Cava de’ Tirreni (SA). Presentazione del libro “Ritornare in noi stessi” di Bortolo Belotti, il politico antifascista confinato a Cava nel periodo 1930-31

Carica di significato storico, politico, sociale e umano sarà la presentazione del libro Ritornare in noi stessi, di Bortolo Belotti (Edizioni Il papavero), che si terrà venerdì 12 novembre 2021, alle ore 18, al Palazzo di Città di Cava de’ Tirreni, nell’ambito della rassegna “Un libro (quasi) al giorno”.

Interverranno il Sindaco di Cava de’ Tirreni, Vincenzo Servalli, la Dott.ssa Donata De Bartolomeis, fondatrice e Direttrice della Casa Editrice “Il Papavero, il dott. Pier Ernesto Irmici, Direttore della Collana “Orme della libertà”, di cui fa parte il volume, l’on. Gregorio Fontana, deputato bergamasco e autore della prefazione del libro, il prof. Luigi Gravagnuolo, il prof. Vittorio Salemme, cultore di storia, il prof. Ivano Sonzogni, di Zogno, storico e maggior biografo di Bortolo Belotti. Le conclusioni saranno tratte dall’Assessore alla Cultura Armando Lamberti. Modererà il prof. Franco Bruno Vitolo.

Bortolo Belotti, originario di Zogno, in Val Brembana, oltre che storico, giurista ed anche poeta, è stato un politico di grande rilievo nel primo quarto del secolo scorso. Importante esponente di punta del Partito Liberale nel primo dopoguerra, arrivò anche ad incarichi di governo, distinguendosi per la sua azione improntata a concretezza ed ispirata da idee di ampio respiro sociale. Per questo entrò subito in collisione col montante movimento fascista e con chi, anche nel suo partito, non lo avversava adeguatamente. Stabilizzatosi al potere Mussolini, fu visto dal regime come il fumo negli occhi, fino ad essere mandato al confino, proprio a Cava de’ Tirreni, dove “soggiornò” per alcuni mesi tra il 1930 e il 1931.

Per la sua grande personalità e per la sua dimensione di perseguitato dal Regime, egli è diventato col tempo una delle figure più significative del suo territorio, che gli ha dedicato studi e intitolato edifici e monumenti.

Il libro “Ritornare in noi stessi” contiene un documento molto importante: il discorso integrale che l’onorevole Belotti pronunciò alla Camera il 22 giugno 1921, in cui, oltre ad una lucida analisi sulla situazione politica e sociale dell’Italia in quegli anni di dopoguerra, si tracciava una strada per una rinascita economica e morale, in uno stato liberale che rifiutasse qualsiasi deriva autoritaria.

Si può capire già da questo quanto il discorso non solo sia un documento storico di grande valore, ma abbia risvolti di grande attualità, in questa nostra società che deve “ritornare in sé stessa” e progredire tenendo lontani il più possibile superficiali populismi e pericolosi focolai di autoritarismo e di razzismo.

Naturalmente, nel corso della serata si parlerà molto anche della permanenza a Cava di Belotti, il quale ha dedicato all’esperienza un intero diario, pubblicato nel 2011 con il titolo “Confinati dal Duce”.


Commenti non possibili