“Le vite di Villa Galise” il 30 luglio alla Basilica dell’Olmo

Il volume presenta un dipinto inedito di Matteo Apicella … e tante aperture nel verde.


In un suggestivo connubio tra Arte, Storia e Società, giovedì 30 luglio 2020 a Cava de’ Tirreni saranno al centro dell’attenzione un dipinto inedito del prestigioso pittore metelliano Matteo Apicella, l’evocazione della storica dimora di Villa Galise, la proposta di nuovi itinerari turistico-culturali.

Alle ore 18,30, tra le suggestioni del chiostro cinquecentesco della Basilica di Maria Santissima dell’Olmo, sita al termine di Corso Umberto I di Cava de’ Tirreni, su iniziativa del Comune di Cava e con il patrocinio dell’Associazione Giornalisti di Cava de’ Tirreni e Costa d’Amalfi “Lucio Barone”, sarà presentato il volume “Le Vite di Villa Galise – Atti e risultanze del Convegno del 17 maggio 2018”, curato da Giuseppe Apicella (figlio del pittore), Lucia Avigliano (studiosa della storia di Cava), Eugenio Canora (consigliere comunale e ideatore dell’iniziativa), Stefano Esposito e Anna Ferrara (scopritori del quadro e rispettivamente esperto d’arte e nipote della donna rappresentata nel dipinto), Gaetano Guida (autore dell’impaginazione e della grafica), Franco Bruno Vitolo, operatore culturale e editor del volume.

Interverranno, oltre agli autori, il Sindaco di Cava de’ Tirreni Vincenzo Servalli, il Vicesindaco e Assessore alla Cultura Armando Lamberti, il Rettore della Basilica di Maria SS. dell’Olmo Padre Adriano Castagna, il Presidente dell’Associazione Giornalisti “Lucio Barone” Emiliano Amato. La manifestazione sarà condotta da Franco Bruno Vitolo.

Oggetto del Convegno e del libro è la scoperta di un quadro inedito del Maestro Matteo Apicella, rappresentante una giovane che ricama. L’opera fu realizzata all’interno della storica Villa Galise in frazione Rotolo di Cava de’ Tirreni negli anni quaranta del secolo scorso e la ricamatrice si rivelò essere Ersilia Manzo, la figlia del fattore operante nella Villa. Al momento della scoperta, avvenuta a casa di sua nipote Anna Ferrara e grazie al riconoscimento operato dal prof. Stefano Esposito, Ersilia Manzo, oramai novantenne, era ancora in vita, per cui poté testimoniare e confermare di persona la genesi del quadro e partecipare al convegno, tenutosi il 17 maggio nella Sala di Rappresentanza del Comune di Cava. Purtroppo, l’anno dopo è scomparsa e all’incontro di giovedì 30 luglio sarà presente solo nei cuori e nel ricordo…

L’iniziativa sarà anche l’occasione sia per rievocare la figura artistica di Matteo Apicella, non solo poetico cantore delle suggestioni della Valle Metelliana e del Borgo, ma anche pittore il cui prestigio ha anche valicato i confini nazionale, sia per proporre una serie di itinerari apicelliani, alla scoperta e riscoperta dei luoghi e degli angoli rappresentati dal nostro “signore dei pennelli”.

Insomma, un ponte tra passato, presente e futuro, un’occasione da non perdere per aggiungere un prezioso tassello all’identità della Vallata Metelliana… e ottenere in omaggio quel colorato gioiellino della memoria che è il volume “Le vite di Villa Galise”…


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