CASTELLAMMARE DI STABIA (NA). Cavese 1919 – CATANIA 0-1. Risorge al Menti il Catania. La Cavese fa harakiri

Il teorema stagionale aquilotto confermato anche nella sfida con il Catania. Con squadre alla pari e con le stesse caratteristiche la formazione metelliana denuncia tutti i suoi limiti. E così riesce a far risorgere i siciliani arrivati a Castellammare di Stabia in un momento non dei migliori.

Allarmante e disarmante la pochezza offensiva messa in mostra nella sfida che alla vigilia era stata annunciata come possibile riscatto rispetto alla partita dell’andata quando finì con una sonora sconfitta per i colori biancoblù. Se ci si mette, poi, una disinvolta gestione arbitrale la frittata è bella e fatta. Partita sin dalle prime battute spigolosa e con molti falli da parte dei catanesi dei quali non tutti fischiati dall’inglese Longo.

E si arrabbia Campilongo che sul finire di primo tempo si fa ammonire per proteste. Nel dettaglio al 12’pt prima occasione per la Cavese ma Germinale non riesce nel cuore dell’area stoppa la palla con un braccio e l’azione sfuma. Alta di poco una fucilata dalla distanza di Cesaretti un minuto più tardi. La formazione aquilotta sembra crescere minuto dopo minuto.

Ma il Catania reduce da un lungo no della sua stagione non vuole rischiare ed esce dal guscio con Biondi al 21’pt. Il giocatore approfitta di una mezza distrazione difensiva e sull’uscita poco brillante di Bisogno, al suo ritorno nell’undici titolare, coglie di netto il palo.

Al 41′ Cesaretti viene atterrato da Biondi ma l’arbitro sorvola tra le proteste generali. Passano appena due minuti e questa volta il metro di musura adottato dall’arbitro è diverso. Quando sembra che la prima frazione di gioco sia destinata a chiudersi a reti inviolate arriva, fulmine a ciel sereno un penalty per i siciliani. Biondi involatosi in area dalla sinistra cade a terra sulla difesa di Matino che giura di non averlo neppure sfiorato. Longo, invece, è di una decisione disarmante nell’indicare il dischetto del calcio di rigore. Le proteste veementi aquilotte non servono, come sempre, a nulla.

E dagli undici metri al 43’pt realizza Mazzarani. La gara si fa in salita per i metelliani. Sarà una ripresa più complicata di quanto potesse immaginare mister Campilongo. La squadra di casa rientra sul rettangolo di gioco con la stessa formazione ma al 12’st Campilongo porta le prime correzioni. Dentro Russotto, Castagna e Di Roberto, per dare maggiore pressione in fase di costruzione della manovra. Ma i risultati non arrivano.

La prima occasionissima aquilotta al 23’st. Russotto di prima lancia in area per Di Roberto che spara in porta ma si oppone in angolo Furlan. Sale la pressione dei padroni di casa spinti in avanti dall’incessante incitamento dei propri tifosi. Ma è sterile il gioco. Si deve attendere il primo minuto di recupero per una conclusione di Russotto in mezza rovesciata finita fuori dallo specchio della porta. Poi più nulla e la Cavese deve incamerare la seconda sconfitta interna stagionale.

ra la delusione generale. Il prossimo turno è un altro scontro salvezza al Partenio di Avellino.


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