Sabato 22 novembre Renato Curcio parlerà della sua ultima opera “Il Pane e la Morte“

pane-e-morte-renato-curcio-cava-de'-tirreni-novembre-2014-vivimediaCAVA DE’ TIRRENI (SA). Sabato 22 Novembre alle 17.30, presso la Mediateca Marte di Cava de’ Tirreni l’autore e saggista Renato Curcio,  parlerà dei temi contenuti nella sua ultima opera “Il Pane e la Morte“, che vertono sul drammatico tema dello scambio salute-lavoro. Il libro, frutto di una ricerca sociale, composto a Brindisi a seguito di una serie di incontri con un gruppo di lavoro composto principalmente da operai, racconta di 50 anni di vita industriale a Brindisi, attraverso le voci di chi ha vissuto questa esperienza, di chi ha subito il ricatto salute-lavoro, un meccanismo accettato, subito passivamente dai lavoratori, solo alle volte con episodi di ribellione; racconta come le istituzioni hanno reagito; racconta di chi sapeva, ma continuava a far finta di nulla. L’inchiesta parte, dunque, dal polo industriale del comparto brindisino delle centrali termoelettriche e del settore petrolchimico, ma può essere esteso a tutte le realtà industriali del nostro paese dove emerge chiaramente la stretta connessione, fra la produzione e la disseminazione di veleni sul territorio delle comunità, e l’aumento delle malattie fra i lavoratori e gli abitanti dei quartieri prossimi agli stabilimenti. Introduce e modera l’incontro, Francesco Della Calce vicedirettore di Radio Vostok, intervengono Francesco Musumeci dell’ISDE, Umberto Tudino del Coordinamento Operai di Salerno e Alessia Magliacane della École des Hautes Études di Parigi. A margine dell’evento, esporranno un proprio quadro Andreas Zampella e Maurizio Rega. Su tutti i momenti la domanda che impera è: “Come si può considerare accettabile il fatto che si accetti il lavoro in cui è possibile incontrare la morte? Quest’interrogativo è ben spiegato in un prologo del libro che riporta un pensiero di Giulio Maccaro: “… Quello che le persone sentono è uno straordinario strumento di riconoscimento delle cause ambientali o sociali di malessere e malattia. Dal punto di vista epidemiologico e preventivo una corretta analisi dell’ambiente di può fare solo partendo dalla soggettività di chi in quell’ambiente vive e lavora e ne conosce la condizione”. Per chi verrà sabato in mediateca questa voce potrà ascoltarla tramite Curcio, che, con un libro-denuncia scaturito dopo i diversi incontri, se ne è fatto portavoce e narratore. (Imma Della Corte)


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