CAVA DE’ TIRRENI (SA). Finalmente in vista il Museo di Mamma Lucia. Ma ora occorre l’aiuto di tutti.
“Non chiedere solo cosa la collettività può fare per te, chiediti anche cosa puoi fare tu per la collettività.”
Il magnifico principio kennedyano, purtroppo tante volte disatteso dall’una o dall’altra parte, sembra stia trovando una felice attuazione a Cava de’ Tirreni nella progressiva realizzazione del Museo dedicato a Mamma Lucia, l’amatissima Madre dei Caduti, che alla fine dello scorso conflitto mondiale scavò nei luoghi dello scontro tra Alleati e tedeschi e recuperò oltre settecento salme, quasi tutte dei tedeschi, nemici ma “figli di mamma”, restituendole alle famiglie.
Tuttavia, pur se tanto cara e tanto nobile, Mamma Lucia, a parte qualche strada o ambiente, non ha ancora un Museo a lei dedicata. Da qualche anno, in sinergia con l’Amministrazione Comunale, vi sta provvedendo un gruppo di cittadini, che recentemente si sono anche costituiti in Comitato autonomo, “Figli di mamma Lucia”, presieduto da Felice Scermino e composto da Annamaria e Lucia Apicella, nipoti dirette di Mamma Lucia, e da Lucia Avigliano, Gennaro Galdo, Gaetano Guida, Alfonso Prisco, Beatrice Sparano, Franco Bruno Vitolo.
Il Comune ha già impegnato dei fondi e deliberato per i lavori di sistemazione dei locali, allocati nella splendida e funzionale location del Complesso di San Giovanni. Il Comitato ha raccolto e catalogato il materiale documentario (foto, lettere, giornali, video,oggetti, etc.) messo a disposizione dalla famiglia. Ora bisogna solo procedere alla fase operativa e contestualmente alla raccolta dei fondi integrativi necessari per l’allestimento. Occorre ora il contributo della cittadinanza (e non mancherà, dato l’affetto che la lega a Mamma Lucia) e di tutti gli amici e gli estimatori di una figura che ha offerto una grande lezione di Amore, di Fraternità e di Pace, testimoniando con la sua azione quel ruolo di maternità diffusa e universale che Cristo sulla croce assegnò alla madre Maria ed al suo modello di donna.
Tutto questo è stato messo in evidenza nel corso di una conferenza stampa, tenutasi al Palazzo di Città martedì 26 novembre, in cui, oltre ai membri del Comitato, sono intervenute le massime autorità cittadine (il Sindaco Vincenzo Servalli, l’Arcivescovo Mons. Orazio Soricelli, il Vice Sindaco Armando Lamberti, il Vicario del Vescovo don Osvaldo Masullo).
Il Presidente Scermino ha affermato che l’intento del Comitato è quello di dare la giusta e doverosa rilevanza ad una donna pia, che con la sua opera ha ottenuto riconoscimenti internazionali, ha dato lustro alla nostra Città, ma soprattutto ha incarnato dei valori fondanti per una convivenza civile e fraterna, valori universali che troveranno nel nascente Museo il loro fulcro di emissione.
Il Sindaco Servalli ha sottolineato sia l’attualità della figura di Mamma Lucia, in tempi in cui la solidarietà non è propriamente in auge, sia il suo modello di umanità, di tenacia, di forza d’animo. L’Arcivescovo Soricelli, oltre ad evidenziare il ruolo della Fede cristiana a sostegno dell’opera di Mamma Lucia, ha sottolineato l’assoluta infondatezza delle recenti polemiche sulla presunta resistenza della Curia rispetto ad un processo di beatificazione. Il Vescovo ha sostenuto che non è pensabile che un buon pastore non sia felice degli onori possibili per una pecorella del suo gregge, ma ha anche ricordato, con garbo e fermezza, che per arrivare a questi onori occorre seguire un iter ben preciso, quello previsto specificamente dalla Chiesa. In ogni caso, per avviare il processo ed eventualmente proclamare Mamma Lucia Serva di Dio, non è ancora necessario l’accertamento di miracoli: lo sarebbe solo in fase avanzata, per arrivare alla Santità.
Al termine dell’incontro sono state comunicate le prime iniziative in cantiere: la devoluzione al Museo di una parte dei ricavi per il libro di Fabrizio Prisco sulla Cavese e per l’annuale Calendario storico realizzato da Gaetano Guida. Proprio Gaetano, essendo anche un valido grafico, ha preparato e presentato un suggestivo dépliant pubblicitario, a “finestrella”, ricco di immagini, corredato da uno scritto di Domenico Apicella e, cosa importantissima, con i numeri bancari utili per donare il proprio contributo a questa causa così nobile e di così grandi prospettive:
Conto corrente 0460-003156379, presso la filiale BPER BANCA, intestato a Comitato “Figli di Mamma Lucia”, Iban: 88F0538776173000003156378.
È un conto su cui tutti contiamo. Ora la parola, anzi il “dono”, spetta a tutti noi. E sappiamo di poterci contare …
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