ACCUMOLI-SALERNO. L’emozione della speranza ad Accumoli per la Casa della Cultura, donata grazie al salernitano MARIC. Presenti anche Antonio Tajani e Claudio Lotito
Come già preannunciato in un recente comunicato, venerdì 12 aprile ad Illica, frazione di Accumoli, completamente distrutta dal terremoto del 2016, è stata celebrata la cerimonia ufficiale della “posa della prima pietra” nella ”Casa della Cultura”, i cui lavori sono in fase già avanzata. Questo Centro Polifunzionale è stato donato alla comunità accumolese grazie alla raccolta di fondi promossa dal Maric (Movimento Artistico per il Recupero delle Identità Culturali), fondato e presieduto dall’artista salernitano Vincenzo Vavuso, che è anche un sottufficiale dell’Esercito Italiano e che dell’intera iniziativa, oltre che ideatore, è stato un motore inesauribile, un catalizzatore insostituibile, tenace e appassionato.
Perciò con giustificata soddisfazione personale, con la fierezza di presiedere un’associazione che ha bruciato le tappe, ma anche e soprattutto con l’orgoglio di chi vuole e sa rappresentare i valori più puri di un militare (la tenacia, lo spirito di servizio, il senso della collettività, la forza morale anche di fronte ai muri), si è potuto presentare in sgargiante divisa alla cerimonia.
Questa cerimonia, di alto profilo e qualità civica e morale, è stata patrocinata proprio dal Ministero della Difesa e per questo è stata allietata dalla banda del Primo Reggimento Granatieri di Sardegna dell’Esercito Italiano, guidata dal luogotenente Morlungo. Essa ha inoltre goduto della partecipazione di numerosissimi cittadini e alte autorità. Oltre naturalmente al Sindaco Stefano Petrucci, sono tra gli altri intervenuti Antonio Tajani, Presidente del Parlamento Europeo (che di suo ha donato ben diecimila euro) e Claudio Lotito, Presidente delle squadre di calcio della Lazio e della Salernitana.
Del resto, non va dimenticato che il M.A.R.I.C. fin dalla sua prima manifestazione pubblica (un’asta di beneficenza alla Mediateca Marte di Cava de’ Tirreni, organizzata col patrocinio del Comune e l’appoggio dell’Associazione Giornalisti “L. Barone”) si è potuto avvalere anche della vicinanza feconda e gradita del Presidente della Confindustria Vincenzo Boccia. E poi grazie a tante aziende italiane, ad istituzioni scolastiche, associazioni e alle singole persone che hanno voluto donare il loro contributo per il progetto della Casa della Cultura ad Accumoli, finalmente il traguardo è diventato vicinissimo.
Nel corso della cerimonia, le parole degli intervenuti hanno rafforzato il segno della rinascita e il senso di una primaverile giornata di speranza. In particolare, Antonio Tajani ha sottolineato la sinergia profonda tra istituzioni e cittadini, ben concentrata nella figura di Vincenzo Vavuso, che ha agito per l’occasione non solo nella sua qualità di militare, con tutti i valori e la tenacia di un militare, ma anche come Presidente di un’Associazione civile.
Ora, mancano solo pochi tasselli di vario genere al completamento dell’opera. Entro il mese di maggio la nuova Casa della Cultura sarà pronta, chiavi in mano. Si dovrà pensare anche ad un nome significativo. Facciamo una piccola proposta, che viene proprio da una stimolante conversazione con il Presidente. Dato che il simbolo di questo luogo sarà una scarpetta ritrovata tra le macerie proprio da Vincenzo Vavuso e che da questo luogo ripartirà un nuovo cammino di socializzazione e di recupero dell’identità per una comunità altrimenti a rischio di sparizione, perché non chiamarla proprio “La scarpetta”? In tal caso l’immagine della scarpetta potrebbe rappresentare anche un marchio permanente per ogni iniziativa collegata alla Casa della Cultura (mostre, rassegne, convegni, minifestival dell’Arte, etc…)…
Il nome sarebbe un viatico dell’anima, ma comunque la Casa sarà una realtà concreta, che potrà a buon diritto guardare “oltre le pietre”. E grazie ad essa Illica ed Accumoli avranno un motivo in più per sperare in una vita nuova.
- Il nascente edificio della Casa della Cultura
- Il taglio del nastro con Tajani, Petrucci, Vavuso e Lotito
- La scarpetta ritrovata dal Presidente tra le macerie
- La banda dei Granatieri di Sardegna davanti alle insegne del MARIC
- Tajani, Vavuso, Petrucci e Lotito durante i discorsi ufficiali.
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