CAVA DE’ TIRRENI (SA). Controlli nella struttura dell’ex Onpi.

struttura ex Onpi dopo manifestazione“Il comune si prenda la responsabilità delle manifestazioni a cui da l’autorizzazione per lo svolgimento all’interno della struttura ex Onpi”. E’ l’accorato appello di residenti e fruitori dell’area di corso Mazzini, dove da un po’ di tempo si stanno tenendo varie manifestazioni, che oltre a creare fastidi durante le ore di riposo, vanno anche a deturpare il verde pubblico e lo spazio dove vengono allestiti gli stand e i palcoscenici. La denuncia di molti cittadini, tra cui il presidente del centro anziani ex circolo Melillo, Romano Virtuoso,   il presidente dell’associazione Mani Amiche, Antonio Lodato, i residenti Delia Esposito, Alfonso Matonti, Antonio Siani, Umberto Masullo e Gaetano Oliva, non è tesa a negare la struttura a chicchessia, bensì a rendere i promotori delle manifestazioni responsabili dei disturbi alla quiete pubblica e dei danni al patrimonio. Oltre alla musica che ad alto volume penetra le pareti della abitazioni circostanti e relativamente alla quale nessuna forza del’ordine interviene, è lo stato di abbandono in cui viene lasciato l’intero spazio, praticato anche dai bambini, a conclusione delle varie iniziative. “Io che abito nella traversa prima, afferma la signora Delia Esposito, non arrivo a chiudere occhio ne di pomeriggio ne di notte, quando ci sono le diverse manifestazioni. Non solo, oltre ai suoni, è deprecabile, lo stato di abbandono in cui versa la struttura  che non viene mai pulita dagli organizzatori. Carte, cartoni, bottiglie e anche escrementi di cani, quando ci sono state le mostre canine”. Nulla contro le manifestazioni, spiegano le persone che lamentano la totale assenza di controllo ma l’obbligo di lasciare tutto in ordine. “Va bene l’utilizzo della tensostruttura da parte delle associazioni, enti e privati, afferma il presidente del centro anziani, Romano Virtuoso, ma ciò non significa, consentire a queste persone la totale libertà di agire come credono. E’ necessario e indispensabile da parte del comune, pretendere il civile svolgimento delle attività e il ripristino dello stato dei luoghi”.


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