Novembre, 2014
visualizzazione per mese
Obesità: una nuova Diet-etica. Un convegno a Palazzo di Città il 15 novembre, organizzato dall’ADEPO
CAVA DE’ TIRRENI (SA). Perdere peso non significa affatto guarire dall’obesità! Perdere peso è il risultato di un comportamento momentaneo, la guarigione dall’obesità è un processo duraturo, per la vita.
Per provare a guarire veramente dall’obesità è necessario considerare anche la mente e i suoi pensieri, le sue convinzioni, le sensazioni e le emozioni collegate al cibo e all’alimentazione eccessiva. È possibile agire sulla consapevolezza, sulla motivazione al trattamento e al cambiamento, sullo stile di vita, sulle capacità individuali di ottenere dei risultati personalizzati e soprattutto di riuscire a conservare questi risultati nel tempo.
Per parlarne l’Associazione ADEPO (Associazione di Dietetica E Psicologia per l’Obesità e il sovrappeso) ha organizzato per il 15 novembre un convegno, Obesità, una nuova Diet-etica, che si terrà nella Sala del Consiglio Comunale del Palazzo di Città. Tra le attività di formazione sarà data particolare enfasi al “rebirthing” (letteralmente “rinascita”), una disciplina che insegna attraverso il respiro consapevole a gestire il vissuto emotivo, a trasformare, come dice il suo fondatore Leonard Orr, propagatore e rielaboratore in Occidente del pensiero del Maestro yoga indiano Baba Ji,: “La respirazione consapevole del rebirthing e la trasformazione dei pensieri autolimitanti e negativi in pensieri costruttivi. E così facendo, si impara ad entrare in contatto con le propei emozioni, ad abbandonare le paure inconsce,
Protagonista la rebirther Lorena Tari Benvenuti (nella foto), toscana di origine, raitese di residenza, cavese di adozione, orientale di formazione (nel corso di una “romanzesca” giovinezza in India ed in America Latina). che sarà uno dei relatori presenti al convegno del 15 Novembre, insieme con il dietista Mario Russo e la nutrizionista Viviana Valtucci, anch’essi cavesi, il medico dietologo Raffaele Ruocco, lo psichiatra Ferdinando Pellegrino, la biologa Marianna Lucibello.
Cori in coro. Sabato maratona di canti per strade e chiese, sfilata nel centro della città e “frijenn cantann”. Oggi le corali in tour per la provincia di Salerno
SALERNO (SA). Entra nel vivo la quinta edizione del Salerno Festival, il grande evento corale nazionale che attraverso 38 cori fino al 9 novembre proporrà sul territorio cittadino e regionale un repertorio misto dal canto lirico alle melodie pop italiane e internazionali, dal popolare tradizionale della nostra nazione al gospel americano, dalla polifonia profana ai brani sacri.
Domani, sabato 8 novembre, sarà la giornata più intensa: al mattino i Concerti aperitivo alle 10.30 al Salone dei Marmi in Palazzo di Città, al Salone Bottiglieri a Palazzo Sant’Agostino e al Salone Genovesi della Camera di Commercio; al pomeriggio, a partire dalle 16.30, i Concerti in città presso l’ex Chiesa di Sant’Apollonia, il Salone dei Marmi del Comune di Salerno, la Chiesa di San Giorgio, il Salone Bottiglieri della Provincia di Salerno, l’Arco Catalano, il Museo Diocesano, la Chiesa del Santissimo Crocifisso.
Alle 12.15 i cori, guidati dai Pistonieri di Santa Maria del Rovo, partiranno da quattro punti del centro storico per la sfilata di tutti i partecipanti, che convergeranno in Piazza Portanova per un canto comune. Alle 16.00 e alle 21.00 altre due maratone corali al Teatro Augusteo con l’esibizione di otto formazioni per concerto.
Sempre nella giornata di sabato è previsto il “FRIJENN CANTANN” in vari spazi di diversa natura della città, dai negozi alle case private, dall’ostello alle chiese, sarà possibile per i cori del Salerno Festival cantare liberamente in una sorta di improvvisazione, di fringe corale, divertendosi e facendo divertire il pubblico con la propria voce al motto di “Liberiamo il canto!” (Anna Bisogno)
Galdi incontra i dirigenti scolastici, subito misure contro il caro libri e test genetici per i malati di celiachia
CAVA DE’ TIRRENI (SA). Si è tenuto ieri un incontro con i dirigenti scolastici cittadini e il sindaco Marco Galdi. Due gli argomenti all’attenzione dell’assise: lo screening sulla Celiachia proposto dal dott. Basilio Malamisura, primario dell’Ospedale di Cava, accompagnato dal direttore sanitario del nosocomio dott. Vincenzo De Paola e il tema del “caro libri”.
Sul primo argomento il dott. Malamisura ha illustrato tanto l’attività formativa dei docenti di tutte le scuole di ogni ordine e grado quanto uno screening specifico per i bambini della I – II e III elementare che avverrà, previo consenso scritto dei genitori, onde verificare attraverso la somministrazione di un test genetico realizzato su una goccia di sangue prelevata dal dito di verificare se c’è specifica predisposizione alla Celiachia. La verifica precoce dell’insorgenza di questa malattia consente di scongiurare gravi danni all’apparato intestinale. Si è colto grande interesse e disponibilità da parte di tutte le scuole a collaborare a questa meritoria iniziativa, portata avanti anche dall’Associazione Italiana Celiachia di cui è referente scientifico il dott. Malamisura.
Rispetto al problema “caro libri”, il sindaco ha rappresentato ai dirigenti scolastici tale tema a lui sottoposto dai giovani studenti in occasione dell’ultimo sciopero generale svoltosi a metà ottobre. È emerso dal confronto che spesso accade il superamento del tetto di spesa ministeriale attribuito per ogni scuola attraverso il meccanismo della previsione di testi consigliati che certamente non possono essere pretesi dagli insegnanti ma che poi costituiscono una reale causa di differenziazione fra le famiglie che possono permettersi l’acquisto di questi libri e chi non può permetterselo.
Il sindaco ha annunciato che chiederà agli uffici comunali della P.I. di operare una dettagliata lettura di tutti i programmi delle scuole di Cava per verificare in quali casi si verifichi il superamento del tetto di spesa ministeriale invitando tutti i dirigenti scolastici ad adottare in seno a tutti i consigli di istituto un codice etico di autoregolamentazione che ponga fine a questo fenomeno che grava in modo assai significativo sulle casse delle famiglie. Il sindaco provvederà anche a denunciare questo fenomeno del “caro libri” alle competenti Autorità ministeriali.
Il sindaco ha denunciato anche la pessima abitudine di adottare a scadenza di pochi anni, o addirittura anno dopo anno, nuove edizioni degli stessi testi, magari modificati in piccolissime parti. Ciò indubbiamente frena il mercato del libro usato che invece può rappresentare un modo per calmierare i costi per le famiglie. Si svolgerà un’indagine specifica a tal riguardo per verificare quanto sia diffuso il fenomeno, invitando gli operatori scolastici ad integrare con altro materiale i testi che hanno richiesto un minimo aggiornamento senza cambiare edizione di libro proprio per consentire il ricorso al mercato dell’usato.