo falso per interrompere la sua corsa verso la promozione.
CAVESE – SANCATALDESE 4-0 (TABELLINO)
CAVESE (4-2-3-1): Anatrella; Potenza, De Caro, Viscomi, Caserta; Aliperta (10’st Corigliano), Romizi (30’st Maiorano); Banegas (38’pt Carbonaro), Palma, Bacio Terracino (38’st Kone); Allegretti (12’st Foggia).
In panchina: Paduano, Gabrieli, D’Amore, Fissore.
Allenatore: Troise.
SANCATALDESE (4-1-4-1): Valenti; Salvo, Ferotti, Vitolo, Trentacoste (17’pt Tucci); Calabrese; Rotulo, Brunetti (30’pt Canino), Cess, Liga; Balistrieri.
In panchina: La Cagnina, Manno, Bucceri, Brunetto, Fuschi, Lo Curto, Di Marco.
Allenatore: Campanella.
ARBITRO: Gavini di Aprilia.
RETI: 9’pt Palma, 16’pt Allegretti, 28’pt Bacio Terracino, 2’st Allegretti.
NOTE: giornata con cielo sereno, terreno in buone condizioni. Ammoniti: Aliperta, Di Marco, Cess, Carbonaro, Ferotti, Maiorano. Angoli: 2-6. Recupero: 2′ pt, 3′ st.
Cava de’ Tirreni (SA). La legge del Lamberti aiuta ancora la Cavese a rimanere a galla. Tra le mura amiche non toppa e batte il Cittanova
Sarà un Natale più sereno del previsto quello che l’ambiente biancoblù si appresta a vivere grazie alla vittoria sul Cittanova. Ma la strada che porta alla promozione è ancora molto ripida e ardua. La squadra non riesce ad esprimere un gioco fluido e soprattutto si dimostra troppo spesso abulica. Anzi acefala.
Sotto osservazione, dunque, il centrocampo. Il fulcro del gioco biancoblù è poco lucido, molto farraginoso e mai illuminante. La voglia di far bene è un optional. E i tifosi questo lo vedono. Anche contro il Cittanova, ultima sfida di quest’anno solare per i colori metelliani, si sono palesati gli stessi difetti di sempre.
Eppure era partita bene la formazione di Troise. Dimostrando, subito, di voler fare bottino pieno e ad appena 4 minuti dal fischio iniziale trova il gol. Dalla bandierina va Aliperta che con una traiettoria corta sul primo palo pesca puntuale all’appuntamento la testa di Altobello che insacca bruciando tutti sul tempo.
Ma c’è poco tempo per gioire. Al 7′ su palla velenosa dalla sinistra interviene goffamente proprio il marcatore Altobello che sporca l’azione con un tocco di mano, involontario ma determinante per l’arbitro che decreta il penalty. Dal dischetto con freddezza realizza Corso che batte Anatrella. La squadra di Troise accusa il colpo anche se al 14’pt ha con Diaz una buona occasione, sprecata da buona posizione per il tiro che si spegne fuori dallo specchio della porta ospite.
Il Cittanova non vuole fare l’agnello sacrificale e al 19’pt esce dal guscio e con Meola impegna a pugni chiusi Anatrella dal limite. Ancora Cavese al 28’pt Koné si muove bene sulla fascia destra e crossa per Diaz ma la incornata debole è addomesticata da Genovese. Al 36’pt la Cittanova si fa pericolosa di nuovo con Maggio.
La conclusione è neutralizzata ma il campanello d’allarme suona in casa bleu foncé. In pieno recupero occasionissima per Potenza che con un piattone da dimenticare alza alle stelle nel cuore dell’area di rigore calabrese. Si va così negli spogliatoi sul risultato di parità. La ripresa vede subito un cambio in casa aquilotta con il cambio Palma Corigliano ma il centrocampo di casa stenta a decollare comunque. Al 12’st il solito Meola, il migliore in campo, rischia di approfittare di un mezzo regalo dei metelliani ma ci mette la pezza Anatrella. La squadra di casa non riesce a produrre gioco e si affida ai soliti lanci lunghi nella speranza di trovare il varco giusto.
E Troise ha ragione. Al 14’st il Cittanova s addormenta sulla sua linea Maginot. Ne approfitta Bacio Terracino che lancia in area per l’accorrente Diaz che brucia tutti insacccando la palla del 2 a 1. Per 22 minuti non si registrano altre emozioni.
La Cavese sii riaffaccia dalle parti di Genovese al 36’s. Maiorano servito dal volenteroso Kone salta un avversario e nell’area ospite spara in porta. Si immola Meola che sventa la minaccia. Dopo i 4 minuti di recupero il trioplice fischio dell’arbitro. Arrivato a sancire la vittoria e la legge del Lamberti.
Ma alla Cavese, ora, dopo la sosta delle festività natalizie, toccheranno due trasferte consecutive che potrebbero riaffossare le speranze di leadership aquilotte. In primis sarà la trasferta di Acireale la madre di tutte le battaglie prossime future di Altobello e co.
CAVESE CITTANOVA 2-1
CAVESE (3-4-3): Anatrella; Altobello, Viscomi, Fissore; Potenza (17’st Gabrieli), Corigliano (1′ st Palma), Aliperta, D’Amore; Bacio Terracino (31’st Maiorano), Diaz (42’st Carbonaro), Koné (47’st Zielski). In panchina: Paduano, Katseris, Kosovan, De Caro. Allenatore: Troise.
CITTANOVA (3-5-2): Genovese; Ferrante, Cianci (19’st Mudasiru), Napoli; Battimili (1’st De Marco), Meola, Pane (24’st Ielo), Corso, Petrucci; Savasta, Maggio. In panchina: Bruno, Formia, Condomitti, Gaudio, De Leonardis, Bonanno. Allenatore: Di Gaetano.
ARBITRO: Zoppi di Firenze.
RETI: 4′ Altobello, 8′ Corso (rigore), 14’st Diaz.
NOTE: Giornata con cielo coperto, terreno in discrete condizioni. Spettatori1000. Ammoniti: Corigliano, Altobello, Napoli, Aliperta, Savasta, Meola , Anatrella, Palma. Angoli: 0-0 per la Cavese. Recuperi: 2′ pt , 4′ st.
Cava de’ Tirreni (SA). Troise non stecca la prima. E la Cavese si riavvicina al vertice
Torna alla vittoria la Cavese dopo la bruciante sconfitta di Vallo della Lucania e il terremoto tecnico conseguente che aveva portato all’allontanamento di Ferazzali.
Il cambio in panchina come spesso accade nel calcio porta bene e, nonostante, un terreno ai limiti della praticabiità, la Cavese vince la sfida con la Real Aversa e si riavvicina alla capolista Gelbison, frenata a Cittanuova.
Due punti rosicchiati che ridanno speranza e che faranno affrontare la prossima trasferta di Lamezia con piglio diverso al gruppo bleu foncé. La cura Troise, dunque, ha sortito gli effetti sperati? É presto dirlo. Ma soprattutto è presto dare sentenze o lanciare allarmi.
La squadra deve dare conferme e certezze domenica prossima, il test con l’Aversa, superato ai punti, non può far testo per le avverse condizioni atmosferiche e per il fondo pesantissimo del Lamberti. Dunque, bisognerà attendere le prossime prestazioni per dare un giudizio sensato sul futuro prossimo aquilotto.
Con l’Aversa sono emerse le solite lacune in fase di costruzione della manovra, le ataviche difficoltà nel servire palloni giocabili al povero Allegretti, ridimensionato ulteriormente dal viscido fondo dello stadio amico. Fino a quando non è stato gettato nella mischia il puntero Diaz, a venticinque minuti dal termine, non ci sono state occasioni significative sul taccuino. La stazza dell’attaccante argentino è andata a nozze sul traversone pennellato di Gabrieli. E, così, con un suo guizzo si è archiviata la sfida a favore degli aquilotti.
Tre punti che sono il miglior vaccino contro la malattia della sfiducia e della delusione che da qualche tempo a questa parte aleggiano sulla Cavese. Che ieri era a lutto per la prematura scomparsa della mamma del patron Santoriello. A inizio gara, infatti, dopo la consegna di un mazzo di fiori da parte dei dirigenti ospiti in segno di partecipazione al lutto dei metelliani, il minuto di raccoglimento e, infine, il via alla sfida.
La squadra metelliana entra in campo con le idee chiare e prova subito a premere sull’acceleratore. La defezione all’ultimo secondo, in fase di preriscaldamento del centrale difensivo Viscomi non si fa sentire e pur su un terreno al limite la Cavese si fa avanti dalle parti di De Simone. Ma sterilmente, la malattia di questa fase iniziale della stagione continua a rimanere presente.
Le difficoltà di portare al tiro il povero Allegretti restano. E così per quasi mezzora non ci sono azioni degne di nota. Si deve arrivare al 26′ pt per vedere la prima occasione. Se la ritrova tra i piedi Carbonaro. È il 26’pt. Kosovan vince un rimpallo sulla trequarti e di prima intenzione mette nel corridoio giusto per l’accorrente Carbonaro che però di piatto debolmente indirizza sul palo lontano permettendo a De Simone di neutralizzare.
È ancora Kosovan un minuto più tardi sugli scudi. La sua fucilata dal vertice destro dell’area ospite viene messa in angolo con le punta delle dita della mano destra dall’attento estremo difensore ospite. Sul calcio d’angolo susseguente si avventa il centrale difensivo bleu foncé Altobello ma l’incornata è debole e non ha problemi De Simone ad addomesticare la conclusione.
La Real rompe il miniassedio ma guadagna solo un angolo e nulla più al 41′. Poi più nulla fino al duplice fischio.
Nella ripresa non succede nulla fino all’11’. Mariani su tocco corto da punizione di Strianese, il più lucido tra gli aversani, fa partire un missile terra terra che Anatrella neutralizza. Ancora Aversa sugli scudi al 18’st. Questa volta gran gesto tecnico di Di Lorenzo che al volo spara tra i pali aquilotti costringendo Anatrella agli straordinari.
La svolta della partita arriva al 19’st. Troise tira fuori dal pantano Kosovan e al suo posto mette dentro Diaz. La forza propulsiva d’attacco si raddoppia. Al fianco di Allegretti la Cavese preme di più dalle parti di De Simone. E trova il gol della vittoria al 37’st. Gabrieli, imbeccato da Maiorano, entra in are da destra e crossa per Diaz che incorna perfettamente, ma colpevolmente lasciato solo dai difensori ospiti, bucando a sorpresa De Simone, apparso nella circostanza meno attento e sicuro delle altre parate fatte nel corso della partita.
È il tripudio per i bagnati, infreddoliti 800 irriducibili tifosi biancoblù accorsi al Lamberti per sostenere la squadra e spingerla verso la vittoria. Tifosi che sicuramente sono pronti in massa a fare lo stesso nella trasferta di domenica prossima a Lamezia, che sarà la chiave di volta del resto del campionato.
Se davvero la Cavese vuole restare tra le protagoniste del girone per recitare fino in fondo il ruolo di pretendente alla promozione non potrà che centrare un risultato favorevole nella trasferta calabrese.
CAVESE (4-3-2-1): Anatrella; Gabrieli, De Caro, Altobello, Fissore; Corigliano, Romizi (18’st Palma), D’Amore; Kosovan (19’st Diaz), Carbonaro (30’st Maiorano); Allegretti. In panchina: Paduano, Afri, Quaranta, Katseris, Palladino. Allenatore: Troise.
REAL AGRO AVERSA (4-4-2): De Simone; Di lorenzo, Hutsol, Mariani, Gala; Schiavi, Russo, Strainese, Ndiaye; La Monica, Chianese. In panchina: Lombardo,Affinito, Dello Iacono, Falco, Sgambati, Iannone, Sorriso, Montaperto, Cavallo. Allenatore: Sannazzaro.
ARBITRO: Mallardi di Bari.
RETI: 37’ st Diaz.
NOTE: Giornata piovosa, terreno pesante.Spettatori 815 paganti. Ammoniti:Di Lorenzo,Hutsol, Corigliano, Palma, Diaz. Angoli:6-2. Recuperi: 0′ pt, 3′ st.
Cava de’ Tirreni (SA). La cavese vince e continua a non convincere
La domenica calcistica aquilotta segnata da due momenti topici della sua stagione. Il primo la vittoria. Cercata fino all’ultimo secondo della sfida con il Portici ma non prima di aver regalato letteralmente un intero primo tempo agli avversari disputando i 45 minuti più brutti della stagione sul piano della confusione tattica offerta al pubblico.
Il secondo, il ritorno sugli spalti, nella mitica curva sud Catello Mari,degli ultrà. Mancavano da quasi due anni calcistici I loro cori, Il loro incitamento le loro intemperanze (due bombe carta che tradotti in soldoni dovrebbero costare un migliaio di euro di multa).
La vittoria sugli uomini di mister Sarnataro mantiene inalterate le distanze della Cavese dalla capolista Gelbison ad una settimana dal big match di Vallo della Lucania. Se vuole davvero recitare il ruolo di protagonista questa squadra, però, dovrà cambiare registro e, soprattutto, dimostrare che è quella della seconda parte della sfida col Portici piuttosto che la Cavese vista, o meglio non vista, nel primo tempo della stessa partita.
Ad ingannare gli spettatori i primi minuti della gara durante I quali un forsennato Kone e l’ottimo D’Amore sulle fascie si sono fatti vedere spesso e hanno dato spinta alla manovra. Poi però col passare dei minuti tutto è ritornato alla calma piatta. Con il Portici che ha preso coraggio e ha gestito il pallino del gioco ridimensionando così le velleità aquilotte. Ferazzoli si era affidato al 3-5-2 col trio difensivo Potenza-Viscomi-Fissore, i laterali Kone e D’Amore, i centrali D’Angelo, Romizi e Kosovan, gli attaccanti Allegretti e Bacio Terracino.
I ragazzi però hanno dimostrato di non avere le idee chiare e di non aver avuto l’approccio migliore alla gara. E così è il Portici a impensierire a più riprese la retroguardia bleu foncé. Gli ospiti sfiorano il vantaggio al 28′. Su una palla persa da Romizi a centrocampo Romano, tra i migliori dei suoi, crossa al centro per Manfrellotti che impegna severamente in angolo Anatrella.
Lo spavento non scuote gli abulici aquilotti che chiudono la prima parte della gara tra i fischi del pubblico spazientito. E deluso. Nella ripresa la metamorfosi. La strigliata nello spogliatori di Ferazzoli produce gli effetti sperati. E le occasioni ora fioccano dalle parti di Schaeper. Inizia a provarci Allegretti ma la conclusione è parato da Schaeper.
Conclusione che strappa gli applausi del pubblico amico quella che, poi, al volo manda a stamparsi sulla traversa D’Angelo qualche minuto più tardi. Ferazzoli le prova tutte per vincere la sfida e getta nella mischia Diaz e Corigliano ma è Katseris a mangiarsi un gol già fatto al 33’ st. Il diagonale è troppo strozzato e si perde lontano dalla specchio della porta ospite. Il tempo scorre inesorabile e ormai sembra il pari essere il risultato della gara. Invece, e qui il merito della squadra, ci crede fino all’ultimo minuto dei cinque dati di recupero dall’arbitro e trova il gol della vittoria.
Allegretti si inserisce nel cuore dell’area di rigore ospite e spara sull’ottimo Shaeper che riesce a ribattere ma sui piedi dell’accorrente Palma che con freddezza insacca. Esplode il Lamberti. La gioia è incontenibile per i tre punti conquistati.
E ora, se la trasferta sarà permessa tutti a Vallo per il big match della prossima giornata contro la Gelbison.
CAVESE – PORTICI 1- 0 (TABELLINO)
CAVESE (3-5-2): Anatrella; Potenza (72′ Gabrieli), Viscomi, Fissore; Kone (21′ Katseris), D’Angelo (80′ Palma), Romizi (64′ Corigliano), Kosovan, D’Amore; Bacio Terracino (64′ Diaz), Allegretti.
In panchina: Paduano, Palladino, Zielski, De Caro.
Allenatore: Ferazzoli.
PORTICI (4-3-3): Schaeper; Esposito, Russo, Riccio, Cirillo; Scala, Carrotta, Marino (83′ Stallone); Scala, Manfrellotti, Romano (53′ Filogamo).
In panchina: Della Valle, Izzo, Pisani, Silvestre, Sibilio, De Luca, Castagna.
Allenatore: Sarnataro.
ARBITRO: Marin di Portogruaro.
RETI: 94 Palma.
NOTE: giornata uggiosa, terreno in discrete condizioni. Ammoniti: Kosovan, Manfrellotti (P), Maranzino (P), Fissore, Corigliano, Viscomi, Schaeper (P), Carrotta (P). Angoli: 3-4. Recupero: 3 ‘, 5 ‘.
Cava de’ Tirreni (SA). Cavese finalmente cinica e concreta, si riavvicina alla vetta della classifica
La Cavese voleva e doveva mettersi alle spalle il gravissimo scivolone di domenica scorsa col Troina per dare un forte segnale all’ambiente e alle dirette concorrenti per la vittoria finale del campionato.
Mister Ferazzoli sapeva che un altro passo falso gli avrebbe fatto cadere addosso, di rimbalzo, un vero e proprio macigno che lo avrebbe potuto schiacciare. Invece grazie a tantissima grinta di uno scatenato Koné e all’ottima prova in cabina di regia di Romizi la squadra ha saputo reagire e chiudere positivamente la sfida con il Biancavilla di capitan Catania, incamerando tre punti pesantissimi e riprendendo confidenza con il profumo inebriante della vittoria.
La sfida però non si è dimostrata subito facile da liquidare. Gli ospiti hanno fatto soffrire per almeno una quarantina di minuti i loro avversari e a complicare i piani ci si sono messi anche i legni della porta difesa da Governali. A imprecare contro la malasorte sia Allegretti sia Koné, quest’ultimo letteralmente indemoniato, a caccia del suo primo centro.
La partita a scacchi alla lunga ha messo in luce la superiorità tecnica dell’undici bleu foncé ma anche qualche leziosismo di troppo, che in qualche altra occasione di questi tempi si è pagato caro ma che ieri al Simonetta Lamberti è stato solo accolto con qualche mugugno di troppo sugli spalti. Il campionato di serie D è soprattutto concretezza, determinazione, forza fisica. Atteggiamento mentale che la squadra di Ferazzoli ha spesso fretta di dimenticare a discapito della ricerca di fraseggi, eleganti sì ma infruttuosi. E così contro il Biancavilla se ne è andata tutta la prima parte di gara, nella quale il pallino del gioco è sempre stato saldamente nelle mani degli aquilotti ma senza trovare il gol del vantaggio. Gol che è arrivato finalmente solo a una manciata di secondi dal primo quarto d’ora della ripresa, e grazie a un’invenzione del solito furetto Koné che si è inserito alla grande sulla fascia destra d’attacco e ha bucato l’ottimo Governali con una fucilata micidiale.
Una volta fatta breccia nel muro difensivo erto dai siciliani è stato un compito facile facile chiudere la partita con una sequenza micidiale di azioni che si sono susseguite nei 20 minuti successivi. Dieci minuti dopo l’eurogol dell’ivoriano c’ha pensato infatti Allegretti al raddoppio. Una manciata di minuti prima si era divorato il gol dopo aver fatto il vuoto dietro di lui e nel cuore della difesa avversaria.
Bomber di razza protagonista di grandi giocate ma anche capace di mangiarsi il gol più facile del mondo Allegretti ha bruciato al 24’ st tutta la retroguardia ospite andando a chiudere alle spalle di Governali un filtrante pallone-assist di Carbonaro.
Grande la sua gioia ed emozionante la corsa di tutta la squadra a festeggiare insieme alla panchina la palla della sicurezza. Palla che invece in Sicilia era mancata. Il suggello finale poi lo ha messo Diaz, appena entrato in campo ma subito micidiale.
Archiviata la sfida con il Biancavilla ora la trasferta di Castrovillari già bussa alle porte.
Domenica in Calabria torna una classica sfida tra le due compagini. E sarà certamente, questa sì, una prova del nove per la Cavese.