Presentata la quinta edizione dell’Annuario Arte e Cultura dell’Accademia di Michelangelo Angrisani: una festa di qualità, una bella promozione di creatività

CAVA DE’ TIRRENI (SA) e CASTEL SAN GIORGIO (SA). Gran festa presso la Sala del Consiglio Comunale di Palazzo di Città di Cava de’ Tirreni, per la pubblicazione di Parole,segni e colore, quinta edizione dell’ annuario dell’Accademia Arte e Cultura, una ultraventennale istituzione artistica fondata dal cavese Michelangelo Angrisani con sede a Castel San Giorgio, paese natio del fondatore.

L’Accademia ha alle spalle un’attività intensa e prestigiosa: un’azione incisiva di promozione sul territorio, annuali corsi di formazione, valorizzazione di numerosissimi artisti locali e non, spazio per ii “baby artisti”, gran vivaio di Cultura, istituzione di un Concorso Internazionale di Pittura e di Letteratura, apertura di legami stabili con altri paesi, in primis la Romania (ma esistono rapporti anche con pittori israeliani, francesi, belgi, brasiliani e spagnoli).

L’annuario è sempre più bello ed elegante, oltre che impreziosito già dall’anno scorso dalle notazioni critiche relative alle opere pubblicate, scritte per la parte letteraria dallo scrivente Franco Bruno Vitolo e per quella artistica da Luigi Crescibene, con la partecipazione qualificata di Fabio Dainotti. La sua pubblicazione è l’ennesima riprova della crescita dell’Accademia e soprattutto della feconda opera di sostegno dell’attività creativa, in campo pittorico e letterario.

È giusto elencare i nomi dei protagonisti, che sono la linfa feconda dell’Accademia:

Luigi Abbro, Nancy Avellina, Antonio Arpaia, Nunzia Alfano, Carmelina Alfano, Carmine Avagliano,Filomena Baratto, Saverio Barone, Daniele Biondi, Vincenzo Caccamo, Giuseppina Califano, Maria Cappuro, Maria Rosella Cetani, Paola cetani, Antonietta Ciancone, Anna Cervellera, Ettore Cicoira, Antonietta Maria Ilaria Cicale, Maria Flora Cocchi, Sofia Colajacovo, Daniela Conti, Lucia D’Aleo, Donato D’Angelo, Paola De Lorenzo, Fiorello Doglia, Marco Ghilardi, Assunta Gneo, Giuseppe Di Mauro, Nina Esposito, Emanuela Ingenito, Marilena Fanfani, Contrut O’Ion, Rosanna Ferraiuolo, Adriana Ferri, Anna Ferry-Ferrentino, Anna Mara Lombardi, Gianna Formato, Rosalba Ferilli, Laetitia Lescoat, Marina Marini, Stefano Ortolani, Jeanine Lucci, Rosaria Minosa, Annabella Mele, Concetta Masciullo, Valeria Nastri, Gennaro Pascale, Emanuele Occhipinti, Pasqualina Petrarca,Raffaele Picarella, Nicolae Adrian Popescu, Pierre Paul Marchini, Giuseppe Romano, Maria Raffaele, Giovanni Rotunno, Lorenzo Siani, Maria Stimpfl, Lucia Sottili, Francesco Terrone, Angela Maria Tiberi, Liliana Scocco Scilla, Giancarlo Trapanese, Pilar Segura Badia, Sergio Zappia, Dina Zilberberg, Francesca Vitagliano, Rosaria Zizzo, i Baby Artisti Enrica Maria Aiello, Andrei Dumitru Baciu, Mariana Larisa Dragomir, Vincenzo Middei, Denisa Paraschiva Juganariu, Constantin Iulian Lucaci, Immacolata Diana Turica, Nicoleta Andreea Onisimiuc, Bianca Elena Raileanu, Mihai Gabriel Ursulean, Francesco Volpicelli, Andrea Zappia, i collaboratori esterni Elena Mancusi Anziano, Luigi Crescibene, Fabio Dainotti, Rita Occidente Lupo, Franco Bruno Vitolo.

La manifestazione, presentata dalla giornalista Rita Occidente Lupo, sempre ottimamente “sul pezzo”, ha goduto del patrocinio morale del Comune di Comune di Cava de’ Tirreni ed è stata onorata dalla presenza del Presidente del Consiglio Comunale Lorena Iuliano e del professor Fabio Dainotti, oltre che dalle performance poetico letterarie della socia scrittrice-attrice Rosaria Zizzo.

È stata festa per gli artisti, ma lo è stata anche per il suo fondatore Michelangelo Angrisani, prestigioso e pluripremiato artista, che, doppiando l’attività della sua Accademia con l’organizzazione di iniziative non solo a Castel San Giorgio ma anche a Cava, da anni riesce ad offrire un importante punto di riferimento e di lancio per il territorio.

A riprova, i tre concorsi e le sei mostre che ha organizzato nella Città metelliana negli ultimi tre anni, di cui l’ultima nel dicembre scorso nel complesso monumentale di Santa Maria al Rifugio, dove tra l’altro ha ancora una volta sperimentato con felice esito l’accoppiata pittura-poesia

Angrisani, oltre che maestro di pittura e arti visive, è un signore dei pennelli, un padrone del disegno, interessato a creare dal disegno stesso e dalle increspature materiche le sfumature e le vaghezze capaci di esprimere lo stato d’animo perennemente inquieto di un artista alla ricerca costante di nuove espressioni e di una persona che con l’Arte vuole trasmettere ora il messaggio di una religiosità oltre le forme rituali, dolorosamente gioiosa e pacatamente egualitaria, ora il senso di una inesauribile vitalità interiore, intrisa di un’etica sensualità.

Nel corso della sua oramai ventennale carriera, nata da un amore connaturato fin dalla tenera età, egli ha maturato uno stile e delle tecniche raffinate, che, attraverso la varietà delle forme espressive usate (figurativo classico, figurativo simbolico, figurativo vago su materia, sculture) gli permettono di rendere con più convinzione il messaggio morale e religioso che è il fulcro della sua azione.

La novità più interessante e significativa viene dal cosiddetto colore del legno, cioè dalla tensione a dipingere nel legno e senza stravolgerne le tonalità cromatiche originali. Un’operazione che egli del resto attua anche con altre materie, prima di tutto il marmo. Non è un vezzo, perché egli parte dall’idea che l’Arte è anche un ponte rispettoso tra uomo e materia e quindi tra uomo e natura e quindi tra uomo e Dio.

Tra la visibilità degli artisti e degli scrittori e il giusto riconoscimento all’opera del fondatore dell’Accademia, è stata proprio una doppia festa, ma, con tali premesse, la vera festa è quella della Cultura e dell’Arte, che da iniziative come Arte e Cultura traggono la linfa per una reale speranza di futuro.

Buon viaggio, amici!


Commenti non possibili