“Io non sono ipocondriaca”, il romanzo Mondadori della cavese Giusella De Maria, approda alla Mediateca Marte, presentato dall’Assostampa “Lucio Barone”
CAVA DE’ TIRRENI (SA). Sorrisi ed emozioni, malattie e magoni, freschezza e riflessioni di scena venerdì 21 novembre, alle ore 18, alla Mediateca Marte di Cava de’ Tirreni. Sarà infatti presentato il romanzo Io non sono ipocondriaca, di Giusella De Maria (Ed. Mondadori).
La presentazione sarà condotta da Franco Bruno Vitolo, con la collaborazione di Imma Della Corte, vicepresidente dell’Associazione Giornalisti Cava e Costa d’Amalfi “Lucio Barone”, che organizza l’incontro insieme con la Mediateca Marte.
Nel corso della serata i delegati della Mediateca MARTE Davide Speranza e Matilde Nardacci presenteranno il progetto “ScavaCava”, di cui questa manifestazione è il numero zero, e che consisterà in una serie di iniziative miranti a “scavare” significativi personaggi, episodi ed immagini della Cava di ieri, di oggi… e di domani (alias giovani emergenti).
Giusella De Maria è una pimpante gabbiana trentenne, emergente già da tempo ed emersa nel 2014 con la pubblicazione del suo romanzo con la Mondadori: è il primo autore metelliano ad avere questo onore.
Da ragazza è stata vincitrice del Premio “Badia” come studentessa del Liceo Scientifico “A.Genoino” di Cava, poi si è affermata in campo nazionale con il primo romanzo,Suona per me(Ed. Avagliano – Roma),quindi è salita nel 2011 sul podio dello stesso Premio Badia come scrittrice, infine è approdata al prestigioso regno della Mondadori, che è un po’ la sognata “Nazionale” degli scrittori.
Io non sono ipocondriaca (Ed. Mondadori) è la storia di Nina, nevroticamente ipocondriaca (cioè terrorizzata dalla paura di prendere malattie di tutti i tipi e quindi in costante difesa igienica e farmaceutica), ma, per compensazione, cuoca-imprenditrice di un’“autoazienda” di catering della Costiera Sorrentina, specializzata in grandi eventi e cibi raffinati. Le fanno compagnia il suo kit-coperta di Linus, che si chiama Mai senza e contiene tutte le medicine pronte per emergenze e affini, e gli amici collaboratori, la pasticciera Lucy, l’anglosfiziosa convivente Carol, il tuttofare Gigi simpatico ed empatico.
A farle compagnia, ma lo scopriremo solo con lo scorrere delle pagine, sono anche le sue paure, le sue insicurezze, le ferite del cuore, che verranno a galla quando il lavoro e la maschera imprenditoriale e i cofanetti “mai senza” non basteranno più a proteggere Nina dalla vita, dalle malattie temute, dal contatto con la sofferenza e con la morte, dalla scoperta-riscoperta dell’amore, grazie all’incontro “psichedelico” con il Dott. Marcus, illuminato scienziato ed illuminante ostetrico delle sue emozioni.
È un romanzo vivace e divertente, che si legge con piacere e coinvolgimento e che, oltre il sorriso, dona il piacevole stimolo di serie riflessioni ed il calore di appassionate emozioni.
Chi conoscerà il libro non lo eviterà… e cercherà di non rimanere “mai senza”, fino alla fine. E alla fine avrà anche messo in un cantuccio l’ipocondria che ci si annida dentro, comprendendo quanta vita ci toglie il trascorrere la vita a difenderci dalla vita
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