È in pregevole ceramica, l’urna cineraria da tenere in casa
CAVA DE’ TIRRENI (SA). Quale destinazione dare alle nostre ceneri, a cremazione avvenuta, è un cruccio al quale dobbiamo dare risposta certa sin da quando siamo in vita. Le norme vigenti prevedono che le urne cinerarie devono disporre di apposita chiusura la quale deve essere necessariamente sigillata e piombata; ma fino alla primavera dell’anno in corso non era stato possibile utilizzare quelle in ceramica. Nel mese di marzo 2014, il giovane cavese Matteo Autunno, “grazie alla collaborazione dell’Ing. Raffaele Giordano, ha brevettato un “sistema di chiusura, con sigillo, per urna cineraria in ceramica e simili” (brevetto d. n. NA2014A000009, depositato presso la Camera di Commercia Industria Agricoltura ed Artigianato di Napoli – Sezione Brevetti e Marchi). Il brevetto del sistema di chiusura è stato il punto di partenza per lo sviluppo del progetto e realizzazione delle urne cinerarie, anche in ceramica artistica decorata, che possono essere custodite, proprio perché dotate di tale brevettata chiusura, anche tra le mura domestiche. Grazie alla disponibilità del dr. Giovanni Muoio, Presidente ed Amministratore della Metellia Servizi S.r.l. di Cava de’ Tirreni, società partecipata del Comune metelliano, che ha la gestione del “forno crematorio” cittadino, Matteo Autunno ha potuto esporre, in un’apposita elegante bacheca, presso il “tempio crematorio” di via Ugo Foscolo della “città dei portici”, un’assortita ed elegante linea di urne cinerarie in ceramica artistica decorata, creata in cooperazione con taluni abili ceramisti cavesi. L’obiettivo è quello di far conoscere e distribuire l’articolo ceramico a livello nazionale, se non oltre, incrementando la collaborazione con tant’altri ceramisti cavesi e non, che vorranno partecipare al progetto, per consentire, a quanti lo desiderano, di trattenere fra le mura domestiche le ceneri dei propri cari estinti in eleganti urne.
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