Cultura e coltura della canapa industriale: a Palazzo di Città un importante convegno per un salto di qualità dalle corde di ieri alle opportunità di domani
CAVA DE’ TIRRENI (SA). Nella mattinata di sabato 13 maggio, presso la Sala di Rappresentanza del Comune di Cava de’Tirreni, si è tenuta una conferenza sul ripristino dell’antica coltivazione della canapa sul territorio della valle metelliana.
Questa idea è stata spostata e rivalutata dal Gruppo Cava 5 Stelle. Dopo i saluti del Sindaco Vincenzo Servalli, il convegno è stato animato dagli interventi del Presidente del movimento Paolo Pecoraro, dai professori Enrica De Falco e Vincenzo De Feo, docenti presso la facoltà di Farmacia dell’Università degli Studi di Salerno, e dai giovani dell’Associazione Canapirpinia, attivi produttori di canapa sul territorio avellinese.
La canapa, come ben ricordava il moderatore Giuseppe Benevento, è stata nel corso del secolo scorso un mezzo di sostentamento per intere famiglie cavesi e in particolar modo luciane. Infatti, grazie alla filatura, era possibile produrre spaghi, corde e funi. Le varie fasi di lavorazione erano scandite dall’utlizzo di vari strumenti, oggi gelosamente custoditi nel Museo Arti e Mestieri –Civiltà Contadina di Santa Lucia e raccontati nel libro omonimo appena pubblicato da Area Blu, dove tra l’altro sono anche contenute le poesie “luciane” del compianto Francesco Lodato, tra cui proprio ‘A rota d’ ‘u spago.
Durante l’incontro sono state evidenziate le caratteristiche peculiari della canapa; che è una delle poche colture che riesce a fornire una buona quantità di prodotto, salvaguarda la sostenibilità, l’ambiente e soprattutto provvede all’abbassamento del livello del CO2. Inoltre la sua utilità abbraccia vari settori: dal piatto al tetto.
Il seme di canapa e gli alimenti da essi derivati (olio, farina) contengono particolari proteine, facilmente digeribili. È quindi ideale anche per i soggetti intolleranti.
Oltre a ciò, è facilmente sfruttabile nell’ambito dell’abbigliamento, della cosmesi e dell’edilizia sostenibile.
E non solo. Le piantagioni di canapa, coltivate su terreni altamente inquinati, rappresentano un ottimo metodo di bonifica per ridurre gli effetti devastanti dell’uomo sul clima e sull’ecosistema.
Ci troviamo, quindi, davanti ad un settore che può rivelarsi una risorsa strategica per l’economia del nostro Paese e, perché no, della nostra città. (Marianna Ferrigno)
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