Luglio, 2019

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BARONISSI (SA). Dagli USA la voce black di SHANNA WATERSTOWN apre il cartellone della 5a edizione del BBF

Dagli Usa a Parigi, dall’UK all’Italia: 3 serate di musica ad ingresso gratuito dal 23 al 25 luglio 2019 #BBF2019. SHANNA WATERSTOWN Guest star del Baronissi Blues Festival.


Una voce calda, sensuale, potente e autentica. Appassionata e ispirata, riconosciuta come una vera “Blueswoman”: direttamente dagli Stati Uniti, Shanna Waterstown è la prima guest star internazionale che aprirà la quinta edizione del Baronissi Blues Festival.

Dagli Usa a Parigi, dall’UK all’Italia: 3 serate di musica ad ingresso gratuito in un giro ipnotico e travolgente intorno al mondo, in un crossover tra il blues dei puristi, dal classicismo di Chicago, alle influenze più funk, all’R,n,B, alle incursioni fusion nell’universo jazz, alla sonorità più electro. La Irno Valley diventerà patria del Blues con un denso cartellone internazionale dal 23 al 25 luglio per il Baronissi Blues Festival, organizzato dall’Associazione Culturale “Tutti Suonati”, nell’ambito del cartellone estivo “Baronissi Fest”, promosso dal comune di Baronissi, avvolti nell’emozionante cornice dell’anfiteatro comunale “Pino Daniele”.  

“Sono nata e cresciuta in Florida, negli Stati Uniti, il sud mi ha definito e raffinato come puro zucchero di canna selvatico. Un giorno ho incontrato il Blues, quando è entrato in casa e si è seduto … ed è sempre stato qui da allora”, racconta la cantante.

Rythm’n’blues, funk, soul: Shanna Waterstown è considerata una delle più interessanti voci blues femminili degli ultimi anni.  Nata nel profondo sud, in Florida, è cresciuta cantando il Vangelo in una piccola chiesa battista, in un momento in cui la musica più popolare della radio e in casa erano  “Motown Soul”, “Country” e “Gospel”. È cresciuta nelle “churches” della sua città cantando prevalentemente gospel, per poi trasferirsi a New York, poco più che adolescente. In questo nuovo contesto entra a contatto con il jazz e il musical. Queste nuove espressioni musicali uniti ad alcuni fortunati tour ln giro per il mondo con artisti del calibro di Buddy Guy la portano ad avvicinarsi sempre più a Parigi, città che nel giro di pochi anni diventerà la sua nuova sede abitativa. Il suo ultimo lavoro discografico, Inside My Blues, ha incontrato il parere più che favorevole di pubblico ed addetti ai lavori che l’hanno consacrata all’unanimità come la voce più autorevole della nuova scena mondiale.

Nella sua carriera  ha avuto il privilegio di aprire grandi icone musicali, tra cui James Brown, Buddy Guy, Maceo Parker, Matt Bianco, Louisiana Red e Mud Morganfield. Tour negli Stati Uniti in Europa, in Francia, Germania, Svizzera, Belgio, Italia, Spagna, Austria, Polonia, Lettonia, con partecipazioni in alcuni dei più importanti rassegne internazionali, tra cui il  Festival di Blues Baden, il Festival di Basilea, il Festival Jazz Ascona, il Festival Ecaussines Blues e molti altri.

Dopo aver trascorso molti anni a scrivere, Shanna, ha realizzato il suo primo album  “Inside My Blues” / “A Real Woman” nel 2008, scritto, composto, prodotto e cantato da lei con tutte canzoni originali. La sua band è composta da musicisti di consolidata esperienza che vantano collaborazioni di prestigio con artisti dell’ambiente Rock, Blues, Soul, Funky internazionale: Jay Gogan – guitar, Walter Cerasani– bass, Gianpaolo Feola – drums.

OPEN ACT – L’apertura del concerto di Shanna Waterstown è affidato invece a “la Grange”, la storia inizia nel novembre del 2006 da una intuizione di Fabio Gagliardo adottato, musicalmente parlando, da un grande armonicista di Amburgo di nome Claus Dierks. Brani che vanno da “Footprints” di Wayne Shorter a “Manic Depression” di Jimi Hendrix, passando dal blues classico di Chicago, toccando latin jazz, fusion e funky in uno spettacolo tutto di un fiato con sonorità molto particolari e dinamiche eccezionali… Fabio “La Grange” Gagliardo chitarra e voce, al basso Luca Di Caprio bassista di ottimo spessore, alla batteria Fabio Rotondo batterista che ha calcato i migliori palchi italiani, al sax Emilio Silva Bedmar sassofonista dalle note capacita molto conosciuto neqli ambienti jazz e blues di tutta Europa.

PREVIEW –  Il Festival sarà anche il palco per i giovani talenti del territorio, con l’apertura unplugged del cantautore blues salernitano Armando D’Ambrosio. Voce, chitarra, armonica, questi sono gli strumenti musicali del cantautore bluesman Armando D’Ambrosio. Altamente socievole e dannatamente asociale: IL BLUES. La storia da cantautore bluesman risale nel 2003, quando gli fu regalata, per caso, una chitarra classica per il Natale. Fin dal principio ha sempre mostrato un particolare e vivo interesse per la musica. Da BB KING a De André, da Edoardo Bennato suo idolo, da Bob Dylan a Bruce Springsteen, da Zucchero a Piero Pelù, da Guccini a Rino Gaetano e così via, questi furono le sue “muse ispiratrici” che hanno accompagnato e accompagneranno per tutto il suo iter formativo musicale.  Da poco è uscito il suo primo album di inediti “Il Gioco del Mondo”.

VIETRI SUL MARE (SA). La straordinaria Orchestra sinfonica Mozart in Villa comunale

Lunedì 22 luglio alle ore 21,00 un eccezionale appuntamento a “Vietri in Scena” con la musica classica nella splendida cornice della Villa Comunale di Vietri sul Mare.


Sul palco tra cielo e mare si esibirà l’Orchestra Sinfonica Mozart, diretta da Gerardo Estrada Martinez; violoncello solista Giuliano De Angelis. Gerardo Estrada Martínez

nato a Caracas, in Venezuela, nel 1980, ha studiato come violinista e percussionista ed è uno dei conduttori emergenti di respiro internazionale.
Diplomantosi alla Royal Academy of Music di Londra, è  vincitore nel 2015 del primo premio “Golden Baton” su oltre 80 direttori d’orchestra in tutto il mondo, nell’ambito della International Conducting Competition 3.0, organizzata da Spagna e Paraguay; nel 2016 ha vinto il 2° premio e il Premio Speciale dell’Orchestra al Concorso internazionale di direzione del Danubio a Budapest, in Ungheria.

È stato condirettore della Royal Schools of Music, Regno Unito (Music Direction Symphony Orchestra, con distinzione). Come direttore d’orchestra, Gerardo Estrada Martínez si è esibito con orchestre straordinarie in prestigiosi palchi in Spagna, Portogallo, Russia, Bielorussia, Germania, Austria, Italia, Polonia, Cipro, Grecia, Croazia, Serbia, Romania, Ungheria, Venezuela, Colombia, Ecuador, Perù, Messico, Argentina, Repubblica Dominicana. Attualmente è membro corrispondente della cooperazione internazionale della Royal Academy of Music di Valencia, in Spagna.

Giuliano De Angelis, diplomato in violoncello sotto la guida del M° Marianne Chen presso il conservatorio “O.Vecchi” di Modena, studia presso l’Accademia di Alto Perfezionamento Santa Cecilia di Portogruaro con il M°Enrico Bronzi e poi con F.Pepicelli, L.Piovano e M.Polidori per il violoncello; con A.Spiri, M.Zuccarini e Quartetto di Cremona per la musica da camera.

In qualità di solista si è esibito con prestigiose orchestre, sia in Italia che all’estero: Orchestra del Teatro Vittorio Emanuele di Messina, Orchestra del Teatro Cilea di Reggio Calabria, Pazardzik Symphony Orchestra, Orchestra Filarmonica Campana, Orchestra Sinfonica di Salerno Claudio Abbado, Mozart Italian Orchestra, Ensemble Accademia degli Orfei, Interamnia Ensemble.

Da solista si è esibito in tournée in Cina e nella basilica Aracoeli di Roma ha eseguito in mondovisione il primo concerto di Saint Saens per violoncello e orchestra; prossimamente sarà in tournée negli Stati Uniti. Ha collaborato con musicisti del calibro di R.Muti, V. Repin, R.Vlad, G. Sollima, D.Renzetti, R.Filippini, I.Pogorelich, A.Carbonare, I.Abdrazakov, Y.Grubert, D.Conti e, in formazione cameristica, con B.Canino, A.Allegrini, F.Meloni.

Ricopre stabilmente il ruolo di primo violoncello in numerose orchestre italiane. Ha registrato per la Bongiovanni, Rai Trade, Medusa Film, Mediaset, Fabbri Editori. Per il teatro si è esibito con Proietti, Placido, Preziosi e Gravina.  Ha collaborato inoltre con jazzisti di fama mondiale, come Galliano, Di Battista, Bosso, Mirabassi, Rea. È direttore artistico del Festival di Maggio, città di Cervinara.

Il programma prevede:

Mozart: Le Nozze di Figaro Ouverture; Saint Saens: Cello Concerto n. 1 in LA min (Allegro non troppo; Allegretto con moto; Un peu moins vite); Rossini: Il Barbiere di Siviglia Ouverture; Mascagni: Intermezzo da Cavalleria Rusticana; Rossini: Italiana in Algeri; Bernstein: America from West Side Story.

“Vietri in Scena” è diretta artisticamente dal maestro Luigi Avallone ed è organizzata in collaborazione con il Conservatorio Martucci di Salerno; fa parte del progetto annuale “Vietri Cultura”, che gode del finanziamento Poc 2014-2020 linea strategica 2.4 “Rigenerazione urbana, politiche per il turismo e cultura”.

 

SALERNO. Protocollo d’intesa fra Comune e Provincia per valorizzare la Biblioteca provinciale

Giovedì 18 luglio, presso la Sala Giunta di Palazzo Sant’Agostino, si terrà la sottoscrizione del protocollo d’intesa fra Comune di Salerno e Provincia di Salerno per la valorizzazione della Biblioteca provinciale. 
Saranno presenti il Sindaco di Salerno, Vincenzo Napoli, il Presidente della Provincia di Salerno, Michele Strianese, la Consigliera provinciale delegata ai Beni e Attività Culturali, Paky Memoli e il Presidente di SCABEC SpA, Antonio Bottiglieri. 
“Con la legge 7 aprile 2014, n. 56 – dichiara il Presidente della Provincia, Michele Strianese – che riordina le funzioni delle Province, e con la successiva Legge 23 dicembre 2014, n. 190, che impone tagli draconiani sia in termini di risorse economiche che umane, le Province perdono le competenze sulla gestione di musei, biblioteche, archivi, edifici storici e istituti culturali che di fatto sono parte del nostro patrimonio culturale. 
In particolare la Provincia di Salerno, oltre agli altri beni culturali, ha una biblioteca provinciale che, nella sua antica sede di Palazzo Pinto, era in via Mercanti. Nel 1992 viene trasferita nella sua attuale sede di via Valerio Laspro e negli anni implementa il patrimonio librario che diventa sempre più autorevole attraverso acquisizioni e donazioni.
Oggi però, in accordo con il settore Musei, Biblioteche e Pinacoteche, diretto da Ciro Castaldo, abbiamo la necessità di conservare in maniera adeguata questo patrimonio e di valorizzarne una corretta fruizione, anche attraverso la regolare apertura pomeridiana al pubblico o attraverso un percorso di digitalizzazione che permetta una moderna fruizione on line.  
Per questo abbiamo chiesto al Comune, che ha subito risposto al nostro appello, di muoverci in sinergia su questo tema, e in contemporanea abbiamo pensato di coinvolgere SCABEC SpA, società in house della Regione Campania deputata proprio alla valorizzazione e promozione dei beni culturali della regione.
Ringrazio la Consigliera provinciale delegata ai Beni e attività culturali, Paky Memoli, per avere coordinato le operazioni con Palazzo di Città. Ringrazio il Sindaco, Enzo Napoli, per la disponibilità dimostrata e il Presidente SCABEC, Antonio Bottiglieri, per il prezioso supporto, con lui ringrazio anche il Presidente della Regione Campania, On. Vincenzo de Luca, ancora una volta sensibile alle esigenze del nostro territorio”. 

RUFOLI (SA). Ricco il cartellone della 29esima edizione della Sagra Lagane e Ceci 

5 serate, 5000 mq suddivisi tra stand gastronomici, aree intrattenimento e spettacolo, 4 tra i migliori gruppi del panorama musicale campano, decine di artisti di strada. Questi sono solo alcuni dei numeri del 29esima edizione della Sagra Lagane e Ceci in programma dal 19 al 23 luglio 2019 nella frazione collinare Rufoli di Salerno.

L’appuntamento gastronomico della tradizione salernitana, che negli anni ha saputo trasformarsi in un vero evento di aggregazione per l’intera provincia, continua ad essere possibile grazie all’impegno dell’associazione “San Michele” e alla Parrocchia San Michele Arcangelo di Rufoli e Sant’Angelo, forte anche del patrocinio del Comune di Salerno e di quello della Camera di Commercio.

«La sagra Lagane e Ceci, nel corso di questo ormai prossimo trentennio di vita, ha dimostrato di non essere unicamente un evento culinario», ha dichiarato il presidente dell’Associazione San Michele, Emilio Di Giacomo.

«In questi anni, grazie a un comune spirito aggregativo, l’impegno delle decine di persone presenti all’interno del nucleo associativo, ha reso possibile la brillante parabola evolutiva della manifestazione.
Con una media di oltre 20mila presenze annuali, la sagra è un appuntamento istituzionale estivo per tutti i buongustai della nostra regione
».

E ha continuato: «Alla base della buona riuscita di questa golosa cinque giorni c’è soprattutto la capacità con cui abbiamo saputo cambiare veste senza perdere la nostra anima popolare. Un lavoro decennale con cui ambiamo a consolidarci come evento in cui la passione, la dedizione, l’amore per il paese e le sue tradizioni che si sposano armonicamente con l’intramontabile piacere della buona cucina. Un polo di raccolta, che riesca anche a divenire volano per le produzioni presenti nelle zone collinari del salernitano. Inoltre, forti dei tanti fattivi contributi e delle numerose idee, questa 29esima edizione potrà vantare anche un più ricco programma di intrattenimento artistico e musicale».

Tra un tegamino di lagane e ceci e un’accurata selezione di alcuni dei piatti tipici del nostro territorio non mancheranno i momenti di divertimento e lo spazio per il bel canto.

«La sagra di quest’anno sarà molto più di tutto ciò che avete visto nei passati appuntamenti», ha dichiarato uno dei due direttori artistici dell’appuntamento estivo della zona collinare salernitana, Roberto De Vita.

«Forti dell’esperienza maturata nelle tre precedenti edizioni, per questo 29esimo evento l’intero gruppo direttivo dell’associazione “San Michele” ha deciso di coniugare gli elementi di intrattenimento già noti al pubblico affezionato – balli di gruppo, un’accurata selezione dei brani più conosciuti del repertorio melodico classico partenopeo – con una più ampia rassegna musicale e di svago.
Tra le 
novità vi è sicuramente la scelta di un’area divertimento destinata esclusivamente ai bambini, per i quali è stato immaginato un intrattenimento ritagliato su misura con divertenti laboratori e allietato dalla presenza di trampolieri, giocolieri e animatori. Inoltre, come ulteriore fiore all’occhiello, anche il numeroso parterre di artisti di strada conosciuti a livello nazionale che ogni sera faranno da contraltare ai musicisti presenti sul palco».

Ricco il cartellone artistico delle cinque serate:
«Il 19 luglio, per la serata inaugurale, faranno da apripista i talentuosi artisti della compagnia di canto popolare dei Picarielli, conosciuti per la maestria con cui hanno saputo avvicinare il pubblico più giovane ai ritmi tradizionali della nostra terra.
Mariano Fiore, in arte Malabariano, Matteo PallottoAnnalusi Rapicavoli e Marco Previtera della Compagnia Circo Ramingo saranno invece gli artisti di strada pronti a emozionare grazie al loro talento.
Sabato 20 luglio continueremo idealmente a ricalcare le orme tracciate dalle sonorità campane, rendendo protagonista il celebre gruppo Soleado Tribute Band, la cover band tutta salernitana di Pino Daniele, nuovamente in compagnia del talento circense di MalambrinoMatteo Pallotto e della Compagnia Circo Ramingo.
Domenica 21 chiuderemo il fine settimana con le sonorità swing degli Stregatti, la band divenuta celebre per essere riuscita a riportare in auge tra il grande pubblico le sonorità indimenticata del rock and roll anni ’50, e con il mix di equilibrismi e giocoleria di Mariano Fiore e Matteo Pallotto.
Lunedì 22 e martedì 23 concluderemo con il gruppo Salerno Periferia, la affiatata band che ha saputo fare dell’alternanza tra la canzone classica napoletana e gli intramontabili balli di gruppo la propria forza caratterizzante. Tutte le cinque serate, infine, saranno rallegrate dalle sonorità classiche della posteggia napoletana di Lino Sabella», ha concluso Michele Giannattasio, direttore artistico dell’evento. 

A sostenere l’evento, di cui un terzo dell’intero ricavato sarà devoluto in opere di beneficenza, alcune delle principali aziende del territorio provinciale e nazionale.

BARONISSI (SA). Da Chicago “il chitarrista dei chitarristi” tra i più grandi della storia del rock, del blues e del jazz

MELVIN TAYLOR guest star del #BBF2019 – BLUES MACHINE. Open act: Mandolin Blues – The Piano Sessions di LINO MUOIO.


È uno dei più grandi chitarristi della storia del rock, del blues e del jazz. “Il chitarrista dei chitarristi”, così viene definito. La leggenda internazionale Melvin Taylordirettamente da Chicago con Blues Machine Tour illuminerà l’anfiteatro “Pino Daniele” per la seconda serata del Baronissi Blues Festival mercoledì 24 luglio 2019, la kermesse organizzata dall’associazione culturale “Tutti Suonati” con la direzione artistica di Fabio Clarizia, tra gli eventi di punta del Baronissi Fest, il cartellone estivo del Comune di Baronissi. L’apertura sarà affidata invece al “Mandolin Blues – The Piano Sessions” di Lino Muoio, sperimentatore e innovatore, tra i più rappresentativi musicisti blues della scena italiana. Start alle ore 21 – concerto come sempre ad ingresso gratuito.

Le  straordinarie competenze tecniche, l’impeccabile senso del tempismo e del fraseggio, con toni ricchi e una trama tutta sua, hanno collocato Taylor saldamente al vertice delle sei corde del mondo. “Un chitarrista vulcanico. Il tipo di virtuosismo trascina il pubblico in un mondo di rischi, possibilità e eccitazione”, scrive The New York Times“Uno dei chitarristi blues più esilaranti che emerge negli ultimi dieci anni. È più un innovatore blues che un purista, che mescola accordi jazz e influenze rock nel suo arazzo di blues elettrico”, dice di Taylor The Rolling Stone Magazine.

Un maestro autodidatta influenzato da molti pionieri della chitarra tra cui Albert King, Jimmy Reed, Wes Montgomery e Jimi Hendrix. L’abilità di Melvin Taylor è stata riconosciuta dai grandi del rock, ritrovandosi sullo stesso biglietto insieme a Stevie Ray Vaughan, Carlos Santana, George Benson, Buddy Guy e BB King. Può contare tra i suoi fan artisti del calibro di Mick Jagger, Patty LaBelle, Joey Alexander e Joe Bonamassa.

Melvin è un prolifico compositore, straordinario produttore e artista discografico, oltre alle sue straordinarie capacità dal vivo che lo hanno portato ad esibirsi sui palchi di tutto il mondo dall’Argentina, al Canada alla Cina, e ancora Cile, Francia, Germania, Gran Bretagna, Olanda, Norvegia, Polonia, Turchia, Ucraina, Isole Vergini e ovviamente gli Stati Uniti.

Stile virtuoso e assoli mozzafiato, in un crossover di generi, mescolando fluidi jazz, blues, rock e s soul. Un artista che merita, secondo i grandi critici musicali, di essere collocato all’interno del museo dei grandi della chitarra: Wes Montgomery, George Benson, Chet Atkins, Frank Zappa, Earl Klugh, Jim Hall, Leo Kottke, Robert Fripp, Grant Green, Pat Metheny, tutti, indipendentemente dallo stile e dal genere.

OPEN ACT – A fare da preview sul palco del #BBF2019  il mandolino blues di Lino Muoio che, dopo il successo del 2012 torna con una nuova produzione: Mandolin Blues – The Piano Sessions. Da oltre 20 anni attivo come chitarrista e mandolinista, il suo particolare contributo incrocia sonorità della tradizione americana con originali spunti di quella partenopea. The Piano Sessions mostra la naturale evoluzione del progetto Mandolin Blues, ripercorrendo, attraverso l’essenziale dialogo tra mandolino e pianoforte, uno stile vintage con richiami alle sonorità e alle atmosfere degli anni ’20 e ’30 del secolo scorso. La formazione in quartetto, con la voce e il pianoforte del talentuoso veterano del Blues italiano Mario Donatone, assieme allo stile mandolinistico assolutamente personale di Lino Muoio, danno a questo progetto un carattere di assoluta originalità e lo rendono unico nel panorama musicale Blues italiano ed europeo.

BIO – Melvin Taylor è nato nel 1959 a Jackson, nel Mississippi. Le sue radici musicali sono sempre state a Chicago, dove si è trasferito con la sua famiglia di musicisti e chitarristi quando aveva 3 anni. Il proverbiale prodigio musicale, ha iniziato a suonare la chitarra all’età di 6 anni. Ha imparato da suo zio Floyd Vaughan e dalla sua prozia, Rosetta Tharpe. Melvin è stato influenzato e ispirato da alcuni dei più grandi attori blues del mondo – molti dei quali vivevano nei pressi del suo quartiere di Chicago – Albert King, Jimmy Reed, Wes Montgomery e in seguito Jimi Hendrix.

Da adolescente, l’incredibile abilità di Melvin e lo stile unico stavano già attirando l’attenzione su Maxwell Street. Nel 1980, si unì ai veterani Pinetop Perkins e “Big Eyes” Willie Smith della Muddy Waters Band per formare la Legendary Blues Band e visitare l’Europa. Melvin ha avuto un impatto immediato sul circuito europeo, mentre in Francia ha tagliato i suoi primi due album: Blues on the Run (1982) e Plays the Blues for You (1984). Dopo il suo ritorno negli Stati Uniti, Melvin ha registrato quattro CD aggiuntivi per Evidence Music – Bang That Bell (1999), Dirty Pool (2002), Melvin Taylor e Slack Band (2003) e Rendezvous With the Blues (2004). Attualmente, Melvin ha pubblicato – Beyond the Burning Guitar (2010), Sweet Taste of Guitar (2012) e Taylor Made (2013).