CAVA DE’ TIRRENI (SA). Profanato il monumentino a “Mamma Lucia”.
Non vi è giorno che i cavesi, loro malgrado, divengono inermi testimoni del continuo profanarsi del monumentino, se così può essere definito, a suo tempo eretto in memoria di “Mamma Lucia”, sito nello slargo della Chiesa del Purgatorio. Il “pellegrinaggio d’amore e di pietà cristiana” di Maria Lucia Pisapia Apicella, nota, col diminutivo di Mamma Lucia, ebbe inizio il 16 luglio 1946. La pia donna, accompagnata dalla cugina Carmela Pisapia Matonti, alla Pineta la Serra recuperò i primi 13 cadaveri di soldati tedeschi. Ella, qualche giorno prima del ritrovamento, sognò una radura con otto croci abbandonate ed otto soldati che le chiedevano: ”se hai figli, tu ci devi consegnare alle nostre madri”. Alle 13 salme se ne aggiunsero altre 25 ritrovate ad Arcara e poi ancora 18 a Santa Maria a Toro e 50 in un campo di patate a Montoro Inferiore. Al termine dell’esumazioni, all’invocazione “bell’i mamma”, Mamma Lucia aveva ridato il nome a circa 600 soldati tedeschi. Mamma Lucia ebbe udienza da tre Papi: Pio XII (che le conferì una preziosa medaglia d’argento), Giovanni XXIII e Paolo VI. Nel 1951, in Germania, Mamma Lucia ritirò la Gran Croce dell’Ordine al Merito della Repubblica Federale Tedesca e nel 1959 le fu conferita l’onorificenza di Commendatore della Repubblica italiana. Nel corso del sindacato dell’avv. Alfredo Messina, su iniziativa del dr. Raffaele Senatore, Direttore dell’Azienda di Soggiorno e Turismo cavese, sul sagrato della Chiesa di Santa Maria Assunta in Cielo e delle Anime del Purgatorio, detta la chiesa del Purgatorio, eseguito da Ugo Marano, fu eretto il “monumentino a mamma Lucia”. Un bassorilievo realizzato con marmi di Carrara che, per numerosi cavesi, non esprime la grandezza della missione terrena svolta dalla “pia samaritana” verso tanti “figl’i mamma”, essendo divenuto, da subito, non solo una panchina, ma anche posto di degustazione per gli avventori dei limitrofi bar-caffè e locali pubblici di gastronomia; quando erano ben altri i propositi del dr. Raffaele Senatore e della cittadinanza cavese e non solo, che provvide a raccogliere i fondi necessari per la realizzazione del simulacro. <A seguito del colloquio che ho avuto (alle ore 11,00 di venerdì 22.2.2013 nella Sala Gemellaggi) col consigliere comunale Pasquale Senatore, delegato dal Sindaco Galdi, esorto, a nome mio personale e di quanti hanno nel cuore l’opera svolta d mia zia Lucia, l’amministrazione comunale ed il Priore dell’Arciconfraternita del Purgatorio, Francesco Di Salvio>, ha dichiarato l’ottantaduenne nipote di mamma Lucia, il tenore Giovanni Pisapia, <di porre in essere ogni iniziativa atta a salvaguardare il monumentino eretto a memoria di Mamma Lucia, iniziando con la posa in opera di una artistica, ma alta, recinzione metallica. Solo in tal modo non potrà più essere profanato da quanti vi si siedono e consumano cibi e bevande d’ogni genere, abbandonando i rifiuti anche sul “sarcofago”.
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