Settembre, 2021
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Cava de’ Tirreni (SA). Cavese: la striscia positiva si allunga
Anche nella seconda sfida di coppa Italia la Cavese continua a sorridere e a fa divertire. Insomma non poteva iniziare nel modo migliore la nuova stagione aquilotta.
La stagione del riscatto dopo l’amaro ingoiato per tutta la scorsa annata.
Passano il primo turno e approdano al 32esimi gli uomini di mister Ferazzoli piegando un coriaceo Portici ma non irresistibile, apparso con le polveri bagnate. Piacevolissime sorprese in casa Cavese le seconde linee utilizzate nella sfida da Ferazzoli.
Gran parte dei titolari, che avevano vinto con il Rende, risparmiati in chiave Trapani, la trasferta siciliana domenicale che attende I metelliani. Gli aquilotti, anche quelli della panchina, hanno dimostrato di essere affidabili e utilizzabili in corso d’opera per cambiare gli equilibri di sfide alle porte. Segnali, dunque, positivi arrivano dal Lamberti.
Soddisfatto il patron Santoriello che non anela a vivere un’altra annata di delusioni e incomprensioni con la piazza. Ottime così le parate di Paduano, sempre presente e attento tra i pali come reattivo e coraggioso sulle uscite. Una garanzia, insomma, all’ombra di Anatrella.
A centrocampo il lavoro maggiore da fare con Romizi ottimo elemento di raccordo e Bacio Terracino e Kone sicuri punti di riferimento per mettere in difficoltà le difese avversarie facendole girar la testa con il loro funanbolismo, la grinta e la rapidità. Anche il centroboa Diaz ha fatto la sua brava figura suggellata da un siluro terra aria direttamente su punizione che ha regalato il raddoppio della sicurezza alla squadra nel secondo tempo. Finora tre gare disputate e tre vittorie, cinque gol realizzati e nessuno incassato.
Un bell’inizio davvero. Che non deve però far esaltare l’ambiente più di tanto. Piedi ben saldi per terra e nessun volo pindarico. La stagione è lunghissima e ci saranno senz’altro giornate di difficoltà da vivere. Ma intanto la squadra, Ferazzoli in primis, si gode il momento. E si prepara da oggi alla trasferta di Trapani. Al Provinciale si misureranno le reali potenzialità del gruppo allenato da Ferazzoli.
Di fronte a una squadra che ha velleità di promozione e non le nasconde sarà interessante verificare la tenuta del team allestito dal diesse Fusco. Ci si attende una prova di carattere. Insomma, è subito prova del nove. Domenica sera si potrà dire al triplice fischio quali panni potrà e dovrà vestire la Cavese in quest’anno calcistico 2021-22.
CAVESE (4-2-3-1): Paduano; Gabrieli, De Caro, Viscomi, Fissore; Romizi (34’st Palma), D’Angelo (37’st Afri); Kone, Maiorano (1’st Corigliano), Bacio Terracino; Diaz. In panchina: Anatrella, Allegretti, Potenza, Quaranta , D’Amore. Allenatore: Ferazzoli.
PORTICI (4-4-2): Schaeper; Silvestre, Esposito, Russo, Cirillo; Scala (32’st Romano), Stallone (23’st Piccolo), Carrotta, Martiniello (11’st Pisani); Elefante (36’st Zinno), Filogamo (26’st Manfrellotti).
In panchina: Piazza, Izzo, Maranzino, Guida.
Allenatore: Sarnataro.
ARBITRO: Zoppi.
RETI: 23’pt Viscomi, 4’st Diaz.
NOTE: giornata soleggiata, terreno in buone condizioni. Espulso al 50’st per colpo col gomito Russo. Ammoniti: Viscomi, Maiorano, Carrotta, Corigliano, Elefante. Angoli: 2-1. Recupero: 0′, 5 ‘.
Cava de’ Tirreni (SA). Se il buongiorno si vede dal mattino … la Cavese è sulla strada giusta
Un gol per tempo, nella prima ufficiale di campionato del girone I della Serie D, annichiliscono le velleità della formazione calabrese del Rende, che era reduce tra l’altro da un bell’exploit di coppa Italia, e garantisce alla squadra di mister Ferazzoli un ottimo inizio di campionato.
Cominciare con il piglio giusto era la speranza del popolo biancoblù e gli aquilotti hanno mantenuto l’impegno e ora si può guardare al futuro prossimo con un pizzico di fiducia in più nei mezzi e nelle capacità del gruppo.
Il buon lavoro fatto a inizio estate dal diesse Fusco nell’allestimento della rosa da mettere a disposizione del tecnico romano si è visto sin dalle prime battute della sfida col Rende. Come anche nella gara di coppa Italia che ha dato il via alla nuova stagione nel segno del riscatto. Dopo la brutta annata scorsa, conclusasi con la retrocessione dalla C nell’infernale girone I della serie D, la piazza non vuole più soffrire ed essere presa dallo sconforto. Vuole riprendere a gioire. Di qui la tensione che si sta respirando tra i tifosi, vecchi e nuovi, ultras nella vita e quelli della domenicale partita.
La protesta del mondo dell’ortodossia bleu foncé ha visto anche domenica l’assenza del pubblico in curva sud. Negli altri settori poco più di sei settecento presenti. Insomma numeri ancora molto bassi. Che solo un riacceso entusiasmo di tutto il pianeta Cavese potrà significativamente incrementare.
I metelliani arrivavano all’esordio di campionato con la squadra praticamente al completo, seppur con qualche calciatore che non è ancora al top della condizione essendosi aggregato solo da pochissimo, Romizi e Diaz, su tutti. Ma tutti alla fine hanno dato una mano per staccare il primo ticket vincente in campionato. Modulo tattico scelto da Ferazzoli il 4-3-3.
Tutti molto concentrati, pipelet Anatrella sugli altri soprattutto nella prima parte del match. Fino a quando la Cavese passa proprio allo scoccare del 45°. Il gol di Kosovan spiana così la strada a un secondo tempo più fluido degli aquilotti che a sprazzi sciorinano un buon calcio, applaudito dai pochi del Lamberti.
Il migliore in campo Allegretti, autore dell’assist sul raddoppio di Corigliano, a cui è mancata solo la segnatura personale per suggellare con la classica ciliegina sulla torta una domenica trionfante da leader del gruppo. E domani si replica in coppa Italia. Al Simonetta Lamberti (ore 15.00) secondo turno con Il Portici.
Mentre il calendario di campionato propone per domenica prossima già una sfida con le big del girone. Dall’insidiosissima trasferta in Sicilia col Trapani, super favorito per la promozione finale e gasato dalla vittoria corsara a Sant’Agata, Ferazzoli e compagni potranno raccogliere validissimi indizi sulle reali possibilità del gruppo di fare la differenza quest’anno.
CAVESE: Anatrella, Potenza, Altobello, Fissore (40’st Viscomi), Palladino, Maiorano (25’st Romizi), Palma, Corigliano, Carbonaro, Kosovan (25’st Diaz), Allegretti (37’st Bacio Terracino). Allenatore: Ferazzoli.
RENDE: Mittica; Mirabelli, Piscopo, De Miranda; Novello, Riconosciuto, Uruty, Mazzotta; Boito (1’st Furino), Abbey (1’st Palma), Mosciaro (39’st Sicloti). Allenatore: Cavaliere.
ARBITRO: Borrello di Arezzo;
RETI: 45’pt Kosovan (C ), 35’st Corigliano (C ).
NOTE: Spettatori 700, ammoniti: Mazzotta, Mirabelli, De Miranda, Boito, Urruty.
Cava de’ Tirreni (SA). Festa patronale: il Covid stoppa giostre e bancarelle, ma è ricco il programma religioso e civile
Prospettive agrodolci, ma con una base rassicurante quelle prospettate dal Sindaco di Cava de’ Tirreni Vincenzo Servalli nel corso della conferenza stampa tenutasi nella Sala Consiliare del Palazzo di Città per presentare il programma dei solenni festeggiamenti in onore della Patrona Maria SS. Vergine dell’Olmo.
Per prima cosa il Sindaco ha rassicurato che, nonostante i timori che aleggiavano sotto i portici, la Festa si farà… Non è stato facile, non è propriamente la festa che tutti vorremmo, ma si farà. Purtroppo,però, le difficoltà economiche da una parte e l’emergenza Covid hanno ridimensionato le prospettive iniziali e imposto la rinuncia alle giostre ed alle bancarelle sul corso, tanto amate ed attese dagli adulti e dai bambini. Salvaguardata invece la parte civile, con tanti eventi musicali e spettacolari. Naturalmente, è rimasto integro il programma religioso, che in fondo rappresenta da sempre l’anima più profonda della nostra Festa più amata.
Gli ha fatto eco Padre Adriano Castagna, Rettore del Convento dei Padri Filippini della Basilica dell’Olmo, che, pur vivendo a Cava da non molto tempo, ha avuto modo di apprezzare e gradire l’amore profondo dei cavesi per la loro patrona e per la Basilica dell’Olmo. Lo stesso Padre Castagna ha evidenziato i momenti più significativi del programma religioso, che, oltre alle consuete numerose messe, prevede:
*l’8 settembre alle ore 19, per la Natività della Madonna, il solenne Pontificale officiato dall’Arcivescovo Orazio Soricelli, con l’invocazione alla Madonna e la donazione dell’olio che alimenta la lampada da parte del Sindaco Servalli;
*domenica 12 settembre, alle ore 19, in occasione del Santissimo Nome di
Maria, il solenne Pontificale presieduto dall’Arcivescovo emerito di Napoli Card. Crescenzio Sepe.
Per quanto riguarda la parte economica, come sia stato possibile salvaguardare il grosso delle manifestazioni civili in una situazione di così grandi difficoltà per le casse comunali e per la definizione stessa del Bilancio?
Con il cuore in mano ed ancora con i segni dell’affanno per la Grande Rincorsa, lo ha spiegato l’Assessore alla Cultura Armando Lamberti.
Innanzitutto, ha chiarito che le manifestazioni civili non sono parallele rispetto a quelle religiose, ma assolutamente complementari, perché da sempre, e non solo a Cava, le celebrazioni patronali sono state intese come un connubio perfetto tra tradizione di fede e tradizioni di gioioso incontro tra “paesani” o concittadini.
Le manifestazioni civili sono state possibili grazie all’aiuto dei privati (imprenditori, professionisti, commercianti, associazioni), sollecitato (nella seconda metà di agosto, quando si era arrivati proprio all’ultima spiaggia) da un pubblico proclama dell’Amministrazione e dell’Assessorato alla Cultura, che chiedeva ad ogni concittadino di buona volontà di sostenere eventi spettacolo con un contributo di idee e soprattutto di risorse economiche. Non basta un semplice bando, in questi casi, ma occorre il “tamponamento ad personam”.
Con un lavoro febbrile e superconcentrato, l’Assessore ha messo in cantiere incontri ravvicinati per telefono e a quattr’occhi, questue itineranti per le case e gli uffici, e alla fine, grazie al “panzerismo” dialettico ed emozionale che lo caratterizza, ha potuto presentare un programma civile quasi “normale”, ricco e vario.
Ci sono i grandi concerti di musica per orchestra e per coro (quasi un giorno sì e un giorno no), c’è l’evento religioso che collega idealmente Abbazia Benedettina, Basilica dell’Olmo e Comune di Cava, ci sono i concerti Jazz per coloro che amano la musica un po’ “off”, c’è la musica lirica, con le grandi romanze. Si è provveduto anche a ricompensare i bambini per la mancanza delle giostre: ed ecco per loro il delizioso clown Lenny ed anche il famoso trasformista Supino.
Il momento più suggestivo ed intenso sarà sabato 11 settembre, con il riconoscimento ad un atto d’amore e di fraternità. Sarà dato il premio “Raccontiamo il bello che c’è” alla giovane Giulia Muscariello, che, per salvare la vita di un’amica che stava per essere investita da un’auto, ha perso una gamba. E per questo ha già ricevuto abbracci da tutta la comunità italiana, a cominciare dal Presidente della Repubblica.
Insomma, la Festa comunque c’è, e dobbiamo dire un grande grazie alla sensibilità di coloro che hanno finanziato gli eventi ed anche a chi con il suo panzerismo trivellante è riuscito a dissodare questi terreni comunque fecondi. Senza questo interazione, sarebbe rimasta solo la festività religiosa.
Pertanto, la presenza delle manifestazioni civili, che l’anno scorso non c’erano, la dobbiamo considerare una fase di passaggio tra l’era Covid e quella post Covid.
L’anno scorso solo manifestazioni religiose ed un evento orchestrale “misto” (con il memorial per Ennio Morricone). Quest’anno, manifestazioni religiose e civili, ma niente bancarelle e giostre.
L’anno prossimo ci attendiamo però l’en plein. E sarà il gran ritorno della Festa totale. E allora potremo tutti quanti veramente fare festa…