Aprile, 2023
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Cava de’ Tirreni (SA). “Carta, Forbici, Disegno – Tanto colore per la carta” tra i protagonisti della Paper Week di Comieco
Metellia Servizi partecipa alla grande settimana di informazione e formazione sul riciclo di carta e cartone promossa dal Consorzio Nazionale per il Recupero e Riciclo degli imballaggi cellulosici con l’iniziativa “Carta, Forbici, Disegno – Tanto Colore per la Carta” in programma dal 17 aprile al 31 maggio.
Ritorna per la terza edizione la Paper Week, la grande campagna dedicata all’informazione e alla formazione su raccolta differenziata e riciclo di carta e cartone, organizzata da Comieco, in collaborazione con Federazione Carta e Grafica, Assocarta, Assografici, Unirima e con il patrocinio di ANCI, Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica e Rai Per la Sostenibilità.
Dal 15 al 21 aprile 2023 i cittadini di tutta Italia potranno approfondire il grande tema della raccolta differenziata di carta e cartone e scoprire l’enorme valore della filiera del riciclo attraverso visite guidate, mostre, convegni, laboratori creativi, spettacoli ed eventi su tutto il territorio nazionale. In gran parte saranno organizzati da realtà che hanno deciso di abbracciare l’invito di Comieco e diventare protagonisti della Paper Week mettendo in gioco tutto quello che hanno da raccontare sulla carta con punti di vista inediti e originali.
Tra queste anche la Metellia Servizi parteciperà con l’iniziativa “Carta, Forbici, Disegno – Tanto Colore per la Carta” in programma dal 17 aprile al 31 maggio, presso le Scuole primarie del Comune di Cava de’Tirreni.
Gli studenti degli Istituti aderenti saranno chiamati a presentare, entro il 20 maggio, una proposta grafica, costituita da una parte visual e da una parte testuale, che diventerà la nuova veste per il contenitore salvacarta. La proposta vincitrice, infatti, verrà utilizzata per mappare il prototipo del contenitore salvacarta che sarà distribuito all’interno delle scuole primarie partecipanti in percentuale a scalare secondo il posizionamento in graduatoria. Al primo classificato andrà anche un buono per l’acquisto di materiale didattico per la scuola del valore di euro 300 e una targa. Il secondo e il terzo classificato saranno premiati rispettivamente con un buono per l’acquisto di materiale didattico del valore di euro 200 ed euro 100, oltre che con una targa. Il lancio dell’iniziativa, fissato per oggi 17 aprile, è stato preceduto da una specifica campagna informativa all’interno delle classi partecipanti.
Cava de’ Tirreni (SA). Salvatore Fasano: l’angelo dei caduti
Testimonianze e curiosità di chi l’ha conosciuto hanno fatto rivivere al complesso di San Giovanni a Cava de’ Tirreni il Grande Ufficiale.
“Hai respirato un secolo di passioni e speranze, hai sorriso e seminato un bel giardino fiorito, hai abbracciato il sogno di maestro, hai operato nell’interesse comune e sei diventato l’angelo dei caduti”.
Questi versi di Franco Bruno Vitolo declamati poco fa durante la giornata in onore dei cento anni del Grande Ufficiale ai meriti della Repubblica Salvatore Fasano hanno rivelato l’essenza di un uomo mai dimenticato che il 17 aprile avrebbe compito cento anni.
Ad aprire la cerimonia sono stati gli scatti inediti che hanno raccontato i momenti più significativi della sua vita. Ed ecco la prima immagine poco prima che sua madre lo desse alla luce quindi le foto giovanili, l’impegno politico, il suo lavoro di maestro, la lettera aperta con cui chiedeva l’istituzione del Sacrario Militare e l’inaugurazione al cospetto di Mamma Lucia.
“Mio padre aveva un sogno: realizzare un mausoleo bifronte – sottolinea Daniele Fasano – Sarebbe stato unico in Italia. L’immaginava nella chiesa madre del cimitero di Cava. Chiamava “suoi ragazzi” i militari sepolti nel Sacrario Militare. Voleva che i giovani conoscessero le loro storie e che visitassero il Sacrario. Le ultime parole di papà sono state: ringrazia tutti coloro che ho conosciuto. Come famiglia stiamo pensando ad istituire una borsa di studio in sua memoria volta a premiare studenti che svolgano la migliore ricerca su toponomastica e guerra”.
Immensa la commozione in sala quando l’artista Emilio Socci ha donato il quadro che ritrae Salvatore Fasano. “L’ho immaginato sotto l’albero del sapere – annota Emilio Socci – perché da giovane si fermava sotto gli alberi per studiare. Alle sue spalle svetta la piazza cittadina ed in alto c’è un sole nero per rappresentare le mille difficoltà che ha dovuto affrontare durante la sua esistenza”.
“Abbiamo bisogno di tante persone come Salvatore Fasano – sottolinea il sindaco Vincenzo Servalli – ricordo che ogni volta che mi incontrava mi accarezzava”. “Zio Salvatore – dichiara Luciano D’Amato – è stato un grande uomo di pace”. “lo ricordo come uno dei cavesi di maggiore lustro – argomenta Antonio De Caro – l’ho conosciuto negli anni ’70 quando collaboravo con il Giornale di Napoli. Ho ammirato sempre la sua umanità. Tante volte mi invitava a dargli del tu ma io non ci sono mai riuscito”. “Mi ha accompagnata per 30 anni, era un padre, un amico, un professore – chiarisce Beatrice Sparano – È la continuità con Mamma Lucia. È l’altra faccia di un’unica medaglia. Il sogno di Mamma Lucia di ideare un mausoleo è proseguito con Salvatore Fasano”.
“I miei genitori erano i suoi colleghi – dichiara Maria Alfano – l’ho conosciuto da piccola. Raccolgo l’idea di far visitare ai miei studenti il Sacrario”. “Era minuzioso e certosino – continua Carlo De Martino – non lasciava mai nulla al caso”. “Educatori si nasce, non si diventa – dice Ester Senatore – La storia di Salvatore dovrebbe essere raccontata nelle scuole perché ha speso bene la sua vita”. “Era entusiasta della vita – continua Luigi Gravagnuolo – non si arrabbiava mai. Daniele ne ha ereditato la generosità”.
“Era garbato e tenace – sottolinea Raffaele Fiorillo – ha dato i nomi alle strade”. “La sua dote maggiore? La precisione – svela Rita Taglè – Quando arrivava in biblioteca lo sentivamo da lontano. Ha ripreso tre registri sul Segretariato del Popolo”. “Amava la storia – ricorda Isabella Siani – Mi dettava le lettere per i consolati e le ambasciate straniere”.
“Lo zio mi ha insegnato molto” – aggiunge Luigi Fasano. “Ha speso la sua vita per il prossimo – chiarisce Silvia Guarino – aveva la stessa età di mio padre. Era un uomo del grande fare e del poco mostrare”.
“È stato per me un immenso maestro di vita – dichiara Vincenzo Lamberti – mi sono sentito come un suo figlio o un nipote”. “Umanità e cultura – aggiunge Michele Di Lorenzo – l’hanno sempre caratterizzato. Bisognerebbe ricordarlo intitolandogli una strada”.
“La più grande eredità che ci ha lasciato – conclude Armando Lamberti – È la memoria del suo cuore perché la memoria è il suo primo paradiso”.
Salerno. Da Canossa a Salerno: Gregorio VII nell’Europa del Medioevo
Le celebrazioni per il 950° anniversario dell’ascesa al soglio pontificio di Gregorio VII (22 aprile 1073-2023).
Si terrà presso il Palazzo Arcivescovile di Salerno, il 20 aprile 2023, alle ore 9.30, il Convegno nazionale dal titolo “Gregorio VII nell’Europa del Medioevo”, a 950 anni dall’ascesa di Gregorio VII al soglio pontificio. A promuovere ed organizzare l’evento, il CAI (Club Alpino Italiano), in collaborazione con i Dipartimenti di Scienze del Patrimonio Culturale (DiSPaC) e di Scienze Umane, Filosofiche e della Formazione (DiSUFF) dell’Università degli Studi di Salerno e con l’Ufficio Cultura e Arte dell’Arcidiocesi Salerno-Campagna-Acerno.
“Il Convegno nazionale su Gregorio VII si rivela un’occasione importante per valorizzare il patrimonio storico-ecclesiale della città di Salerno che conserva le spoglie mortali del grande Papa del Medioevo. – ha osservato l’Arcivescovo di Salerno-Campagna-Acerno, S.E. Monsignor Andrea Bellandi – Attraverso l’Ufficio Cultura e Arte, la nostra Arcidiocesi promuove e ospita questo evento aperto al pubblico che comprende anche una mostra dedicata al Papato di Gregorio, allestita negli spazi del Tempio di Pomona. Docenti e ricercatori universitari approfondiranno i vari aspetti del ministero petrino che Ildebrando da Soana fu chiamato a esercitare, in un contesto sociale difficile e violento che lo portò, infine, a vivere qui a Salerno, con il principe Roberto il Guiscardo e il Vescovo Alfano I”.
Il programma del convegno
Gli indirizzi di saluto sono affidati all’Arcivescovo di Salerno-Campagna-Acerno, S.E. Monsignor Andrea Bellandi, nonché al presidente del Club Alpino Italiano, Antonio Montani, al sindaco di Salerno, Vincenzo Napoli, al Magnifico Rettore dell’Università degli Studi di Salerno, Vincenzo Loia, al presidente del Centro Universitario Europeo per i Beni Culturali di Ravello, Alfonso Andria e al Governatore del Distretto Lions 108Ya, Franco Scarpino.
Ad intervenire al Convegno, moderato da Claudio Azzara dell’Università degli Studi di Salerno, dunque, saranno Giuliana Cervi del CAI, Glauco Maria Cantarella dell’Università degli Studi di Bologna, Gianluca Bottazzi dell’Università degli Studi di Parma, Umberto Longo dell’Università degli Studi di Roma “La Sapienza”, Amalia Galdi dell’Università degli Studi di Salerno, Raffaele Savigni dell’Università degli Studi di Bologna e Lorella Parente dell’Istituto Superiore di Scienze Religiose “San Matteo” di Salerno.
La mostra
Per l’occasione, presso il Tempio di Pomona, sarà allestita la mostra “Ego Gregorius Papa”, a cura del maestro arch. Renaldo Fasanaro e con il contributo dei Lions International. L’esposizione sarà inaugurata il giorno 19 aprile, alle ore 18:30 e sarà aperta al pubblico fino al 30 aprile, dalle ore 9.30 alle 12.30 e dalle ore 16 alle 18, con la possibilità di visite guidate (vedi dettagli locandina ndr). Per informazioni: 3391528247.