Manifestazione per i tre cani torturati ed uccisi
MONTECORVINO ROVELLA (SA). A distanza di un mese e mezzo dall’agghiacciante ritrovamento di tre cani impiccati nei pressi del santuario della Madonna dell’Eterno a Montecorvino Rovella, domenica 8 ottobre, dalle ore 11.00, in piazza Beato Giovanni, rappresentanti del comitato spontaneo “Uniti per Chicca”, nato a Salerno in seguito all’uccisione di una cagnolina massacrata a calci lo scorso febbraio in un quartiere periferico della città, si uniranno al presidio organizzato per mantenere alta la richiesta di giustizia anche per loro, vittime di un atto tanto vile quanto particolarmente lucido e atroce.
Insieme ad “Uniti per Chicca” e alle Associazioni Animalisti Italiani Onlus, Associazione U.N.A. “Carmine Longo”, Lega Nazionale per la Difesa del Cane – Sez. Salerno, Associazione Quattro Zampe Forever, Ente Nazionale per la Protezione degli Animali e WWF (Fondo Mondiale per la Natura), i volontari del territorio e dei Comuni limitrofi parteciperanno a questa manifestazione per non dimenticarli, per chiedere che la giustizia faccia il suo corso individuando al più presto gli autori di tale scempio, ma anche per pretendere dalle Istituzioni, ovvero dall’amministrazione comunale e dalla competente ASL Veterinaria, l’adempimento dei loro obblighi.
Ciò che si rende necessario e urgente, oggi, è un capillare censimento ed un costante monitoraggio della popolazione canina: controllo dei microchip, sanzioni per i possessori di cani che non lo hanno e per coloro che li detengono ancora a catena ed in cattive condizioni igienico-sanitarie. Va costituita una task force di controllo comunale, con verifiche serrate fin dentro le abitazioni private, punendo di non si attiene alle leggi. Chi fa partorire il proprio cane ha l’obbligo di non cedere i cuccioli prima dei due mesi e di far inserire loro il microchip.
Dalla legge della Regione Campania 16/2001: “L’iscrizione deve avvenire entro il termine di 60 giorni dalla nascita o dal possesso del cane. (…) Chiunque ometta di iscrivere il proprio cane all’Anagrafe è punito con la sanzione amministrativa del pagamento di una somma fino a 464,81 euro”.
Montecorvino Rovella è, infatti, una realtà rurale, come tante nella provincia a sud di Salerno, in cui i volontari, singoli o appartenenti ad associazioni animaliste, qui non hanno vita facile: si adoperano, praticamente senza aiuti, per salvare sul posto i cani ed evitare loro il trasferimento in strutture convenzionate, spesso distanti molte decine di chilometri; si ritrovano a doverli sterilizzare a proprie spese e ad affrontare, da soli, l’intollerante di turno, chi li abbandona e, non ultimo, chi fa partorire il proprio cane e pretende poi che siano i volontari a sistemare i loro cuccioli. Un volontariato che ha un conseguente, notevole beneficio, per le casse comunali.
Se uno o più criminali hanno avuto modo di compiere una simile atrocità, questo è stato possibile anche perché si trattava di cani “invisibili”. Animali non microchippati, dunque di nessuno, che non esistevano ufficialmente né come cani liberi, né tantomeno come animali padronali. Eppure, di taglia grande, non potevano non essere stati notati in precedenza. Erano randagi? Vivevano in strada oppure provenivano da aziende o terreni privati? Sono stati le vittime sacrificali di una vendetta tra vicini? O magari erano “colpevoli” di aver ucciso, per fame, qualche animale da cortile?
Probabilmente non lo sapremo mai, complice un’omertà diffusa. Ma dove sono le Istituzioni che hanno il dovere di monitorare i cani sul territorio? Perché la Legge Regionale 24 novembre 2001 n. 16, che stabilisce i compiti di Sindaci e Veterinari delle ASL, è puntualmente disattesa? Si rende più significativa che mai, quindi, alla manifestazione di domenica prossima, la presenza del sindaco Egidio Rossomando, di una sua delegazione e dei dirigenti della locale azienda sanitaria veterinaria.
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