Con Martin Freeman-Bilbo Biggins un viaggio fantastico nel mondo degli hobbit, con Lillo&Greg un viaggio intelligente nel mondo della comicità

Cronache dal Film Festival di Giffoni (SA). Durante il Festival alla Cittadella del Cinema non c’è pausa di alcun tipo. Ad esempio, mi fermenta ancora in testa il grande fermento che ha accompagnato la terza giornata del Festival, unito all’entusiasmo con cui

è stato accolto l’ospite internazionale: Martin Freeman. Protagonista della trilogia di Peter Jackson “Lo Hobbit”, Bilbo Baggins ha sfilato sul blue carpet ed è stato protagonista del Mett&Greet con giurati e stampa.

Martin Freeman ha iniziato la sua carriera ad Hollywood inizialmente da attore sul piccolo schermo con la serie “The Office”, successivamente è stato scelto da Peter Jackson per interpretare Bilbo Baggins, il ruolo che lo ha consacrato al successo nei tre adattamenti de Lo Hobbit (Lo Hobbit – Un viaggio inaspettato , Lo Hobbit – La desolazione di Smaug e Lo Hobbit – La battaglia delle cinque armate), ispirati all’omonimo libro di John Ronald Reuel Tolkien.

In sala stampa Freeman si è anche espresso con grande nostalgia sull’attuale livello del cinema italiano, affermando: “Onestamente non seguo e non ho seguito il cinema italiano negli ultimi anni, sono rimasto fermo agli anni ’50, al neorealismo: quelle pellicole per me sono fantastiche, quando penso al cinema italiano penso ai capolavori di Federico Fellini e Roberto Rossellini“.

Sull’indiscrezione riguardante la città di Venezia come location della puntata speciale di Sherlock, serie TV in cui interpreta John Watson, l’assistente di Sherlock Holmes, Freeman risponde ridendo: “Vedremo i produttori della serie cosa decideranno, l’ho detto per attirare i miei fans italiani, ma per il momento sono contento di vederli anche qui.”

Ai giovani giurati del Festival Freeman ha poi detto: “Ci sono stati dei momenti in cui mi sono chiesto se stavo facendo qualcosa di positivo e se fossi veramente bravo in quello che facevo. Fortunatamente è da un po’ che non mi succede più questa cosa. Quando succede bisogna resistere e non rinunciare mai“.

Alla domanda specifica sul tema principale del Festival, ha risposto: ‘Carpe diem significa fare quello che ami in maniera limpida, senza opportunismi’ e infatti ha anche esemplificato che il potere attorno al quale ruota la metafora del viaggio del protagonista nella trilogia de ‘Lo Hobbit’ è molto attuale ed è valida anche per il mondo del cinema e dello spettacolo: ‘ La fama ti cambia, anche se io cerco di restare con i piedi per terra. Alcune volte mi chiedo se sono un tipo avventuroso o meno. Ho scelto di seguire una carriera difficile: sei soggetto alle offese delle persone che pensano che tu sia un idiota, quindi credo che una dose di avventura ci sia in me. Non dimenticare che John Watson era una persona straordinaria già prima di incontrare Sherlock. Ha avuto la sfortuna di incontrare una persona più geniale di lui, ma di per sé è una persona geniale”.

La giornata prosegue poi con ospiti e incontri con artisti nostrani come Serena Rossi e Lillo & Greg. La prima, talentuosa e ben nota attrice e cantante napoletana, non ha risparmiato consigli a chi vuole intraprendere una carriera nel mondo dello spettacolo: ‘ Assecondate e coltivate il talento, è un dono prezioso; circondatevi di persone valide che arricchiscano la vostra crescita. Non accontentavi e se non ci sarà meritocrazia, concentratevi sulla formazione, non mollate e ce la farete!’

Lillo&Greg in Sala Truffaut hanno incontrato i giurati e hanno ironicamente analizzato la loro carriera affermando: ‘Facciamo tante cose e tutte male, ma vorremmo avvicinarci ad un cinema popolare che però non sia una cosa vista e stravista. Popolare non significa ‘terra terra’: esistono capolavori del nostro cinema che rientrano perfettamente in questa accezione’

In merito alle critiche sul film ‘Natale a Gomorra’ rispondono: ‘Ironizzare anche in modo cinico e surreale non è un peccato universale, anche se può non piacere. La nostra potrebbe essere una comedy sperimentale che vuole raccontare qualcosa in modo pungente. Questo è lo spirito che ci fa andare avanti a lavorare insieme’.


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