Tentano di uccidere un cane, indagini in corso. Rischiano l’applicazione dell’art. 544 bis del C.P.
CAVA DE’ TIRRENI (SA). Hanno tentato di uccidere un cane, architettando un piano diabolico che, fortunatamente, è stato sventato dalla stessa padrona.
Sul balcone, al primo piano di un’abitazione di via Filangieri, ignoti hanno deposto delle fette di salame legate con spago e con dentro una lametta di quelle che si utilizzano nei rasoi da barba.
Lo scopo? Provocare la morte del cagnolino che, in base anche ad una lettera imbucata nella cassetta dello posta della stessa famiglia, lamentava il fastidio arrecato dal cane e invitava i proprietari a prendere provvedimenti affinché l’animale a quattro zampe non desse più disturbo al vicinato.
“Da molto tempo, si legge nella lettera, il vostro cane rimanendo solo in casa si lamenta in continuazione fino al vostro ritorno, arrecando fastidio a tutto il vicinato. Pertanto siete pregati di prendere provvedimenti in merito, altrimenti saremo costretti a rivolgerci alle autorità competenti”.
A detta della padrona, quel cagnolino di soli quattro chili non ha mai arrecato disturbo ad alcuno e non si spiega l’ignobile gesto messo in atto da gente senza scrupoli.
Mai nessuno del palazzo le ha mai accennato o fatto notare fastidi riguardo alla presenza della cagnolina nella sua abitazione. La signora, ieri mattina, ha esposto denuncia ai carabinieri della tenente Vincenzo Tatarella.
Con una perizia calligrafica si potrebbe risalire al firmatario della lettera che potrebbe essere lo stesso dell’ “attentato” al cagnolino, il quale se individuato sarà perseguibile penalmente.
In fatti l’art. 544 bis del Codice Penale recita: “Chiunque per crudeltà o senza necessità cagiona la morte di un animale è punito con la reclusione da 3 a 18 mesi”.
Fatto ancora più grave è che quei pezzi di lama, occultati nel salame, potevano anche essere ingeriti dai bambini che vivono in quella casa.
Fortunatamente, la signora si è accorta in tempo che la cagnolina aveva portato un pezzo di quel macabro pasto nella sua cuccetta e stava per ingerirlo e non è la prima volta che la signora trova qualcosa di anomalo.
Alcuni giorni fa anche un pezzo di pane sul suo balcone imbevuto di alcool e qualche giorno prima altro salame sotto la porta. (a.f.)
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