CAVA DE’ TIRRENI (SA). Di Martino, Santoriello, Lamberti, De Masi: nel mondo sportivo un poker d’assi senza età

Antonietta Di Martino, un bronzo mondiale a dieci anni dalla gara

A quattro anni dal ritiro ufficiale, la cavese Antonietta Di Martino, primatista italiano di salto in alto e big mondiale dell’atletica, idealmente a fine settembre è ritornata in pista per ricevere ancora una medaglia. In un bel clima di festa, a Palazzo di Città di Cava de’ Tirreni, le è stata ufficialmente consegnata la medaglia di bronzo relativa ai campionati mondiali di Berlino, svoltisi nel 2009, nei quali lei in prima battuta si classificò quarta, dopo la croata Blanka Vlasic (oro), la tedesca Ariane Friedich (bronzo) e la russa Anna Chicherova (argento). Quest’ultima però è stata recentemente squalificata per accertato di doping, lasciando libero un posto sul podio. E per la nostra Antonella è stato l’ennesimo salto in alto, anche se, a dire il vero, dopo la maternità lei era già saltata tre metri sopra il cielo…


Vincenzo Santoriello, un medico in nazionale

Brillantissimi acuti di carriera per Vincenzo Santoriello, medico dello sport cavese doc (figlio di Giovanni Santoriello e Rosanna Rotolo) residente a Roma. A prescindere dalle attività ordinarie, come dottore e come docente, dal 2010 fa il gabbiano nello staff medico della FIGC. Prima è stato nominato Responsabile sanitario della Nazionale maschile di calcio Under 19, poi nel 2014 ha ricevuto l’incarico di titolare della Cattedra di Medicina dello Sport per il Corso Allenatori Calcio UEFA C, organizzato dalla FIGC. E adesso comincia proprio ad intravedere la vetta. Infatti è diventato componente dello staff medico della Nazionale Under 21 di Calcio, quella Chiesa, dei Meret e dei Kean, tanto per intenderci, quella che attualmente è impegnata nelle qualificazioni per i campionati europei.

La classe non è acqua e il nostro Vincenzo ne ha da vendere, come ha dimostrato fin dai tempi in cui germogliava presso il Liceo Scientifico “Genoino”. Con orgoglio da concittadini e personale affetto, gli facciamo i nostri più ivi complimenti, con l’augurio che al più presto la vita gli faccia un bel tiro Mancini: sulla panchina della nazionale A, magari già quando ci sarà l’auspicabile ritorno ai campionati del mondo. Cin cin!


Luigi Lamberti, il professore “totovolante”

In un recente articolo, avevamo esaltato le performance del “professore volante” Luigi Lamberti, docente di matematica al Liceo Scientifico “Genoino”, diventato atleta per passione e scelta esistenziale a cinquantotto anni, trasformatosi in “decavolante” per le sue affermazioni e le sue vittorie, nel decathlon e in tutte le specialità dell’atletica leggera. Un caso pressoché unico, dato che è già una combinazione straordinaria essere dotati contemporaneamente di scatto bruciante e resistenza al gran fondo, figuriamoci poi la capacità di essere anche vincenti, sia pure in una categoria limitata all’età.

Negli ultimi cinque anni il nostro professore volante, oltre che ottenere brillanti piazzamenti in assoluto (diciannove medaglie d’oro, undici d’argento e sette di bronzo!), era riuscito a vincere tutti i titoli regionali “di gamba”, esclusi i 2000 metri siepi. E noi avevamo preannunciato che si stava attrezzando anche a questa sfida. Ora il vuoto è stato colmato. A fine ottobre ha varcato la siepe battendo tutti ai regionali di Salerno, impiegando per i due chilometri ad ostacoli il tempo di nove minuti e sedici secondi, veramente notevole per un ultrasessantenne.

E ora che è “totocampione regionale”, che farà? Beh, diamo per scontato che non si fermerà. In fondo già da tempo egli non si limita alla Campania, ma gareggia in tutta Italia e anche nelle maratone mondiali.

E poi, quando si cominciano e ci si rende conto quanto vento riescono a fare anche contro le nuvole, certi voli non si possono interrompere. Si sta troppo bene, e meglio protetti, lassù…


Ermenegildo De Masi, manager e pesce d’acqua

Ermenegildo De Masi, cavese doc, si è classificato trentasettesimo nella classifica generale dei 50 metri rana, ma primo assoluto degli italiani nella fascia M40 (ultraquarantenni) ai campionati mondiali master (oltre che ben piazzato anche nei 50 metri stile libero e vicino alla qualificazione nei 100 metri rana). E per di più è stato l’unico campano, con Luciano Feo, ad essere ammesso alla competizione, svoltasi lo scorso agosto a Gwangiu, nella Corea del Sud.

Ruggente manager d’industria, lavoro nel quale si muove come un pesce nell’acqua, nell’acqua vera Ermenegildo nuota e guizza come un pesce vero, trovando il tempo giusto per esercitare il suo bel fisico aitante e materializzare il principio della mens sana in corpore sano.

A dire il vero, la mente egli l’ha coltivata alla grande anche ponendosi nel recente passato tra i protagonisti di una compagnia teatrale che si esibisce a scopo benefico, portando in scena rifacimenti ludico-musicali di storie celebrate e conclamate, come, ad esempio, quelle dei Promessi sposi e di Cenerentola, in cui, naturalmente, egli svolgeva i ruoli del Principe Azzurro e di Renzo Tramaglino.

Insomma, una capacità di farsi persona a trecentosessanta gradi, arricchita dalle radici familiari: felicemente marito e padre, figlio di padre poeta (Pasquale De Masi, liricamente noto come Padescua Malesi) e di madre dolce come donna e forte poliziotta di carriera.

Giustamente perciò il Comune di San Severino, dove ha sede la Società di Ermenegildo, cioè la Piscine San Vincenzo, agli inizi dell’autunno ha deciso di premiarlo ufficialmente, come riconoscimento per il suo valore ed anche come ringraziamento per la valorizzazione d’immagine della comunità sanseverinese. E… se anche il Comune di Cava provvedesse ad un riconoscimento?

Sarebbe cosa buona e giusta per un suo figlio che prolunga la giovinezza, esalta l’età matura, le fa

onore e si fa onore … Meditiamo, gente, meditiamo.


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