Sereno e festoso il passaggio di consegne: dopo i controversi cinque anni di Marco Galdi comincia l’Era del Sindaco Vincenzo Servalli

CAVA DE’ TIRRENI (SA). In linea con una campagna elettorale tutto sommato tranquilla e corretta, è stato un passaggio di consegne sereno, una bella festa piena di gente, oltre che di sorrisi, di emozioni, di speranze.

Il Sindaco uscente Marco Galdi alle 15,40 ca. del 19 giugno 2015, nella spettacolare Sala del Consiglio Comunale di Cava de’ Tirreni, ha ufficialmente consegnato la fascia tricolore al neo Sindaco eletto Vincenzo Servalli.

Lo ha fatto con un aplomb all’inglese, mettendo in disparte, con un naturale e civile inchino alla democrazia, la pur comprensibile amarezza di non essere rimasto lui in quel ruolo in cui sperava di essere riconfermato, dopo il confortante risultato delle primarie ed una fase finale della campagna elettorale condotta in ascesa e con ammirevole intensità. Forse, lo ha fatto anche con un pizzico di rimpianto per aver schiarito troppo tardi la parte migliore di sé, umana ed amministrativa. Comunque, lo ha fatto a testa alta: ha affrontato la competizione con grinta e correttezza, ha recuperato credito, a prescindere dai voti, anche in molti cittadini che non lo hanno votato, ha dimostrato di poter essere in futuro un solido esponente della classe dirigente cittadina.

Il suo aplomb, non esente da applausi e sorrisi al neosindaco, non crediamo fosse una maschera. In fondo il suo rapporto con Enzo Servalli è sempre stato corretto ed amichevole: forse, tra i dieci candidati proprio a lui avrebbe dato il suo voto, se non lo avesse logicamente riservato a se stesso.

E come l’opposizione di Servalli a Galdi non è stata muro contro muro, così crediamo, e speriamo, che l’opposizione di Galdi sarà costruttiva e non priva di saggi consigli da Past-Sindaco.

Lo ha affermato ed auspicato anche lo stesso Servalli, nel breve discorso di saluto che ha pronunciato dopo la consegna della fascia, tra un’emozione e l’altra, comprese quelle di vedere di fronte a sé tanti amici plaudenti e, avvolta da un colorato fascio di fiori, in prima fila la moglie Maria, la nuova first lady della Città.

Ora però viene il bello, ora deve venire il bello. Non parliamo però della s()volta buona servalliana, perché non sappiamo quanto si possa effettivamente svoltare, con i tempi che corrono e dopo una gestione Galdi politicamente difficile ma per il resto tutto sommato da “ricomincio da tre”.

Ora deve venire il bello che si aspettano coloro che hanno votato Servalli ed anche gli altri cavesi che all’apparire di ogni nuova figura di governo si augurano che rappresenti un salto in avanti. Spesso sono rimasti delusi, e non sempre leggermente, ma purtroppo fa parte del gioco. Ma vogliamo proprio pensare che non sia così, questa volta.

In cosa consisterebbe questo bello?

La prima bellezza non può che venire dalle persone che Servalli sceglierà come assessori: sarà la prova del nove delle sue reali intenzioni. Più soggiacerà alla forza dei voti senza qualità o delle pressioni di interessi più o meno personali, meno dolce sarà la luna di miele che comunque Cava è intenzionata ad offrirgli. Ma una Giunta di “top player”, quella sì che renderebbe la luna dolcissima… E per di più rafforzerebbe l’immagine di Servalli come di un Sindaco che ama la squadra prima che il protagonismo personale. Questo ci farebbe proprio tanto piacere, anche perché senza una buona squadra è difficile andare avanti.

Non dimentichiamo del resto che, con percentuali di rispettive responsabilità comunque da discutere e da definire, è la squadra che è venuta meno alla Città ed a Marco Galdi durante molti momenti del suo Sindacato e, al termine della campagna elettorale, si può dire che non ha perso il Centro Destra di Galdi ma è stato Galdi a perdere il Centro Destra (e Marco Senatore, Di Matteo, Monetta, Fratelli d’Italia, etc. docent…).

Servalli da questo punto di vista può essere abbastanza fiducioso: a prescindere dalla futura squadra di governo, ne ha accanto, nel partito, una viva e promettente, fatta di quei giovani in progressiva crescita (il segretario Giuseppe Aleotti e gli ex segretari Giuliano Galdo, Mariano Agrusta e Marco Ascoli in testa) che negli ultimi anni sono emersi dai progressivi ricambi e/o rottamazioni interne e che si candidano come parte significativa della futura classe dirigente.

E poi, il bello amministrativo. Stante almeno a quanto promesso dallo stesso neo Sindaco, ci attenderemmo a non lungo termine una riduzione degli sprechi della spesa, un recupero dei crediti, una conseguente devoluzione di fondi recuperati a vantaggi di azioni di solidarietà e possibilmente anche di riduzione delle tasse. È una parola, direbbe qualcuno… Ma… se per esempio si insediasse subito una efficiente commissione alla Cottarelli e si desse, come segnale, una ritoccatina alle tariffe dei parcheggi (magari con inserimento di quelle ad orari intermedi), il cammino sarebbe agevolato da un consenso che farebbe da volano alla fiducia ed a nuove energie.

Un altro segnale potrebbe essere una manifesta ed attiva intenzione sulle politiche dei rifiuti: ancora cassonetti? a quando le nuove buste? quanto controllo sui cittadini “fuori busta”? imposta sulla quantità effettivamente depositata o la solita immutabile tassa sul servizio? Su questo Servalli sarà subito tampinato. Non a caso la prima lettera che gli è arrivata pubblicamente è del Movimento Cinque Stelle sui Rifiuti Zero….

Su questi punti attendiamo con spirito “da San Tommaso mettimanonellacostola”, ma su un altro punto non abbiamo bisogno di attendere. Eticità, Azione, Umanità sono i valori primari che Servalli ha dichiarato essere le stelle polari di un politico. Sulla sua “pulizia”, sulla sua umanità non abbiamo dubbi: con il suo carattere gentile e rassicurante, Servalli già è riuscito a riportare almeno un minimo di ricompattezza in un partito terremotato dalla sconfitte elettorali e dal dissidio con Luigi Gravagnuolo.

A questi valori, illuminati dalla sua qualità di persona e di politico e dalla formazione ideale di socialista liberale e di laico “gobettiano”, darà sicuramente molto peso e li metterà al centro del suo cielo. Forse, però, dovrebbe dare una ripulitina in più alla Stella Azione, sia perché di Azione abbiamo tanto bisogno tutti, sia perché in campagna elettorale le sue azioni, anche quando c’erano, non sono sempre balzate alla ribalta. La discrezione va bene, ma non esageriamo… E la visibilità pure conta…

A tutti questi punti aggiungiamo un altro “bello” che si aspettano i cavesi: la spinta che, se supererà i paletti giudiziari, potrà essere offerta da Vincenzo De Luca alla Regione. L’ex Sindaco di Salerno è stato in dirittura d’arrivo un formidabile sponsor per il nostro Servalli, ma noi vogliamo sperare in de Luca Governatore non perché di Centro Sinistra (non sarebbe del tutto onorevole per lui definirlo già in partenza un Presidente di parte), ma semplicemente perché è Vincenzo De Luca, con tutta la sua capacità di terremoto costruttivo che abbiamo imparato a riconoscergli.

Ecco qui. Non sono pochi gli elementi di Bello che vogliamo vedere. Pur consapevoli dei limiti soggettivi ed oggettivi e delle spinose difficoltà dei tempi, ci auguriamo, come cittadini, di riuscire almeno in parte a goderceli.

E solo allora, a fatti confermati, potremo affermare con il neo Consigliere (e magari Assessore) Enrico Bastolla che Servalli è assonante con Servillo e quindi potrà essere il grande protagonista di una Grande Bellezza targata Cava de’ Tirreni …


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