Servalli vs Galdi, tra rumors e prese di posizione domenica 14 si vota
CAVA DE’ TIRRENI (SA). Sarà uno contro tra Servalli e Galdi, scaduti i tempi per le alleanze entrambi i contendenti alla carica di sindaco di Cava de’ Tirreni potranno contare solo sulle proprie capacità e la forza delle proposte messe in campo … almeno all’apparenza.
Parte avvantaggiato lo sfidante Servalli, che nella prima tornata ha fatto il pieno con 8518 preferenze, il sindaco uscente, però, ha dimostrato una capacità di recupero inaspettata alla vigilia, attestandosi a 7589 preferenze.
A dividere i contendenti circa il 3 per cento di cavesi. A tenere banco, nelle ultime ore, è stato Armando Lamberti e le 4721 preferenze ricevute.
Una cocente delusione per il professore, che era in predicato addirittura di arrivare al ballottaggio, tradito probabilmente dal grande flop di Città Democratica, clamorosamente bocciata dai cavesi con appena 994 voti.
Il primo approccio è stato con Vincenzo Servalli, anche serrato, e con l’interessamento finanche di parlamentari, ma lo scoglio insuperabile sono stati i 5 seggi di consigliere comunale che avrebbe perso la coalizione che ha sostenuto Servalli a favore delle liste di Lamberti.
Ovviamente una strada non perseguibile, che avrebbe penalizzato quanti, con lealtà, passione e impegno hanno conquistato sul campo lo scranno di consigliere e che un eventuale apparentamento avrebbe spazzato via.
Armando Lamberti, che ha sostenuto strenuamente un apparentamento che ponesse le basi sul programma presentato alla città, ha declinato l’impegno di assumere la carica di Presidente del Consiglio e probabilmente la presidenza di alcune commissioni per i propri candidati con l’appoggio della maggioranza.
Il giro d’orizzonte con Marco Galdi, invece, si è chiuso nell’arco di 24 ore, nonostante il tappeto steso dal sindaco uscente, che per accaparrarsi i favori del professore, era disponibile anche ad una analisi critica sulla propria amministrazione e sposare molti dei temi programmatici richiesti da Lamberti, oltre alcuni posti in giunta, ma poi è prevalsa la sfiducia e quindi la decisione, maturata in un acceso confronto, di non dare indicazioni al proprio elettorato in favore di nessuno dei due candidati alla carica di sindaco.
Il dato positivo é che chiunque dei due competitor vincerà potrà contare su una solida maggioranza costituita solamente dagli eletti nelle rispettive liste e quindi, almeno sulla carta, una maggiore stabilità nell’azione amministrativa, senza pressioni e minacce di sfiducia dai consiglieri presi soprattutto dai propri interessi personali.
Nel dietro le quinte dell’ufficialità, però, si registrano diverse prese di posizioni a favore di Servalli, due pubbliche che sono quelle dei candidati sindaci Marco Senatore e Massimiliano di Matteo, mentre Fratelli d’Italia, ai quali le urne hanno attribuito 3184 voti, seppur ufficialmente si astiene, i rumors riecheggiano una riconfermata avversità per Galdi.
Dalla sinistra segnali di libera scelta da parte di Cettina Capuano che non ha dato indicazioni ai suoi 1605 elettori. Praticamente ininfluenti gli altri candidati sindaco sconfitti, come Santoro, Mazzeo e Di Criscio che nelle urne hanno racimolato un magrissimo bottino.
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