Aprile, 2015

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A Salerno il progetto “Raee e solidarietà”, i bambini “supereroi” della raccolta dei rifiuti

SALERNO. Il Comune di Salerno ed il Consorzio di Bacino SA2 promuovono il progetto “Raee e solidarietà” per potenziare la raccolta ed il recupero dei rifiuti di apparecchiature elettriche ed elettroniche. Appositi contenitori saranno collocati presso gli istituti scolastici e gli uffici pubblici di Salerno. I “soggetti svantaggiati” della Cooperativa Sociale Stalker tra i protagonisti della campagna di comunicazione “Siamo tutti supereroi”, volta a sensibilizzare i bambini ed i ragazzi sul rispetto dell’ambiente e sulla corretta gestione dei Raee

Ai nastri di partenza il progetto “Raee e solidarietà” – “Siamo tutti supereroi”, promosso dal Comune di Salerno e dal Consorzio di Bacino SA2, in collaborazione con la Cooperativa Sociale Stalker.

Il progetto, che mira a rafforzare il rispetto/tutela sia dell’ambiente che dei diritti dei più deboli, riguarda in particolare il settore della raccolta dei RAEE – Rifiuti di apparecchiature elettriche ed elettroniche (tra cui figurano ad esempio lavatrici, computer, stampanti, monitor, telefonini, televisori, frigoriferi, condizionatori e lampade).

Tutti i dettagli dell’iniziativa sono stati illustrati questa mattina, venerdì 17 aprile, nel corso di una conferenza stampa tenutasi presso la Sala Giunta del Comune di Salerno ed alla quale sono intervenuti: Gerardo Calabrese, Assessore alle Politiche Ambientali del Comune di Salerno; Raffaele Grimaldi, Responsabile Consorzio di Bacino SA2 dei Rapporti con i Consorzi Nazionali di filiera; Vincenzo Chiera, Progettista dell’iniziativa; Edolmina Peduto, Presidente della Cooperativa Sociale Stalker; Carmine D’Alessio, Ceo dell’agenzia di comunicazione MTN Company.

Il progetto “Raee e solidarietà” prevede il posizionamento di un centinaio di appositi contenitori, di cui 90 per il raggruppamento R4 (piccoli elettrodomestici, elettronica di consumo, apparecchi di illuminazione, cellulari) ed una decina per il raggruppamento R5 (sorgenti luminose), presso gli istituti scolastici e gli uffici pubblici di Salerno per incentivare la raccolta della suddetta tipologia di rifiuti, con l’obiettivo di raddoppiare i quantitativi degli R4 e triplicare quelli degli R5.

«La nostra filosofia – ha dichiarato l’Assessore Gerardo Calabrese è sempre stata quella di pensare ai rifiuti come ad una risorsa. In tale ottica quest’iniziativa, che persegue importanti finalità sociali e che rappresenta la continuazione del progetto “Raee Scuole”, ci consentirà anche di combattere il “circuito illegale” diffuso in alcuni Paesi africani, dove nelle operazioni di recupero dei metalli nobili contenuti in questi apparecchi vengono spesso impiegati dei bambini senza le minime condizioni di sicurezza».

Progettista dell’intervento è il Dr. Vincenzo Chiera, che ha già redatto in precedenza il progetto presentato per la Misura 3 del Bando CdC Raee e Anci. Il Comune di Salerno, con il suo territorio ed i luoghi pubblici e privati ricadenti nel perimetro comunale, è il soggetto destinatario degli interventi previsti dal progetto. Principale attore dell’iniziativa, nella qualità di soggetto sottoscrittore al Centro di coordinamento Raee, è invece il Consorzio di Bacino SA2, al quale competerà la gestione operativa della raccolta dei Raee presso i punti individuati.

L’originalità del progetto si basa su due punti fondamentali: a) il ricavato della raccolta, di concerto con gli Enti promotori, sarà destinato a garantire assistenza a fasce disagiate della popolazione, con  interventi di carattere socio-assistenziale, socio-educativo e socio-ambientale; b) buona parte dei servizi legati al posizionamento ed alle attività di comunicazione del progetto saranno realizzate dalla Cooperativa Sociale Stalker di Eboli (Sa), che si occupa dell’inserimento socio-lavorativo di soggetti svantaggiati.

La Cooperativa Sociale Stalker rappresenta il risvolto sociale dell’iniziativa, il punto di forza dell’idea-progetto che ha consentito di ottenere l’ottimo punteggio e la ricompensa con il finanziamento dell’intervento. I componenti della Cooperativa avranno un ruolo fondamentale sia nella fase di posizionamento dei contenitori che nella campagna di comunicazione, ideata dall’agenzia MTN Company ed atta a sensibilizzare in particolare bambini e ragazzi sulla corretta gestione dei rifiuti di apparecchiature elettriche ed elettroniche.

Non a caso, il progetto si svolge soprattutto negli istituti scolastici, proprio per sottolinearne la funzione educativa e di crescita verso una cittadinanza consapevole. Oltre alla campagna di informazione, gli alunni sperimenteranno anche un’attività di micro-raccolta di rifiuti di questo tipo: ciò che bambini, ragazzi ed insegnanti porteranno da casa verrà raccolto in appositi contenitori posizionati all’interno delle scuole.

Il linguaggio del progetto sarà quello dei fumetti, immediatamente percepibile dai bambini, onde educare attraverso il gioco ed il divertimento. Da qui la scelta dello slogan, “Siamo tutti supereroi”, perché bastano piccoli gesti quotidiani e tutti possiamo cambiare realmente le cose. A cominciare da una giusta raccolta dei rifiuti.

I contenitori per la raccolta delle diverse tipologie di Raee, muniti di apposito adesivo di riconoscimento, saranno così suddivisi: 45 bidoncini carrellati da 120 litri; 50 bidoncini da 240 litri; 20 box in cartone per R5. L’attività di svuotamento periodico dei contenitori sarà svolta dal personale del Consorzio di Bacino SA2, con una frequenza inizialmente settimanale e successivamente rapportata all’effettivo riempimento dei contenitori.

Il progetto “Raee e solidarietà” ha una durata di 60 giorni, ma in realtà potrà avere un carattere permanente nel tempo, in modo completamente integrato all’attuale sistema di raccolta differenziata. L’attuazione avverrà in modo graduale e temporale, con il posizionamento dei contenitori dapprima presso le scuole e gli uffici pubblici. In questa fase verranno raccolti principalmente Raee dei raggruppamenti R4 e R5. Una volta a regime il sistema di raccolta e valutati i risultati, si potrà procedere ad un’espansione del progetto anche alle attività commerciali ed ai distributori in genere.

“La buona legge di Mariasole”, al Rodaviva il romanzo di Carrino

la-buona-legge-maria-sole-libro-carrino-cava-de'-tirreni-aprile-2015-vivimediaCAVA DE’ TIRRENI (SA). Domenica 19 aprile il Bar Libreria Rodaviva di Cava de’ Tirreni (Sa) ospiterà la presentazione de “La buona legge di Mariasole”, a cura di Luigi Romolo Carrino. Al centro del romanzo il malaffare camorristico farcito di scelte violente, azioni barbariche ed attentati feroci. Protagonista la giovane Mariasole, che pur di salvare suo figlio Antonio non esita a compiere azioni scellerate che le consentono quel potere assoluto che in quel mondo è la sola garanzia per la salvezza. La serata sarà moderata dal prof. Vincenzo Monda, con letture di Antonietta Sorrentino

“La buona legge di Mariasole” è il libro di Luigi Romolo Carrino che sarà presentato domenica 19 aprile, alle ore 18.30, al Bar Libreria Rodaviva di Cava de’ Tirreni (Sa). La serata sarà moderata da Vincenzo Monda, docente di inglese presso il Liceo Scientifico “L. da Vinci” di Salerno, presidente degli “Amici dei Musei” di Salerno, nonché curatore e collezionista di fotografia contemporanea. Le letture saranno a cura di Antonietta Sorrentino, cantante, interprete, autrice ed attrice.

Edito da e/o e rientrante nella collana Sabotage diretta da Massimo Carlotto e Colomba Rossi, nel suo nuovo romanzo Carrino affronta i “temi” Napoli e camorra come mai nessuno prima, proponendo punti di vista inediti sulla realtà e sulla scrittura. La protagonista è Mariasole Simonetti, bella donna laureata che gestisce un negozio di prodotti per la pulizia, sposata con Giovanni Farnesini, figlio di Don Antonio, un boss che vive da latitante in un bunker sotto una villetta del villaggio Coppola, dalle parti di Baia Domizia. Mariasole è a sua volta figlia di Don Pietro Simonetti, detenuto per camorra a Poggioreale, e madre del piccolo Antonio, un bambino di pochi anni, adorato da sua madre.

Mariasole stringe la mano del figlio mentre segue il carro funebre che sta accompagnando suo marito Giovanni Farnesini al cimitero di Poggioreale. Nel lungo tragitto, tra il rumore delle serrande dei negozi chiuse a metà per rispetto ed il dolore che la spezza in due, Mariasole ripercorre gli eventi che l’hanno portata fino a questo tragico momento. Il cadavere di Giovanni, figlio del boss Don Antonio Farnesini, è stato trovato sugli scogli di Mergellina. La sua colpa è di aver violato la legge più importante del giuramento del clan Acqua Storta: «Un camorrista deve sempre ragionare con il cervello, mai con il cuore».

Con il padre in carcere ed il suocero latitante, l’equilibrio delle forze interne alla federazione Simonetti-Farnesini è minacciato. Spetta a Mariasole prendere le redini del clan e l’investitura le arriva dalla matriarca di Procida, Angela, madre naturale di Don Antonio e donna dai mille segreti. Non è questa la vita che Mariasole aveva scelto per sé e per suo figlio Antonio, ma non può decidere altrimenti. Costretta così a diventare capoclan della federazione, Mariasole con lucida ferocia usa la femminilità come un veleno per intossicare il destino del figlio, futuro erede al comando per diritto e dovere di nascita, e preservarlo quindi da una sorte per lui già tracciata. Perché la donna di camorra è soldatessa dormiente fino a quando non c’è necessità di svegliarsi, e fa paura, proprio come l’ombra silenziosa del Vesuvio che incombe sul golfo, un colosso apparentemente spento ma pieno di lava, pronto a eruttare in qualsiasi momento.

Luigi Romo Carrino è nato a Napoli nel 1968. Laureato in Informatica, è specializzato in Problem Solving e Ingegneria del Software, ambito finanziario. Ha scritto poesie (“Il Settimo Senso. Il Laboratorio”, Le Edizioni 1998, e “TempoSanto. Liturgia della Memoria”, Liberodiscrivere 2006), per il teatro (“Ricordo di Famiglia”, “Insegnando il silenzio alle rose”, “Il morso per attaccarsi”) e diversi racconti in collettive varie (“Men on Men 5”, Mondadori 2006; “Napoli per le strade”, “Azimut”, 2009). Per Magnum Edizioni ha curato il doppio volume “Amantidi” ed un paio di antologie di racconti per Liberodiscrivere Edizioni. Per Meridiano Zero ha pubblicato “Acqua Storta” (2008) e “Pozzoromolo” (2009), selezionato nel 2011 per il Premio Strega. Tra le sue opere si ricorda anche “Esercizi sulla madre” (Perdisa Pop 2012, selezionato nel 2013 per il Premio Strega).

Prima dell’appuntamento letterario con “La buona legge di Mariasole” di Carrino, sabato 18 aprile, alle ore 22.00, il Rodaviva ospiterà il gruppo musicale “Caterpillar’s Dream”, duo acustico dalle sonorità inusuali. Lucio Auciello (voce e chitarra acustica 12 corde) e Daniela Lunelli (voce e violoncello) daranno vita ad un repertorio scelto tra i migliori brani pop, dark wave, rock ed alternative (Rem, The Smiths, Blur, The Cure, Jeff Buckley, Pearl Jam, Nirvana), sapientemente riarrangiati per una resa di grande impatto emotivo.

Una lirica del poeta amalfitano Sigismondo Nastri

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Un mattino d’aprile … ad Amalfi

Ed è in un mattino d’aprile di ottant’anni fa che nasce Sigismondo Nastri, a due passi da noi, ad Amalfi, dietro il “nostro Monte Finestra”. Uomo schivo, riservato, quello che un tempo, si definiva con una sola parola, “un signore”. Professore d’intere generazioni di giovani e da sempre innamorato della poesia. Quella vera. E Acquamorta, da cui è tratta la lirica in oggetto, è la sua opera prima, importante esordio. Esordio maturo: è il 1970 e Sigismondo ha già trentacinque anni. Allora, a quell’età, si era già uomini “fatti”. E di lui si accorge un’importante e autorevole casa editrice del Nord, la padovana Rebellato. Nel suo catalogo annovera fior di poeti. Verranno poi altri libri di liriche, e non solo, per il nostro poeta amalfitano (che mi piace inserire in questa mia rubrica “VersiCavesi” sentendolo “uno dei nostri”: lo sappiamo innamorato della nostra città e amico sincero di molti di noi).

Un mattino d’aprile 

Il candore pieno d’un mattino

d’aprile

il solito tonfo dell’onda

sugli scogli del porto

un respiro leggero d’alghe

un ramo fiorito di pesco che pende

dal muro 

un mattino d’aprile come un altro

ma non sono solo

e divido con te la gioia del sole

appena nato

il fresco della marina

la rosea ebbrezza del pesco fiorito nel giardino

il buongiorno del gallo

e questa luce azzurra profonda dei tuoi occhi.

Sigismondo Nastri

da Acquamorta Rebellato Editore, Padova 1970

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Versi dal respiro pittorico: non immemore è la lezione della Scuola di Posillipo, per chi, come il nostro poeta, nasce con negli occhi il mare e il cielo della divina costiera. Quasi pennellate, leggiadre, armoniche, dal tessuto ritmico intrecciato da rotismi qua e là disseminati : “pieno/ mattino /aprile(vv.1/2)e ancora ”respiro/leggero / fiorito” (vv 5/6) o d’assonanze al mezzo“ tonfo/porto (vv3/ 4) ”. Eccolo il mattino di un giorno d’aprile sbocciare in terra amalfitana: dal mare “il solito tonfo dell’onda/sugli scogli del porto/ un respiro leggero d’alghe (vv 3/5), alla terra “un ramo fiorito di pesco che pende/ dal muro”(vv. 6/7) . Basta solo un semplice ramo di pesco che pende da un muro d’orto (splendida atmosfera montaliana) a regalare la gioia dell’attesa giovanile che preme per esplodere in tutta la sua vitalità: e in aprile regna la prima primavera! E poi ancora elementi naturali partecipi e complici,“la gioia del sole”(v. 10) , il “fresco della marina”(v. 12) e al centro ancora il pesco, anzi “la rosea ebbrezza del pesco” (v.13), col canto di un gallo ad annunziare un giorno diverso da tutti gli altri, dove a splendere su ogni cosa umana è “ questa luce azzurra profonda (v. 15)” degli occhi della donna amata. Delicato verso finale, da climax, coinvolgente e vibrante: è un giorno in cui Aprile, quasi nume tutelare, si fa Amore. E la “divina” è lì a far da incomparabile scena. 

E al poeta Sigismondo Nastri, parafrasando Ungaretti, vadano vivissimi auguri per i suoi splendidi “vent’anni per quattro “.

“Jennifer”, spettacolo finale domenica 19 aprile per il Premio “Li Curti”

palcoscenico-teatro-vivimediaCAVA DE’ TIRRENI (SA). Sarà lo spettacolo “Jennifer” a chiudere domenica 19 aprile la IV Rassegna Teatrale Premio “Li Curti” a Cava de’ Tirreni (Sa). Presso il Social Tennis Club la Compagnia “Scena Teatro” presenta Antonello De Rosa nella rappresentazione tratta da “Le cinque rose di Jennifer” di Annibale Ruccello. In scena una figura che vive tra il sogno e la realtà, aggrappata all’illusione di avere qualcuno che la ami per quella che è: né uomo né donna veramente, ma uomo e donna contemporaneamente

Ultimo appuntamento con la IV Rassegna Teatrale “Premio Li Curti”: domenica 19 aprile, alle ore 19.30, presso il Social Tennis Club di Cava de’ Tirreni (Sa) la Compagnia “Scena Teatro” presenta Antonello De Rosa in “Jennifer”, spettacolo teatrale tratto da “Le cinque rose di Jennifer” di Annibale Ruccello.

«Uno spettacolo che è diventato ormai un evento per Cava de’ Tirreni. Tutte le edizioni del Premio “Li Curti” sono state, infatti, “impreziosite” da questa magistrale rappresentazione del maestro Antonello De Rosa, con il quale anche quest’anno abbiamo pensato di chiudere in bellezza», commenta Geltrude Barba, Direttrice artistica della kermesse dedicata a Totò, del quale ieri, mercoledì 15 aprile, è ricorso il 48° anniversario della scomparsa.

Sul palco del Circolo metelliano, sito in via M. Garzia 2, il regista De Rosa, assistito da Gina Ferri, sarà accompagnato dalle attrici Francesca Pica e Simona Fredella. I costumi saranno a cura di Liana Mazza, le musiche di Nicola Ferrentino. «Nella messa in scena ho deciso di dare corpo alle voci – afferma Antonello De RosaEd attorno a Jennifer appaiono e si muovono, attraverso disegni geometrici del corpo e seguendo un ritmo ben cadenzato, figure leggere, ombre dei suoi pensieri, specchi dei suoi desideri, riflessi delle sue frustrazioni. E questo non è altro che il mondo che caratterizza la sua esistenza».

Jennifer è un’ombra leggera ed incerta sulla linea sottile che divide il femminile dal maschile, continuamente alla ricerca di sé, della sua sessualità, della sua natura di uomo, della sua verità di donna. È una figura che vive tra il sogno e la realtà, come sospesa, appesa al tenue filo della speranza di poter vivere una passione, aggrappata all’illusione di avere qualcuno che la ami per quella che è: né uomo né donna veramente, ma uomo e donna contemporaneamente.

La scena all’improvviso si riempie di voci e Jennifer risponde, parla, ride, grida, insulta, si agita, sempre oscillando tra il riso ed il pianto, tra il comico ed il tragico. Voci che arrivano dal mondo al di fuori di lei, che da sempre la esclude perché “diversa”, o forse più semplicemente voci che salgono dal fondo più intimo del suo cuore, come piccola illusione per sentirsi un po’ meno sola. Ad un tratto sulla scena prende vita l’altro personaggio, Anna, anche lei vittima della solitudine e costantemente in attesa di telefonate che non arrivano mai e di uomini sempre troppo lontani. Anna e Jennifer, ognuna nel cerchio della propria solitudine, vengono improvvisamente strette insieme nella morsa dell’angoscia provocata dalle notizie di continui omicidi.  

Il costo del biglietto per assistere allo spettacolo, che sarà presentato come di consueto da Carmela Novaldi, è pari a € 10,00. Il botteghino aprirà due ore prima della rappresentazione. Per prenotazioni e/o maggiori informazioni è possibile contattare la Direttrice artistica della rassegna teatrale, Geltrude Barba, al numero 393.3378060 o tramite email all’indirizzo geltrudebarba@hotmail.it.

Promossa dal Teatro Luca Barba, la IV Rassegna Teatrale Premio “Li Curti” è patrocinata dalla Città di Cava de’ Tirreni, dall’Azienda Autonoma di Soggiorno e Turismo metelliana e dal Social Tennis Club di Cava de’ Tirreni. Per ulteriori approfondimenti sulla kermesse è possibile consultare il sito internet www.premiolicurti.com. 

Progetto “Raee e solidarietà”, il 17 aprile la presentazione al Comune di Salerno

municipio-salerno-vivimediaSALERNO. La Sala Giunta del Comune di Salerno ospiterà venerdì 17 aprile, alle ore 10.30, la conferenza stampa di presentazione del Progetto “Raee e solidarietà”, promosso dal Comune di Salerno e dal Consorzio di Bacino Sa2. L’iniziativa è volta a potenziare la raccolta dei RAEE (Rifiuti di apparecchiature elettriche ed elettroniche) ed a sensibilizzare sulla corretta gestione dei rifiuti. In prima linea i componenti della Cooperativa Sociale Stalker

Domani, venerdì 17 aprile, alle ore 10.30, presso la Sala Giunta del Comune di Salerno, si terrà la conferenza stampa di presentazione del Progetto “Raee e solidarietà”, promosso dal Comune di Salerno e dal Consorzio di Bacino Sa2, in collaborazione con la Cooperativa Sociale Stalker.

Il progetto, che mira a rafforzare il rispetto/tutela sia dell’ambiente che dei diritti dei più deboli, riguarda in particolare il settore della raccolta dei RAEE – Rifiuti di apparecchiature elettriche ed elettroniche. Nello specifico, presso numerosi istituti scolastici ed uffici pubblici di Salerno saranno collocati appositi contenitori carrellati per la raccolta della suddetta tipologia di rifiuti.

Protagonisti della fase di posizionamento dei contenitori e della campagna di sensibilizzazione, rivolta soprattutto a bambini e ragazzi, saranno i componenti della Cooperativa Sociale Stalker di Eboli (Sa), che si occupa dell’inserimento socio-lavorativo di soggetti svantaggiati.

Tutti i dettagli del progetto e la campagna di comunicazione dell’iniziativa, ideata dall’agenzia MTN Company, saranno svelati nel corso della conferenza stampa di venerdì 17 aprile, alla quale interverranno:
Gerardo Calabrese, Assessore alle Politiche Ambientali del Comune di Salerno;
Raffaele Grimaldi, Responsabile Consorzio di Bacino Sa2 Rapporti con i Consorzi Nazionali di filiera;
Vincenzo Chiera, Progettista dell’iniziativa;
Edolmina Peduto, Presidente della Cooperativa Sociale Stalker;
Carmine D’Alessio, Ceo dell’agenzia di comunicazione MTN Company.