L’antico portone della Sala Espositiva Comunale è anche bacheca selvaggia
CAVA DE’ TIRRENI (SA). Transitare davanti all’ingresso della fu scuola dell’infanzia e primaria delle suore di San Giovanni, amorevolmente retta dalle monache dell’ordine di Santa Giovanna Antida, ci rattrista! Il nostro malessere non sorge dai lustri inesorabilmente trascorsi da quegli anni, ma dal vedere il portone d’ingresso totalmente ricoperto di manifesti d’ogni misura. Oggi, da quel portone totalmente restaurato con soldi pubblici, si accede nella Sala Espositiva Comunale ed annesso giardino, parliamo della sala sita in corso Umberto I, 167. Vedere otto manifesti affissi alle ante del portone, posto nel cuore del Borgo porticato, non è certo una bella cartolina. Non solo noi cavesi che amiamo la “nostra” Città, ma chiunque transita da quel luogo cosa deve dedurre: Cava de’ Tirreni, ovvero l’Amministrazione comunale cittadina, mancando di decorose bacheche, semmai realizzate in ferro battuto, consente l’oltraggio ed il danneggiamento dei beni comuni. La piccolissima bacheca posta al lato destro della sala in questione, come si rileva dalla foto, può contenere una locandina delle dimensione A3, non di più! Signor Sindaco Marco Galdi, a nome della società civile di Cava de’ Tirreni, posso chiederLe di far installare, ai due lati del portone, una più capiente bacheca, tale da ospitare, assolta l’imposta di pubblicità, salvo patrocinio comunale, i manifesti pubblicitari che oggi vediamo in pessima mostra abusivamente affissi al portone in parola; in tal modo non si imbratterebbe il vetusto accesso!
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