Installati dieci impianti mobili di videosorveglianza

conf-stampa-amianto-e-telecamere-cava-de'-tirreni-aprile-2015-vivimediaCAVA DE’ TIRRENI (SA). Dieci video trappole a raggi infrarossi per sorprendere i trasgressori della raccolta differenziata. Mercoledì 22 aprile, saranno posizionati nei punti più critici della città dei portici e con cadenza mensile saranno spostati in altri punti critici della città. Sono strumenti itineranti e saranno installati a periodi, li dove si avverte maggiormente la necessità di combattere il fenomeno sempre crescente del conferimento selvaggio e in spregio ai modi e ai tempi di conferimento dei rifiuti come da calendario. Solo pochi giorni fa, sulle frazioni sono state scoperte numerose micro discariche a cielo aperto con tanto di eternit. Questi punti devono essere maggiormente monitorati o con la presenza degli ispettori ambientali o con questo nuovo sistema di videosorveglianza.
microcamera-sorvegliana-cava-de'-tirreni-aprile-2015-viviemdiaI cittadini sorpresi a sversare materiali speciali, saranno perseguiti per legge mentre la multa differisce da 150 a 250 euro, a seconda se semplici cittadini o commercianti, sorpresi a depositare il materiale fuori tempo e luogo. Ad annunciare il nuovo sistema di controlli sui depositi illeciti, è stato l’assessore all’Ambiente, Fortunato Palumbo. 
“Tolleranza zero, afferma l’assessore Palumbo. Abbiamo già cinque videosorveglianza, e con le dieci video trappole che arriveranno per fine settimana ma installeremo mercoledì prossimo, abbiamo modo di potenziare il territorio per combattere il fenomeno dei depositi illeciti dei rifiuti che riguarda, in particolar modo, le diverse zone periferiche della città. E’ inconcepibile che ancora oggi, nonostante abbiamo messo a disposizione sia il centro di raccolta di via Ugo Foscolo sia l’isola pulita dell’area mercatale, su corso Palatucci, dove si può conferire materiale ingombrante, molta gente ancora fa fatica a rispettare i modi e ti tempi di conferimento dei rifiuti”. Solo gli ispettori ambientali, hanno sanzionato in soli cinque mesi, trenta trasgressori della raccolta differenziata. Mentre la seziona Ambiente, del comando di via Ido Longo, retta dal capitano, Giuseppe Senatore, ad elevare da quindici a venti verbali al mese. Lo scempio ambientale su gran parte del territorio metelliano, è dato da numerose micro discariche a cielo aperto.

discarica-selvaggia-sant'anna-cava-de-tirreni-aprile-2015-vivimediaIn soli quindici giorni facendo seguito a specifica richiesta del preposto Ufficio Ambiente e sotto la supervisione diretta dell’assessore al ramo, Fortunato Palumbo, il nucleo di Polizia Ambientale e Degrado Urbano della Polizia Locale agli ordini del comandante, Filippo Meluso, ha assistito un’impresa specializzata nelle operazioni di messa in sicurezza, bonifica e stoccaggio di numerosi micro discariche di materiali a base d’amianto situate sul territorio comunale ed in particolare, in via Filangieri, via Luigi Ferrara e nelle località Fano, Santa Rosa e Starza.
I cittadini sorpresi dall’occhio digitale, saranno puniti come recita l’ordinanza sindacale n. 7 del 4/3/2011 che dispone il divieto, nell’intero territorio comunale, di abbandonare e depositare rifiuti di qualsiasi genere sul suolo e nel suolo, nelle acque superficiali e sotterranee e comunque nei luoghi diversi da quelli stabiliti per la raccolta differenziata.
discarica-selvaggia-san-cesareo-cava-de-tirreni-aprile-2015-vivimediaChiunque, in modo incontrollato o presso siti non autorizzati, abbandona, scarica, deposita sul suolo e nel suolo o immette nelle acque superficiali o sotterranee ovvero incendia rifiuti pericolosi, speciali ovvero rifiuti ingombranti, domestici e non, di volume pari ad almeno 0,5 metri cubi e con almeno due delle dimensioni di altezza, lunghezza o larghezza superiori a cinquanta centimetri, è punito con la reclusione fino a tre anni e sei mesi. I titolari di imprese ed i responsabili di enti che abbandonano, scaricano o depositano sul suolo o nel sottosuolo in modo incontrollato e presso siti non autorizzati o incendiano i rifiuti ovvero li immettono nelle acque superficiali o sotterranee, sono puniti con la reclusione da tre mesi a quattro anni se si tratta di rifiuti non pericolosi e con la reclusione da sei mesi a cinque anni se si tratta di rifiuti pericolosi. (a.f.)


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