Cava de’ Tirreni – Costa d’Amalfi. Assostampa “L. Barone”: è Romanelli il nuovo Presidente
Consegnati i premi “ComunICARE” 2020-2021
Nonostante le tante fermate di origine pandemica e sociale degli ultimi tempi, l’Associazione Giornalisti di Cava de’ Tirreni e Costa d’Amalfi “Lucio Barone” ha rifatto il pieno di carburante e sta ripartendo alla grande.
Innanzitutto, il 19 dicembre scorso, alla presenza del Sindaco Vincenzo Servalli e dell’Assessore alla Cultura Armando Lamberti, nell’Aula Consiliare di Palazzo di Città di Cava de’ Tirreni, purtroppo per necessità svuotata di pubblico ma con ampia presenza della stampa, sono stati consegnati, dopo un anno di forzata attesa, i premi ComunICARE 2020-21, assegnati dall’Associazione a personalità che si siano particolarmente distinte nel campo del giornalismo in particolare e della comunicazione in generale.
È stata una festa calda e affettuosa, con premiati di alto profilo e profonda umanità.
Pino Aprile, giornalista ai massimi livelli (autore tra l’altro di scoop come l’intervista all’attentatore dI Papa Woytila o la cronaca in diretta della caduta del Muro di Berlino), scrittore, storico, polemista, grande affabulatore. Nel suo intervento ha messo il tasto sul tema a lui caro dell’Unità Nazionale, da lui già toccato nel suo super best seller “Terroni”: la rabbia del Sud, devastato ieri dalla formazione del Regno sabaudo e tuttora subordinato alle esigenze del Nord.… le giuste voci critiche dei romanzi “I Viceré” e “Il Gattopardo” soffocate da personalità influenti come Vittorini e Benedetto Croce… l’idea che o si fa l’Italia dal Sud o si muore…
Antonella Napoli, giornalista free lance e scrittrice di vaglia, testimone sul campo di eventi legate alle zone calde del mondo d’oggi. Con chiarezza e passione civile ha parlato delle tensioni tra il mondo occidentale e i paesi medioorientali, dei segnali inquietanti emersi dai casi di Giulio Regeni e Patrick Zaki (da lei seguiti molto da vicino), del suo breve ma sconvolgente sequestro ad opera dei Fratelli Musulmani, dei rischi antilibertari di un mondo dove si muore di meno ma si finisce più facilmente in carcere anche per reati di opinione e di informazione.
Roberto Matatia, scrittore, testimone diretto delle persecuzioni antiebraiche subite dalla sua famiglia, che pure apparteneva alla società bene della Romagna, al punto che la villa di loro proprietà era adiacente a quella di Benito Mussolini e prima delle leggi razziali si erano stabiliti anche cordialissimi rapporti interpersonali. Dopo aver raccontato la vicenda, ha espresso il suo rammarico perché quella Villa Mussolini oggi ha conservato il suo nome ed è ricercatissima per feste e matrimoni anche in funzione di ciò che evoca, magari con inquietanti nostalgie.
Con Aprile, Napoli e Matatia, sono stati premiati Enrico Passaro (cavese doc, gran cerimoniere delle massime istituzioni nazionali), Gerardo Di Agostino (Amministratore Delegato della Grafica Metelliana, azienda di livello assoluto, uno dei nostri fiori all’occhiello); Radio Play Tag (Premio Ponte Giovane per la feconda fusione generazionale all’interno di un’emittente in continua ascesa); Ulisse on line (consolidata colonna dell’informazione via web); Sigismondo Nastri (decano dei giornalisti, luce viva della stampa costaiola, e non solo); Raffaele Ferraioli (da anni protagonista della vita politica e sociale della Costiera); Gennaro Anastasio (fine scrittore ed editorialista, gran narratore delle tradizioni e dei personaggi del territorio); L’ora notizie (in memoria di Marta Naddei, della sua alta professsionalità e dell’ appassionato impegno nel dare voce agli ultimi).
Questa cerimonia ha rappresentato l’ultimo atto della quinquennale, battagliera presidenza di Emiliano Amato, allungata di un anno per necessità dettate dalla pandemia e ricca di brillanti iniziative, tra cui gli stimolanti incontri con Padre Enzo Fortunato ed il recente super convegno estivo di Ravello sul libro di Enrico Passaro “Non facciamo cerimonie”, illuminato dalla presenza dell’ex Presidente del Consiglio Giuseppe Conte.
Dal 21 dicembre, giorno in cui è stato rinnovato il Direttivo, il nuovo Presidente è Francesco Romanelli, una colonna direzionale dell’Assostampa “Lucio Barone” fin dalla sua fondazione, avvenuta un quarto di secolo fa. Il neopresidente è nato a San Mauro la Bruca, vicino Palinuro, ma è cavese di adozione. L’attività lavorativa principale è stata quella di bancario, presso il Credito Commerciale Tirreno, poi diventato Banca della Campania, poi finalmente BPER Banca. Come giornalista, ha diretto per anni la redazione di Radio Montemauro, prima emittente libera del Cilento, ha collaborato per moltissimo tempo con Il Mattino di Napoli. A vario titolo, ha collaborato con Il Sole 24 ore, Il Giornale di Sicilia, La Gazzetta del Mezzogiorno, il Giornale di Calabria. Attualmente scrive per “La Città”, è corrispondente della Gazzetta dello Sport da Cava de’ Tirreni ed è caporedattore del giornale on line “Panorama Tirreno”.
Insomma, è stato ed è un passaggio giusto alla persona giusta, per la garanzia che offre il neo presidente quanto a professionalità, passione, senso del gruppo, spirito di partecipazione, onestà intellettuale. Con lui e con Amato,, il nuovo Direttivo è formato da Rosanna Di Giaimo, Angela Vitaliano, Maria Alfonsina Accarino, Antonio De Caro, Antonio Di Giovanni e Franco Bruno Vitolo.
Romanelli ha avuto il suo battesimo in manifestazioni pubbliche l’11 gennaio, quando l’Associazione ha patrocinato la presentazione del libro “Genesi di un complottista in tempo di Covid”, di Nicola Pellegrino.
Il prossimo appuntamento per l’Associazione sarà il 24 gennaio prossimo, quando, alle 18,30, presso la Chiesa di Sant’Alfonso, sarà celebrata dall’Arcivescovo Mons. Orazio Soricelli l’annuale Festa dei Giornalisti, dedicata al loro Patrono San Francesco di Sales.
Poi, partirà il biennale cammino del neopresidente sulla tradizionale strada della difesa dei diritti dei giornalisti e di interventi costruttivi e propositivi nel campo della cultura e della comunicazione.
E ci auguriamo che sia un periodo “positivamente negativo” da Covid, tale da dare la possibilità di celebrare, sia pure a posteriori, il venticinquennale dell’Associazione.
Buon lavoro, Presidente!
Commenti non possibili