8 MARZO
In questi miei semplici versi scritti nel lontano 1988 festeggiando presso l’Istituto Magistrale di Cava de’ Tirreni la festa della donna e qui riproposti, la mancata parità tra uomo e donna viene denunciata in modo dissacrante e ironico attraverso un excursus temporale tra “luoghi comuni” e libera interpretazione di frasi celebri di scrittori e poeti fino ad atteggiamenti sessisti riscontrabili, ieri come, purtroppo, ancora oggi.
Donna
Donna. Sempre senti parlar nel mondo intero
di quest’Essere che pur non sembra vero.
L’uomo dice: ” Ma se nacque da una costola d’Adamo
allora è proprietà del maschio, non ci sbagliamo!
E se ingannar si fece dal dio serpente
è un essere inferiore, un deficiente!”
E per bontà, l’uomo che è buono per natura,
subito la circondò di ogni cura.
“ A patto però, le disse, sia chiaro questo
che il padrone di tutto io sempre resto!”
E così, seppur ancor non Donna,
presto fu alzata a ruolo di Madonna.
Per lei, l’uomo soffre, piange e si dispera
e questa Donna non gli sembra vera:
“Un angelo in terra a miracol mostrare”
ma per fregarla poi, si dà da fare!
Ma l’uomo che è onesto e fine assai
non si fermò, non si sbagliò giammai:
amarle tutte non è giusto, e lui
“ le vecchie e laide” le lasciò altrui!
Alla Donna gentile ”repaira sempre amore”
e sempre lui la canta con ardore,
ma quando alfin finisce il verso,
l’uomo si mostra, in vero, assai diverso:
la Donna angelicata lo farà cantare
ma le altre lui pensa a conquistare.
E non si ferma e mai non si sgomenta
e ogni seduzion più fina tenta.
Diventa re, guerriero, artista
avendo la sua meta ben in vista:
il regno, la pugna, la poesia
tutto va bene, basta che ci stia!
Dice:” Per lei conquisterò il mondo”
ma pensa solo al suo tornaconto!
Se Beatrice fu il messagger di Dio,
lo fu per Dante che disse: ”La comando io”
E immortale è Laura per il suo Petrarca,
così ogni regina per il suo monarca.
Persin la morte si canta della Pia
per chi dai vivi la condusse via!
E se la donzelletta vien dalla campagna,
del suo faticar, lei non si lagna:
“Ornare ella s’appresta il dì di festa”
per l’unico suo scopo che le resta:
provarle tutte e riprovarle ancora
alfin che un uomo di lei poi s’innamora!
E se il matrimonio, poi,” non s’ha da fare”
non sa quali pericoli va a scampare!
Ma Alessandro ch’è un ottimo scrittore,
salva alla fine il voto eppur l’onore!
In casa, poi, lei dovrà sgobbare
ma lui la chiama “angel del focolare”
Spesso di sentirà sola e strana.
Passerà la vita a rassettar la tana.
E quando l’uomo l’avrà per figlia,
solo azioni oneste le consiglia:
“ Devi essere buona, dolce e ubbidiente
il papà tuo, lo sai, lui non mente.”
Il prete, il padre e perfino i figli
tutti alla Donna regalano consigli.
Tutti le dicon quel che deve fare
per sopravviver se vuole alfin campare:
“Fingi di non vedere e di non sentire
e quello che tu pensi mai non dire.
L’uomo, si sa, è lui il sesso forte,
fai buon viso a cattiva sorte”
E quando alfin contesta e urla tanto
è lui, è l’uomo il solo a trarne vanto:
“E’ isterica, si sa, è sempre Donna
pur se porta brache e non più gonna!
Che ridicole poi, ste’ femministe
Cose d’altro mondo, giammai viste!”
Si combatte per giustizia e parità
ma l’uomo le taccia di stupidità!
Nel cinema si crede la padrona,
ma è l’uomo che porta la corona. .
Furioso le urla il buon regista:
“Metti le cosce bene in vista!
non te move e statte ritta
tu devi star solo nuda e zitta!”
Non ha pensieri né dolori mai
e la TV la libera dai guai.
Oggi la Donna è assai più bella
se lucida a specchio la padella,
se l’uomo giusto vuol trovare,
il sapone delle dive deve usare.
E se il fustino, poi, non vuol scambiare
ecco la prova di sapere amare!!
Da quando nasce, insomma, fino a morte
quella della Donna è triste sorte:
l’uomo non si tanca mai di cacciarla:
quando è giovane e forte per amarla
e quando è ormai assai maturo
e della preda si sente ormai sicuro,
se ne serve sempre a piacimento
in ogni modo ed in ogni momento.
E’ quello dell’uomo uno strano amore
che parte dalla mente e non dal cuore.
Per una Donna, però, lui sempre s’infiamma.
È una gran Donna: è solo la sua Mamma!
Ma il motivo è presto poi svelato:
Sol perché dalla mamma un giorno lui è nato!!!
(Cava de’ Tirreni, 8 marzo 1988) Antonio Donadio
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