Delegazione dell’Uganda in visita alle realtà produttive campane: quattro giorni di contatti e contratti, coordinati dal cavese Massimo Altobello

Foto di gruppo dopo la firma dell’accordo. Da sin., Prof.ssa Virginia Lanzotti, il Rettore Adiga Nakari Cyril, il Prof. Paolo Masi, Padre Emanuel, Natalino Vura, l’ Ing. Massimo Altobello, il Dott. Pier Antimo Carlino
NAPOLI e CAVA DE’ TIRRENI (SA). Le realtà italiane, nonostante siano sempre più attuali e drammatiche problematiche come la “fuga dei giovani cervelli” all’estero o la cessione ed il trasferimento d’interi rami aziendali, sono ancora in grado di offrire barlumi scintillanti. E la stessa imprenditoria campana e cavese fornisce fulgidi esempi non solo a livello nazionale, ma anche mondiale.
Questo è emerso dal ciclo d’incontri tenutisi tra il prof. Adiga Nakari Adiga, Rettore della Nile University of Uganda, ed i rappresentanti regionali. Tali iniziative s’incardinano nell’ambito della cooperazione internazionale promossa dall’Università di Napoli Federico II, in partenariato con la Nile University of Uganda e le realtà produttive campane, al fine di promuovere lo sviluppo economico ed imprenditoriale e la solidarietà tra Paesi.
La missione del Rettore della celebre università ugandese è stata coordinata da un Cavese, l’ing. Massimo Altobello, Amministratore della Maniola Smart Sensing s.r.l., società che sviluppa progetti di ricerca nel settore delle reti di monitoraggio ambientale con trasmissione del dato WSN. Il programma ha avuto il suo inizio giovedì 14 maggio con l’incontro, svoltosi presso la Facoltà di Agraria, con il prof. Masi, durante il quale sono state definite le linee guida per la redazione di un Protocollo d’Intesa atto all’avvio della Facoltà di Agraria in Uganda.
Di primaria importanza, la realizzazione congiunta e coordinata di programmi di didattica e di ricerca che prevedranno anche scambi di docenti, ricercatori e studenti tra le due università, progetti di ricerca di comune interesse e lo scambio degli strumenti scientifici tra le istituzioni coinvolte. Durante la sua visita, il prof. Adiga ha avuto accesso al laboratorio in cui si sviluppano le tecniche per l’acquacoltura e l’itticoltura e, in particolare, ai siti in cui si studiano i cicli di riproduzione di specie ittiche di acqua dolce presenti anche nel territorio africano. Particolare interesse hanno poi suscitato i laboratori di coltura della spirulina, un’alga che, grazie al suo elevato contenuto proteico (pari al 60% del suo peso), è utilizzata come integratore alimentare ed è spesso inserita nelle diete vegetariane.
La seconda visita si è concentrata sul laboratorio di apicoltura diretto dal prof. Emilio Caprio. Il giorno seguente, il prof. Adiga ha avuto modo di conoscere due eccellenti realtà dell’imprenditoria salernitana: l’azienda Vallepiana spa e Rago Group. Presso l’azienda Vallepiana ha potuto apprezzare il ciclo di produzione della mozzarella di bufala, dagli allevamenti fino alla realizzazione del prodotto finito. Presso Rago Group, il professore ha visionato l’impianto installato da Maniola Smart Sensing, consistente in un sistema esperto per la gestione dell’irrigazione in serra.
La direzione aziendale, nella persona della dott.ssa Elvira Conte, ha illustrato il processo di trasformazione delle coltivazioni ed il ciclo d’imbustamento del prodotto che, per il grado di avanguardia e di meticolosità, hanno fortemente colpito il team di visitatori.
Nel pomeriggio, il prof. Adiga ed il prof. Masi hanno siglato il Protocollo d’Intesa e definito le condizioni per l’implementazione di quattro corsi di laurea, due triennali e due magistrali, presso la Nile University of Uganda, avvalendosi della preziosa collaborazione del personale docente del dipartimento di Agraria dell’università partenopea. «La possibilità che ci viene offerta dalla facoltà di Agraria rappresenta per noi un’occasione unica- ha dichiarato il rettore Adiga, ringraziando il prof. Masi- La Facoltà di Agraria di Portici è una tra le più avanzate d’Europa. Questo ci permetterà di usufruire delle più innovative tecniche nel settore agrario e i nostri studenti potranno seguire corsi di studio in Agraria presso la nostra università’’
Il giorno successivo, le visite sono continuate presso lo stabilimento della società Pancrazio spa, eccellente realtà cavese specializzata nella trasformazione dei pomodori e dei suoi derivati. In tale sede, il sig. Pancrazio ha manifestato la sua disponibilità a fornire tutte le informazioni necessarie per attuare una realtà dello stesso tipo in territorio ugandese.
L’ultimo giorno, il prof. Adiga è stato il relatore del convegno “Food Recovery Network” ,organizzato presso l’Università degli Studi di Salerno da Legambiente e dalla prof.ssa Virginia Zambrano. Oggetto del meeting, il programma sviluppato da studenti universitari provenienti da vari atenei americani per combattere gli sprechi alimentari, tramite il recupero, dai loro campus e dalle comunità circostanti, di eccedenze di cibo deperibile, destinando risorse, che altrimenti andrebbero sprecate, alla donazione nei confronti di persone bisognose.
L’iniziativa di collaborazione è nata dal forte impegno del governo ugandese nella promozione dello sviluppo economico dell’Uganda, su input delle attività svolte da Padre Emanuel Natalino Vura. Quest’ultimo si dedica al recupero di ex giovani combattenti e alla loro formazione, anche professionale, attraverso la loro applicazione in attività agricole al fine di migliorarne la qualità della vita. La partnership tra l’ateneo napoletano e l’università ugandese era già stata sancita, lo scorso marzo, durante la visita alla Facoltà di Agraria da parte del Generale Moses Ali. In tale occasione erano già stati definiti i punti fondamentali per la definizione dell’accordo stipulato lo scorso 15 maggio. Perché:
“Se dai un pesce ad un uomo, si nutrirà una volta.
Se gli insegni a pescare, mangerà tutta la vita.
Se i tuoi progetti valgono un anno, allora semina il grano.
Se valgono 10 anni, pianterai un albero.
Se, invece, valgono cent’anni, allora istruisci le persone” (Kuan-Tsen)
(Stefania Villani)
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