I Trombonieri Senatore, per il 7° anno consecutivo, galvanizzano Melfi
MELFI (PZ). Quando un nutrito manipolo di cavesi, pregni di culturale e professionalità folkloristico-scenica, per il 7° anno consecutivo, riesce a tenere col fiato sospeso, per due giorni, il popolo di Melfi e quello delle comunità circostanti, noi che crediamo nei valori che ci inocula la “nostra” Città di Cava de’ Tirreni, non possiamo che esserne orgogliosi. Sabato 7 giugno, nel primo pomeriggio, quando da Cava de’ Tirreni abbiamo visto muovere alla volta di Melfi un’autocolonna composta da due autobus gran turismo, un autofurgone (colmo di quanto necessario per l’esecuzione di un evento storico) e sette autovetture, noi non credevamo ai nostri occhi. Alle 16,30, giunti in loco, dopo la sistemazione in alberghi della città melfese, i 130 Trombonieri Senatore, divisi in tre storiche realtà, con distinte vestizioni: angioni e “bande nere”, al comando del dr. Salvatore Senatore (direttore artistico dell’evento) e spagnoli, al comando del germano Valter Senatore, nella pianura antistante la secolare “porta venosina” del castello di Melfi, alla presenza di una traboccante folla, hanno dato vita a quanto accadde il 22 marzo 1528, ovvero quando le truppe angioine di Francesco I di Francia, al comando di Odet de Foix, trovarono la ferma resistenza degli spagnoli di Carlo V. Mala sorte per gli assalitori; quel primo assalto si concluse con la morte di oltre 100 armigeri francesi. Il successivo attacco, sferrato giorni dopo, grazie all’apporto delle rinomate bande nere, al comando di Orazio Baglioni, e diversi pezzi d’artiglieria, costrinsero il principe Giovanni III Caracciolo alla resa della città di Melfi; 3.000 furono i morti tra fanti spagnoli e melfitani, ricordati come la “Pasqua di sangue”. Tale secondo bellico evento è stato ripetuto la sera di domenica 8 giungo, davanti all’ingresso principale dell’ampio e secolare castello di Melfi. Non solo il vasto spiazzo antistante del maniero e le strade circostanti erano assiepate, ma tantissimi melfitani hanno potuto assistere all’azione di fuoco, colore e movimento dei Senatore dai terrazzi delle abitazioni circostanti. A conclusione della 486ª edizione – anno 2014 – de “La Pentecoste a Melfi”, il Sindaco della Città, dr. Livio Valvano, nel felicitarsi col Regio Capitaneo, dr. Salvatore Senatore, ha dichiarato: “A conclusione di questo settimo appuntamento consecutivo, voi Trombonieri Senatore, siete annualmente sempre più attesi dalla comunità di Melfi, in voi vediamo e viviamo quanto realmente accade fra le mura della nostra città nella primavera del 1528 e le “lanterne cinesi” che avete fatto ascendere verso l’universo, dopo il clamoroso spettacolo di fuochi dei vostri archibugi, misti a quelli pirotecnici multicolori, ci hanno rimembrato le 3.000 anime dei nostri antenati salite al Cielo, per difendere il loro principe e la loro città; grazie, grazie, grazie, la città di Melfi vi attende per la 487ª edizione dell’anno 2015”!
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