CAVA DE’ TIRRENI (SA). Premio “Badia”: oro zecchino per Salvatore Basile, Franziska Dura e il Liceo Galdi

Ma alla fine hanno vinto soprattutto la lettura, la scrittura … e il libro.


Il difficile ed emozionate cammino verso se stesso e i colori della vita da parte di un giovane capostazione collezionista di oggetti smarriti sui treni, abbandonato dalla madre in tenerissima età e diventato lui stesso un oggetto smarrito. Una favola vera che “prende dall’inizio alla fine”, raccontata con affascinante dimensione di realismo magico. È questo Lo strano viaggio di un oggetto smarrito, il romanzo premiato dagli studenti al termine della dodicesima edizione del Premio Letterario “Badia di Cava de’ Tirreni”organizzato dal Comune e finalizzato appunto alla promozione della lettura e della scrittura tra le nuove generazioni. E la giornata conclusiva del 21 novembre è stata come sempre una festa densa di sorprese, colorata e frizzante.

Nella mattinata, presso la Biblioteca Comunale, alla presenza affettuosa dei docenti del Comitato Scientifico e del suo Presidente Antonio Avallone, dopo le armoniose note offerte dal Gruppo del Liceo Musicale “Marco Galdi” e l’intervento colloquiale del Vicesindaco Armando Lamberti, l’autore del romanzo, lo scrittore, sceneggiatore e regista Salvatore Basile (al suo attivo, tra gli altri, Don Matteo, I bastardi di Pizzofalcone e l’imminente saga delle avventure del Commissario Ricciardi di Maurizio De Giovanni) ha incontrato i giovani studenti dei nostri istituti superiori e i lettori “estivi” che hanno avuto già il piacere di avere tra le mani i libri degli scrittori candidati al Premio.

Fra gli studenti c’erano i giovani che hanno fatto da giurati dei tre romanzi finalisti, incentrati sul tema del “viaggio” (oltre a quello di Basile, piazzatosi al secondo posto, Le tre del mattino” di Gianrico Carofiglio, il più votato dai ragazzi, e L’orizzonte,ogni giorno, un po’ più in là”, di Claudio Pelizzeni) e nello stesso tempo hanno partecipato anche in qualità di concorrenti alla competizione, contendendosi un podio ricco di premi e coppe attraverso i loro componimenti in prosa o in versi ispirati proprio alle pagine dei libri in gara.

I magnifici diciotto studenti finalisti di questa edizione, tre per ogni istituto dopo adeguata selezione interna, erano: Davide Fiorentini, Alfonso Iannone, Raffaele Paolillo (Liceo Scientifico “A. Genoino”); Franziska Dura, Miriam Apicella, Valeria Boccara (Liceo Classico “M. Galdi”); Anna Martina Armenante, Martina Salsano, Maria Di Domenico; Liceo Linguistico, Economico, delle Scienze Umane, Economico Sociale “De Filippius”; Vincenzo Senatore, Morena Casaburi, Federica Mosca (IIS “Filangieri”); Lorenzo Cantarella, Giovanni Casalino, Mariapia Ferrara, Monica Marotta, Giuseppe Sorrentino, Vincenzo Veldorale (ITC e ITG “Vanvitelli-Della Corte”).

L’incontro, condotto dalle ex studentesse Ana e Mena in collaborazione con lo scrivente e con Filomena Ugliano, è stato coinvolgente, vivace e ricco di sorprese, di quelli che non è facile dimenticare. Merito dell’empatica capacità di coinvolgimento di Salvatore Basile, del resto già autoabituatosi ad entrare in sintonia col lettore grazie alla colorita presenza di un “pupazzo sulle spalle che giudica le potenzialità di interesse delle sue pagine”. Merito anche dei due temi che hanno fatto da corona vincente alle riflessioni sul romanzo. Inizialmente, un’accesa discussione sul conflitto tra scrittura manuale e scrittura digitale e di conseguenza sul rapporto, a volte fecondo a volte altrettanto conflittuale, tra tecnologia e relazioni quotidiane, Alla fine, un “gioco molto serio” stimolato dallo scrittore, che, partendo dalla tecnica di scrittura di una sceneggiatura, ha indotto tutti i presenti ad una “tormentata” forma di autocoscienza sui sogni personali e sulle cose irrinunciabili a cui eventualmente rinunciare per perseguirli.

In prima serata, allietato dalle esibizioni musicali degli studenti del Liceo Scientifico “Genoino”, con la conduzione dello scrivente Franco Bruno Vitolo e il saluto dal volto umano del Vicesindaco Armando Lamberti, presso l’ Aula Consiliare a Palazzo di Città si è tenuta la cerimonia della premiazione, sia per la categoria studenti che per la categoria scrittori. Sono intervenuti Annamaria Armenante, ideatrice del Premio, Antonio Avallone, Presidente dalla Commissione Scientifica di selezione e valutazione (coordinata dalla rappresentante della Biblioteca Comunale Filomena Ugliano e composta dai docenti Maria Pia Vozzi, Annamaria Senatore, Mariella Lo Giudice, Rosa Rocco, Lucia D’Urso, oltre che dal sottoscritto scrivente), Francesco Romanelli e Rosanna Di Giaimo, in rappresentanza dell’Associazione Giornalisti di Cava de’ Tirreni e Costa d’Amalfi “L. Barone”, la Dirigente Scolastica Maria Alfano.

Dopo la consegna del Premio a Salvatore Basile, che ha conquistato tutti con la semplicità comunicativa della sua complessità intellettiva e personale, emozioni a raffica per l’assegnazione dei premi agli studenti, legata alla prova di scrittura estemporanea sulle pagine degli scrittori finalisti. La parte del leone l’ha interpretata Franziska Dura, del Liceo Classico “Marco Galdi”, che ha vinto ben tre Sezioni (Classifica Assoluta, Creatività, Miglior Tweet) e si è piazzata seconda nella Prova di Analisi. Pluripremi anche per Miriam Apicella del Liceo “Marco Galdi”: prima in Analisi, seconda nella classifica Assoluta, in Creatività e tra iTweet), Maria Di Domenico, del Liceo Linguistico, delle Scienze Umane, Economico e Sociale “De Filippis” (terza classificata ex aequoin Analisi, seconda ex aequo in Creatività e migliore concorrente del suo Iatituto), Davide Fiorentini del “Genoino” (terzo sia in Creatività che tra itweet). Premiati anche:Valeria Boccara del Liceo Classico “Galdi”, terza nella Classifica Assoluta, Anna Martina Armenantedel Liceo “De Filippis”, seconda ex aequo in Creatività, e, come migliori concorrenti dei singoli istituti, Alfonso Iannone (Liceo Scientifico), Vincenzo Senatore (Ist. Professionale), Maria Pia Ferrara (Ist. Tecnico Commerciale), Giovanni Casalino (Ist. Tecnico per Geometri), Maria Di Domenico (Liceo Linguistico, delle Scienze Umane, Economico e Sociale).

Alla fine, un sorridente appuntamento alla prossima edizione 2020-21, dopo un gradevole sospiro di soddisfazione per aver constatato che il Premio e la voglia di leggere e scrivere sono ancora vivi e vegeti, nonostante le mille tempeste e i venti contrari dell’economia decadente e della cultura scadente. Per questo, idealmente non ci sono stati vinti né vincitori: sul podio, solo il libro, la lettura e il piacere della pagina scritta.


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