In clima di Europei di calcio, in libreria l’ultimo libro di Antonio Donadio: Calcio d’autore
CAVA DE’ TIRRENI (SA). “Calcio d’autore, da Saba a Gianni Brera: il football degli scrittori” pubblicato dall’ Editrice La Scuola fa un po’ la storia letteraria del calcio raccontato attraverso poeti, scrittori, giornalisti, cantautori e tifo da stadio. Le sue pagine –scrive nella postfazione Alessandro Bonan, noto giornalista sky, – tolgono “la polvere dagli armadi” restituendo “luce al calcio”. Da quell’8 maggio 1898, giorno in cui a Torino si svolse il I Campionato Federale di Football, in una sola giornata, al primo romanzo sul calcio Novantesimo minuto (1933) di Franco Ciampitti . Dai grandi poeti che ieri amarono il calcio – come Umberto Saba o Pasolini che ravvisò in questo gioco un vero linguaggio, o come Giudici, Sanguineti, … ai contemporanei come Ramat, Guarracino, Oldani… presenti con liriche inedite. Spazio anche alle voci di dissenso, ad esempio quelle di Montale e di Maria Luisa Spaziani . Una parte del libro è dedicato a noti giornalisti sportivi, da Gianni Brera a Beppe Viola al cavese Gino Palumbo. E poi scrittori e giornalisti di ieri e di oggi come Gianni Mura e Massimo Gramellini. Senza dimenticare Niccolò Carosio. Non mancano i grandi campioni come Maradona (cui sono dedicati inediti versi da Paolo Ruffilli), o Gianni Rivera, …. Un capitolo sugli “orrori del calcio”: dalle partite truccate agli atti di violenza, ai morti, con l’illuminante denuncia di Dario Fo. Parte del libro è dedicato alle canzoni calcistiche, dalla “Partita di pallone” di Rita Pavone a quelle dei cantautori: da “Una vita da mediano” di Ligabue a“La leva calcistica del ‘68” di De Gregori,… Chiude il volume un capitolo su striscioni, cori, invettive del tifo da stadio. Memorabile la scritta lasciata sul muro del cimitero di Napoli da alcuni tifosi, all’indomani del primo scudetto del Napoli (1987) per “informare” i defunti del cimitero cittadino: “Non sapete cosa vi siete persi”.
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