“Amministrazione stabile e lavori in corso”: nella conferenza stampa di fine anno il Sindaco Servalli ostenta un moderato ottimismo sulle prospettive di medio termine
CAVA DE’ TIRRENI (SA). In disinvolto maglione e pantalone sportivo, il Sindaco di Cava Vincenzo Servalli si è presentato ai giornalisti per la conferenza stampa di fine anno, che, più che un contraddittorio a domande e risposte, è stato un lungo ed ampio discorso sulla situazione generale della Città e sulle prospettive dell’immediato futuro.
Il Sindaco ha cercato di offrire un quadro il più possibile rassicurante, senza minimizzare i limiti imposti dalla crisi e dalla china decadente del paese, ma anche senza rinunciare ad evidenziare le non poche luci, accese, nello specifico metelliano, dalle opportunità turistiche e “storiche” offerte dalla nostra Città, dal fermento vivo del suo tessuto commerciale e culturale, e, perché no?, dalla stabilità politica attuale, che le garantisce un po’ di respiro dopo tante fibrillazioni e cadute degli ultimi anni ed anche rispetto agli sbandamenti che si intravedono in tanti comuni viciniori e nazionali.
Secondo il suo stile sobrio e alieno da esclamativi trionfalismi, il Sindaco ha esaminato le questioni più impellenti, senza particolari omissioni, tranne quella, comunque significativa, sui buchi e sulle prospettive dell’imprenditoria aziendale, che, tranne poche eccezioni, cammina sempre su creste di onde instabili, tra poche emergenze e resilienze e purtroppo non poche decadenze e delocalizzazioni.
Comunque, si è trattato di un incontro sereno, senza polemiche “di stampa”, tranne l’intervento di Livio Trapanese, con l’invito rivolto ai colleghi giornalisti di essere presenti sui luoghi dei fatti senza privilegiare l’acritico copia e incolla, e la puntatina ironica dello stesso Sindaco sui titoloni dei giornali che deformano artatamente le vicende, come l’ultimo del Mattino, che parlava di fantomatiche, e presto smentite, risse e cosettine hard verificatesi alla vigilia di Natale.
Punto fermo di partenza, la questione dell’ospedale. Il Sindaco da una parte ha riconosciuto il dovere civico dell’opposizione e della protesta da parte dei gruppi che hanno organizzato la manifestazione in difesa del reparto di ginecologia e delle strutture mediche metelliane, ma dall’altro ha ”rilanciato”, sostenendo che l’esito della lunga questione merita più soddisfazione che mugugni. Infatti, a compensare la chiusura di un reparto che oggettivamente non poteva neppure lontanamente raggiungere i parametri richiesti dalla legge (trecentocinquanta parti all’anno a fronte di mille richiesti!), c’è la soddisfazione del garantito riconoscimento di novantuno posti letto, con relativa copertura strutturale ed occupazionale. Confrontando questo con l’azzeramento di posti letto stabilito tempo fa e con il blocco delle assunzioni che soffocava di fatto le potenzialità operative e sottraeva le risorse umane necessarie, pur se non si può gioire, almeno si può tirare un buon sospiro di sollievo.
Nel campo delle operazioni strategiche, tra le priorità il Sindaco ha indicato con decisione il Piano Urbanistico: il PUC, questo dimenticato… Oramai se ne impone l’impellenza: sono troppi anni che la Città l’attende e ne ha vitale bisogno. Occorre quindi prima di tutto recuperare le carte lasciate dall’Arch. Gasbarrini qualche anno fa, al termine dello studio ordinato dal Sindaco Gravagnuolo, e poi mettersi subito al lavoro per dare finalmente un indirizzo chiaro allo sviluppo della Città.
Intanto si deve provvedere alle opere pubbliche in sospensione, che possono diventare un nuovo cuore pulsante per la collettività. Prima di elencarne le priorità, il Sindaco ha prodotto una dura polemica contro la Sovrintendenza, che, anziché salvaguardare, finisce a volte col creare lacci e freni (vedi l’eccessiva pignoleria per la rifinitura intonacale della “non storica” scuola di Santa Lucia). Servalli non ha mancato di punzecchiare il suo predecessore, sia per le irregolarità di costruzione dello sguinzagliatoio tali da impedirne l’autorizzazione all’uso, sia per il macigno inutile del pagamento del debito per l’improduttivo e insano acquisto della COFIMA. Quanto alle opere da completare, spiccano il Palasport, che sarà trasformato in Palaeventi, e il complesso di San Giovanni, in cui tra l’altro nasceranno il Museo Civico, il Museo di Mamma Lucia e il teatro di centoventi posti. Per quanto riguarda Villa Rende, lo stadio avanzato dei lavori è stato bloccato purtroppo dalla scoperta della “non pulizia” di una delle ditte appaltatrici. Una volta sciolto il nodo, i locali saranno utilizzati per un centro di sviluppo delle attività musicali.
Una grande soddisfazione il Sindaco l’ha dichiarata per l’assegnazione di quarantaquattro alloggi e la constatazione che oramai solo dieci famiglie sono ancora ingabbiate nei prefabbricati. È la soddisfazione che nasce da ogni scelta volta a sostenere i più deboli. A questo riguardo il Sindaco ha sottolineato la grande operatività dell’Assessorato alle politiche sociali e l’arrivo in porto del Progetto di vita indipendente, un’iniziativa di avanguardia che permette a giovani disabili di raggiungere l’autonomia lavorativa e abitativa.
Non è mancata un’attenzione particolare per le attività e i ruoli strutturali e strettamente amministrativi, tra i quali spicca la necessità di nominare finalmente un Comandante di Polizia stabile e di sbloccare i concorsi per avere un numero di dipendenti adeguato. Devono andare in sblocco anche i concorsi per l’assunzione di nuovi geometri e ragionieri. E poi, bisogna lavorare di fino sul Bilancio, perché le risorse economiche sono quello che sono e, nonostante il gran lavoro dell’Assessore Salsano, bisogna sempre barcamenarsi con il ripiego di fare la frittura con l’acqua fresca.
Non è acqua fresca, ma tutta sostanza, invece, la stabilità politica che ha garantito serenità e qualità al lavoro dell’Amministrazione: nessun cambio di assessore, sostanziale concordia e affiatamento, positivo spirito di squadra. Ora però sta venendo al pettine un nodo non indifferente: la scelta dell’UDC di sganciarsi, per alcune operazioni significative, come le candidature alle provinciali, dalle scelte della maggioranza. Il Sindaco ha detto chiaramente che non si può tenere il piede in due scarpe: disponibilità piena, ma anche ferma richiesta di chiarezza. Del resto, come lui spesso puntualizza, la sua mitezza non significa debolezza, anzi… Per lui è una forza, la forza dei nervi distesi…
In conclusione, il Sindaco ha chiesto, per ogni commento positivo o negativo, di tenere presente che sono in atto “lavori in corso”: i semi in germoglio non mancano. Chiaro l’invito ad evitare giudizi pregiudiziali o preconcetti. Ma è anche chiara l’attesa della popolazione che le premesse e le promesse elettorali, pur se opportunamente non eclatanti, continuino il loro cammino più o meno sicuro e si traducano in fatti visibili e concreti. L’anno prossimo i lavori dovranno essere in gran farte non più in corso, ma fuori corso. Altrimenti la conferenza stampa di fine anno sarà un po’ meno serena di quella del 2016…
Buoni lavori, Sindaco Servalli!
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