Cava de’ Tirreni (SA). “La spada di Manfredi”, di Francesco Nobile: il romanzo della Storia, un affascinante tuffo nel Medio Evo

Nell’ambito della rassegna “Un libro (quasi) al giorno”, promossa dall’Assessorato alla Cultura di Cava de’ Tirreni, sarà presentato giovedì 26 maggio 2022 alle ore 18 a Palazzo di Città il romanzo storico “La spada di Manfredi”, scritto dal professor Francesco Nobile e pubblicato dalla Casa Editrice Marlin, diretta da Sante Avagliano.

Interverranno, oltre all’autore, il Sindaco di Cava de’ Tirreni, Vincenzo Servalli, l’Assessore alla Cultura Armando Lamberti, il Prof. Giuseppe Foscari, docente universitario di storia, il Presidente dell’Associazione Giornalisti “L. Barone” Francesco Romanelli, l’attrice Geltrude Barba, che leggerà dei passi del libro. La conduzione e l’introduzione saranno affidate a Franco Bruno Vitolo, coordinatore della Rassegna.

La spada di Manfredi, per di più nobilitato dalla nota di una big nazionale come Licia Troisi, è un libro che viene da lontano e guarda lontano, con la profondità della ricerca storica e la fascinosa gradevolezza di un romanzo.

Con una narrazione scattante e coinvolgente, lo scrittore ci proietta nell’Italia del tredicesimo secolo, al tempo grondante di lacrime e di sangue dei guelfi e dei ghibellini, dello scontro epocale tra la Santa Sede Papale e la casata sveva, con l’avvento degli Angiò.

Con uno sforzo di immaginazione e fantasia, ma anche con tanta sostanza storica ed il supporto di documentazioni corrette e minuziosamente ricercate, ci fa vivere a contatto con i protagonisti della vicenda, in certi momenti penetrando nel loro privato, ma sempre con l’intento di tratteggiarne, o ricrearne con la fantasia, pensieri, emozioni e personalità. Prevalente è l’obiettivo di mettere in evidenza sia la specificità del periodo, con i suoi fermenti appassionanti e le sue spaventose crudeltà, sia la modernità, la laicità, l’attenzione alla multiculturalità rappresentati dall’Imperatore Federico II e dalle persone a lui vicine, a cominciare dal figlio naturale Manfredi, protagonista di tutta la storia, suo successore come Re di Sicilia e anche ultimo rampollo della casa dopo la sconfitta finale di Benevento. Con queste tecniche gli stessi Federico e Manfredi e con loro figure già note come Re Corrado di Svevia, Re Enzo, Pier Delle Vigne, Taddeo da Sessa, Papa Innocenzo IV e gli Angiò, Galvano Lancia, la giovane sposa regina Elena Ducas… da personaggi dei libri di storia diventano persone “quasi familiari”.

Se a questi aggiungiamo anche la presenza di Dante Alighieri, la cui conoscenza dei fatti e dei particolari e la relativa incidenza sulla scrittura Divina Commedia costituisce a posteriori la cornice di tutta la vicenda, si comprenderà come questo libro possa ben appassionare sia chi ama penetrare negli anfratti della storia.

Vale la pena allora esplorare questo mondo e questo romanzo: sarà piacevole come andare a cinema e stimolante come un’ora a scuola con un professore di quelli a fermento fermentante …


Commenti non possibili