Iniziative del MARIC per una “Casa della Cultura” ad Accumoli: due mostre, un libro, e venerdì 31 marzo una cena “sportiva” con l’Asd 42K running
NSAPOLI – SALERNO – VIETRI SUL MARE (SA). La Mostra itinerante “Disarmiamo l’ignoranza!” e il MARIC (Movimento Artistico per il Recupero delle Identità Culturali): settanta opere di venticinque artisti, già due esposizioni, a Castel dell’Ovo a Napoli e a Villa Bruno a San Giorgio a Cremano (con la partecipazione delle massime autorità cittadine, della consigliera comunale di Cava de’ Tirreni Paola Landi, e l’intervento telefonico del Sindaco di Accumoli Stefano Petrucci)), un movimento giovane che viene da lontano e guarda lontano… il piacere di non rinunciare alla comunicazione del bello … e tanti, tanti segni che sanno provocare e far riflettere.
Il libro bruciacchiato e sanguinante sotto la pressione di una lugubre scarpone… pagine di cultura sottoposte a strumenti aggressivi di tutti i tipi… artistici striscioni inneggianti alla cultura tra quadri di libri o libri in quadro o manichini con in testa un libro e fogli di pagine sparse sulle spalle e sul petto…. corpi terragni di donna avvolti in spire di spine… colorate pitture che richiamano le nostre radici greche, romane e pompeiane… installazioni con corpi ed oggetti e inviti ora scritti ora figurati a non adagiarsi… equilibri scomposti di mondi terracquei speculari a cieli di terra e d’azzurro… aeree bolle di colore vibranti sulla tela a dimostrazione della bellezza e della leggerezza della fantasia… fotografie di mondi crollati e necessarie speranze emergenti… stoffe d’arte splendenti e manichini ornati di stoffe d’arte splendenti ma ancora in cerca d’autore… e così via, tra realismo e fantasia, sogno e denuncia, ma con un unico obiettivo: cantare inni alla dignità umana e urlare contro ogni forma degradante di indifferenza ed incultura.
È questa l’anima della mostra e del MARIC, giovane e già maturo movimento di origine salernitana, di estensione regionale e di composizione nazionale. L’anima emerge già dal titolo emblematico, in piena sintonia con lo spirito del movimento e con le opere della serie “Rabbia e silenzio” del suo fondatore, il maestro Vincenzo Vavuso. Accanto alla mostra, un libro, “Oltre le pietre-Pagine di creatività per la nuova Accumoli”, curato da Tina Cacciaglia e dallo scrivente Franco Bruno Vitolo con la collaborazione di Vincenzo Vavuso e Gaetano Patalano, che contiene otto racconti e altrettante poesie e ventidue immagini di opere d’arte, il tutto per raccogliere fondi per la costruzione di una Casa della Cultura ad Accumoli, un bene immateriale ma necessario per il recupero dell’identità da parte di una comunità così profondamente martoriata dai sismi di fine 2016.
Le opere sono tutte produzioni MARIC, incentrate sull’asse terremoto-speranza-ricostruzione: un‘iniziativa assolutamente non autoreferenziale, ma una solida proposta ufficialmente condivisa dalla collettività di Accumoli, che vi ha inserito logo, scritti, storia, immagini, ed anche testimonianze dei contatti ufficiali finora stabiliti. E il Sindaco Petrucci ha già garantito che interverrà personalmente alla presentazione che si terrà l’8 giugno a Curti (in provincia di Caserta).
Con il doppio evento (mostra d’arte e libro) il M.A.R.I.C. si sta proponendo nella compiutezza della sua identità, fondata su tre direttrici fondamentali: promozione della creatività, difesa della cultura, presenza nel sociale. Su tale base, la raccolta dei fondi sta diventando un elemento trainante per tutta una serie di iniziative, da aste di beneficenza a cene a tema ad incontri con i cittadini. In pochi mesi si è già raggiunta la ragguardevole cifra di diecimila euro, ma bisogna almeno triplicarla la cifra per poter raggiungere l’obiettivo.
Perciò il MARIC non sta mai fermo. Al riguardo, per venerdì 31 marzo è stata indetta una cena di beneficenza presso il ristorante “Il pescatore” di Vietri sul mare (che sarà allietata dalla musica dei Made in swing), sul tema Arte eSport, la bellezza del movimento, nel corso della quale, oltre a ripresentare il libro “Oltre le pietre” ed a stimolare la raccolta, sarà dedicato un ampio spazio alla giovane Associazione sportiva salernitana ASD 42 Kappa running (coorganizzatrice dell’evento), per la premiazione relativa all’attività dell’anno 2016, in particolare al Trofeo Grand Prix 42 Kappa2016: quattro le classifiche: qualità, quantità, kappametrica e a sorpresa, tra le quali la più importante è la Kappametrica, che premia gli atleti con il maggior numero di chilometri in gara e che ha visto prevalere tra gli uomini Francesco Apicella (550 km.) e tra le donne Giulia Iacovino (280 km.).
L’ASD 42 Kappa running. è un gruppo sportivo nato nel 2014, impegnato nella corsa, pronto all’agonismo ed alle competizioni, ma anche a fare del movimento uno stile di vita, capace di creare il classico connubio mente sana in corpo sano, ma anche di sviluppare momenti fecondi di socializzazione, tra le persone e tra le generazioni. Ed ha già dimostrato di saper essere fortemente presente sul territorio, con l’organizzazione della tappa salernitana della “Maretona”, maratona tra le città di mare, e la proposta di iniziative di solidarietà e integrazione fisica e civica a beneficio dei più deboli.
È un movimento verde in tutti i sensi, dalla maglia all’ “età”, fino allo spirito profondo che l’anima, basato sull’idea che, pur con tutto l’impegno nelle gare, in questo campo la cosa più importante non è vincere sugli altri, ma riuscire ad essere migliori del se stesso di ieri.
È un movimento verde come il MARIC: non a caso insieme hanno subito trovato intesa, complicità e operatività, anche sotto la spinta dei rispettivi leader, Vincenzo Vavuso, fondatore e presidente, scintilla e fuoco del MARIC, e Francesco Apicella e Gabriele De Feo, presidente e vicepresidente dell’ASD k 42, atleti tuttogas,che interverranno attivamente nel corso della cena del 31 marzo.
Il verde domina anche nei cuori dei due gruppi di soci… e altrove, a cominciare dalla copertina dell’opuscolo MARIC Oltre le pietre, dove dietro il grigio agghiacciante di una casa sgretolata dal sisma spicca l’immagine colorata di un albero che non ha rinunciata al verde dei suoi rami…
È il verde della speranza di sempre, che non può e non deve mai scolorirsi…
È il verde dell’augurio di oggi che intanto spunti presto un nuovo sole, sulla nostra società in crisi e sulle tormentate comunità terremotate in cerca di un domani, anche con il contributo delle nostre mani… *** ***
A riprova della partecipazione “di squadra” dei componenti del MARIC alle varie iniziative, riportiamo stralci delle testimonianze di due “artiste-custodi” della Mostra, Teresa D’Amico e Rosalia Cozza:
Una giornata a Castel dell’Ovo, per e con il MARIC
16 marzo 2017, giovedì. Un’alba chiara che sa di fiducia. Un borgo marinaro che pare dipinto, un antico castello memore di varie destinazioni e ristrutturazioni, le sue torri imponenti, i bastioni e le mura di cinta che conservano un passato di vite e di storie. A sentinella di quel tutto, il mare. E oggi anch’io.
…Accogliamo i visitatori e li invitiamo a guardarsi intorno. Sul tavolo abbiamo aperto il libro che raccoglie “Pensieri in Libertà”, e alla fine del percorso li invitiamo a lasciare una traccia delle loro presenza. Abbiamo anche la nostra antologia, “Oltre le pietre”.
La mostriamo con orgoglio e spieghiamo il nostro primo grande obiettivo: costruire una Casa della Cultura ad Accumoli. Io e Rosalia, la mia compagna di turno, cerchiamo di essere attente e di dare risposte esaustive. Soprattutto sul titolo della mostra, quel “Disarmare l’Ignoranza” che può sembrare saccente. E invece…
…Mi sono ritrovata spesso accerchiata da persone che avevano il desiderio di esprimersi, di condividere un pensiero, di dichiarare anche proprio quel grido espresso dal manifesto del Maric e dal banner che campeggia sul muro esterno del castello come un invito alla rivoluzione del pensiero. Sono stati momenti bellissimi, di grande partecipazione e attenzione di gente che, pur se immersa nella propria normalità, ha occhi anche per la meraviglia dell’arte. Li ringrazio tutti.
Ho avuto tempo di guardare anch’io quei lavori. Ho osservato cercando di coglierne il messaggio giusto. Ho capito che ognuno degli artisti, con il suo stile, il suo linguaggio, il suo segno distintivo, ha risposto al tema urgente da risolvere: ridare importanza alla Cultura. Imparare a scegliere, a pensare con la propria anima. Cibarsi di sapere e di arte. Il dettaglio è una questione di attenzione e fatica, coglierlo è quasi un atto d’amore. Del resto…il paradiso non si vede alzando gli occhi al cielo, se non lo hai dentro di te.
L’orizzonte si fa rosso a sera. La giornata a Castel dell’Ovo è volata tra incontri e parole, attraverso l’arte per ricostruire, non solo un pezzo di Accumoli, ma anche il patrimonio di un “io” collettivo che la modernità pare sopprimere…(Teresa D’Amico)
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Un fecondo scambio di coscienze
La mostra svoltasi a Castel Dell’Ovo sul tema ” Disarmiamo L’Ignoranza” si è rivelata una straordinaria occasione per iniziare a contemplare in modo tangibile il processo di strutturazione della nuova identità MARIC.
L’oggetto di questa nuovo identità è divenuto realtà concreta soprattutto nel dialogo con i visitatori. Dialogo a cui gli artisti hanno dato luogo con le loro figure, con le loro immagini evocative, le loro suggestioni cromatiche, i loro racconti visivi fortemente provocatori, le figure iconiche personali, rappresentative, ma unite dal fil rouge di un’unica messa in scena espressiva.
Anche gli autori e i poeti, si sono uniti a questo percorso figurativo, incorniciando nella tela la parola, unica materia il loro vocabolario stilistico. La scrittura dunque non elemento del raccontare ma del guardare. Molti hanno colto l’intensità e l’urgenza del messaggio, lo scambio di coscienza, lo scoprire, discutere, svelare, interpretare il senso del nostro messaggio. Qualcuno ha detto. “L’emozione dell’artista nel proporre questa scena è anche la mia…”.
Se l’arte è diretta a coinvolge e meravigliare, gli artisti del MARIC hanno coinvolto e meravigliato con uno stupore che non è solo estetico. Disarmare l’ignoranza è anche riconoscerla e renderla riconoscibile… Il percorso estetico della mostra di Napoli con il suo forte impatto emotivo, la sua complessa ricchezza creativa, ha arricchito un concetto, lo ha divulgato, dandogli forma e visibilità.
E il viaggio della nave Maric continua…(Rosalia Cozza)
- Il gruppo MARIC a Castel dell’Ovo, con il Vicepresidente del Consiglio Comunale, Fulvio Frezza
- Il grande striscione della Mostra a Villa Bruno
- Il gruppo ASD 4K prima di una corsa
- L’Assessore alla Cutura del Comune di Napoli, Gaetano Daniele e Vincenzao Vavuso
- Francesco Apicella e Gabriele De Feo
- Visitatori alla mostra di Castel dell’Ovo
- Un gruppo ASD 4K
- Allegria MARIC Vavuso e Anna-Morra
- Tina Cacciaglia con l’installazione e una copia del libro
- Rosalia Cozza davanti alla sua opera
- Teresa d’Amico davanti alla sua installazione
- Vavuso con un’artista e le consigliere comunali di Cava de’ Tirreni Paola Landi e Anna Padovan
- Il taglio del nastro a Villa Bruno, a San Giorgio a Cremano
- Il tavolo dei relatori a Villa Bruno
- Vavuso e il Sindaco di Curti Antonio Raiano
- Vavuso con il Sindaco di Accumoli Petrucci
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