Novembre, 2014

visualizzazione per mese

 

Seconda di riposo per la Seniores. L’Under 16 ospita Napoli/Afragola al “Vestuti”

arechi-rugby-dario-finamore-vivimediaSALERNO. Come già preannunciato, questa sarà la seconda di tre settimane di stop per i Dragoni dell’Arechi Rugby: uno stop previsto dalla Federazione Italiana Rugby in virtù dei test-match della Nazionale Italiana che precedono di qualche mese il prestigioso torneo delle 6 Nazioni.

Proseguono comunque gli allenamenti per Finamore e compagni, anche in vista dell’impegno del 30 Novembre contro la seconda della classe, la Polisportiva Sarnese che dista di un solo punto dall’Arechi Rugby.

Intanto l’attenzione è puntata quasi totalmente sui settori giovanili: l’Arechi Rugby infatti si sta muovendo nelle scuole della città e della provincia di Salerno per promuovere le attività giovanili, e tra non molto sarà possibile vedere in campo anche le categorie under 12 ed under 14. Si spera inoltre di poter schierare in campo anche una doppia femminile, under 14 ed under 16, per dare continuità al duro lavoro svolto finora nelle scuole e per fornire ulteriore materiale umano in gestione all’allenatrice Silvia Gaudino, capitano della Nazionale Femminile di rugby che da quest’anno veste anche i panni del coach con le Vibrie dell’Arechi.

In campo, domenica alle ore 10.30 tra le mura amiche del “Vestuti”, scenderà l’under 16 di coach Generoso Falivene: ospiti dei giovani Dragoni saranno i parietà della franchigia costituitasi quest’anno che vede la collaborazione attiva tra l’Amatori Napoli e l’Afragola Rugby, società militanti in serie C girone 1. Il direttore tecnico dell’Arechi Rugby, Luciano Indennimeo, che segue in modo diretto e costante i progressi dei vari settori giovanili, ha elogiato il lavoro svolto da coach Falivene finora: “Non è sicuramente facile scendere in campo ogni domenica con giocatori che hanno poco vissuto rugbistico alle spalle, anche perchè dall’altra parte troviamo spesso e volentieri società che operano sui settori giovanili da diversi anni. Il tipo di allenamento svolto finora da tutti i nostri tecnici dei vari settori giovanili, ed in particolare da coach Falivene che finora (ma ancora per poco) è l’unico impegnato la domenica con i suoi ragazzi, sta comunque portando ottimi frutti. E’ importante evitare che il lavoro sia finalizzato alla vittoria della singola partita, ma che ci sia una crescita costante dei ragazzi che favorisca il loro sviluppo sia fisico sia mentale sia tattico: soltanto con un progetto di qualità i ragazzi possono ambire ad una crescita individuale e collettiva, così come si sta verificando nel nostro progetto”.

“Il risultato – conclude il direttore tecnico dell’Arechi Rugby – è frutto di tanti elementi. Il nostro obiettivo, soprattutto con le giovanili, è quello di dare input positivi per una crescita ottimale sia dal punto di vista sportivo sia da quello comportamentale. Finora i ragazzi stanno ripagando gli sforzi dei loro allenatori mettendoci grinta, impegno e dedizione: vincere, come accade già per la seniores e come spero accadrà presto anche per le giovanili, sarà soltanto una fluida conseguenza”.

Galdi come “il pifferaio magico”

palazzo-di-citta-piazza-abbro-cava-de'-tirreni-vivimediaCAVA DE’ TIRRENI (SA). La politica ed il centro destra cavese sono nel caos e sfiorano, anzi centrano in pieno, il ridicolo. Dopo la sfiducia non sfiducia dei Fratelli d’Italia che hanno scaricato il sindaco Galdi ma hanno atteso l’iniziativa di Gravagnuolo e Bove per sottoscrivere la mozione di sfiducia, a raggiungere livelli mai visti prima è Forza Italia che è allo stesso tempo in maggioranza e all’opposizione. I forzisti, infatti, sono riusciti nella “impossible mission”, con un assessore, Vincenzo Passa, che si è dimesso, ed uno, Fortunato Palumbo che resta in carica, anzi aumenta le deleghe. Con due consiglieri comunali, Massimo Esposito e Annalisa Della Monica, che annunciano di essere passati all’opposizione, e il capogruppo, non più capogruppo, Enrico Polacco, che sostiene il sindaco Galdi. A differenza dei Fratelli d’Italia che alla fine la mozione di sfiducia l’hanno firmata, i forzisti si sono ibernati. In questo marasma troneggia il sindaco Galdi, che ha perfettamente interpretato la massima “dividi et impera” ed è riuscito a rendere ridicoli i suoi ex amici di cordata. La dispora del Pdl, infatti, ha prodotto i gruppi, Fratelli d’Italia, Forza Italia, Responsabili per Cava, Nuovo Centro Desta e ben nove rimpasti di giunta in quattro anni. Marco Galdi può fregiarsi del titolo di sindaco più equilibrista della politica cavese di sempre. Il trucchetto di accettare i compromessi di volta in volta richiesti, distribuendo contentini a desta e a manca, ma di essere alla fine sempre un uomo solo al comando, ha finora funzionato, alla fine però ha dimostrato anche tutta la incapacità e l’inconsistenza di una classe politica fatta di appartenenze a gruppi e persone di potere, piuttosto che uniti da un credo e da un progetto politico. Nel caos del centro destra cavese, la civica Città Democratica ha cercato strumentalmente di infilare anche il Pd ed il neo candidato sindaco Vincenzo Servalli, nella speranza di convincere i consiglieri comunali del partito di Renzi a firmare la mozione di sfiducia a Galdi che a rigor di logica, se ci fosse, dovrebbe equivalere alla caduta dell’amministrazione comunale nel Consiglio comunale fissato per il prossimo 21 novembre. Restano, invece, sulle posizioni espresse dal primo momento Servalli & C., disponibili a mandare a casa il sindaco Galdi ma in Consiglio comunale, senza prestare il fianco alla diatriba tutta interna al centro destra cavese. Arrivati a questo punto, però, da più parti si sta facendo strada l’ipotesi di rompere gli indugi e sottoscrivere la mozione di sfiducia.

L’artista salernitano Vincenzo Vavuso varca i confini ed espone a Londra. E viene accolto nel Museo di Arte Moderna e Contemporanea in Friuli

SALERNO. Hanno oramai preso il volo le opere della serie Rabbia e silenzio dell’artista salernitano Vincenzo Vavuso. Dopo i successi e gli apprezzamenti riscontrati nelle mostre a Salerno (Palazzo Pinto), Roma (Galleria Rosso Cinabro), Venezia (Officina delle zattere) Pisa (Galleria di Arte Moderna e Contemporanea), Torino (Galleria 20),dopo la pubblicazione dell’omonimo e “provocatorio” libro d’arte, si prepara un fine 2014 di grande soddisfazione, giusto coronamento di un cammino che in poco più di un anno ha letteralmente bruciato le tappe.

Innanzitutto, da oggi Vavuso può a buon diritto definirsi artista internazionale. Proprio in questi giorni le sue opere hanno varcato il confine per una destinazione decisamente prestigiosa: saranno infatti esposte al centro di Londra, alla Tryspace Gallery, dal 20 novembre al 7 dicembre. Inoltre nel mese di dicembre è in allestimento un’altra mostra importante, una personale a Gualdo Tadino, in Umbria. Ed intanto è stato preannunciato l’inserimento di un suo olio su tavola, dal titolo “Il tallone di Achille”, nel nascente Museo di Arte Moderna e Contemporanea del Friuli, collocato a Cividale del Friuli, al convento di Santa Maria in Valle (Udine), ex Monastero e Patrimonio Mondiale dell’Unesco.

Le opere della serie Rabbia e silenzio (cromostrutture, oli su tavola, sculture, pubblicazioni) stanno facendo rumore per la provocazione dei contenuti, l’attualità della polemica e l’originalità del linguaggio artistico: filo comune è rappresentato da pagine di libro gualcite e bruciacchiate, spesso immerse in grumi insanguinati su fondo nero, ora calpestate da aggressivi scarponi ora ferite da lame taglienti ora imprigionate in aeree ragnatele di materia ora impiccate ad alberi a loro volta storpiati dalle distruzioni ecologiche, e così via.Rabbia per la Cultura emarginata ed offesa in questi bui tempi di crisi non solo economica ma anche etica, Silenzio non solo per gridare che non ci sono parole per esprimere l’indignazione, ma anche per riflettere e creare un rinnovamento sociale ed umano.

Insomma, opere e linguaggio modernissimi, ma molto lontani dalle cripticità astratte che caratterizzano tante opere contemporanee. Il messaggio è chiaro e forte e può arrivare a chiunque. Anche questo è il segreto del loro successo.

Blocco della mobilità in deroga, stipendi fermi ad agosto. I dipendenti della ex Di Mauro presidiano la Prefettura di Napoli

di-mauro-17-apr-2007-cava-de'-tirreni-vivimediaCAVA DE’ TIRRENI (SA). Confermato il presidio in Prefettura a Napoli, per questa mattina, alle ore 10, quando insieme ai 68 lavoratori ex Di Mauro, scendono in campo altri circa 1800 operai provenienti dall’intera regione Campania e che chiederanno chiarimenti circa la situazione di blocco della mobilità in deroga.
La mobilità in deroga dei 68 lavoratori della ex Di Mauro, come per tanti altri lavoratori che si trovano nell’analoga situazione, è stata bloccata giorni fa, dal Ministero del Lavoro e i pagamenti sono fermi ad agosto.
Ad inizio ottobre, c’era stato l’annuncio della conclusione con esito positivo del tavolo istituzionale regionale per la proroga, dal primo settembre al 31 dicembre di quest’anno, della mobilità in deroga per i 68 lavoratori destinati alle attività socialmente utili sullo stesso territorio metelliano.
Intanto pochi giorni fa è arrivata la notizia del blocco della mobilità da parte del Ministero che vuole vederci chiaro sull’azione intrapresa dalla Regione Campania, nell’erogazione dei fondi per questo tipo di operazione. Da qui l’azione intrapresa dai lavoratori che hanno programmato una grossa manifestazione in Prefettura, dove sarà redatto un verbale da inviare in Regione.
Oltre a manifestare il proprio disappunto con un presidio davanti alla prefettura partenopea, i 68 lavoratori ex Lsu, giovedì, terranno un assemblea al comune con i sindacalisti e l’assessore alle Politiche Sociali, Vincenzo Lamberti. Saranno presenti anche i sindacalisti Cisl e Cgil, Antonio Abbagnara e Aniello Siani.
Quello che preoccupa i lavoratori con mobilità in deroga, non è tanto il presente quanto il futuro lavorativo che è alquanto incerto. Ed è proprio dall’incontro di giovedì al comune che vogliono garanzie. Il comune dovrà dare loro risposte rassicuranti. Il 31 dicembre scadrà la mobilità in deroga e da gennaio queste persone, molte delle quali con famiglia a carico, rischiano di trovarsi in mezzo ad una strada.
Il numero dei lavoratori ex Di Mauro, va a diminuire, alla luce di alcuni pensionamenti e di qualcuno che stufo della fase di stanca, ha preferito cambiare lavoro e rinunciare quindi alla mobilità in deroga. Ciò che preoccupa l’80 per cento dei lavoratori ancora lontano dall’età pensionabile, è la continuità del lavoro e la preoccupazione ogni qual volta si avvicina il termine della proroga in deroga della mobilità. La chiusura dell’opificio Di Mauro, è avvenuta nel 2006, con i lavoratori già un anno e mezzo prima in cassa integrazione.
Da allora sono otto anni che gli operai “vivono” di mobilità in deroga, con tutti gli affanni del caso, in prossimità delle scadenze. “Nonostante i vantaggi che avremmo dovuto avere per l’inserimento lavorativo, afferma il sindacalista Cgil, Aniello Siani, siamo stati doppiamente sfortunati. Uno perchè non si è risolta, positivamente, la vendita dell’ex opificio e due perchè nessuna promessa istituzionale è stata mantenuta”. Per la vendita dell’opificio c’era la clausola che prevedeva l’inserimento lavorativo degli operai in mobilità. Una struttura ad oggi abbandonata e senza prospettive future. (a.f.)

Liti notturne e controlli diurni in città

posto-di-controllo-polizia-locale-cava-de'-tirreni-novembre-2014-vivimediaCAVA DE’ TIRRENI (SA). Rissa, alle prime ore dell’alba di domenica, in piazza San Francesco, all’altezza del bar San Françao, dove un gruppetto di ragazzi, sono venuti alle mani. Sconosciuto il motivo della lite. Parole grosse, spintoni, schiaffi, pugni e poi uno di loro è finito al pronto soccorso per le medicazioni del caso. Nulla di grave, ma sta di fatto che ancora una volta si ripete un episodio di violenza nel cuore della notte e nel bel mezzo della città. Sempre nella stessa notte, un altro alterco è scoppiato tra due giovani, sembra per motivi passionali, nei pressi del Purgatorio. Alterco sedato da alcuni presenti anche se sono comunque, intervenuti i carabinieri del tenente Vincenzo Tatarella che hanno già trovato una situazione ritornata alla normalità.
Sul fronte sicurezza in città, oltre ai serrati controlli del reparto prevenzioni della Campania e degli agenti del commissariato di Pubblica Sicurezza, guidati dal vice questore aggiunto Marzia Morricone, sono scesi in campo anche i caschi bianchi del comando di via Ido Longo. Su precise disposizioni del comandante della Polizia Locale, Antonino Attanasio, nell’ultimo week end, i caschi bianchi hanno potenziato i servizi di Polizia Stradale organizzando nel pomeriggio di sabato e nella mattinata di domenica posti di controllo a tutela della mobilità veicolare e come prevenzione dei fenomeni di microcriminalità avvenuti ultimamente sul territorio cittadino.
In aggiunta ai normali servizi di viabilità, infatti, sono stati pianificati numerosi posti di controllo con l’intervento di dieci unità nel pomeriggio di sabato ed otto unità nella mattinata di domenica coordinate dai tenenti Giuseppe Senatore e Angelo D’Acunto. Nel corso dell’operazione sono stati controllati 95 tra veicoli e ciclomotori, identificate 165 persone, di cui 28 provenienti da fuori comune. Sono stati elevati 28 verbali di contravvenzione di cui, tredici per documenti di viaggio irregolari, dieci per omesso uso delle cinture di sicurezza, cinque per uso del telefonino alla guida. (a.f.)