Novembre, 2014

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Splendido itinerario d’ambiente a Santa Lucia, tra religione, cultura, storia, poesie, pane, vino, sorrisi e canzoni

CAVA DE’ TIRRENI (SA). Religione, storia, cultura, tradizione, economia, paesaggio: Il secondo Itinerario d’Ambiente 2014-2015, del 9 novembre, obiettivo Santa Lucia e Sant’Anna, come sempre guidato dal Cai (con Lucia Avigliano a far da Guida ed il Presidente Ferdinando De Rosa) e dall’Azienda di Turismo e Soggiorno (col Commissario Carmine Salsano ed il Presidente Mario Galdi in testa) è stata una passeggiata in più mondi, uno più stimolante dell’altro.

Partenza, come da tradizione, dalla storica ed artistica chiesa di Santa Lucia, il cui primo nucleo è dell’XI secolo: non una novità per le frazioni di Cava, una delle pochissime città al mondo dove la periferia è più antica del centro, per cui è particolarmente ricca di perle e di testimonianze di un passato lontano eppure ancora tanto vicino.

Tra i policromi marmi dell’altare, la pala della Madonna del Rosario (XVI secolo, attribuita al fiammingo Mijtens), gli stucchi leggiadri sulle pareti e sulle arcate, l’antico pulpito di legno, lo spettacolare soffitto cassettonato con le vicende di vita della Santa e le decorazioni pittoriche di un pittore come Michele Ragolia, uno dei più prestigiosi del XVI secolo (autore tra l’altro dei magnifici dipinti della Basilica della Madonna dell’Olmo), senza contare le altre preziosità del tempio (statua di Santa Lucia in testa), gli itineranti hanno potuto riscoprire un piccolo grande tesoro d’arte. Tesoro che nello stesso tempo è testimone di una storia antica, quella di una collettività operosa e produttiva, che ha saputo ben sfruttare le opportunità del territorio e la felice collocazione in un punto nevralgico della Via Maggiore che collegava Nocera con Cava e Salerno.

Non dimentichiamo che qui, accanto ad una campagna rigogliosa e fertile, per secoli, fin dai primi anni del Secondo Millennio, si sono prodotte a mano corde “firmate”, validissime per l’attività artigianale ma anche per quella marittima, tanto è vero che sembra quasi certo che le caravelle di Cristoforo Colombo fossero consolidate dalle corde di Santa Lucia.

Ed è proprio intorno a queste due attività che si è incentrata la seconda parte dell’itinerario. Prima, la visita al Museo della Civiltà Contadina, frutto dell’azione benemerita di un gruppo di innamorati del loro paese come Ciro Mannara, Filippo Gigantino e Franco Lodato, con quest’ultimo a fare da guida sapiente ed anche da vate emozionato ed emozionante, attraverso la recitazione delle sue incisive poesie di vita contadina e luciana, o semplicemente di vita. Poi, breve passeggiata con vista sul futuro, alias la struttura nascente e polivalente che conterrà il Museo, e non solo. Infine, le dimostrazioni dal vivo della produzione manuale della corda, non ancora del tutto soppiantata da quella industriale, infine, la passeggiata tra le stradine del Borgo e della campagna (infiorate da ceramiche con poesie dell’eclettico Lodato), per arrivare su all’Asproniata, a godersi lo splendore del panorama luciano, che dalle terre della frazione spazia fino alla campagna napoletana ed alle maestose erte del Vesuvio.

Passeggiata distesa, sotto un cielo che tanto ha minacciato in precedenza ma poi ha voluto anch’esso brindare agli itinerari con gli squarci di sereno; pronto comunque a brontolare pioggia alla fine, ma gentilmente proteso a risparmiare gita e gitanti.

Chiusura, come già due anni fa, nella felicità della vista, nei felici gusti dell’odorato e nella gloria del palato, a Villa Trezza, accompagnati da un salame, un capicollo un pane ed un vino da meditazione e da benedizione, targati “La Selva”, offerti con gioiosa, sorridente ed amichevole generosità dai simpaticissimi padroni di casa don Giovanni Trezza e donna Lina Lamberti, che hanno reso ancora più allegra l’accoglienza attraverso le fascinose melodie di un amico fisarmonicista ed il canto corale di un inno a Santa Lucia su parole di Lucia Avigliano.

Poi, discesa verso Santa Lucia per il ritorno a casa ed il pranzo casalingo. Ma, come due anni fa, l’appetito, anzi i tanti appetiti di tutti i tipi, erano oramai soddisfatti …

Paracadutismo, fratelli Fattoruso superstar anche ai campionati di Swoop in Florida

paracadutismo-fratelli-fattoruso-pontecagnano-faiano-novembre-2014-vivimediaPONTECAGNANO FAIANO (SA). Un altro grande risultato per Armando e Mario Fattoruso. I “bad brothers”, come sono stati soprannominati, hanno collezionato prestazioni eccellenti anche in Florida al mondiale di Swoop, evento per eccellenza del paracadutismo. I due fratelli di Pontecagnano Faiano, dopo aver occupato i gradini più alti del podio agli ultimi campionati italiani lo scorso agosto, si sono interamente dedicati agli allenamenti per la prestigiosa competizione americana. Già in fase di preparazione, hanno suscitato le attenzioni e l’ammirazione degli addetti ai lavori e dei più importanti e famosi atleti di ogni nazione, grazie al mix esplosivo di tecnica, costanza e concentrazione. Un’ammirazione, questa, più volte ribadita anche nel prosieguo della kermesse. E ai nastri di partenza, Armando e Mario, tanto umili quanto determinati e orgogliosi, non si sono lasciati intimorire dalla presenza dei campioni mondiali e dal divario tecnologico tra le loro e le attrezzature degli altri competitori. Sostenendo nove lanci di gara e mantenendo una media decisamente positiva e costante,  i “fratelli selvaggi” d’Italia si sono classificati rispettivamente 21° e 22° (distaccandosi tra loro solamente di  9 punti) su un totale di 103 competitori. Il risultato straordinario è stato il frutto di una perfetta sinergia tra i “bad brothers” che, consigliandosi e supportandosi a vicenda, hanno conseguito risultati pressoché identici. Entrambi si sono così guadagnati sul campo l’onore di  rappresentare l’Italia in questa competizione mondiale e, soprattutto, nel prossimo anno per i World air games (Giochi olimpici dell’aria) che si terranno a Dubai e a cui solo l’élite del paracadutismo può parteciparvi. Ma non ci si può però adagiare sugli allori e i due atleti picentini lo sanno benissimo. Ecco perché, nonostante gli ottimi risultati, Armando e Mario Fattoruso  hanno già ripreso ad allenarsi con l’obiettivo di migliorare le prestazioni e di rappresentare sempre al meglio l’Italia e la città di Pontecagnano Faiano. 

Sabato 22 novembre Renato Curcio parlerà della sua ultima opera “Il Pane e la Morte“

pane-e-morte-renato-curcio-cava-de'-tirreni-novembre-2014-vivimediaCAVA DE’ TIRRENI (SA). Sabato 22 Novembre alle 17.30, presso la Mediateca Marte di Cava de’ Tirreni l’autore e saggista Renato Curcio,  parlerà dei temi contenuti nella sua ultima opera “Il Pane e la Morte“, che vertono sul drammatico tema dello scambio salute-lavoro. Il libro, frutto di una ricerca sociale, composto a Brindisi a seguito di una serie di incontri con un gruppo di lavoro composto principalmente da operai, racconta di 50 anni di vita industriale a Brindisi, attraverso le voci di chi ha vissuto questa esperienza, di chi ha subito il ricatto salute-lavoro, un meccanismo accettato, subito passivamente dai lavoratori, solo alle volte con episodi di ribellione; racconta come le istituzioni hanno reagito; racconta di chi sapeva, ma continuava a far finta di nulla. L’inchiesta parte, dunque, dal polo industriale del comparto brindisino delle centrali termoelettriche e del settore petrolchimico, ma può essere esteso a tutte le realtà industriali del nostro paese dove emerge chiaramente la stretta connessione, fra la produzione e la disseminazione di veleni sul territorio delle comunità, e l’aumento delle malattie fra i lavoratori e gli abitanti dei quartieri prossimi agli stabilimenti. Introduce e modera l’incontro, Francesco Della Calce vicedirettore di Radio Vostok, intervengono Francesco Musumeci dell’ISDE, Umberto Tudino del Coordinamento Operai di Salerno e Alessia Magliacane della École des Hautes Études di Parigi. A margine dell’evento, esporranno un proprio quadro Andreas Zampella e Maurizio Rega. Su tutti i momenti la domanda che impera è: “Come si può considerare accettabile il fatto che si accetti il lavoro in cui è possibile incontrare la morte? Quest’interrogativo è ben spiegato in un prologo del libro che riporta un pensiero di Giulio Maccaro: “… Quello che le persone sentono è uno straordinario strumento di riconoscimento delle cause ambientali o sociali di malessere e malattia. Dal punto di vista epidemiologico e preventivo una corretta analisi dell’ambiente di può fare solo partendo dalla soggettività di chi in quell’ambiente vive e lavora e ne conosce la condizione”. Per chi verrà sabato in mediateca questa voce potrà ascoltarla tramite Curcio, che, con un libro-denuncia scaturito dopo i diversi incontri, se ne è fatto portavoce e narratore. (Imma Della Corte)

Il “Centro Commerciale Naturale” che non c’è

corso-cava-de'-tirreni-con-portici-vivimediaCAVA DE’ TIRRENI (SA). Assemblea generale del Consorzio del Centro Commerciale Naturale di Cava de’ Tirreni fissata per il 24 novembre, chiamata ad eleggere il nuovo presidente e consiglio direttivo. Quattro anni fa la nascita di quello che doveva essere un nuovo modo di promuovere il commercio e la città, grazie alle risorse messe in campo dalla regione Campania, ma che, lo diciamo subito, volendo essere buoni, il compito lo ha svolto a metà. Non solo, il rischio è che alla conclusione delle erogazioni dei contributi ricevuti dal primo e dal secondo bando, (quest’ultimo di appena 190 mila euro), il Consorzio, ben lungi dall’essere diventato una impresa autosufficiente in termini economici, chiuderà i battenti. Per giunta, proprio in questo periodo tiene banco la polemica sull’allargamento del perimetro del Centro Commerciale Naturale che oltre al corso porticato, da qualche mese, comprende l’area del centro cittadino fino a viale degli Aceri. Una polemica innescata dal socio Vincenzo Altobello, contrario all’allargamento, che ha prodotto un esposto addirittura alla Presidenza della Repubblica, chiamando in causa sia l’Amministrazione comunale che il Consorzio. Ma facciamo un passo indietro, nel 2010 grazie all’iniziativa politica dell’allora assessore al commercio Vincenzo Servalli e a quella privata del presidente della Confesercenti cavese, Aldo Trezza, furono avviate le attività per rispondere al bando della Regione Campania che istituiva i centri commerciali naturali. L’Amministrazione comunale, a fronte di un progetto di 1.042.000 mila euro, ha potuto beneficiare di un finanziamento di 700 mila euro, mentre il Consorzio Cava CCN, su un progetto complessivo di 1.109.708,50 ha ricevuto un finanziamento di 554.854,00 per i progetti presentati dai consorziati ed ulteriori 170 mila euro circa da impiegare per le attività di promozione e gestione del consorzio (pari al 50 per cento degli interventi previsti). Nel 2014 il Consorzio ha partecipato anche al secondo bando regionale aggiudicandosi ulteriori 200 mila euro circa, mentre l’Amministrazione comunale non si è classificata tra i beneficiari. Anzi, solo in exstremis e solo dopo due proroghe ha evitato di perdere il finanziamento di 700 mila euro, con l’impegno categorico che entro fine anno avesse realizzato le opere previste che sono: installazione di bacheche digitali, cestini portarifiuti, la sistemazione dei bagni pubblici nel parco comunale di viale Crispi e una nuova toilette pubblica nel complesso di San Giovanni al corso Umberto I, 40 banchetti in legno per i farmer’s market, il rifacimento della pavimentazione tra piazzetta Di Mauro e piazza Vittorio Emanuele III, l’abbattimento delle barriere architettoniche con percorsi per ipovedenti nel centro storico, un’area di sosta per il carico e scarico delle merci al posto dell’ex palestra Parisi che sarà abbattuta. Il consorzio Cava CCN, attualmente conta 57 attività commerciali e 2 associazioni, ma l’obbiettivo di creare una aggregazione capace di fornire servizi ai soci ed alla città non è stato raggiunto. Non esiste un censimento ed uno studio delle attività presenti nell’area del Centro commerciale naturale, attraverso i quali pianificare strategie di marketing e commerciali; non sono stati attivati servizi centralizzati che potessero produrre economie di scala, almeno per i soci, come una centrale unica di acquisto, di consulenza fiscale, legale, i tentativi pur proposti per realizzare strumenti utili alla produttività del consorzio, come banalmente un servizio per la consegna delle merci nella zona a traffico limitato, sia per i negozi che per gli acquirenti, oppure una rete wifi aperta attraverso la quale veicolare promozioni, informazioni. Per assurdo, forse, solo negli ultimi mesi sarà stato affisso un manifesto fuori città, ma chi visita Cava non troverà neppure una indicazione che indichi l’esistenza del Centro Commerciale Naturale. Eppure, Cava de’ Tirreni affonda le proprie radici proprio nel commercio e le due file di portici, unici nel mezzogiorno d’Italia, sorsero proprio come un grande centro commerciale naturale fin dal medioevo. Ciliegina sulla torta, per far fronte alle spese il consorzio potrebbe vedersi costretto a ridurre del 10 per cento i contributi regionali ricevuti dai soci, che quindi al posto del 50 per cento riceverebbero il 40 per cento delle spese sostenute.

“Giornata dell’Angela Serra”. IX edizione “Premio Guido Di Domenico” e X edizione “Premio Francesca Mancuso”

centro-sociale-francesco-petraglia-salerno-vivimediaSALERNO. Sabato 22 novembre presso la Sala Convegni del Centro Sociale “Francesco Petraglia” (via Guido Vestuti – Salerno),ritorna il tradizionale appuntamento con la ricerca scientifica e la promozione della salute.L’Associazione Angela Serra per la ricerca sul cancro sez. “Luana Basile”, da anni impegnata nella lotta contro il cancro e l’attivazione di servizi che possano migliorare la qualità di vita dei pazienti oncologici, propone un programma ricco di interventi e approfondimenti suddiviso in due sessioni di lavoro (mattina e pomeriggio). La mattina “Premio Guido Di Domenico” (ore 9.30) ci sarà un incontro-dibattito con gli allievi delle scuole secondarie di II grado di Salerno, esperti della salute (prof. Nino Carlo Battistini, Ordinario in Scienze Tecniche Dietetiche Applicate) e dell’ambiente (dott.ssa Annapaola Fortunato, Responsabile Servizio Rifiuti e Bonifiche della Provincia di Salerno) sul tema “Relazione tra malattia neoplastica e ambiente”. Il Premio è finalizzato inoltre all’assegnazione di borse di studio agli allievi più meritevoli di Salerno per frequentare uno stage formativo presso il Campus Cascina Rosa, del Dipartimento di Medicina Preventiva e Predittiva dell’Istituto Tumori di Milano.Il pomeriggio “Premio Francesca Mancuso” (ore 17.30) il seminario sarà rivolto alla cittadinanza per discutere sul difficile equilibrio tra sviluppo sostenibile e salute dei cittadini. L’iniziativa sarà arricchita dalla presenza del prof. Raffaello Cossu, Presidente del Consiglio di Corso di Laurea in Ingegneria per l’ambiente e il territorio dell’Università degli Studi di Padova, che eseguirà una lettura magistrale su “Moderne strategie per una gestione dei rifiuti solidi, ambientalmente sostenibile”. La moderazione dei seminari sarà affidata ai giornalisti Lazzaro Romano e Giovanna Di Giorgio.A conclusione dei lavori Galà di beneficenza per raccolta fondi.Il programma dettagliato e informazioni sulla sede del convegno su www.angelaserra.com/salerno o contattare la segreteria organizzativa: Ass. Angela Serra per la ricerca sul cancro tel\fax 089333885.